Sito Randonnèe Nerviano
Dal racconto dell'OrcoMami
Ed eccoci qui.a Nerviano (Mi), sotto il gonfiabile della partenza, al via della nostra prima Randonnèe offroad in mountain bike.
Ebbene si, presa la decisione di cercare nuovi orizzonti dovendo risparmiare le ginocchia ma volendo comunque sempre cercare l'avventura, i due "ORCACCI “ OrcoRaffa ed OrcoMami si son presentati al via in una mattina di umidità micidiale e nebbia terribile in terra lombarda.
Partenza “ alla francese”(lasso di tempo di circa mezz'ora ndr), brevetti, offroad, traccia su gps son termini nuovi per noi ma ben presto entriamo nel gioco e via si pedala.
La nostra presenza a questa randonnèe di 65 km e ben poco dislivello ,come anche ad altre future manifestazioni del genere, è motivata dall'idea di fare un po' di gavetta per poi osare di sognare in grande, e presentarci alla TuscanyTrail (600km 10000D+) ed al 20K (7'00km 20.000D+)
Divertente e rilassante la partenza : nulla a che vedere con il countdown della partenza dei trail ove lo scalpitare di tutti,il ticchettio dei bastocini, la mano sul cronometro dell'orologio da polso , la musica a palla per incitare gli atleti, rendono la partenza a dir poco frizzante. Qui è tutto più soft: si passa sotto il pallone della partenza e si striscia il “budge” personale consegnatoci, sulla apposita macchinetta che rileva l'ora della partenza del concorrente e poi via liberi....di pedalare!
Si bedgera' nuovamente nel posto di controllo a meta' gara e poi alla fine per fissare il, tempo totale e di percorrenza.
OrcoRaffa che se ne intende di più, attivato il navigatore gps e trovata la traccia che ci è stata precedentemente fornita dall'organizzazione, inizia a “battere pista” e iniziamo a pedalare con foga , con un occhio al gps fissato sul manubrio ed un occhio alla strada !
Dopo 9 km di asfalto la traccia del percorso delle mtb e quella delle bici da strada si differenziano e noi deviamo in uno sterrato ,il primo di una lunga serie che per 65 km ci portera' all 'arrivo.
Seguire la traccia sul visore, pedalare ed evitare le asperita' del terreno non è cosa cosi' scontata ed iniziamo cosi' la gavetta.
Bosco, bivio ,sterrato, ponte, passerella, curva a gomito, attraversamento statale, lungo fiume, destra , sinistra, salita ,discesa; ecco il nostro menu' per oggi e occhio a non sbagliare !
La dinamica inizia a divertirci, il terreno lungo il fiume Olona non è male .peccato che siamo immersi in una nebbia fantozziana fitta ed umida.
Una bella sorpresa ci accoglie ben presto: entriamo in un bosco fitto ove la melma spessa ed odorosa la fa da padrone.Tutto intormo è nebbia.
Siamo immersi nel fango e mantenere in equilibrio la bici diventa arduo. Poi il colmo :una discesa su un sentiero melmoso che tanto mi riporta alla lunga notte della SanteLyon del 2014..
.Ma si che bello in fondo in queste condizioni noi Orchi malati ..ci divertiamo . E cosi è stato: sia Raffa che il sottoscritto scendiamo dalla bici e immersi nella melma ..incredibilmente corricchiamo bici al seguito. Poi quando il sentiero ridiventa “ciclabile”,via riprendiamo la veste di biker !
Pedala tu che padala lei i chilometri corrono via, ma non veloci .. ahime!
Arriviamo infatti al primo punto di controllo e ci apostrofano come “quasi fuori tempo “!
Non sia mai! Basta uno scambio di sguardi e rifiutata una tazza di te caldo, ripartiamo con una marcia in più.
Nell'ultima ora e mezzo spremiamo i quadricipidi e giu' a testa bassa .Viaggiamo ai 27 km/h che per noi su sterrato è davvero un ritmo elevato.
Via via senza più pause arriviamo al traguardo un ora prima del cancello di chiusura.!Chiudiamo in 4 ore giuste giuste.
E che diamine !
Bene, prima prova buona. Fatta esperienza di piccole ma importanti cose : dall'uso corretto del gps alla corretta alimentazione, dall'uso sapiente del cambio alla frenata su fango..
Altro tipo di fatica, altro tipo di avventura altra veste da Orchi!
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