domenica 14 aprile 2013

24 ore di Torino 13 Aprile 2013

Foto 24ore di Torino 2013
Classifica 24ore di Torino 2013

Edizione 2012
Edizione 2011

Sito 24ore di Torino
Sito Gli Orchi Trailers ASD
     IL NOSTRO ORCOSILVER  9' CLASSIFICATO CON 167KM  E 819METRI


Dal racconto dell'OrcoMario alla 6 ore 
Tutti me ne avevano parlato come una esperienza da provare. Tuttavia ero rimasto molto scettico, se non addirittura prevenuto, nei confronti di una simile gara.
Ma quest’anno io e altri orchi ci siamo dati obiettivi impegnativi e, per me, piuttosto ambiziosi. Avevo bisogno di incrementare il numero di chilometri, aumentare la tenuta sulla lunga distanza, insomma di correre di più.
E così, quando l’orco Paolo mi ha parlato della “6 ore”, una frazione di gara della ben più impegnativa 24 ore Internazionale di Torino mi sono detto: “ beh, perché no; in fondo è una occasione per fare un bel lungo”.
È vero, correre per 6 ore su un anello di asfalto lungo un chilometro in un parco cittadino, più che orchi ci potrebbe fare sentire dei grossi criceti. Poi chissà che noia dopo 2, 3 ore, lo stesso percorso, lo stesso paesaggio, le stesse persone che vedi e rivedi più e più volte, che superi e ti superano in continuazione. Noi che siamo abituati agli spazi aperti e il silenzio dei boschi.
E invece nulla di tutto ciò.
È stata una bella esperienza, diversa dal solito. Correre con il tempo come riferimento al posto dello spazio ti costringe a pensare la gara in modo diverso. L’obiettivo principale è correre per 6 ore, poi la distanza percorsa è una conseguenza.  Poi c’è la dimensione “sociale” di questa micro comunità di runners: c’è chi si ferma ai ristori, chi si fa fare un massaggio, chi va in tenda a riposarsi, chi, camminando, riesce a mangiare un piatto di pasta. Si parla un po’ di tutto, con gli altri corridori, coi giudici di gara, ma anche con gli spettatori ai bordi del circuito: si possono intavolare discorsi “a puntate” che si protraggono giro dopo giro.
E così, chilometro dopo chilometro, ora dopo ora, le 6 ore sono passate, quasi volate.
E oggi, mi trovo a dovermi ricredere: è stata veramente una bella esperienza che consiglio a tutti e che credo proprio rifarò.


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