lunedì 5 agosto 2019

Bici Bdc Diga Lago del Teleccio e Ceresole Reale (To) 5 Agosto 2019


Foto Bici Bdc Lago del Teleccio 2019
Video Bici Bdc Lago del Teleccio 2019

Dalle note dell'OrcoPinoR 

Era l'Agosto del 2007, e mi trovavo a fare da accompagnatore all'OrcoCamola in una gara di corsa in montagna intorno al Lago del Teleccio.
Salendo in macchina, al lago, due magnifici ciclisti salivano l'erta strada che porta alla diga. E poi, per ben tre volte; 2011-2013-2015, ancora le ascese alla diga, con gli scassatissimi pulmini messi a disposizione dall'organizzazione RUSM per la partenza della Royal Ultra SkyMarathon.
Da queste ricerche di voluttà, tenute nel cassetto per 12 anni, è nata l'epica sfida, in bici, tra me ed il Teleccio. L'enfasi, vi assicuro cari amici lettori, è d'obbligo. Provare per credere.

Ma veniamo ai freddi numeri:

- Partenza da Cuorgnè(To) 400slm
- Bivio di Locana fraz.Rosone 700Slm per il Vallone del Piantonetto
- Arrivo Lago del Teleccio 1930 Slm
- Discesa a Locana
- Risalita a Ceresole Reale 1500 Slm
N.B. Fontane ovunque
Per 100km 2200D+

Partenza da Cuorgnè)To) per scaldare la gambina. Venti circa i chilometri da percorrere e 300D+ prima di inforcare il bivio per il Vallone del Piantonetto (valle laterale della Valle Orco), meta frequentata da escursionisti e alpinisti per il magnifico anfiteatro al termine del Vallone. Punto di appoggio per tutti il Rifugio Pontese.
Il meteo oggi non lascia presagire nulla di buono. Cumuli per la seconda parte della giornata, indi per cui non si vedrà nessun panorama spettacolare sul Becco della Tribolazione né sul Gran S.Pietro.

Andrà bene se non prendo acqua.
La salita inizia a Rosone frazione di Locana. Al bivio, due lavoratori dell'Iren, che gestiscono la diga (due bravi, diavoli tentatori, al soldo di quel satanasso del Teleccio👿), mi chiedono se voglio un passaggio sul loro Pick-Up. Declino l'offerta ringraziandoli, oggi ho da fare. Devo bisticciare con il mefistofelico Teleccio😁.
Subito ripide le rampe come a dire "Dove credi di andare pisquano". La prendo con calma, 12km al 10% di media con 1250D+ farebbero tremare le gambe anche al colombiano Egan Bernal che qui nel canavese ha trascorso 2anni, ed è fresco vincitore del Tour de France 2019.
Si sfiata, per modo di dire, alle prime borgate per poi riprendere con pendenze cattive. Il caldo certo non aiuta, ma le fontane non mancano e l'acqua, qui al Parco del Gran Paradiso, ha un sapore speciale.
A -5km dall'arrivo s'intravede la maestosa diga costruita negli anni 30'.
Salendo, ho sempre un occhio di riguardo alle grezze griglie utilizzate come scolo delle acque. Occorre ricordarsene sopratutto in discesa. Sono delle vere trappole per i ciclisti e sono pericolosissime. Dopotutto i ripetuti cartelli dell'Iren lo segnalano con:
                  PERCORRETE LA STRADA A VOSTRO RISCHIO


                      Le pericolosissime griglie dello scolo dell'acqua

Gli ultimi 500 metri e 4 tornanti i più complessi, se si vuole arrivare in cima alla Diga. Tratti in cemento sbrecciato, lastroni di pietre non giuntate. Occhio alla discesa.
Arrivo in cima bello cotto, e un pensiero alla difficile discesa che mi attende. Un panino di pane con le patate, prosciutto e pecorino "Cotonese" siciliano rendono tutto più facile. Nel frattempo ha iniziato a  piovigginare, l'ultimo strale del Teleccio.
Mi attende, dopo la discesa in valle Orco, la risalita a Ceresole reale per una mega birra alla Pizzeria Fonti Minerali.



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