Classifiche Lavaredo Ultra Trail 2017
Sito Lavaredo Ultra Trail
Edizione 2015
Dal racconto dell'OrcoSmigol
La breve brevissima LUT.
E' sempre facile e divertente pubblicare post e racconti quando le gare vanno a buon fine, ma scrivere di una gara andata storta ci vuole qualche giorno per digerire l'amarezza e metabolizzare quanto è successo.
Procedendo con ordine la partenza è fissata con Orco “nonsabeneancoracosa” per venerdì mattina presto, il viaggio è lungo e il camper Orcoelliot40 non è una scheggia. Partiamo tutti e due un po' acciaccati; Andrea con ginocchio sifolo conseguenza di una partita a calcetto della serie “papa’ vs figli” e il sottoscritto con un gluteo dolorante facilmente riconducibile ad una culata presa durante la faticosissima gara 5.30 tenutasi il mese prima a Torino dove c’era talmente tanta gente che sono stato letteralmente travolto e sgambettato.
Il viaggio, ovviamente e prevedibilmente viene rallentato nei pressi di Milano ma non manca il buon umore, la compagnia e il solito carico di carboidrati. Andrea e’ un ottimo cambusiere e per ammazzare il caldo torrido andiamo con idratazioni saline e non di varie genere.
Si ripassa l’altimetria , si fa mente locale dell’equipaggiamento, come vestirsi, i cambi, la borsa al 66esimo km ; due classici pit stop per Elliot e per il nostro impianto idraulico e con un bel 28 gradi a 1200 mt arriviamo nei pressi di Cortina.
Cielo azzurro, le vette che svettano, i trailers che pullulano la cittadina fra boutique di alto rango (quasi un ossimoro) e poi l’expo con i suoi stand, il controllo del materiale obbligatorio e il ritiro pacco gara.
Qui iniziamo a incontrare vecchi amici trailers di ogni parte d’italia incontrati nelle varie gare e con cui siamo in contatto su FB, alla fine ci sono sempre le stesse facce e alla fine l’impressione e’ sempre quella di avere a che fare con grandi PRO e tu che stai a fare li !!!!
Si va al pasta party prestissimo per evitare la coda ; pasta carne e verdura ma sara’ il nervoso e scrocco ancora una pagnotta : ho fame , la tensione non mi molla , la mia camminata non e’ fluida (“ma dai Maury sei sempre il solito agitato , stai tranquillo i km sulle gambe ci sono una volta partito ti scaldi e via…..” continuo a ripetermi).
Devo godermi l’evento, devo scacciare via i brutti pensieri sono in un posto bellissimo e sto per fare quello che piu’ mi piace : CORRERE in mezzo ai monti ; dopo la solita mezz'oretta dedicata alla vestizione , agli unguenti e agli ultimi ritocchi allo zaino ci si incammina per la partenza prevista per le 23.
Sardine in griglia gia’ alle 22 ma il tempo vola e con Andrea ci si intende al volo, non c’e’ bisogno di parlare sappiamo già tutto uno dell’altro, negli ultimi anni abbiamo percorso talmente tanti km insieme che ci s’intende al volo!
Un piccolo presagio ……mi si crepa una borraccia…..
Allo sparo non c’e’ necessita’ di camminare perchè siamo ammassati e si procede come fossimo magma ; grandi emozioni passare tra le ali di folla in una Cortina notturna super affollata e urlante ma dopo un paio di chilometri inizia il sentiero.
Ci risiamo coi i soliti pensieri (“ma dai Maury sei sempre il solito agitato , stai tranquillo i km sulle gambe ci sono una volta partito ti scaldi e via…..” continuo a ripetermi), e continuo ad avere fastidio al gluteo ma si procede di buon ritmo.
Occhiate con Andrea lasciano intendere che stiamo facendo molta e troppa fatica anche se siamo in anticipo di un paio d’ore sul cancello dei 35 km. Puntuale arriva anche il sonno con grandi sbadigli si inizia a chiacchierare e a smangiucchiare qualcosa ; grande tasso di umidità, in salita riesco ancora a spingere ma son dolori in discesa e i cattivi pensieri non mi mollano.
Un altro piccolo presagio …..mi si rompe il bicchiere di silicone….
Passano 30 km e 4 ore di corsa, l’ultima discesa prima di arrivare alla base vita e devo prendere una decisione ; ma non riesco a convincermi e continuo a scendere malamente e perdendo posizioni , il percorso e’ il mio, bello scorrevole e non e’ questo il mio passo ; Andrea e’ davanti di qualche minuto e sembra gestire meglio la discesa con il suo tutore al ginocchio.
5 km a pensare e ripensare fino ad arrivare alla base vita e arrabbiato, commosso e dolorante decido di fermarmi: 35 km D+1550
Andrea mi aspetta alla base vita, ci salutiamo e lui prova ad andare avanti.
Un paio d’ore più tardi riceveroò un messaggio e anche Andrea fermato a Misurina con tanto di infermeria e ghiaccio al ginocchio.
Il lato positivo che ci siamo riposati tutto il sabato andando su e giù per Cortina guardando gli arrivi e rosicando ancora di più.
Il ritorno inizia domenica mattina prestissimo incontrando le scope e l’ultimo concorrente (sigh!) , tutto sommato il buon umore non manca ma non sono contento e la testa mi si riempe di mille se e mille ma…..
Comunque quando non e’ cosa non e’ cosa e dopo sei ore di viaggio , enne pit-stop il nostro eroico Elliot decide di fermarsi alle porte della tangenziale di Torino e qui inizia la vera “maratona dei soccorsi” e in sole due ore siamo trainati in autofficina.
Si chiude cosi la nostra LUT , ma il prossimo anno , estrazione permettendo, ci risaremo a conquistare la forcella!
Siamo orchi oltre le gambe c’e’ di più
OrcoSmigol e OrcoNonsaBeneAncoraCosa”
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