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Sito Cacciatori di Colli
Dal racconto dell'OrcoZoppo
Quando il Capitano chiama il Gregario risponde; "presente"....
Per oggi 3 Agosto 2018 mi propone il Colle de L'Iseran da Susa(To).
Come si fa a dir di no. Oltre tutto non ci sono mai stato. Neanche in macchina.
Appuntamento alle ore 6.00 a Susa(To). Si parte presto così che si pedala con il fresco in questa torrida estate Europea.
Il primo colle di giornata è il Moncenisio con i suoi 30 km di salita. Ormai la conosco quasi come le mie tasche. La fatica è ancora lontana. In cima al "Monce" una sosta mangereccia e via giù per il bivio di LansleVillard. Da lì in poi per me è tutto nuovo fino in cima al colle dell'Iseran.
Ma prima occorre salire al Colle de la Maddalena 1750 slm, che dopo la discesa del Moncenisio mi ha mette già alla prova. Corto, questo colletto di 300D+, ma non molla mai. E la crisi mi arriva.
Il capitano se ne accorge e molla anche lui. La crisi è passeggera e si riprende con una buona pedalata verso il pianoro di Bessan paradiso del Biathlon.
Si arriva ai piedi della fatidica salita al colle Iseran. Dai gli ultimi 10 km e siamo in cima.
Io sinceramente ne ho visti(segnati sul cartello stradale) 14 km di salita alla vetta. Vabbè tanto bisogna arrivare.
La salita, da Bonneval sur Arc a 1800slm, inizia subito con pendenze da paura. Per fortuna poi molla. Vengo rapito dai panorami mozzafiato e quindi non mi accorgo della fatica. Si fa per dire.
L''arrivo al colle e da brivido non per il freddo ma per l'emozione di averlo conquistato.
Il tempo di cambiarci, mangiare qualcosa e bere una coca offerta dal capitano (costo 4 euro azz che cara). Seguono le foto di rito e via giù per il ritorno quasi tutto in discesa cosi che le gambe possano recuperare un po'.
Il ritorno è come l'andata, a parte l'ultima salita per il colle del Moncenisio. Si tagliano ben tre km di salita da LansleBourg. La bollita del ciclista è assicurata ed il vento contrario fa anche la sua parte.
Dai però in cima al Moncenisio c'è il premio: la birra.
Il tempo di scolarcela e si riparte. Appena inforcata la bici si scatena l'inferno ma non da noi, ma dal meteo matto di questi giorni. Si passa dal caldo tropicale ai temporali amazzonici. Veniamo violentemente investiti da pioggia, vento e grandine.
La discesa che a noi piace, stavolta la facciamo sempre attenti a non cadere nelle curve col manto stradale bagnato. Ci becchiamo il temporale fin quasi a Susa. Non importa, mica si può aver tutto. Esistono anche gli imprevisti.
Alla fine del giro i numeri dei gps ci dicono che abbiamo pedalato per 140 km e 4000D+ con tanta fatica e tantissima emozione per aver conquistato il mitico Col de L'Iseran.
Quando il capitano chiama il gregario risponde... ma il più delle volte è il capitano a far da gregario.😎
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