sabato 22 dicembre 2012

Grolla degli Orchi 21 Dicembre 2012

Foto Grolla degli Orchi 2012

Una serata con una stellata da incorniciare, un po' fredda a dire il vero ma resa calda da 30 Orchi che hanno festeggiato in punta al magico Monte Musinè la fine del vecchio mondo e l'inizio dell'Era degli ORCHI.

Le cibarie non ci sono certo mancate, e tra mortadelle, pane casareccio, pan di via, formaggi, salami, bagna cauda (raffreddata),  vini e liquori ,sono state consegnate le tessere da ORCO.
Poi  per sigillare l'amicizia e iniziare i nuovi Orchi  il rito della grolla che ci ha riscaldati ulteriormente.
Costretti a fuggire a gambe levate dopo poche decine di minuti per un gelido vento che da Nord-Est spirava arrogante.

La discesa, in fila indiana, un po' complicata per via dei fumi dell'alcool, a discutere di tutto un po', mentre la vista delle luci su Augusta Taurinorum, di cui non si riusciva a staccarne l'occhio, ci ha accompagnato fino a Caselette.

Dal messaggio dell'OrcoMekkanico 
Prima della salita al Musinè ho ricevuto da Andrea il foglietto su cui scrivere gli auguri per la nuova era nascente, ma nella concitazione della gita mi son dimenticato di compilarla, così con un po' di ritardo, vi mando cosa avrei pensato di annotarvi:

Ti auguro
di salire in compagnia di tanti amici la sera del primo giorno d'inverno sulla cima di una montagna.

Ti auguro
di provare la fatica e il sudore nonostante il freddo, perchè più dolce sarà l'arrivo in cima e, nel tuo piccolo, più orgoglioso sarai di te stesso.

Ti auguro
di non perderti una parola di coloro che ti accompagnano, anche se alla debole luce delle lampadine tascabili non li riconoscerai, perchè quando sarai arrivato in cima ognuno di loro ti avrà,  senza saperlo,  reso più ricco e saggio.

Ti auguro
Di affrontare il buio e il freddo che incontrerai, perchè, per una volta nella vita potrai pensare:"Non c'è niente da temere".

Ti auguro
Di fermarti, improvvisamente solo per un momento a metà del percorso, di spegnere la tua lampadina e, alla luce kiara di una splendida sorridente mezzaluna,
mormorare un "grazie": perchè non si sa mai, qualcuno, da qualche parte, potrebbe stare ascoltandoti.

Ti auguro
Di gustare assieme a tutti gli altri il cibo che avrai portato con te, perchè in una circostanza come quella anche la più umile delle vivande avrà il valore della più raffinata delle pietanze.

Ti auguro
Di accorgerti, in mezzo a quelle persone con le più diverse idee religiose, che in quel preciso momento si sta celebrando un rito più antico di qualsiasi religione, più antico persino del linguaggio: il sacro rito di stare in compagnia.

Ti auguro
Di brindare con tutti esclamando, per citare un noto comico: "N'tu kulu ai Maya!", senza malizia, solo ironizzando sulle nefaste previsioni per l'umana specie che tale antico popolo aveva previsto proprio per quel giorno.

Ti auguro
Nonostante la temperatura non proprio amichevole, di fermarti a contemplare dalla cima quello splendido cielo stellato, pensando che così era come guardavano le stelle i tuoi bisnonni.

Ti auguro
Per un dolce attimo di sentirti più vicino a loro. Alle stelle e ai tuoi bisnonni.

Ti auguro
Di sentire intorno a te le voci allegre che parlano con gli accenti più disparati della tua nazione e di concederti di pensare con un sogghigno dentro di te "N'tu kulu al razzismo!".

Ti auguro
di unirti alle risate che sentirai, anche se non sai perchè stai ridendo, solo per gustare che sapore ha la parte più bella della  vita.

Ti auguro
Di scendere infine a valle con una scorta di serenità sufficiente ad affrontare il resto della tua esistenza soprattutto per quando il buio e il freddo, li dovrai temere per davvero.

Ti auguro
Dopo questa magnifica esperienza, di viverne ed assaporarne così tantissime altre ancora, conservando dentro di te la sensazione di caldo abbraccio che quelle persone, anche involontariamente, ti hanno regalato: perchè verrà il momento, prima o poi, in cui quel caldo abbraccio , a chi ne avrà bisogno, lo potrai restituire.









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