"Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: "Guai a voi, anime prave! ..."
(Inferno canto III - Divina Commedia - Dante Alighieri)
Dal racconto dell'OrcoPinoR
L'Idea
Presa in prestito dall'OrcoClaudio quando lo scorso anno mi parlò della famosa Saluzzo-Saluzzo con passaggio dalla Valle Varaita e per i colli Agnello, Izoard, Monginevro, Sestriere. Rientro dalla Val Chisone. Un percorso folle che solo Fausto Coppi poteva generare.
Premessa
Durante la stagione estiva, da una decina di anni a questa parte, in famiglia, si ripete il rito della gita alla diga di Pontechianale(Cn) in alta Valle Varaita.
Nella gita sono previsti, la passeggiata intorno al lago ed il pranzo in qualche trattoria del luogo.
Quest'anno per evitare di sciropparmi due ore di macchina, decido di arrivare a Pontechianale(Cn) per la via alpina. Una cavalcata in bici da strada su colli mitici.
Naturalmente, non potrò mancare al pranzo, sicchè mi toccherà presentarmi alle 13.00 circa, costi quel che costi.
Il Percorso; solo salite e discese, sono banditi i passisti e i CronoMen
Partenza Cesana Torinese dove lascerò la macchina per recuperarla il giorno successivo.
Da Cesana in bici da strada percorrerò in sequenza:
- Cesana Torinese(To) alta Valle di Susa 1350 slm
- Colle del Monginevro 1850 slm al 10km
- Briancon(Francia) 1300 slm al 25km
- Colle dell'Izoard 2400 slm al 45km
- Chateau Queyras 1400 slm al 60km
- Colle dell'Agnello 2750 slm al 85km
- PonteChianale(Cn) alta Valle Varaita 1600 slm al 100km
Per un totale circa di 100km e 3000D+
Materiale nello zaino
Siamo in pieno, caldissimo, anticiclone africano dal nome "CARONTE" che ha portato in Italia temperature a 40°. Non per questo, da Orco previdente, nel mio zaino non possono mancare:
- cappellini di ricambio
- guanti lunghi mezza stagione
- pantaloni antipioggia
- giacca lunga primaverile
- giacca antivento e antipioggia
- 2 gomme di ricambio
- attrezzi per bici
- Panini, barrette, gel
- 1 litro d'acqua
non mi pentirò di nulla. Le temperature al colle dell'Agnello intorno ai 7° con pioggia.
Pur essendo coperto all'arrivo ero gelato.
il Tragitto
Sveglia alle 5.00 a.m. e arrivo e partenza da Cesana alle 7.00 a.m. La tabella di marcia al momento è rispettata.
Il meteo, da quanto riferisce Meteo France, dovrebbe reggere fino alle 14.00 p.m. Dopo sono previsti temporali e piogge in alta montagna.
A dire il vero già alla prima salita, da Cesana(To) al colle Monginevro (500D+) le gambe supplicavano pietà e si chiedevano come avrebbero potuto sopportare altri 2500D+-
L'Ultimo UltraTrail (Ice Trail Tarentaise 12 Luglio 2015) non l'ho ancora smaltito del tutto. Postumi evidenti un Herpes Symplex labiale che mi infastidisce discretamente.
Ma la testa, va oltre. Fin troppo.
Non sono consapevole della salita al colle dell'Izoard. Dovrei assaporare questo mitico colle che tanti Tour de France ha visto passare (in cima anche un museo dedicato al TDF). La mia mente si chiede come possa essere la salita che da Ville Veille in Queyras sale al colle dell'Agnello.
OrcoPinoR LA PRESENZA MENTALE INNANZITUTTO
La mia presenza al colle dell'Izoard da uomo in fuga. Sgranocchio veloce mezzo panino al prosciutto cotto innaffiato con acqua e sali, e via in discesa verso la Casse Deserte già nel Parco del Queyras.
Trovo il tempo per fare una foto al monumento dedicato a Fausto Coppi dai lettori del giornale sportivo Francese l'Equipe.
Pur avendo deciso di non tirare le discese, per estrema prudenza e riposo della posizione, il mio tachimetro segnerà comunque 72km/h come velocità massima. Lo scorso anno alla cicloturistica l'8 dell'Izoard, sulla stessa strada, i tachimetri arrivarono a 81 km/h.
Arrivo in forma al bivio stradale dove la D902 incrocia la D947. A destra si procede verso Guillestre, a sinistra per Chateau Quyeras ed il colle dell'Agnello.
Sono le 10.30 a.m. e mantengo la tabella di marcia. Ho ancora 25km da percorrere prima di arrivare al Colle dell'Agnello e mi pare di avere tempo prima dell'arrivo dei temporali pomeridiani.
Ahimè, anche se sono a 1400 slm non ho fatto i conti con il caldo feroce che opprime questa vallata. Si fatica a salire. Alla cittadina di Ville Veille si lascia la D947 e si prende la D5, la strada per il colle dell'Agnello è sempre ben segnalata.
In mio aiuto arriva la perturbazione metereologica annunciata nel pomeriggio. Veloci le nuvole iniziano a coprire un sole cocente. La temperatura rinfresca e la salita verso il colle dell'Agnello si fa a questo punto apprezzare.
Il lungo vallone dell'Agnello ha pendenze sempre abbordabili. I 22km di salita presentano una media dell'7-8%.
A Molines-En-Queyras dalla D5, con una svolta a sinistra, si passa alla D205, Una stretta strada, dal fondo ben tenuto che mi porterà in Italia.
Si intravede una lontanissima sella, si è Lui è il colle dell'Agnello con i suoi 2744slm. Decisamente più dura salirlo da Pontechianale(Cn).
Il vallone dell'Agnello si trova in pieno parco naturale francese del Queyras. Qui trovo una bassa antropizzazione, cascine sparse e qualche allevamento di cani per Sledog segnalati da continui ululati.
Un paio i ciclisti che stanno salendo al colle. Il cielo nero non promette nulla di buono ed i rari cyclos che sono saliti stanno scendendo a valle a tutta birra.
Soffro gli ultimi cinque chilometri e un gel di maltodestrine mi aiuta a superare il momento. La pioggia arriva leggera. La scarica copiosa l'ha già fatta, lo si capisce dall'erba e dall'asfalto bagnato.
In salita il freddo non lo sento per via dello sforzo prodotto. Arrivo al colle piuttosto bene con una temperatura, mi dicono "gli indiani", sui 7° gradi centigradi.
Il tempo di farmi fare una foto da rarissimi turisti, (normalmente qui in cima non ci si riesce a muovere) vestirmi con tutto quello che per previdenza ho portato nello zaino e fiondarmi giù in Valle Varaita.
La discesa a Pontechianale la faccio con i freni tirati per via del freddo, della leggera pioggia e dall'asfalto bagnato. Peccato.
Arrivo a Pontechianale alle 13.30 dopo 6h 30min comprese le soste. Ancora il tempo di smontare la bici e caricarla nella multispazio Fiat 500L e in un men che non si dica siamo tutti in trattoria per il pranzo.
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