domenica 22 dicembre 2013

IX miglia di Natale Torino 22 Dicembre 2013

Foto IX miglia di Natale 2013
Classifica IX miglia di Natale 2013
Sito IX miglia di Natale
1° Edizione 2012

Sito Trail2Monti del 23 Marzo 2014

Dal racconto dell'OrcoIng
Grandiosa festa di massa al parco Dora in questa tiepida giornata invernale.
Circa 1300 podisti iscritti a questa non competitiva in un' atmosfera tipicamente natalizia.
Effettivamente Giannone ha saputo raccogliere sotto l’egida di una gara con finalità  umanitarie (U.G.I. ndr) tutti i podisti  torinesi reduci da una intensa stagione agonistica.
Ma oggi nessuno di noi aveva  ambizioni corsaiole, anche il numeroso  abbigliamento da babbo natale rivela una volontà festaiola.
Percorso di 9 miglia dichiarate che al GPS si  rivelano 14,400 km su uno sviluppo di 2 giri completi nel Parco Dora , quindi un miglio un pò ristretto  giacche non  viene perfettamente  rispettata la conversione ufficiale in 1,609 km per miglio.
Ma ai 908 classificati  sul doppio giro probabilmente tutto ciò non importa.
Vediamo il primo classificato in 50’ con un tempo di valore assoluto.
Sette Orchi sette, Ricciputo, Zoppis, Panetta, Cipriano, Cravotto, Ruisi, Mazzino si ritrovano sotto il grande capannone delle ex Ferriere Michelin, ci circondano numerosi amici di varie altre squadre e quale migliore occasione per diffondere il volantino del 1° trail dei Due monti www.Trail2monti.it previsto per il giorno 23 Marzo 2013 a Rivera di Almese(To),  in collaborazione con l'atletica  Gio’ 22 Rivera!
Dicevamo giornata di gioia, di amicizia  di gratitudine e speriamo anche di fratellanza..
Per dirla con il nostro amato Papa Francesco non permettiamo che tale Gioia venga inquinata  dal consumismo  o turbata dalle incomprensioni  e dai rancori o peggio ancora violata dai nostri umani scoramenti ed egoismi. Con il presepe nel cuore è il momento oggi di aprirsi alla vita che nasce nel Mondo, anche per noi  podisti che abbiamo fatto della corsa uno stile di vita certamente sano ed altruista.
Ma oggi ci ritroviamo in un mondo speciale, un mondo che è tramontato per sempre e di cui possiamo ammirare le preziose vestigia salvaguardate da un grandioso  progetto di riqualificazione post-industriale.
Questa  vasta  porzione di Torino in cui stamane ci siamo ritrovati  è stata il fulcro della produzione industriale  inerente alle trasformazioni metalmeccaniche richieste dalla industria automobilistica e ferroviaria , che  a partire dal secondo dopoguerra ha visto un enorme grandioso  tecnologico. Enormi stabilimenti industriali si sono costruiti sulla sponda della Dora con tutte le acciaierie, i laminatoi,  la FIAT,  la MICHELIN, la  SAVIGLIANO etc su un immenso territorio di circa 45 ettari.
Tramontate le esigenze industriali ormai obsolete e delocalizzata la produzione in aree più consone e lontane deal tessuto urbano soprattutto per motivi di inquinamento e tutela del territorio circostante ormai fortemente urbanizzato, la Città di Torino ha progettato e costruito con spirito veramente lungimirante  la Spina 3, un nuovo quartiere residenziale di circa 2000 alloggi ma dotato di  enormi spazi pubblici.
Quartiere realizzato a misura delle mutate esigenze della popolazione con differenziazione delle viabilità motorizzata e dei percorsi pedonali.
E’ in quest’ottica che si inserisce il Grande parco Dora, 45 ettari lungo il fiume  che riqualificano l’ambiente urbano divenendo di fatto un poderoso servizio per tutta la città.
A partire dall’anno 1998, anno di stesura del primo progetto e fino praticamente al 2012, insieme  alla realizzazione delle grandi “Isole” residenziali dotate di vasti cortili di aggregazione interna, abbiamo visto  svilupparsi l’ambizioso progetto di parco Dora di cui oggi vediamo finalmente e concretamente i  risultati  in termini di un  riuscito tessuto connettivo cittadino.
Possiamo notare le innovative strutture  del Museo A come Ambiente  con il suo reperto archeo -industriale della poderosa ciminiera  fuso su una architettura moderna e  l’Environmental Park, avveniristico laboratorio  ed incubatore di aziende  ad alta tecnologia e  dotato di metodologie  di recupero ambientale, utilizzo  di energie alternative, il riciclo e la bioarchitettura.
Si può comunque osservare che l’elemento fondamentale di questa trasformazione  sono comunque il confronto con il passato e la metamorfosi del luogo, con graduale evoluzione dallo sfruttamento industriale al tempo libero di pari passo pertanto con la conservazione e trasformazione  degli enormi opifici esistenti.
Si nota  comunque che gli elementi ispiratori di questa trasformazione  consistono in una sovrapposizione  di alcuni elementi centrali del parco quali: L’integrazione della Dora, la Metamorfosi di quanto esistente e la connessione del Parco con la Città.
In questo contesto Torino ha ripreso la sua vocazione di “ Città d’acqua” per mezzo della quale  il corso del fiume rappresenta la Spina Dorsale  del nuovo Parco.
L’acqua diventa pertanto il filo conduttore tra la città e la Dora ed oggi abbiamo potuto apprezzarla  per lunghi tratti sotto forma di giardini acquatici, , bacini, canali e pozzi. Ad un occhio attento non saranno certo sfuggiti alcune tratti del canale Meana, quasi interamente interrato  ed utilizzato per  scopi idroelettrici o negli impianti di condizionamento.
Anche le strade sono state di fatto ampliate mediante la realizzazione delle due arterie di scorrimento ed interconnessione Nord-Sud.
Il parco come oggi lo abbiamo vissuto è diventato pertanto una enorme area multifunzionale con una rete cospicua  di percorsi ciclo-pedonali che ci ha permesso in pratica di percorrere quasi 7 km senza interferire con la viabilità cittadina.
Percorso a misura di uomo che sarà certamente stato scoperto dalla maggior parte  dei podisti convenuti sotto le possenti strutture della Michelin in una meravigliosa giornata da sportivi e soprattutto da cittadini innamorati della propria città.


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