martedì 26 aprile 2016

Ultra Trail Tuscany Crossing Castiglione D'Orcia(Si) 23 Aprile 2016


Classifica Tuscany Crossing 2016

Sito Tuscany Crossing

Dal racconto dell'OrcoSmigol

Primo ultra della stagione da affrontare. Salgono le solite angosce e le solite ansie ma sempre con una grande voglia di correre.
Si parte il venerdì mattina in camper con i miei due soci runners (Enrico Mandile e Andrea Sarra).
Lo spirito goliardico accompagna il lungo viaggio di circa 550 km con più soste tra autogrill e trattoria in quel di Sarzana con tanto di testaroli , sgabei e birra. Come carico di carboidrati siamo a posto.
Il trail è da  100km e 3200D+ che diventeranno 105km e 3500D+ con partenza e arrivo a Castiglione d'Orcia(Si) con la sua rocca patrimonio dell'Unesco.
Il meteo non promette nulla di buono ma ormai sono abituato a gestire la pioggia dopo 30 ore di fila al Magredi Ultratrail  sotto l'acqua sono impermeabilizzato con mani e piedi palmati.
Per le ore 18.00 ritiro del pacco gara ricchissimo ; bottiglia di rosso di Montepulciano, un pezzo di pecorino, una confezione di pasta locale, un buff commemorativo ed una t-shirt tecnica.
Segue il briefing e PICI PARTY. Non pensate male, trattasi della pasta tipica toscana, ma e' stata una vera e propria cena con tanto di secondo di carne, due contorni, vino e acqua e non finirà qui ! Il tutto sempre per 50 euro di iscrizione.
Ultima botta di orgoglio e autostima l'incontro con uno degli organizzatori della 100 miglia del Magredi che mi riconosce e mi rinnova i complimenti per essere stato finisher a ottobre 2015 e vado a nanna tranquillo (si fa per dire) alle 20.30.
Lo sparo alle 5,15 e trecento i partenti col meteo incerto e le nubi che incombono man mano che il sole cerca di sorgere. Subito il paesaggio fa la differenza e l'entusiasmo e l'emozione trascinano le gambe più forte di quello che in realtà dovrebbero andare.
Si passa per Bagno Vignoni con la sua piazza con vasca termale  e poi Pienza e via per la valle dei cipressi dove hanno girato il gladiatore. Poi Montalcino con i suoi vigneti e siamo già a metà gara con 52 km.
Dopo il mega ristoro con minestrone, pasta, birra e dopo aver percorso un km mi accorgo di aver dimenticato i bastoncini e via a rotta di collo a recuperarli. E nuovamente via a rotta di collo a raggiungere gli amici dopo 10 km.
Siamo già al quarto temporale e le gambe iniziano ad accusare la stanchezza ma occorre dosare le forze per affrontare la salita che va dal 80 al 87 esimo km fino ai piedi del monte Amiata.
Ma che fatica! e poi non ho mai trovato una terra, un fango cosi argilloso che si attacca alle scarpe creando una sorta di calco non staccabile.
La salita e' stata affrontata. Il ristoro di Vivo D'Orcia e il cambio d'indumenti mi rimette in sesto anche se non più con lo stesso ritmo. Ma si continua a correre, corricchiare e camminare. Ancora due km prima della discesa.
Non ci sono 100 metri uguali tutto un vallonato continuo. Ma come se non bastasse gli ultimi due km si presenta quella che chiamano "schiantapetto" salita in mezzo al bosco e al buio ma ormai sono finisher e riesco anche a filmare il mio arrivo con tanto di medaglia in terracotta fatta a mano.
Poi al termine di nuovo un cena party ... nulla da aggiungere. Uno spettacolo!
Siamo orchi oltre alle gambe c'e' di piu'!

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