Foto Turin Marathon 2013
Classifiche Turin Marathon
Sito Turin Marathon
Non cercare
di seguire
le orme di un altro.
Piuttosto cerca
ciò che egli
ha cercato. (detto Zen)
Dal racconto dell'OrcoProf
MEMENTO MARATHON (DAJE ORCOPROF DAJE)
km 42 Il grande cronometro sotto lo striscione di arrivo segna 3 ore e 42 minuti. Gli applausi della gente presente in Piazza Castello mi spingono ad accelerare ancora. Incito gli spettatori ad applaudire ma questa volta non mi vergogno. Mi aspettavo che a quest'ora fossero tutti a casa a pranzare ed invece c'è ancora tanta gente che ci guarda ammirata e stupefatta. Di questo mio scatto finale mi stupisco anch'io e quasi mi dispiace che la gara non sia lunga 500 metri in più. Taglio il traguardo e già nel cuore sento una strana vena di malinconia. Ho finito la mia prima maratona e vorrei che il tempo si fermasse, giusto qualche minuto per farmi godere questa momento. Mi sembra che gli applausi e la soddisfazione personale per l'impresa scivolino via in fretta, troppo in fretta. Dopo mesi di preparazione, dopo 42 chilometri e 195 metri ad aspettare. I volontari mi mettono sulle spalle una copertina anti-freddo ed al collo una medaglia. Io cerco disperatamente Valentina ma non la trovo. Vedo prima Federico e Gloria che per l'occasione mi hanno preparato una medaglia personalizzata. Leggo finalmente il cartello che hanno preparato: ”Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza, puoi volare molto in alto”. E' una frase di Ayrton Senna. Finalmente arriva Vale, la abbraccio e non tratteniamo qualche lacrima. Mi reco in zona docce e vedo qualche altro orco, mi sembrano tutti contenti escluso lo sfortunato OrcoZoppo che mi dice di essersi ritirato. Povero Paolo, il suo momento di gloria è rimandato. Il mio, invece, è adesso. Mi sembra di volare molto in alto.
km 41 Come sognavo, l'ingresso in Via Roma è uno spettacolo. C'è ancora molta gente ho la forza di accelerare un pò, quasi per riscattare gli ultimi chilometri sottotono. Poco dopo Piazza San Carlo vedo il mio fans club: fidanzata, mamma, papà, suoceri, mio fratello Federico con fidanzata. Mi fermo ed abbraccio Vale che è già commossa prima che le dica niente. Mi sussurra all'orecchio che mi seguirà di corsa fino all'arrivo e per questo decido che trasformerò gli ultimi metri in una ripetuta, come quelle fatte con OrcoCamola in pista. Prima di lasciare il gruppetto noto che Gloria ha in mano un cartello. Non riesco a leggere perché ho fretta di ripartire. Batto il cinque a mio padre e volo verso il traguardo.
km 40 Chi l'avrebbe mai detto che c'è differenza tra 40 e 42? In allenamento non ho mai problemi a fare due chilometri in più. Oggi vorrei tanto che il traguardo fosse lì, dopo la svolta da corso Sommelier in Via Sacchi. Stringo i denti, ma corro il chilometro più lento della mia gara...
km 39 Mi sbagliavo. Si gira in corso Re Umberto e si dovrà risalire per Via Sacchi. Le curve mi fanno perdere un po' di terreno. E' il secondo momento molto duro, vedo un sacco di gente che alterna corsa e camminata e non riesco a staccarli più di tanto. Ho perso ogni riferimento, cerco di seguire il ritmo di chi mi circonda ma mi sembrano stare tutti peggio di me...
km 38 Le gambe non cedono al proposito e non perdo di vista la bandierina del pacer. Il monumento a Vittorio Emanuele è un buon punto di riferimento e mi sembra avvicinarsi sempre di più. Incasso l'incitamento casuale della mia collega Ilaria e continuo. Penso che manchi solo un piccolo tratto di Corso Vittorio, prima dell'ingresso trionfale in Via Roma. Mi sembra strano però, non credo possano essere 4 chilometri...
km 37 L'andatura è un po' più lenta ma mi sento ancora benino. Molto bello vedere corso Duca sgombro completamente dalle auto. Ci fosse qualcuno a incitarci però...
km 36 Sono ancora nel gruppo con il pacer. Nonostante sia un po' in anticipo sulla tabella di marcia, non cede un metro. Voglio arrivare un po' lucido per godermi la passarella finale e decido di lasciare il gruppo rallentando ma tenendo la bandierina a vista...
km 35 OrcoPino me lo ripete da settimane:”Ti dico solo due parole: 35esimo chilometro”. La profezia non si avvera: stando in gruppo con qualcuno che scandisce il ritmo non soffro più di tanto. I chilometri difficili sono stati quelli in cui ero solo. Speriamo di riuscire a tenere...
km 34 E' bello correre di nuovo in compagnia. Ascolto i compagni che parlano del tempo del vincitore (come fanno già a saperlo?) e molti giurano che mai avrebbero pensato di arrivare a questo punto. Il pacer dice di essere due minuti in anticipo e penso che farò giusto in tempo a fermarmi per ringraziare chi mi aspetta in Via Roma...
km 33 E' bellissimo essere accolti da un boato in piazza Rivoli. Cerco il mio preside Fratel Vittorio. Lo vedo qualche metro dopo aver imboccato Corso Vittorio che legge la scritta 3.40 sulla bandierina e mi dice “Bravissimo”. Rispondo con una battuta: “Domani annullo il compito in classe”....
km 32 Vengo ripreso dal gruppetto che punta a terminare entro le 3 ore e 40. Decido di seguirlo, questi chilometri senza compagnia stavano diventando eterni. Siamo in Corso Francia e mi ricordo quando fino a qualche anno fa la Turin Marathon la si poteva vedere anche a Rivoli...
km 31 Il “Dai Stefano” di una ragazza che non riconosco mi permette di superare anche questo chilometro. Senza nessuno che scandisce il ritmo è dura e guardare l'orologio non mi aiuta più di tanto...
km 30 Questo tratto mi sembra in leggera salita e “ambientalmente” non è bellissimo. Sento un signore che dice “Mio figlio ha freddo e vuole tornare a casa e come me molte altre persone”. Qualche torinese si è già stufato della maratona...
km 29 Costeggiando il parco Ruffini mi ricordo della Mezza corsa a fine Settembre. Fu una gara piacevolissima ed il giorno dopo mi iscrissi alla maratona...
km 28 Nel noioso tratto di Via Tirreno viaggio con la ferrovia sulla destra. E' il primo momento duro della mia maratona. Persa la compagnia dei due Base Running, fatico a trovare un buon ritmo. Cerco qualcun altro da seguire, ma mi sembra di esser circondato da gente partita troppo forte che ora paga lo sforzo iniziale...
km 27 Mantengo una buona velocità ma ormai non li vedo più. Devo mantenere il passo per non rovinare quanto di buono fatto fino ad adesso. E' troppo presto per rallentare e mancano 8 chilometri all'appuntamento con la profezia di OrcoPino...
km 26 Al rifornimento dopo il 25esimo ho perso un po' di terreno e i due occasionali compagni di strada sono scappati via. Credo abbiano un po' accelerato ma era abbastanza evidente che avessero più benzina di me...
km 25 Anche questo chilometro lo abbiamo corso molto veloce. Il maresciallo incita la folla e io quasi mi vergogno di stare vicino a lui....
km 24 Avvicinandosi allo stadio, un romanista dietro di me parla della partita Torino-As Roma di qualche settimana fa: mortacci de' Cerci...
km 23 Scopro che lui è un maresciallo dei carabinieri che si occupa di truffe bancarie. Prova a convincermi a partecipare agli allenamenti di Base Running al Parco Ruffini. Immagino cosa risponderebbe un altro orco al mio posto...
km 22 La compagnia non è male: corriamo a passo costante e riusciamo a fare qualche chiacchera. Quasi come se fossi con OrcoIng...
km 21 Alla mezza incontro il mio allievo Alberto che recentemente ha subito l'infortunio del menisco. Segue i suoi compagni di allenamento in bici e mi consiglia di seguire il suo allenatore, un quarantenne brizzolato con il più classico dei fisici da fondista, ed una ragazza più giovane che corre con lui. Alberto è quasi stupito di trovarmi così avanti ed infatti penso anch'io che avrei preferito essere più indietro a questo punto. Ma ormai sono in pista e mi tocca ballare...
km 20 Imbocco Corso Unione e penso alla Tuttadritta. Non ho mai corso questa gara e penso che quasi sicuramente non mi piacerebbe...troppo poco da orco!
Km 19 Davanti alla palazzina di caccia di Supinigi mi ricordo l'ultimo lungo pre-maratona, con Valentina che mi seguiva in bici. Questa residenza Savoia mi ha sempre affascinato, non capisco cosa abbia in meno rispetto alla tanto decantata Reggia di Venaria. Continuo con un buon ritmo ma ho paura che la benzina prima o poi finisca...
km 18 Ho perso definitivamente OrcoZoppo. Mi volto per cercarlo ma non lo trovo. Mi spiace perché è stato molto piacevole fare il primo tratto insieme. Tutti i podisti intorno a me hanno il mio stesso passo per cui non è difficile capire a quale velocità correre...
km 16 Passiamo proprio di fianco alla zona industriale di Nichelino, dove lavoravo prima di cominciare ad insegnare. Sono contento di non lavorare più qui, l'insegnante è pur sempre il più bel lavoro del mondo...
km 15 Con noi corrono alcuni studenti diversamente abili dell'Istituto Boselli. Credo che facciano una specie di staffetta accompagnati da alcuni insegnanti ed educatori. Uno di questi ragazzi taglia la strada ad OrcoZoppo, costringendolo a fermarsi nuovamente. Tre episodi sfortunati dopo soli 15 km. Il suo volto è incredulo: oggi sembrano capitare tutte a lui...
km 14 Il passaggio a Nichelino è stato più piacevole del previsto. Forse perché i primi non sono passati da molto tempo, le strade sono ancora piene di pubblico. E' bello battere il cinque ai bambini che ti porgono la mano a bordo strada...
km 13 Seconda disavventura per OrcoZoppo. Durante un sorpasso, un podista distratto dal cellulare si sposta prima a sinistra, poi a destra: contatto inevitabile. Giocando a calcio sarebbe rigore, durante una maratona Paolo non può far altro che dirgliene quattro...
km 12 Nichelino ha fatto le cose in grande: batteristi, gruppi folcloristici e tanto pubblico ad incitare i corridori: bellissimo! Riesco a sentire anche un pezzo di tarantella calabrese. Sorpassiamo OrcoRoccia che è partito molto forte ma che oggi non può sfruttare il suo straordinario talento di discesista...
km 11 Sulla strada che collega Moncalieri a Nichelino penso che forse siamo partiti troppo veloci. Fin qui tutto bene ma ho paura che i chilometri finali presenteranno il conto...
km 10 Finalmente il mio Garmin aggancia il segnale Gps. Mi rassereno perché penso che se nei chilometri successivi dovessi rimanere solo, l'orologio possa diventare un riferimento...
km 9 Come in tutte le gare lunghe i primi chilometri scorrono via veloci e l'unico problema è controllarsi. Mi sento abbastanza bene e a sensazione potrei correre anche più forte di così...
km 8 Siamo in vista delle bandierina delle tre ore e mezza. Rimaniamo un centinaio di metri più indietro e OrcoZoppo mi dice:”Se ne hai, in un attimo la riprendi”. A me basterebbe rimanere in questa posizione per tutta la gara...
km 7 Paolo rompe gli indugi e sorpassa il gruppo delle 3 ore e 40. Effettivamente stiamo correndo bene e vale la pena di mantenere viva la possibilità di chiudere in tre ore e mezza...
km 6 Lungo Corso Moncalieri, persone che si sono svegliate da tre minuti si affacciano alla finestra per veder passare la corsa. Penso che dopo mesi a fare i lunghi, domenica prossima voglio stare in pigiama...
km 5 Al rifornimento ritrovo OrcoZoppo che insiste per farmi bere un po' d'acqua. Bisogna sempre ascoltare i consigli dei più anziani...
km 4 Sotto gli alberi, sul marciapiede, mi sembra di vedere OrcoPino intento a fare qualche foto. Strano...
km 3 Paolo è decisamente veloce e io non voglio bruciare tutte le energie troppo presto. Lo tengo d'occhio ma non lo seguo..
km 2 Dopo mesi a pensare di fare il primo tratto con lo straordinario pacer OrcoIng, prevale in me la sensazione che non lo vedrò prima del traguardo. Non vedo più OrcoSanto che probabilmente ha deciso di tenere un ritmo iniziale più saggio. Intanto sulla destra ci sorpassa OrcoCamola: mi sembra concentratissimo e pronto ad una grende prestazione...
km 1 Sono con due orchi: Santo e Paolo. Quest'ultimo ha deciso di provare a partire al ritmo di 5 minuti al chilometro, leggermente più veloce di quello che avevo deciso di tenere. Preferisco seguirlo perché temo di rimanere solo sin da subito. Al massimo soffrirò negli ultimi chilometri, quando il traguardo vicino sarà uno stimolo molto forte. OrcoZoppo è però sfortunato ed inciampa sulla rotaie del tram in Via Po. La sua maratona non sembra cominciare sotto i migliori auspici...
km 0 Il servizio fotografico sugli Orchi firmato OrcoPino mi distrae dalla tensione della partenza. Finalmente sta per cominciare la mia prima maratona. Corro sin da quando sono piccolo e mi è sempre piaciuto farlo. Fino all'anno scorso però la corsa mi serviva ad aumentare il fiato per le partite di calcetto. Le mie sedute non superavano quasi mai i cinque chilometri. Poi la scorsa estate ho deciso. Avrei corso la Turin Marathon. Ho aumentato il chilometraggio settimanale e mi sono iscritto ad una mezza maratona in Dicembre. Poi ho conosciuto Gli Orchi, che mi hanno portato a correre nei sentieri di Cesana in Febbraio o sulle rocce dell'Electric Trail. Ma anche ad allenarmi in pista sotto la guida di OrcoCamola e nelle mulattiere che circondano la Sagra di San Michele. Mi hanno fatto scoprire il trail e mi hanno illuminato sul fatto che allo sport bisogna approcciarsi con curiosità e voglia di avventura. Per questo gareggio in strada, in montagna e nel futuro proverò la pista e magari anche il triathlon. Ma la maratona è la corsa regina ed il mio primo obiettivo. Il primo amore che non si scorda mai. Per questo mi alleno da questa estate solo per concludere la gara oggi. Devo dare il massimo. Per la mia squadra: Gli Orchi Trailers. Per chi sarà in strada a fare il tifo per me. Per Valentina che mi ha sopportato durante la preparazione. Per me. Se taglierò il traguardo, comunque vada, sarà stato un successo...
Nessun commento:
Posta un commento