Sito World Masters Games Torino 2013
Dal racconto dell'OrcoCamola ai World Master Games Torino 2013
Quest'anno, a Torino, si sono tenuti i World Masters Games, un
evento sportivo mondiale che ha luogo ogni 4 anni e che raduna più di 20 mila
atleti. I WMG si possono definire le Olimpiadi degli atleti master: dai 30 ai
100 anni. Per l'ammissione non servono 'minimi sui tempi' o l'appartenenza a
federazioni riconosciute; è sufficiente un certificato medico agonistico.
Io e l'OrcoNerio (Soncin) abbiamo deciso di parteciparvi..
Mi rendo conto della portata dell'evento alla cerimonia di
apertura: dall'Australia sono accorsi 2000 atleti, dal Canada 1800.
Incredibile. La cerimonia è preceduta da una sfilata che parte da Piazza
Vittorio e raggiunge Piazza Castello. Con gli atleti scorre anche un bel fiume
di birra. Non mi va di sfilare con il gruppo degli Italiani perché sul
tricolore sfoggiano il nome di un esercizio commerciale; opto quindi per un
gruppo di Russi spassosi e senza sponsor. La città di Torino ci accoglie alla
grande.
La cerimonia inaugurale è molto bella e particolarmente
toccanti sono l'accensione del braciere da
parte del pallavolista Olimpionico Giovanni Lanfranco e l'alza bandiera
con il simbolo del comitato internazionale IMGA. Dal palco le varie autorità
salutano la variopinta piazza. Quando parla il Presidente della Regione
Piemonte provo ad immaginare i suoi pensieri: "Voglio proprio vedere se
tutti questi stranieri sono in regola ...". Una goduria vedere tanti
atleti/persone di "varia misura e colore".
In base alla mia preparazione di corridore di montagna la
logica avrebbe detto di partecipare a qualche gara lunga. Che ne so, diecimila,
mezza maratona o per esagerare ai cinquemila metri. Per carità! 100, 200, 400..
mission impossible. Con un mese a disposizione è come trasformare un trattore
in una macchina di formula uno.
Scherzi a parte, sapevo benissimo di 'schiantarmi', ma il
desiderio di fare una gara veloce ha
vinto su qualsiasi logica. La passione per le pista di atletica ce l'ho da quand'ero bambino ma non ho mai
avuto l'occasione di praticare. Nella vita se una cosa la desideri prima o poi
la devi fare.
Quasi per caso (e per fortuna) mi iscrivo anche al Triathlon
Ho condiviso l'esperienza dei WMG con Nerio che si è rivelato
il grande campione quale è. Non ha vinto medaglie ma ha saputo muoversi con un
capacità magistrale sia nella preparazione che nella gestione delle sue gare:
400, 800, 1500.
La cosa bella di Nerio è che a 70 anni ha sempre la voglia e
l'umiltà di rimettersi in gioco nonostante nella sua carriera agonistica abbia
vinto di tutto.
Abbiamo condiviso le tensioni pre-gara e l'emozione infinita
della pista con lo stesso 'mal di pancia'. Spero a 70 anni di essere come lui.
Nerio nella sua categoria a partecipato a tutte le finali a me è bastata una
qualifica sui 100 metri per farmi male ed essere immediatamente eliminato. Ero
certo dell'eliminazione, ma il fatto di non non poter correre i 200 e 400 mi ha
lasciato un certo dispiacere.
Comunque non ho mai provato una tensione del genere:
riscaldamento, camera di chiamata, blocchi di partenza, pronti, sparo. C'è un
mondo infinito di capacità fisiche ma soprattutto psicologiche da sviluppare.
Proprio come nel trail. Nella mia batteria due Russi e un Indiano. In
tribuna Paolo, Tommy, Umberto e Nerio
fanno il tifo. Mi è sembrato quasi di deluderli.
Nei giorni di fermo ho seguito le varie finali di atletica e
sono rimasto letteralmente basito.
I 100m della mia categoria (mm45) sono stati vinti con 11''20
mentre per la categoria mm70 con 12''70.
Devo dire che l'organizzazione è stata veramente all'altezza e la Fidal
Piemonte ha gestito le gare di atletica in modo magistrale. Ho trovato invece
veramente deludente il 'provincialismo' del TG3 Piemonte che ha presentato i
giochi con dei servizi stile: "portiamo i vecchietti dell'ospizio a fare
un po' di sport". Fortunatamente all'arrivo non c'era Elisabetta Caporale
specializzata nel ribadire il fatto che hai perso o che potevi fare meglio.
I giorni passano e i WMG giungono al termine: ultima gara il
triathlon. Dopo 4 giorni di fermo il
dolore alla gamba diminuisce e decido di essere della partita. Si nuota alla
piscina Parri mentre bici e corsa sono all'interno del parco del Valentino.
Il clima della gara incarna pienamente lo stile dei giochi:
agonismo e sportività. Applausi per i tempi strabilianti e per atleti in
difficoltà nel terminare le 30 vasche. Sugli spalti vedo Giorgio, collega di
lavoro e amico che è venuto a vedermi. La sua compagnia mi aiuta a stemperare
la tensione della lunga attesa. Socializzo con i 6 compagni di corsia e
nuotiamo senza problemi. La frazione in bici è dura ma il pubblico del parco
non è niente male. Tra loro parenti e amici accorsi a vedermi mi fanno sentire
una super star. Nella frazione di corsa recupero qualche posizione e giungo
all'arrivo felice come una pasqua.
Prossima edizione dei world Master Game 2017 a
Auckland Nuova Zelanda. Per ora un po' di nostalgia per l'edizione appena
conclusa
Nessun commento:
Posta un commento