domenica 15 luglio 2012

Gran Trail Valdigne 14 Luglio 2012


Foto Gran Trail Valdigne 2012
Sito Gran Trail Valdigne
Classifica GranTrail Valdigne 2012 (100km)
Classifica Gran Trail Valdigne 2012 (57km)

Edizione 2011

Dal racconto dell'OrcoRaffa alla 100km

IL MIO GTV
Qualche mese fa  dopo l’iscrizione al Tor des Geants. Io e Steu abbiamo programmato  i trail di preparazione a settembre tra cui anche il GTV… messo lì in un angolo della mente.. considerato una delle tante tappe di avvicinamento a quello che ci aspetterà tra meno due mesi.. insomma mi sono ritrovata venerdì a pensare.. ”Cavoli.. domani c’è il GTV.. 100 km… ed io che ci sono arrivata mentalmente come se andassi a fare il solito allenamento del we…”
Venerdì arriviamo al Campeggio Arc En Ciel dove una calorosa a simpatica accoglienza ci fa sentire subito a casa.. montiamo la tenda vicino al ns camper… la “depandance” per Antonio e Massimiliano con cui condivideremo le  ore sui sentieri … il cielo è cupo e poco dopo inizierà a scendere una pioggia incessante che ci accompagnerà tutta la notte… 
Il solito rituale di preparazione dello zaino e le solite domande a gli amici “ma tu cosa ti porti? Il mio zaino secondo te è troppo pesante, chissà se domani pioverà… quanti gel portiamo?” rituali che ormai ci sono familiari…

In tutto questo  l’unico dispiacere sarà quello di non condividere con Stefano le prossime ore… la sua caviglia, reduce due settimane fa da una distorsione non ci permette di fare questo viaggio insieme… ed  in effetti si farà sentire la sua assenza..  ci ripetiamo sempre che siamo fortunati a condividere la bellezza dei posti che insieme attraversiamo, la fatica e la gioia di un tramonto e sapere che possiamo contare l’uno sull’altro… e questo è il nostro filo conduttore non solo tra noi  ma anche con gli amici con cui abbiamo la fortuna di condividere queste esperienze.
Sabato mattina. Partiamo tutti baldanzosi, sorridenti.. corriamo pure la prima salita sapendo di quanto sia sciocco farlo visto il numero di chilometri che dovremo percorrere... siamo sotto la pioggia che ci accompagnerà per fortuna solo per le prime ore di gara.. l'arrivo a Pre St Didier è quasi improvviso beviamo qualcosa e poi iniziamo la lunga ascesa che, prima dolcemente e successivamente  in modo sempre più impegnativo, ci porterà prima a Col Croce e poi al  Rifugio Deffeys.. come al solito dei percorsi ricordo solo alcuni tratti.. gli ultimi chilometri prima del rifugio sono sicuramente più tecnici ed impegnativi.. come impegnativa è stata la discesa a La Thuile non tanto per la tipologia del sentiero ma per la pioggia che ha trasformato per lunghi tratti la discesa in un piccolo torrente! Dopo La Thuile altri 9 km di salita.. fatti con entusiasmo.. siamo sul percorso del Tor!!! e sarà così fino a Courmayeur. Arriviamo a Col Arp  e ci si apre la valle che in 10 km ci porterà al ristoro ed ad un fantastico piatto di pasta (che per me a dir la verità sono stati due, insieme ad ottima mocetta e fontina!!!!)!!!!! 

Io Patrizia ed Antonio arriviamo insieme a Courmayeur alle 7 di sera.. io sono impaziente, vorrei ripartire subito per cercare di salire a Col Licony con quanta più luce possibile.. ripartiamo sapendo quello che ci aspetta  una salita di 1450 mt di dislivello consecutivi.. Antonio a metà salita decide di rientrare a Courmayeur.. problemi di stomaco lo inducono a questa decisione.. io e Patrizia continuiamo la salita .. all'imbrunire alziamo gli occhi che si velano per la commozione nel vedere il Monte Bianco circondato di stelle.. mi sento un puntino piccolo in questo infinito mondo.. la stanchezza passa.. chiudo gli occhi e condivido questi pensieri con Stefano, Ilaria  e con gli amici che porto nel cuore... Da qui io e Patri cambiamo ritmo.. ce la prendiamo con un po' più di calma.. ed arriviamo in cima al colle la cui ultima parte ci mette alla prova... è buio scendiamo corricchiando fino successivo ristoro.. sembra strano ma anche io e lei che siamo due chiacchierone  camminiamo in silenzio per lunghe ore... Steu sarebbe felice di questa circostanza....

Ci ritroviamo all'attacco della penultima salita. Si alternano momenti in cui ho davvero freddo, nonostante sia ben coperta, a momenti in cui la salita  ci fa sudare parecchio...una parte in piano e  vediamo poi le luci delle frontali lungo l'ultima salita che anche noi affrontiamo.. arriviamo in cima a Punta Fetita passando per un traverso ed una cresta che mi rendono tesa.. complice sicuramente la stanchezza.. Decidiamo di non correre la lunga discesa, facendo un grosso favore alle mie ginocchia  mentre l'alba e la luce ci accolgono in questo nuovo giorno. Finalmente arriviamo  nuovamente a Morgex dove all'arrivo ci aspettano Steu e Tonino e Peppo (il nostro compagno  a quattro zampe)!
Questo trail per me è stato l’ennesima prova e conferma che oggi a distanza di qualche giorno quello che mi rimane è la gioia della condivisione.. aver affrontato con  Tonino e Patrizia  la stanchezza, il sonno, il freddo, la fatica e la gioia di arrivare insieme ad un'amica  ripaga di qualsiasi altra considerazione su questo bello e duro trail!!! A distanza di qualche giorno ho ancora negli occhi le luci, i colori , la maestosità del Monte Bianco, il sorriso e la gentilezza di tutti i volontari sul percorso.. è soprattutto grazie a loro che riusciamo a provare queste emozioni.. grazie! 



Dal racconto dell'OrcoMauro alla  57km
L’appuntamento  è all’alba presso il parcheggio di Collegno.
Come da accordo il taxi della Cooperativa mi aspetta. Dopo i  saluti e la  presentazione con il nostro amico Orco, mi accerto preventivamente che il tassametro sia spento. Non si sa mai, il viaggio a Morgex è lungo e con le tariffe  in vigore penso che converrebbe iniziare a camminare sino da  Torino. Moreno oltre che serio tassista si rivela anche un ottimo compagno di viaggio e di trail .
 Ma la Valle d’Aosta e specialmente  la sua Autostrada sono situate  oltre le barriere daziali di Quincinetto per cui, venuta a meno la linea di difesa del forte di Bard, le gabelle sono state tramutate  più modernamente e soprattutto più efficacemente  in   pedaggi e caselli autostradali. Barriere, carte prepagate, ticket, telepass, denaro elettronico,  ma per andare da Torino a Morgex  il gabelliere esige 20 € , che sommati al carburante, fanno 70€ A/R, quindi 1,5€ per km di trail.  Aggiungendo il costo medio di iscrizione di circa 1€/km siamo al costo medio di un trail di circa 2,5 €/km.
A Quincinetto  l’alba ci riserva un cielo plumbeo, foriero di  piogge . Infatti poco dopo,  il primo acquazzone della giornata ci coglie in viaggio e ci accompagna  praticamente fino ad Aosta.
Arriviamo a Morgex poco prima della  partenza della 100 km.  In effetti questo bellissimo  paese un tempo solo località di transito   verso il  il traforo e Courmayeur sta diventando centro di  manifestazioni sportive di alto livello  ed il Gran Trail Valdigne ne è l’esempio più eclatante.
Tutto il centro storico è praticamente impegnato nell’organizzazione e gli abitanti vengono soppiantati da una strana fauna di personaggi vestiti come marziani con tute super aderenti, maglie  sgargianti, bandane,  calzettoni a compressione, zaini avveniristici, borracce a succhiare da astronauti.  Infatti la potente organizzazione valdostana tramuta questo borgo nella capitale del trails;  in due giorni su vari percorsi  si susseguono una 100 K, una 57K ed un doppio km verticale,  tutti percorsi  estremamente vari , in un ambiente di  alta  montagna, ma con la facilitazione di essere serviti da un dedalo incredibile di strade  interpoderali al servizio degli alpeggi e delle  frazioni di alta quota.

Ma il doppio k verticale, quest’anno in calendario  per la prima volta,  diventerà  nel prossimo futuro la maggiore attrazione agonistica.  Duemila metri perfetti su un percorso a goccia d’acqua dai 920 m di Morgex ai 2920 m del bivacco Pascal, per una lunghezza di 8 km,  rappresentano un grosso fascino per  la corsa in montagna e difficilmente eguagliabile in altre zone.
Ma giunge finalmente l’ora della partenza della 57 Km.
565 partenti  costituiscono veramente  un risultato eccezionale per un trail agonistico di questa distanza, segno  del  crescente interesse per questo  sport e  della validità dell’organizzazione e del percorso.
Il gruppo degli Orchi è composto da Palmas, Ferrero, Navone ed il sottoscritto., Optiamo per una partenza  in centro gruppo per evitare spiacevoli incidenti da prima linea dello scorso anno;  Orchi sì ma non pelle di leopardo a mo ’di  scendiletto.
Dopo un breve giro del centro storico si punta sulla  zona premontana  del versante orografico sinistro della Dora, percorso in leggera salita tra filari di vigne del famoso  Blanc de Morgex e de la Salle, proprio oggi  certificato dal  New York Times come uno dei  migliori vini del mondo; vigneti di montagna asprigni e maturati da  un  caldo sole stivo tipico di una esposizione collinare verso Sud. Fino a Pre Saint Didier sono 6 km di strada veloce passando tra canaloni e morene. In un attimo si raggiunge il ponte sulla Dora ed il  punto di ristoro in centro paese.  Una leggera ma non fastidiosa  pioggia ci accompagna fino a Courmayeur.    
I 5 Km che separano Pre’ da Dolonne sono praticamente tutti percorsi sull’alveo  di una tumultuosa e spumeggiante Dora Baltea. Vento portato dal fiume e dai ghiacciai, spruzzi e pioggia    rendono decisamente  molto freddo l’ambiente  tanto da temere per il transito sui colli alti, Licony in primis, 1600 metri più sopra. Basteranno le nostre magliette tecniche con  leggera giacchetta antivento?  
Ma usciti finalmente dalla  forra della Dora, nei pressi della Fonte Vittoria , sbuchiamo  nel villaggio di Dolonne ,posto in  un meraviglioso altipiano posto sotto lo Checrouit ed il Mont  Chetif .
 Luogo di villeggiatura per eccellenza e  provvisto di un  centro storico completamente ristrutturato  in pietra  a  vista, ci appare come un paradiso.  Il vecchio borgo, le ville meravigliose, la casa di Biancaneve, insomma è come tornare indietro nel tempo.    Squarci di cielo sereno  sollevano lo spirito mentre il ristoro del centro sportivo ritempera anche il corpo.
Courmayeur  ci aspetta, attraversiamo piazzale Monte Bianco, Via Roma con  il passeggio della gente bene, la Chiesa ed il Museo delle guide, per poi risalire lentamente verso Plan Gorret  attraverso un sentiero  a tornanti nella pineta  tra le grandi ville, fino all’Hermitage.

 Comincia adesso il tratto più impegnativo, da Courmayeur al Col Licony sono 9 km con 1500 di dislivello, si passa per le  baite de la Suche, meraviglioso balcone sulla val Sapin e sul Monte bianco e con pendenza via via più sostenuta si esce dalla pineta ai circa 2000 metri per costeggiare tutta la Val Sapin fino a prendere  il canale finale che adduce il colle.  Stiamo percorrendo tutta  la valle  in fronte al Bertone, Mont de la Saxe, testa  Bernarda e Tete de La Tronche che  accompagnano i trailers della UTMB e CCC.
 Tutta la parte  superiore del sentiero del Licony è stata completamentre rifatta con un  grandioso lavoro  di scavo, e scalinatura in legno, opera dei volontari della Valle.

Vista dal colle mozzafiato,  in basso una lunga teoria di  trailers risale il ripido canalone, ma è meglio non fermarsi, ci aspetta una veloce discesa attraverso un semighiacciato laghetto alpino dei Licony   fino  alle baite 600 metri in basso ed un lungo  traverso a mezza costa su quota 1800 fino a Planaval
Posto alla testata della Comba di Planaval, il villaggio alpino  rappresenta  una dolce oasi in un severo ambiente montano.
La risalita della testata della valle, pur se con pendenze modeste è un  grosso impegno fisico, dopo un buon ristoro  e 5 ore di corsa alle spalle. Faticosissima risalita di un ripido pendio e finalmente si raggiunge In costante traverso in salita il Colle Fetita ai 2557 metri, seguito da una aerea cavalcata sulla cresta fino alla Punta Fetita,  a quota 2623 dopo 40 km.
Vento forte e la vista della catena del Monte Bianco avvolta da scure nuvole fanno presagire  tormente in quota. Nelle stesse ore infatti si consumerà  la tragedia di due giovani morti assiderati sulla cresta del Gouter.
Comincia adesso l’ultima parte, la più patita e sofferta, una lunghissima discesa di circa  12 km  e 1600 metri tra crestoni erbosi,  ripidi pratoni spazzati dal vento e a seguire una pineta infinita  fino a Charvaz e a La Salle. Beh, dalla Salle  si deve correre anche dopo 8 ore su una pista sterrata  che ci conduce sulla parte alta di Morgex e all’arrivo. Trionfale, come se fossi stato il primo. Ma oggi è un giorno speciale, compio  64 anni.
Gli Orchi:         Palmas   8.33’     Ferrero  8.54’      Mazzino  9.45’           Navone  10.03’


Dal Racconto dell'OrcoAntonio
Ultimo sforzo, intravedo la sagoma del campanile della chiesa di Morgex, ho le gambe di marmo e i piedi devastati dal dolore. 

Quando ho avuto l'dea di partecipare ad una gara in cui sapevo in partenza di soffrire fino all'ultimo metro?
Ecco il sottopasso… la folla mi applaude, mi incita, per un attimo le gambe sembrano quelle della partenza, corro, alzo le braccia al cielo, saluto felice come un bambino la mia famiglia che mi ha aspettato sotto il sole. Sono all'arrivo!!! Il cronometro si ferma a 8 ore 33 minuti e 41 secondi, di pura e semplice fatica.

Ripercorro nella mia testa il film della gara, splendida, magnifica,  paesaggi mozzafiato che solo queste montagne sanno regalare, ricordo la gente in festa in ogni punto del percorso, sempre pronta ad applaudire e ad incoraggiare tutti i corridori, l'abbraccio con i compagni di corsa.
Mi addormento felice, con il gilè da finisher idealmente cucito addosso, il viaggio interiore è finito, la fatica dimenticata, il dolore sopito…

A quando la prossima gara!

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