Dal racconto dell'OrcoIng
Beh, il nome di per se stesso è già altisonante.
Seggiovie Dell’Aquila
srl – Villaggio Alpe Colimbino (non Colombino) n° 1, Giaveno, Torino
-Tel 011- etc Si capisce benissimo che
esiste solo il n° 1 e poi il nulla.
Il sito ufficiale ci accompagna con Google maps e l’Omino di
Street View- Con la telecamera si vede
l’ultimo tornante giusto in prossimità dello stacco segnalato dal nostro onnipresente CAI per la Rocca Parei , la Villa
adiacente ed un tratto di strada. Poi più nulla- Anche Google si è vergognato
del nostro scempio! La famosa Alpe Colombino ,
come meglio ce la ricordiamo, è li davanti, a circa 1250 m di quota , su un brullo piazzale in
terra battuta, tra la pista del ghiaccio e la ambiziosa casetta prefabbricata della scuola
di Sci. Peccato che a corollario ci sia anche il famigerato Condominio anni 70.
Sorto ad immagine ma non somiglianza
dello Ski total delle stazioni
Francesi tipo Avoriaz o Tignes in
formato petit, riesce a condensare in una
unica realtà, una pizzeria, bar, ristorante, mini condominio ed albergo.
Pretesa invero eccessiva che infatti deve scontare la nostra megalomania degli
anni del nostro boom, senza averne avuto gli investimenti e soprattutto la
lungimiranza di insediamento sul
territorio in una valle povera che tutto aveva bisogno tranne che orrendi
insediamenti ricettivi di squallida
presenza ed ancor peggio di impianti di
risalita meccanizzati per recuperare frotte di turismo domenicale che
risalivano faticosamente la grande strada
Romana che da Ponte Pietra,
attraverso la Maddalena e Pra Fieul
adduce sull’Alte Vette.
Ma finita la ubriacatura del Boom economico e dello sci domenicale, il Condominio resta
immutato a ricordarci le nostre passate velleità e la nostra piccola Grandeur, e
pur continuando a somministrare un pessimo caffe’ a € 1,10 ,
si percepisce chiaramente che moltissimo è cambiato.
In circa 23 anni di
dismissione dei famigerati impianti, 1
seggiovia e 3 skylift, lentamente il turismo eco-sostenibile si sta riappropriando della montagna. Un
turismo quasi a km 0 che in poco
spazio-tempo ci proietta nel cuore dell’Orsiera,
giusto in faccia al Rocciavre’.
Scialpinisti, camminatori, racchettari, corridori, Orchi –trailers, giovani ed un po’ meno
giovani, anzi vecchi, donne per nulla alpiniste, diventano
per un giorno i veri attori non protagonisti della montagna. La risalita
della brutta pista che ancora ferisce il primo tratto della montagna fino al
primo skilift, è un tripudio della
democrazia alpestre, la vera democrazia
del Pedestre Umanoide, che vede risalire per l’ acclive pendio uno folto stuolo di ansanti camminatori.
Ed ecco che 6 Orchi 6, Pino R, Pino Car, Marcello, Antonio,
Praturlon ed il Mauro sottoscritto, dopo il caffè di cui sopra(sig!), decidono
di affrontare la Lotta con L’Alpe (Colombino).
Beh le intenzioni invero erano smodate ma il caldo ed il
Foehn ci rappresentano una risalita piuttosto spelacchiata. Lasciate sci, pelli e qualche ciaspola , ci
si incammina per la strada.
La giornata meravigliosa in assenza totale di vento,
incredibile, ci fa gustare la bellissima gita.
Finalmente troviamo tracce di neve verso la intermedia della
seggiovia che presto si trasforma in una pista di neve dura. Le pedule
permettono una veloce risalita, qualcuno calza le Ciaspole.
La crestina dopo l’arrivo del grande impianto è alquanto
dura e occorre prestare attenzione all’appoggio. La facilità dei passaggi non
deve far dimenticare che una scivolata
può essere fatale su questi pendii.
Comunque finalmente si arriva in cima. Vista eccelsa con tanto di fotografia
panoramica e anche piccolo studio per una prossima gita esplorativa per collegamento dalla punta fino ai Tre
denti di Cumiana, passando per il Colle Esperina.
Unica nota dolente, che in punta, il duo Praturlon- Mauro,
133 anni tot, deve aspettare lungamente
la retrostante ed ansante schiera degli Orchi!
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