mercoledì 3 gennaio 2018

Trekking Isola del Giglio (Gr) 28-29-30-31 Dicembre 2017

Foto Trekking Isola del Giglio 2017

Dal racconto dell'OrcoMami

“L’isola è depositaria di millenni di storia. Parte dell’Isola è Parco Naturale e conta 25 specie di orchidee selvagge".
Cosi’ iniziava la presentazione del GiglioTrail  pubblicata sul relativo sito.
Affascinati  dall‘idea ma non volendo attendere la primavera e non volendo cimentarsi in un trail ..eccoci  nelle vacanze di Natale, il 27 dicembre, sbarcare dal traghetto a Giglio Porto.
Dopo una navigazione  breve ma” intensa “con mare forza 6  e raffiche  di vento a 27 nodi, scendiamo storditi sulla banchina  assolutamente deserta; siamo si e no 15 persone e di cui solo noi   “forestieri".Orcomami e signora (che anela essere anch’essa nostra socia al nome di Orcozavorra!)
Iniziamo cosi’ una  quattro giorni di trekking mare-montano all’insegna del sole, del vento, della grandine e dei grandi silenzi.


PRIMO GIORNO : Giglio Castello-Campese-Cala Pozzarelli/Faraglione
Di ambientamento, percorriamo la mulattiera che  da  Giglio Castello scende  a Campese per poi proseguire, su sentiero stretto e tagliato  nella roccia a  strapiombo sul mare, fino al  Faraglione  ed alla  Cala  Pozzarelli.
Appena imboccato il sentiero n. 12 per raggiungere Campese , si scatena una tempesta d’aria ed  acqua  che mette a dura  prova il  nostro equipaggiamento. Fortunatamente  i materiali testati nei trails non tradiscono e  proseguiamo  senza  grossi problemi. Curioso il condensarsi  delle gocce  d’acqua fino a  formare una fitta grandinata che rende l’ambiente magico con all’orizzonte  neri  cirri–strati che accarezzano il mare.
La mulattiera lastricata  scende  ripida tra terrazzamenti di vigneti del famoso vino Ansonaco.
Passiamo nei pressi di un vecchio forno. Giunti sulla spiaggia   si risale su un sentiero attrezzato e     via  via  arriviamo al  Faraglione. Una torre naturale che sorge dal mare. Siamo al tramonto  e si deve  tornare  ora  alla base, con un bus assolutamente  tutto per noi.
Veniamo investiti da una grandinata eccezionale  che imbianca tutta l’isola e la rende in  una veste invernale, inusuale. La fortuna ci fa assistere ad un evento che ci dicono raro .Anche il mare, come la montagna, riesce sempre a sorprenderci e stupirci.

SECONDO GIORNO,Porto-Poggio della Pagana-Punta del Capel Rosso-Punta del.Sasso Dritto -Cala delle Cannelle-Porto
La   musica cambia. Il programma  prevede 25 km e  dislivello importante . La giornata , dopo le furie   di ieri,  si presenta totalmente serena.
Oggi il menù prevede  2 puntine, 1 faro  ed una  caletta.
Grazie al sole splendido camminiamo  ore e ore tra sentieri ancora ricoperti  di grandine,tra  rigogliosa macchia mediterranea e  strapiombi sul mare ,  alberi  di fichi d’india.Ecco ora siamo in punta  al Poggio della Pagana con la sua croce. La vista spazia  libera sul mare ed  il profilo ell’Isola  di Montecristo  ci ammalia .
Dopo le prime 4 ore giungiamo al Faro del Cappel Rosso, estremo lembo a sud  dell ‘Isola. Momenti magici, mare a perdita d’occhio, profumi di origano .
Vorremmo non ripartire più da quegli scogli lisci a strapiombo sul mare  appoggiati al faro, ma  il pomeriggio di trekking ci aspetta, ancora.
 E’ la volta della risalita al  Sasso Ritto, poi con il sentiero  n. 19   giu ‘ verso la Cala delle Cannelle ,angolo di mare  alle porte  di Giglio Porto, ove  chiudiamo  dopo 7,55 ore la nostra giornata maremontana.

TERZO  GIORNO: G. Castello- G.Porto'-Punta del Fenaio-Cala dell Arenella-,Campese
Ci vede impegnati nel percorrere il famoso lastricato dei primi del secolo che collega  Giglio Castello con Giglio Porto. Era l’unica via di comunicazione per il trasporto delle merci dal porto all’interno dell’ isola a dorso di muli.
Muri a secco e lose piatte alternate a gradini si snodano per 400mt  di dsl in un sinuoso salire. Si esce dal tempo  e si percepisce il difficile sopravvivere sull ‘isola dei tempi passati.
Tocchiamo Cala dell’Arenella tramite un sentiero attrezzato.
Poi  imboccato il sentiero n. 4, facciamo tutto il periplo del capo del Fenaio, giungendo all’estremo nord dell’ isola, al faro omonimo.
Gabbiani e mare blu, vento di libeccio  e infrangersi di marosi. Spettacolo puro. E’ ora di riprendere il cammino per chiudere il percorso di oggi su Giglio Campese attraversando uliveti e vigneti sopiti nella veste invernale.
Chiudiamo questi splendidi giorni, con un QUARTO GIORNO soft che ci porta alle due cale delle Cannelle e delle Caldane percorrendo un mozzafiato sentiero in mezza costa sul mare .L’arrivo alle Caldane è degno delle immagini di Robinson Crosue!.
Solo la triste vista dello scoglio su cui si incagliò la nave da crociera "Concordia" (13 Gennaio 2012 ndr) ci riporta alla realtà.

QUARTO GIORNO: Porto-sentiero sud -Cala delle Cannelle-Calà delle Caldane-Calà degli Alberi-Porto
Finisce il nostro viaggio fuori dal tempo e finisce anche il 2017.
E’ stato un modo diverso di chiudere l’anno ma ancora una volta la natura ci ha arricchito.
Grazie Giglio


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