mercoledì 23 dicembre 2015

Bici Mtb Tour Collina Chierese(To) 23 Dicembre 2015

Foto bici MTB tour collina Chierese 2015

Dal racconto dell'OrcoPinoR

Quasi 60gg che non piove, almeno qui nel Nord Ovest dell'Italia. La mancanza di neve a Dicembre è ormai prassi da qualche anno a questa parte.
Il clima sembra proprio impazzito e da quanto dicono gli scienziati la colpa è delle emissioni di Co2. Si prevedono scioglimenti di ghiacciai con relativo innalzamento dei mari fino a inondare le città rivierasche. L'ultima COP21 di questo Dicembre 2015, in quel di Parigi, un vero fiasco. Le nazioni di Cina e India non ci stanno a ridurre la loro corsa verso lo "sviluppo". I controlli ogni cinque anni fatti dai singoli paesi e nessuna sanzione, avranno, a mio parere, un pessimo effetto sul clima.

Con questo mite meteo, dunque, Gli Orchi continuano i loro pellegrinaggi ancora ad alte quote e le loro uscite in bicicletta. Oggi siamo ospiti in quel di Chieri dell'OrcoGiova che ci ha promesso un bel tour in MTB sui sentieri della collina Chierese.
All'appuntamento alle 9.00 a Riva presso Chieri(To), anche L'OrcoSmigol alla sua prima vera uscita con le "ruote grasse".
In tre quindi oggi gli Orchi a questa cicloturistica. Ecco i numeri:

- Partenza e arrivo da Riva presso Chieri(To)
- Distanza 42km
- Dislivelo 700D+
- Luoghi di interesse: Planetario di Pino Torinese, Basilica di Superga

Tutte le misure delle ruote da MTB sono rappresentate.
L'OrcoPinoR con una una Cslx TwentyNiner Olymia 29' front-suspendend
L'OrcoGiova con una fiammante Scott Spark 750 27,5' Full-suspendend
L'OrcoSmigol con una Specialized Sworks del 2002, telaio in alluminio ceramico, ruote da 26' front-suspended.
Inforchiamo subito la ciclabile che da Riva presso Chieri porta a Chieri
Entriamo nella caotica Chieri, dove dicono ci siano più Chiese che case, per poter prendere i tracciati di Pino Torinese. Su bei sentieri a volte con fondo pietroso, ci dirigiamo decisamente verso l'Osservatorio/Planetario di Pino Torinese.
Prima di arrivare all'Osservatorio un strappo con pendenze importanti e fondo dissestato ci mette a dura prova. L'OrcoGiova riesce a stare in sella fino alla cima.
L'OrcoSmigol viene disarcionato dalla sua Sworks che sicuramente ha avuto nei suoi tempi gloriosi, un fantino degno del mitico "ACETO".
Dall'Osservatorio scendendo a Pino Torinese, seguiamo la Panoramica.
Su sentieri incredibilmente umidi e fradici nonostante il seccume, e a piccoli tratti su asfalto, raggiungiamo la nostra meta finale, la Basilica di Superga trofeo ambito di qualsiasi biker.
Dalla Collina di Superga, veloci su nastro d'asfalto chiudiamo il tour.
La cicloturistica prenatalizia viene chiusa quasi indenni, a parte una botta da caduta rimediata da OrcoSmigol. Ma come dice un detto piemontese "Alè mestè ca intra".

martedì 22 dicembre 2015

Trail Autogestito Morenica Rivoli(To) 20 Dicembre 2015


Dal racconto dell'OrcoBee
Trail NatalMorenico
E’ la domenica prima di Natale, gli impegni di molti di noi tarpano le ali alla possibilità di scoprire posti nuovi in cui scorazzare e così si decide con Ogredoctor e OrcoCiccillo di proporre un classico giro a km0 sulla collina di casa. Lasciamo l’incombenza del percorso ad Antonio che, utilizzando le sue diavolerie informatiche, traccia un “breve” giro di 26 km su e giù per boschi e campi, toccando anche borghi, frazioni, chiesette, piloni,  e torri di avvistamento.
Si parte alle 8:30 da Piazza Cavallero. Rispondono alla chiamata pre-natalizia, oltre a chi scrive ed ai già citati Doctor e Ciccillo,  OrcoFabry , Orco730, OrcoMekkaniko  e i nuovi iscritti, OrcoCircuito, OrcoWild e OrcoGnoma al secolo rispettivamente Mariano, Alessandro e Federica.
Il percorso prescelto privilegia, nella prima parte, il versante esposto a nord-est della collina. Dopo la salita sulla parte di cresta infatti scendiamo velocemente alla cappella  quattrocentesca della Madonna dei boschi a Buttigliera (http://www.turismovest.it/detElemento.php?id=58).
Da lì, per strade e campi si raggiunge la Torre Bicoca , utilizzata per le comunicazioni prima dell’era dello “smartofono elettronico”.
Mentre corro mi viene da pensare che non ero mai stato sulle strade di questo versante della collina morenica. Penso anche a come questi angoli di paradiso dietro casa siano accoglienti e generosi e di come mi faccia star bene poterli condividere con altre persone. Per quanto mi riguarda la Collina Morenica è il classico primo amore, dove da ragazzino ho cominciato ad esplorare il mondo della natura, la libertà e il vento in faccia dei giri in bici, le risate e gli scherzi con gli amici ma anche le malinconie di passeggiate autunnali e il duro  lavoro con le api.

Man mano che crescevo lei era sempre più “piccola”, più tradita dalle mie esplorazioni in giro, più aggredita da cemento e strade. Però rimaneva e rimane sempre lì, ad accogliermi nelle giornate dove “non si riesce a fare altro” o nelle lunghe serate estive dopo il lavoro. Svela, in stagioni ed ore del giorno diversi, scorci e dettagli che me la fanno sentire casa, anche quando non la frequento per lunghi periodi.
A forza di pensare il tempo passa e siamo a Rosta dove con gradualità risaliamo  fino alle pendici del Moncuni, il nostro piccolo monte “di casa” invaso di ciclisti e camminatori nella bella giornata di fine inverno (ops, domani in realtà il calendario dice che l’inverno andrebbe  ad iniziare, ma quest’anno pare proprio che  non ne abbia voglia…). Il ritmo di corsa lascia spazio alla camminata veloce, c’è più tempo per quattro chiacchiere, anche con i nuovi arrivati. Spero che anche loro abbiano apprezzato la bellezza e la varietà di questo territorio.
Arrivati alla nostra cima coppi di giornata, foto di rito e poi via! Rimane da chiudere il giro con ritorno a Rivoli, non proprio dietro l’angolo.  Rifacciamo in parte strade bianche già percorse all’andata per poi rituffarci bei boschi dopo lo stagno Pessina, dove sguazzano i tritoni e d’estate fumano le braci.
Ancora qualche zig zag intorno al Castello di Rivoli, per aggiungere storia, cultura (e km) e  poi giù di ritorno alle macchine  (il parcheggio di fianco al Castello ha fatto, negli anni, troppe vittime tra le auto degli ignari podisti…).
Gli ultimi ingredienti  di giornata sono prosecco e pistacchi per  un veloce brindisi ed un ulteriore augurio per le prossime festività. Grazie a tutti per la bella mattinata.
W la collina e W gli Orchi!

PS:  Mi fa piacere segnalare ad amanti della collina il grosso lavoro di tracciatura fatto con Pro Natura dagli amici Marco ed Emma, accompagnatori naturalistici di Villarbasse 

domenica 20 dicembre 2015

Via Lattea Trail 19 Dicembre 2015

Classifica Via Lattea Trail 2015
Foto Via Lattea Trail 2015
Video Partenza Via Lattea Trail 2015

Sito Via Lattea Trail

Via Lattea Trail edizione 2012
Via Lattea Trail edizione 2010
Via Lattea Trail edizione 2009

Dai dettami dell' OrcoSciamano 

Quando si fa una gara si deve incominciare a meditare su se stessi. Prepararsi mentalmente. Liberando la mente scopri il tuo IO.
Ci si concentra recitando un mantra come la preghiera "SO ... AM". Inspirazione ed espirazione da ripetere pochi secondi cosi che sei in pace con te stesso.
Siamo partiti per questa 4° edizione del ViaLatteaTrail in macchina da Rivoli in cinque Orchi tutti con la mente libera da altri impegni e concentrati sulla serata che ci attende.
Sono orgoglioso di far parte di questa fantastica società di Orchi.
Prima della partenza della manifestazione ci siamo scaldati per bene.
Al via della gara è stato bellissimo, con quasi 600 Trailer e le frontali accese.
Peccato per la mancanza di neve, a parte le strisce di neve sparate sulle piste da sci alpino.
Con la neve il tracciato sarebbe stato molto più impegnativo e sofferente. Soffrire mi piace in queste gare di montagna.
Il percorso alla fine è stato bello anche con la discesa piena di dossi per lo SnowBoard invernale e il DownHill estivo.
Al termine delle gara dopo una doccia calda siamo andati al ristorante offerto dall'organizzazione.
La cena è stata squisita con la bella polenta e salsiccia. Io non mangio carne morta, cosi che il cuoco ha sostituito la carne con il formaggio.
Cenare con gli amici Orchi è stato bellissimo cosi come la gara. Grazie a tutti.

Aggiungo un ultimo dettame.
Per prepararsi con la mente a queste gare di montagna impegnative, occorre liberare la mente dai problemi di tutti i giorni. L'aiuto può arrivare dagli esercizi di meditazione.
Vogliatevi bene.

sabato 19 dicembre 2015

La Grolla degli Orchi 18 Dicembre 2015

Foto Grolla Orchi Musinè 2015

Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010

E' ormai diventata una tradizione per gli Orchi ed i loro amici, festeggiare la fine dell'anno sportivo in punta al monte Musinè.
Quest'anno all'appuntamento, il numero dei partecipanti è ulteriormente cresciuto (circa 80 umani), sicchè occorrerà per gli anni a venire preparare in punta al monte, un allungamento del tavolo per far si che le cibarie ed i commensali trovino la giusta collocazione.
Alla partenza da piazza Cays a Caselette(To), quest'anno, sono state rilasciata nel cielo, in tono ben augurale, due lanterne cinesi. Si spera che portino un po' di spirito sportivo a chi non lo ha.
Il meteo ottimo  e le alte  temperature, hanno permesso a tutti di salire e scendere dal monte senza problemi.
In cima, la festa è stata allietata dalle leccornie portate dai partecipanti. Da segnalare le varie tipologie di pane fatte in casa, i salumi e i sottòli di produzione nostrana, le torte salate autoctone, i dolcetti casalinghi. Novità assoluta, portata dall'OrcoGaspare, la minuscola macchinetta a pressione manuale per fare il caffè che ha rifocillato il dopo pasto.
L'OrcoNevruz ha officiato alla cerimonia del thè verde, ed ha trovato nell'OrcoMegaflex il migliore tra gli adepti.
La festa finisce con la Grolla preparata dall'OrcoPinoR. Si è partiti, per bere dalla Grolla, dall'OrcoRoccia classe 1945 per terminare con il piccolo  KapoTrail Junior classe 2008.
Si chiude un anno sportivo e Gli Orchi Trailers augurano a tutta la comuntà sportiva un buon 2016.

Un augurio speciale e un abbraccio fortissimo alle famiglie dei nostri due Orchi, che prematuramente ci hanno lasciato in questo 2015: Alessandro (OrcoAlex e Mauro (OrcoTruck); In cima al Musinè, nei nostri cuori, eravate presenti anche Voi

venerdì 11 dicembre 2015

Trofeo Orco dell'anno 2015 Rivoli (To) 11 Dicembre 2015

Foto Serata Premiazioni Orchi 2015
Video Foto Tema Libero Concorso 2015
Video Foto Selfie Cocncorso 2015
Regolamento Trofeo Orco dell'anno e Albo D'oro

l'11 Dicembre 2015 presso la pizzeria Fontana Blu di Rivalta Torinese  Gli Orchi Trailers hanno chiuso questo miracoloso anno sportivo 2015.
Dopo il giro di pizza sono stati premiati Gli Orchi che si sono distinti.

Gare Trail & Strada 2015

Classifica Finale 2015

Trofeo Orco dell’anno assegnato a Ruisi Giuseppe alias OrcoPinoR

Trofeo Trail 
Gabriella Cipriano alias Orco730
Gregorio Giuseppe alias OrcoGreg
Fabrizio Borrione alias OrcoFabry
4 Fiorenzo Praturlon alias OrcoRoccia
5 Paolo Cravero alias OrcoPablito
6 Antonio Diego Palmas alis OgreDoctor
7 Luca Cambursano alias OrcoKambu
8 Gaetano Santalucia alias OrcoMegaflex
9 Mauro Mazzino alias OrcoSherpaMazinga
10 Olivetti Christian alias OrcoPolare


Trofeo Strada
1 Giuseppe Riciputo alias OrcoPippo
2 Stefano Panetta alias OrcoProf
3 Andrea Guido Camoletto alias OrcoCamola
4 Giuseppe Antonio Pasquale alias OrcoTerra
5 Antonio Irene alias OrcoSciamano
6Veaceslav Ansacov aliasd OrcoRusso
7 Paolo Zoppis alias OrcoZoppo
8 Andrea Taverna alias OrcoFly
9 Soncin Nerio alias OrcoNerio
10 Pisani GiannAndrea alias OrcoWolf

Miglior Racconto 2015
Giudice Prof.ssa Elena Gallizio
3) Eleonora Duregon  alias OrcoYogini con il racconto  Ultra Trail du Mont Blanc 2015

Miglior Foto 2015 Galleria foto Concorso 2015
Giudice del concorso Studio fotografico link : De Poli Rivoli(To)
che ha espresso il suo giudizio sulle 50 foto partecipanti al concorso.
3) Veaceslav Ansacov alias OrcoRusso link foto

Premio alla Carriera 2015 
Praturlon Fiorenzo alias OrcoRoccia

Trail Autogestito Sentiero degli Alpini Val Messa(To) 8 Dicembre 2015

Foto TA Sentiero degli Alpini Val Messa 2015

Dal racconto dell'OrcoRavaning

Il Trail di oggi va intitolato così, e credo sia un'idea condivisibile dalla maggioranza dei 12 orchi presenti.
Sì perchè nonostante si sia passati alla goja del Pis, che già è un posto magnifico, si sia salito il sentiero delle Guardie, quello che è stato il momento "clou" della giornata sono proprio questi 4 km (circa) che dal colletto la Bassa portano alla frazione Acquarossa di Rubiana. Un sentiero quasi pianeggiante, con ottimo fondo, ha portato molti di noi a correre veloce, sempre più veloce... a cercare quella sensazione di "trail" come la si sente nei filmati dei grandi protagonisti di questo sport.
E anche se io non vado così forte, correre "a tutta", a grandi falcate, saltando le rocce, facendo quelle curve, mi ha fatto sentire un drago, un campione. Davvero un bell'allenamento. Avevo già percorso almeno un paio di volte questo sentiero, ma questa volta, con un gruppo di 12 orchi è stato ancora più emozionante.
Ma raccontiamo tutto dall'inizio, tanto per dare un'idea più precisa dell'itinerario percorso.
Organizza il tutto Orco Camola, anche lui già stato in precedenza su questo sentiero.
Io parto in ritardo, circa 10 minuti dopo il gruppo. Loro passeranno alla Goja del Pis, mentre io per raggiungerli "taglio" alto sul sentiero e li raggiungo sul traverso alto sopra il Torrente Messa. Molto bello e panoramico questo tratto, a picco sul torrente, che porta a un bivio. Si sceglie di salire verso la borgata Giorda di Almese. L'altro sentiero lo percorreremo al ritorno dalla borgata Molino di Rubiana.
 
Prendiamo la tagliafuoco verso il Prassero di Rubiana e poi il sentiero delle guardie (in salita). Poi la tagliafuoco che porta alla Madonna della Bassa e infine il sentiero degli Alpini.
E' questo un sentiero relativamente recente, forse 2 o 3 anni. Il comune di Rubiana(To) ha costruito questo "nuovo" e ha di recente recuperato altri vecchi che erano ormai caduti in disuso. Una vera fortuna per chi è sempre alla ricerca di nuovi itinerari.

 Comunque terminiamo l'avventura "trail" alla frazione Acquarossa, da dove scenderemo sulla ripidissima asfaltata che porta alla borgata Fornello (uno dei posti più freddi e "bui" di Rubiana"), ma prima divoriamo una fantastica torta alla castagna acquistata al mercato di Almese ... qualcuno sfodera anche un the caldo... proprio come nei veri ristori.

Ancora un bel taglio veloce su sentiero verso il campeggio di Rubiana e poi ancora asfalto fino al Molino dove si rientra dall'itinerario di salita.
Scordato il Garmin a casa, non ho dati precisi sul giro... si mormora 19Km circa 800D+
Alla prossima uscita e speriamo ad un ritorno "a bombazza" su questo stupendo sentiero.

giovedì 10 dicembre 2015

Trail Autogestito GranDubbione Pinasca(To) 5 Dicembre 2015


Dal racconto dell'OrcoBee

Grandubbione...un giro “dal profumo antico”.

Ho sempre sentito nominare il fantomatico “giro dei sette ponti” o anello del Grandubbione, sia nella versione bipede che sulle due ruote di una mtb, ma non sono mai riuscito a farlo.
Tra l'altro il dubbione e la sua variante in grande sono sempre state fonte di battute (scontate) sulla  strada per raggiungere le località montane dell'alta Val Chisone, soprattutto prima della nascita di varianti e circonvallazioni.
Propongo allora agli altri Orchi questo giro che conosco ovviamente solo da letture di relazioni, cartine e ispezioni “dall'alto”.
Noi Orchi, frequentatori più assidui delle valli susa e sangone ammiriamo infatti più spesso dalla nostrana punta Aquila lo stretto vallone modellato dal Rio Grandubbione, che da quelle pendici nasce per poi scendere verso il torrente Chisone nel del versante orografico sinistro dello stesso.
E' un giro quindi ad alto rischio “ravanatorio”, trattandosi di quote basse, boschi, e numerose strade e sentieri di collegamento..
Preso dall'ansia di non sbagliare troppo mi leggo un bel po' di relazioni, tutte concordi nel sottolineare la bellezza di questo angolo di bassa montagna vicino a Pinerolo.
Rispondono all'appello in tre, OrcoCiccillo, 730 e Greg. Alle 8 si parte da Orbassano e dopo un caffè a Villar Perosa siamo alla frazione Dubbione di Pinasca, pronti per partire alle 9 circa.
Il punto di partenza avviene, neanche a farlo apposta  vicino ad un pote sul rio Grandubbione, il  Ponte di Annibale. Una leggenda narra infatti che  il grande condottiero Cartaginese ordinò ai suoi uomini la costruzione di un ponte sul torrente per agevolare il rasporto di vettovaglie e masserizie, in realtà il ponte è una costruzione del XVIII secolo, ma pensare agli elefanti sopra quelle pietre è sicuramente più affascinante.
Pronti via, la  strada sale subito molto decisa, in pochi metri diventa sentiero e si infila in boschi fitti di castagni e querce. Come immaginavo le varianti sono molteplici ma tutto è ottimamente segnalato da una segnaletica attenta e precisa, basta solo ricordare il nome della borgata successiva presso cui si vuole passare. La segnaletica ha come fattor comune la denominazione del vallone: “grandubbione, un vallone che profuma d'antico”.
Il nome è azzeccato; si respira in questi boschi, lungo questi sentieri, nelle case sparse, nelle borgate al sole, nel torrente che risaliamo e nei ponti che lo scavalcano più volte, un passato, neanche tanto lontano, fatto di lavoro duro, di vite votate al sacrificio, di territorio modellato e trattato  con cura per ricavarne umili risorse per il sostentamento.
Scegliamo, per salire, la variante più panoramica, toccando le borgate Tagliaretto, Traversi e la chiesetta di serforan per poi sbucare sulla strada asfaltata appena sotto la borgata di Serremoretto.
Da qui si attraversa ancora una volta il rio e si sale in direzione Colle del Besso, passando prima la baita sociale del Cai di Pinasca e poi un bel bosco di faggi in discreta pendenza.
Il colle del Besso è a circa 1450 m. da cui si ha una ottima visuale sulla valle. Ma la vista non è verso la val Chisone, bensì la “nostra” valsangone! Tutta 'sta strada per vedere Giaveno. (la cosa però scatena fantasie di prossime avventure orche*).
Questo sarà il nostro punto di arrivo, da cui decidiamo di scendere facendo lo stesso itinerario di salita perchè non sappiamo bene quanto tempo ci prenderà un possibile anello di discesa dal colle attraverso la borgata Cavalleria.
La discesa avviene con un po' più di prudenza perchè una marea di foglie ricopre il sentiero e il volo d'angelo è sempre in agguato...Ritornati alla chiesetta del Seforan decidiamo però di allargare  il giro, correndo per un po' lungo una carrozzabile sterrata che ci porterà verso la borgata di Serremarchetto e da lì, di nuovo per boschi a Dubbione.
La macchina è parcheggiata vicino ad una fontana ed un piccolo spazio attrezzato di panche e tavoli. Ne approfittiamo per cambiarci con calma e per un thè caldo ed un ottima fetta di torta.
Alla fine saranno circa 21 km e 1300 metri di dislivello in un bel posto...che profuma d'antico ma che vale la pena rispolverare, e riproporre, anche in altre stagioni.
W la montagna! W gli Orchi!!

X next TA
*perchè non raggiungere la val chisone con un mezzo pubblico e poi via colle del Besso (punta  dell'Aquila per i più arditi) provare  scendere per la val sangone e via collina morenica tornare dalle parti Rivoli sulle proprie gambe?,  State sintonizzati per la prossima primavera...