mercoledì 20 luglio 2022

Cervino Matterhorn UltraRace Cervinia(Ao) 16 Luglio 2022

 

Sito Cervino Matterhorn UltraRace

Dal racconto dell'OrcoRolfy

Preludio:

A Gennaio 2022 vengo a conoscenza tramite OrcoCamola della prima Edizione della Cervino Matterhorn Ultra Race (CMUR) che si terrà  il 16 luglio. Verranno riservati solamente 200 posti ai primi che si iscriveranno con prezzo stracciato di 25 euro. Inutile dire che nell’arco di una settimana le iscrizioni vengono chiuse tante sono le richieste. Non posso farmi sfuggire un’occasione del genere in una location alla quale non riesco mai a dir di no e nella quale torno sempre volentieri.
Il progetto del trail nasce grazie ai fondi di Trek+ che affronta la sfida di promuovere lo sviluppo sostenibile, ampliando i target di clientela, migliorando nello stesso tempo l’attrattività dell’area del Cervino nella prospettiva di una sempre maggiore tutela dell’ambiente naturale. Una collaborazione tra Italia e Svizzera che oltre ad altri progetti prevede anche l’organizzazione di una gara da 55 km e 4100 m d+.  
Quest’anno nella settimana che va dall’11 al 17 di Luglio saranno in programma molti eventi dedicati al Cervino e oltre alla gara di 55 km organizzata da Trek + prenderanno anche il via la prima edizione dell’Ultra Trail del Cervino di ben 168 km e 13000 m d+ e una versione più corta della gara alla quale parteciperò io di 30 km.


La gara:
Il percorso affronterà grandi dislivelli, quote elevate e qualche tratto tecnico ma ripagherà delle viste sulla Gran Becca sia lato italiano che svizzero.
La partenza è alle 6 del mattino a Cervinia, al via con me ci sono diversi Orchi. Siamo tutti ansiosi di iniziare e ci incoraggiamo a vicenda, facciamo qualche foto di rito e ci auguriamo buona fortuna. Mi faccio strada tra le fila di concorrenti e mi posiziono tra le prime file : la prima salita al rifugio Duca degli Abruzzi inizierà dopo appena 1 km dal via e non voglio rimanere imbottigliato come successe nel 2017 per la Cervino XTrail.
Partiamo a razzo come al solito, sembra sempre di essere a una campestre, ma conosco bene il percorso e posso gestirmi.
Inizio nel gruppetto di testa siamo in nove, ci arrampichiamo tagliando i tornanti del sentiero carrozzabile che porta all’Oriondè.
Temperatura più che ottima 12 gradi e per fortuna il sole non ha ancora iniziato a cuocerci con i suoi raggi; si sentono solo le marmotte e lo scroscio delle cascate e dei torrenti.
Giungo al rifugio dopo circa 800 metri di dislivello in 7a posizione, il paesaggio è magnifico, il Cervino lì davanti in tutta la sua imponenza ma non posso perdere tempo, gli agguerriti concorrenti mi sono alle calcagna e oggi non fanno sconti.
Inizia così la discesa che ci riporta all’abitato di Cervinia nella quale riesco ad accumulare un buon vantaggio. Passiamo sotto il tendone dell’arrivo, attraversiamo il ponte e ci dirigiamo verso le seggiovie che salgono alla mitica pista del Ventina. Questa salita di circa 1300 m d+ farà una grossa selezione. Salendo incontro il top Runner di fama mondiale Nadir Maguet che oggi è a fare il tifo per il padre Roberto, il quale a quanto pare si trova proprio dietro di me, lo saluto stringendogli la mano e continuo per la mia fatica giornaliera. A Cime Bianche il percorso varia causa inagibilità del Ghiacciaio del Ventina e gira a sinistra verso le piste che portano al rifugio Teodulo.  2 km di saliscendi per poi riprendere la ripida salita al colle che scavallerà in terra elvetica. In cima mi fermo qualche secondo al ristoro per riempire borracce e tirare fuori i ramponcini. Breve discesa di 200 metri e una guida alpina ci aspetta per assicurarsi che li mettessimo correttamente, poi giù a capofitto verso Zermatt.
Questo tratto è davvero divertente bisogna solo attraversare un piccolo passaggio roccioso per poi arrivare alle piste che scendono alla stazione di Trockener Steg dove corro lasciando andare le gambe il più possibile.
Plateau Rosa è in condizioni pessime, la neve già marcia alle 9 del mattino ma il panorama in ogni caso è veramente stupendo. Terminato il ghiacciaio il percorso attraversa degli splendidi laghetti glaciali proprio davanti la parete est del Cervino e  giunge in prossimità dell’inizio della normale Svizzera, riesco a scorgere l’Hörnlihütte. Al termine di questo saliscendi si prosegue fino alla stazione intermedia di Schwarzsee dalla quale a parer mio si può ammirare la più bella versione della impressionante piramide del Cervino. Un veloce sguardo di puro amore e riprendo per la ripida discesa che ci porta alla borgata di Furi sede del ristoro. 
Roberto Maguet dotato di grande doti di discesista e più forte di me ovviamente, mi supera ma io tengo duro e giungiamo praticamente insieme al check-point. Al ristoro degli simpatici svizzeri mi offrono dolci e zuppe, e io nonostante il caldo opto per quest’ultima cercando di recuperare i sali minerali e i liquidi perduti. Ora inizia la vera gara, la salita più dura:  più di 1500 metri di dislivello che ci faranno scavallare nuovamente al colle del Teodulo. I primi km tutto sommato sono abbastanza accettabili nei boschi di abete che proteggono dalla calura ormai insopportabile ma la storia cambia dopo aver attraversato il bellissimo ponte sospeso più lungo d’Europa. Qui il sentiero si impenna lungo la pista Nera di Zermatt (l’avevo fatta in discesa con gli sci ed ero già rimasto colpito per la ripidità ma in salita è stata davvero dura, un vero muro !). Finalmente la parte più dura sembra andata ma in realtà ci addentriamo lungo un tratto davvero suggestivo tra enormi massi e vista ghiacciai del Gruppo del Rosa che richiede sempre un po’ di attenzione e impegno cardio-respiratorio data la quota ormai di nuovo prossima ai 3000 metri. 
Il ristoro di Trockener Steg mi salva la vita, poiché avevo finito tutta l’acqua. Mi ricarico e proseguo, manca la parte del ghiacciaio che viste le condizioni pietose lo affronto direttamente senza ramponcini.
Giungo al Teodulo insieme al sesto concorrente e ci buttiamo giù per i 9 km che ci separano dall’arrivo di Cervinia.
Cerco di far andare le gambe il più possibile e in 50 minuti circa eccomi all’arrivo che vengo annunciato dallo Speaker. Ottengo un sesto posto al cospetto della Gran Becca che questa volta mi ha portato fortuna e mi riempie di felicità.  
Gli altri orchi concludono egregiamente e contenti la meravigliosa gara.
Una straordinaria Orco730 si classifica sesta donna assoluta preceduta da un bellissimo quinto posto di OrcoSmaug.
Una giornata da incorniciare nella quale gli Orchi si sono fatti valere e si sono divertiti.


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