lunedì 14 ottobre 2019

Morenic Trail sulle orme del ghiacciaio Brosso(To) 5-6 Ottobre 2019


Foto Morenic Trail 2019
Video Morenic Trail 2019
Classifica Morenic Trail 2019
Sito Morenic Trail

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Racconto (rigorosamente in staffetta) dei Fantastici 4 Orchi.

 Da runner curioso e un po' anarchico quale sono, nelle mie consultazioni estive mi ero imbattuto nel programma del Morenic trail, ma 119 km sono improponibili e non avendo a portata di mano compagni di avventura non l’avevo neanche preso in considerazione. Poi per caso, parlando con OrcoBee, ho saputo che forse mancava un Orco per partecipare con una staffetta da quattro. Fantastico! Non sono (ancora) un Orco, ma mi piacciono queste formule che uniscono il gusto della competizione in gruppo al piacere di correre.
Il bello, come spesso capita, inizia nella fase di pianificazione. Iniziamo il progetto con OrcoCamola, Orco730 e OrcoGreg, amici ben più esperti di me, che sono un trailer alle prime armi. Non è stato poi tanto difficile scegliere insieme la frazione più adatta a ciascuno di noi, e la logistica a prima vista proibitiva si è di colpo semplificata grazie alla disponibilità messa in campo da OrcoBee, nostro “basista” per l’occasione…
Troviamo anche il nome del team: saremo “I fantastici 4...Orchi”!

Ci siamo, domani si corre! Partono i preparativi, la solita ricerca del materiale che ovviamente non si trova, pantaloncini e maglietta preparati prima di andare a dormire, lo zaino con il necessario e anche il superfluo.
Mi sono aggiudicato la prima frazione (quella più semplice), così il mio tassista d’eccezione passa a prendermi al mattino presto; con lui c'è anche OrcoCiccillo che ha deciso di accompagnarci.
Il meteo è perfetto: cielo azzurro, aria fresca, si sta benissimo e in breve siamo ad Andrate. La vista sulla valle è bellissima, quasi verrebbe voglia di fermarsi a guardare il panorama, invece bisogna prepararsi a partire. Ci sono anche OrcoCambu e OrcoFabry, che correranno in staffetta a due il medesimo percorso (i miei rispetti!).

Caffè, vestizione, qualche patema per il controllo materiale obbligatorio (alla fine ho corso con la lampada frontale in tasca, a’s sa mai…) e…..VIA!
Mi sono posizionato come mio solito nelle retrovie (è più forte di me) e ho iniziato il gioco di riprendere questo, e poi quest’altro... a passo non particolarmente spedito ma regolare.
La frazione è di 25 km leggermente ondulati, lungo i quali  scenderò al lago di Bertignasco: si inizia con una bella salita su asfalto, per poi passare su un sentiero agevole, che corre sulla cresta della Serra fino a Magnano e in più di un tratto ricorda i passaggi più gradevoli del TME.
Anche se siamo a bassa quota, complice la giornata tersa, nei tratti liberi dalla vegetazione la vista sulla valle è molto bella, si sta benissimo e procedo bene aumentando un po’ il passo. Riesco anche a scambiare qualche parola con un simpatico ungherese.
Non ho il bicchiere e perdo la borraccia (in prestito, argh!) ma non è un problema, la giornata è favorevole e vuol dire che risparmierò il tempo della fermata ai rifornimenti.
Aumento ancora, la caviglia debole regge e il passo è più o meno quello target, le discese non sono impegnative e continuo la mia “avanzata” (bella forza, non devo mica correre per oltre 100 km io!), forse avvicinandomi ai miei limiti, faccio un paio di buffi capitomboli ma mi rialzo e proseguo spedito.
Al km 22 le gambe iniziano a girare un po’ meno, ma mi faccio forza (manca pochissimo, e penso con ammirazione a chi questa gara la disputa come singolo) e tengo il mio ritmo, dai che il tempo è buono... Ingaggio anche una piccola sfida (perdendo lo sprint) con un altro staffettista che nel frattempo ero riuscito a raggiungere, e finalmente vedo Orco730 pronta al cambio: le passo pettorale e testimone. L’apprendista Orco ha fatto la sua parte, ora tocca ai professionisti!
Non mi resta che scegliere il nome, se ho superato la prova da oggi in poi sarò OrcoDaddy.

Per una serie di motivi che non starò ad elencare, a me è toccata la 2a frazione, 38 km abbondanti e 800 m  scarsi di dislivello.
Il percorso è interamente corribile e veloce perché si sviluppa su strade asfaltate, strade bianche e sentieri di campagna e, anche quando attraversa i boschi, non è assolutamente tecnico…proprio il genere di gara che patisco di più!

Ma per i primi 18 km ho avuto l’onore di essere scortata da due amici Orchi fuori gara, OrcoBee e OrcoCiccillo, che hanno saputo distrarmi dalla fatica con chiacchiere e battute spiritose.
Al ristoro del Castello di Masino ci siamo salutati e ho proseguito da sola, con l’obiettivo di non vanificare la prestazione  degli altri 3 compagni di staffetta.

I km sono passati pensando in generale alla grande amicizia che mi lega al gruppetto di Orchi e sentita in modo particolare in questa occasione.
A poco più di 1 km dall’arrivo, mi sono goduta il divertente attraversamento della Dora Baltea col gommone, ma appena sbarcata ho dovuto affrontare il dislivello più insidioso di tutto il percorso che mi ha condotto al Castello di Mazzè, luogo del 2° cambio.
Qui mi attendeva trepidante l’OrcoGreg, al quale ho velocemente consegnato il testimone: una semplice pietra che, al pari di una staffetta su pista, ho tenuto in mano per tutta la frazione!
La terza tappa di circa 36 km e 830 m D+ aveva come punto di cambio staffetta la piazzetta antistante il castello di Mazzè, nella parte alta del paese. Castello che nel corso dei secoli ha subito numerose modifiche e integrazioni, con le ultime risalenti al XIX secolo soprattutto in chiave di architettura neogotica. Oggi è di privata proprietà ed è aperto alle visite del pubblico. Ma torniamo al trail…….
Sono arrivato un paio di ore prima dell’arrivo di Orco730 a cui davo il cambio e, questo mio anticipo, mi ha permesso di parcheggiare l’auto nei pochi posti rimasti a 20 metri dal punto di start della mia tappa. A fianco a me, nello stesso istante, si posizionava per la sosta un SUV e insieme scendevano Enzo Paolo Turchi e sua moglie, la mitica  Carmen Russo, oggi splendida 60enne.
Foto, sorrisi e strette di mano con alcuni dello Staff del Morenic Trail e via traballando con i suoi tacchi sul ciottolato verso il castello.
Chi non se la ricorda nelle sexy commedie che ci turbavano il sonno, quando eravamo ragazzi?
Dai pensiamo a correre……
Cominciano ad arrivare i trailers singoli e in staffetta e quasi in contemporanea arrivano OrcoCambu e subito dopo Orco730. Veloce consegna del pettorale e della “pietra Morenica” e via parto io.
Farò un tratto di percorso insieme a OrcoCambu che, sostituito OrcoFabry per problemi fisici da Masino, dovrà gestirsi fino al traguardo di Brosso.
Preso il mio passo costante, la mia tappa risulta tutta corribile, a parte qualche strappetto in salita.
E comunque un continuo saliscendi lungo le colline moreniche della zona di Vialfrè, attraversando boschi di castagni e vigneti di erbaluce. Si fa buio e, a pochi km da Ponte Preti, punto del mio arrivo e terzo e ultimo cambio della staffetta, devo accendere la frontale, rendendo ancora più suggestivo correre nei boschi in solitaria.
L’attraversamento del borgo vecchio di Torre Canavese e l’arrivo a Ponte Preti, con le candele accese sul ponte e con tutti gli amici Orchi che mi aspettano e tifano per me, vale la fatica fatta.
Passo il testimone a Orco Camola e la pietra “filosofale” del Trail, dopo una spasmodica ricerca nello zaino. E lui parte come un fulmine……

Alle 17 vengo scortato da Marcello, Virginia, Herbert a David a Ponte Preti, terzo ed ultimo punto di cambio staffetta.
Alle 18, sono pronto. Ragioniamo sui tempi e ... si ... più o meno Greg dovrebbe arrivare tra 2 ore.
“Siamo partiti per tempo vero Andrea?” (...).
Tra una chiacchiera e l’altra si fa sera e l'umidità del torrente Chiusella comincia a farsi sentire. Come previsto alle 20 arriva Greg e nel cambio mi passa il pettorale ed il 'sasso' che ogni staffettista porta con sé come  testimone da passare al compagno. Nella foga del cambio quest'ultimo non si fa trovare e la lotta con lo zainetto di Greg si fa furibonda. Alla fine abbiamo la meglio. Accidenti … pesa!

Parto, e subito mi ritrovo nel fitto buio del bosco. Il dolore al tallone del piede sinistro non mi permette di correre agevolmente. Devo comunque cercare di dare il massimo per onorare i miei soci che oggi hanno affrontato frazioni di 25, 39 e 38 km.  E' parecchio tempo che non corro di notte, è una bella sensazione anche se i rumori notturni del bosco mi incutono un certo di timore. Il percorso è perfettamente segnato, mi sento bene ed in 2 ore scarse chiudo la mia frazione di 18 km e 700d+.
Sono l'ultimo frazionista e l'arrivo a Brosso si trasforma in una festa vera e propria dove ritrovo tutti i compagni di questa splendida avventura.
Herbert, Gabriella e Greg, insieme abbiamo formato la staffetta ‘I fantastici 4 Orchi’.
I fortissimi Fabrizio e Luca ovvero 'Gli Orchi-1', primi assoluti nelle staffette con 2 frazionisti.
David, Marcello e Virginia che ci hanno assistito nella complicata logistica, e sostenuti per tutta la lunga giornata correndo dei tratti insieme a noi. La buona riuscita della staffetta è soprattutto merito loro.
Un grazie di cuore a tutti, e se in futuro ci sarà l'occasione di organizzare un’altra OrcoStaffetta io ci sarò.

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