domenica 11 settembre 2011

Granfondo UltraTrail Punt del Diau 10 Settembre 2011


foto Ultra Trail Punt del Diau
L'unione, delle comunità montane delle Valli di Lanzo e della comunità montana Val Ceronda e Casternone, avvenuta nel 2008, recente e non ultimo taglio ai costi della politica ha prodotto sinergie forse prima non possibili.
Uno di questi risultati, e spero non l'unico, è stata l'invenzione (perchè di questo si tratta) dell'Ultra Trail Punt del Diau.
Il Don Chisciotte del nuovo ULTRA, Alfredo Bianchi, il già direttorissimo della 'Maratona Alpina di Val Della Torre',collaudata gara che si svolge nel catino naturale del comune omonimo.

Nell'autunno del 2010 sono iniziate le riunioni per :
- stabilire il percorso di gara
- coinvolgere i comuni per la pulizia del percorso
- Interessare i media all'evento
- Trovare un nome ed un logo accattivante

A tutti è sembrata, all'inizio, un'impresa improba ed invece con la caparbietà e la serietà che contradistingue Alfredo, eccolo il Trail Punt del Diau....vanno i miei complimenti sinceri a tutti i fautori che ci hanno creduto.

Sul percorso di 75km 5300D+ è stata ricavata anche la Granfondo di 26km 2100D+ che da Val della Torre porta a Lanzo.
La gara Lunga prosegue,dopo Lanzo, per Viu e da li per Chiaberge, poi Richiaglio, Colle della Lunella, COlle Portia, Colle del Lys , Monte Arpone, Santuario della Madonna della Bassa ed infine proseguire per Val della Torre e Brione luogo di partenza ed arrivo.

Una prima edizione partita con una eccezionale presentazione in Torino a Palazzo Cisterna sede dell'ancora esistente Provincia di Torino , un pò piu in sordina nel mondo dei Trail, come spesso avviene per le prime edizioni.


Percorso delle due gare molto tecnici su terreni mai banali.
Gli Orchi a partecipare sono 4.
Livio,Vittorio e Silvio per la lunga 75km , PinoR per la GranFondo.

Nei giorni antecedenti la gara, il generossimo Silver si è prestato a dare una mano ad Alfredo per la ricognizione di parte del percorso, rimediandosi nel tratto tra il Monte Rosselli e Lanzo un'attaco di vespe.
Decido di iscrivermi alla 26km, non sono carico per una 75km a cosi basse quote....e quando non sei convinto e deciso mentalmente a intraprendere un'Ultra....meglio non farle si rischia di non chiuderle e alla peggio di farsi male.

Sono invece stuzzicato dall'idea di poter congiungere itinerari diversi che normalmente facciamo in inverno, piccole gite della mattinata unite insieme da un unico percorso:
- La salita al Monte Rosselli
- La passeggiata dal Santuario di Maria Ausiliatrice di Givoletto alla Madonna della neve
- Il trek da Varisella al Colle della Carminera
- L'ascesa da Vallo al Passo della Croce per scrutare il Rocciamelone visto dalla valle di Viu.
- La gara a Cafasse con la salita alla Ca' Bianca

Distribuiti equamente tra Ultra e Granfondo, gli atleti alla partenza, alla palestra U.Barrera di grange di Brione, sono circa 80....non male come prima edizione.
Per l'Ultra la partenza è prevista alle 6.00 mentre per la Granfondo (approvata FIDAL) partenza alle 9.00.

L'ultima coda dell'estate imperversa in Italia ed il caldo afoso ci accompagnerà anche oggi 10 Settembre 2011.Temperature previste e rispettate intorno ai 30 gradi.

Decido di partire, senza 'Sac a Dos' (lo zaino in francese), per essere più leggero e veloce.
Non crediate che la 26km sia una banalitaà, anche se ad onor del vero rispetto all'Ultra è una formichina ma ricordate che ci sono sempre 2100D+ al sole, umidità elevata e 30 gradi.
Ed infatti, dopo la salita al Rosselli, l'insidiosa discesa a Varisella il mezzacosta di Vallo, vado in Tilt per la disidratazione....
Alla salita della Ca' Bianca forse ho avuto delle visioni...ma non ne sono certo, ne parlerò con il parroco del mio paese.

Lo sforzo e il pensiero
dell'uomo singolo
può risultare vano
solo la collaborazione
del lavoro di gruppo
esalta la solidarietà
reciproca e porta alla
costruzione delle cose
in una naturale simbiosi
del braccio e della mente
-Targa alla Ca'Bianca di Cafasse(TO)-

Mi direte.....hai bevuto poco...niente di piu' falso:
- 2 giorni prima cura idrica
- durante la gara ho bevuto fino a Vallo circa 2 litri di acqua.

Niente da fare...a salvarmi Andrea che mi raggiunge nella discesa di Lanzo.
Andrea che per puro diletto è partito in bici da Rivoli e parcheggiatala a Lanzo in zona arrivo , mi è venuto incontro per darmi conforto. Io ero completamente scoppiato.
Riesco ad apprezzare la discesa a Lanzo con vista sul paese di Balangero e Lanzo, il letto del fiume Stura e il famosissimo Ponte del Diavolo che attraversa il fiume.

Il nome del ponte deriva dalla leggenda secondo la quale fu il diavolo a costruire il ponte dopo che per ben due volte ne era stato edificato uno, sempre crollato. In cambio il diavolo avrebbe preso con sè l'anima del primo a transitare sul ponte, e per questo venne fatto passare un cagnolino. Il diavolo, adirandosi, avrebbe sbattuto violentemente le sue zampe sulle rocce circostanti formando le caratteristiche "Marmitte dei Giganti" (azione delle acque del fiume, sulle rocce, aiutate da enormi sassi).
Suggestivo l'attraversamento del Ponte, con personaggi in costumi che ne fanno un evento unico, memorabile l'attraversamento della collegiata, e poi l'interno del paese per arrivare nella piazza del mercato felice e disidratato.

Il pranzo sotto i portici dell'area mercato e le premiazioni concludono una splendida giornata.

E gli Orchi dell'Ultra? ... felicemente concludono da finisher dopo circa 16 ore, entusiasti del percorso e di aver scritto il loro nome sulla 1' edizione
dell' Ultra Trail Punt del Diau.

foto Ultra Trail Punt del Diau

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