Foto Maratona delle Dolomiti 2019
Video Maratona delle Dolomiti 2019
Classifica Maratona delle Dolomiti 2019
Sito Maratona delle Dolomiti
Sito Cacciatori di Colli
Dal racconto dell'OrcoPolare
Benvegnù (benvenuto), è il motto ricorrente che si legge sugli striscioni appesi alle case della Val Badia, sulle porte dei bar, dei ristoranti e dei negozi. Benvenuto a te che sei stato “scelto” e quindi hai il diritto e l’onore di partecipare ad una delle più affascinanti competizioni ciclistiche italiane. In effetti prima di arrivare qui, la strada è lunga; c’è una pre-iscrizione che si fa one-line ad Ottobre, c’è un sorteggio che avviene a fine anno ed una volta sorteggiato, c’è il regolarizzo dell’iscrizione entro fine Aprile. Si parla di oltre 35 mila pre-iscrizioni a fronte di circa circa 9 mila partenti quindi potete immaginare la “dose di fortuna” che il sottoscritto ha avuto … Decido di partire qualche giorno prima della gara per poter godere di un po' di albe e tramonti delle fantastiche montagne dolomitiche della Val Badia, per acclimatarmi, rilassarmi e per provare, senza esagerare, qualche passo prima del giorno della gara. Così, martedì pomeriggio siamo già lì, ci piazziamo con il camper nell’area di sosta attrezzata “Ciasa Odlina” a La Villa a 300 mt dallo start della gara .
La gara prevede 3 distanze : 55 km / 106 km / 138 km
I passi da valicare previsti per la gara “lunga” saranno ben sette, con 4.230 D+ :
Passo Campolongo – 1875 mt slm - 5,8 km – pendenza media 6,1%
Passo Pordoi – 2239 mt slm - 9,2 km – pendenza media 6,9%
Passo Sella – 2244 mt slm - 5,5 km – pendenza media 7,9%
Passo Gardena – 2121 mt slm - 5,8 km – pendenza media 4,3%
Passo Giau – 2236 mt slm - 9,9 km – pendenza media 9,3%
Passo Falzarego – 2117 mt slm - 11,5 km – pendenza media 5,8%
Passo Valparola – 2200 mt slm - 0,3 km – pendenza media 6,7%
La partenza è fissata a La Villa alle ore 6,30 del mattino con arrivo a Corvara entro le ore 16,15 (tempo max). Sono previsti parecchi blocchi di partenza dislocati in zone diverse del paese, i vip, i senior, i teams importanti, chi ha partecipato a tutte le edizioni, e gli appartenenti all’ordine della “Tapascia” ( i cosiddetti “tapascioni”) del quale faccio parte.
Domenica mattina, sveglia ore 5 . E’ arrivato il grande giorno ! Colazione leggera come da mia abitudine a base di caffè-latte e biscotti; barrette energetiche, gel e sali già preparati la sera precedente ed infilati nelle tasche posteriori della bella maglia tecnica presente nel ricco pacco gara che prevede, inoltre un bel gilet tecnico, una borraccia da 750 ml, un mini prosecco Marchio griffato MDD ed una buona quantità di materiale informativo oltre al pettorale con transponder integrato. Non resta che vestirsi con tanto di manicotti ed antivento e tirare giù la Regina dal portabici.
Le temperature, soprattutto al mattino presto, in Val Badia sono parecchio basse ( 6/7 gradi) quindi è bene coprirsi. Ore 5,50 , pronto nel blocco dei
tapascioni in attesa dello sparo iniziale; qui ne vedi di ogni razza, colore e provenienza. C’è quello che non indossa quasi nulla e batte i denti, quello che ha addosso di tutto che quasi neanche riesce a muoversi e quello in tuta bianca che sembra andare ad imbiancare qualche alloggio. Orcopolare, regular... Salopette corta marchiata MDD con maglia trovata nel pacco gara. Ore 6,30 sparo iniziale, adesso sono capperi tuoi … pensi per un istante di partire ma il realtà sei completamente fermo esattamente come qualche attimo prima … C’è un fiume di gente (qualcuno dice + di 10.000 persone), le strade del paese sono colme di bici e di bipedi dalle scalpitanti gambe depilate. Muoveremo i primi passi alle 7,05 , ben 35 minuti dopo la partenza ufficiale. Il primo passo, attraversato il paese di Corvara, è il passo Campolongo che si raggiunge a fatica, dovendo anche in più circostanze “mettere giù un piede” per evitare di cadere; la speranza è di farsi spazio sulla prima discesa che porta ad Arabba per poi attaccare il secondo passo, il Pordoi, ma anche qui non si riesce a fare un granchè, sui primi 5/6 tornanti c’è ancora troppa calca, bisogna pazientare, stare attenti e sfruttare ogni minima occasione per sgusciare via. La vera gara inizia oltre la metà della salita del Pordoi; la salita fa un po' di selezione, finalmente si può iniziare a pedalare ad un ritmo perlomeno regolare.
Questa è una salita non molto impegnativa ma piuttosto lunga, ma va via veloce per poi discendere altrettanto velocemente verso valle per poi iniziare la salita che porta al passo Sella forse il più bello, paesaggisticamente parlando, dei passi che si affronteranno durante la maratona.
La salita al passo Sella non è molto lunga ma abbastanza impegnativa ma visto che sei ancora fresco te la bevi come un bicchiere d’acqua per poi discendere nuovamente a valle per affrontare il passo Gardena anche questo molto pedalabile e senza particolari difficoltà. Discesa dal Gardena verso Corvara per riprendere per la seconda volta il Campolongo, semplicemente spettacolare in termini di perfezione del manto stradale, paesaggio circostante e velocità con la quale puoi permetterti di affrontarlo vista anche la totale assenza di mezzi a motore. Salita al Campolongo; questa volta si può pedalare senza problemi, qui c’è uno dei 7 ottimi ristori previsti dall’organizzazione dove riempio le borracce ed ingeriscono un ottimo panino prosciutto e formaggio. Si scende nuovamente verso Arabba per poi arrivare a Cernadoi dove c’è l’unico cancello orario fissato alle 11,15; alle 10,30 sono già lì ! Poco dopo al bivio per Selva di Cadore si dividono i gruppi per la 106 o per la 138km; io proseguo per la 138km. Da li a poco c’è l’attacco al tanto temuto passo del Giau, sicuramente il più ostile della gara.
La temperatura è ottima per pedalare, sulle cime si aggirano attorno ai 18/20 gradi con una buona ventilazione; addirittura durante l’ascesa al Giau, minaccia pioggia quindi il refreshment è garantito. Ottimo quindi per me che vado facilmente in ebollizione … Il Giau per me è tutto da scoprire, è l’unico passo che per ragioni di tempo non ero riuscito a provare nei giorni precedenti, questo è bello tosto!
Ci fosse stato il sole sarei sicuramente scoppiato ma fortunatamente le nubi, man mano che si sale si addensano e raggiunta la sommità manca nulla a piovere. Qui c’è un ristoro dove anche qui riempio borracce ed ingerisco velocemente un altro panino. Fa freddo, bisogna andare via in fretta.
Mi aspetta una bella e veloce discesa verso Pocol (frazione di Cortina), dove poi inizia l’ultima lunga salita (circa 12km) verso i passi Falzarego e Valparola. La salita è lunga e la stanchezza inizia a farsi sentire ma penso che passati questi ultimi km c’è solo più da lanciarsi in una lunga discesa verso San Cassiano quindi mi armo di coraggio, stringi i denti e pedali al meglio delle tue possibilità. Non resta che scendere a bomba, siamo agli ultimi Km, si entra a La Villa, la località di partenza e lì ti aspetta il GIAT, un muro stretto di pochi metri con pendenza fino al 19%... ma non ci fai caso, l’incitamento del pubblico che ti attornia è tale che in un attimo raggiungi la sommità. La gara è finita, ultimo sforzo fino all’arrivo posto a Corvara; sono le 14.00, OrcoPolare taglia il traguardo!
Qui le mie donne mi aspettano impazienti… Riconsegna transponder con resa cauzione 10€ o cappellino MDD in cambio, medaglia al collo, ristoro nel palazzetto dello sport con tortellini Rana, salsiccia, patate fritte, strudel e poi, vuoi non aggiungere una birra Forst bella fresca?
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