Dal racconto dell'OrcoMami
Sono comodamente seduto sul divano di casa e scorro le immagini più suggestive di questi quattro giorni trascorsi in Lunigiana, sulla fidata bike.
Le notizie del peggioramaneto della situazione Covid invadono le nostre vite e non par vero aver potuto(ancora) vivere in serenità quest' altra avventura.
Ebbene si, come siam soliti dire noi Orcacci, anche questa “l'abbiamo portata a casa”.
Il LUNIGIANA BIKE TRAIL è un itinerario bike packing a tappe per mtb ( e non gravel !!) che percorre in modo circolare(senso orario) tutto il territorio Lunigianese con partenza ed arrivo a Pontremoli (Ms).
Si sviluppa all' 85% su strade sterrate, sentieri , mulattiere e carrarecce molte volte di duro single-track, sulla dorsale dell' appennino Ligure-Tosco-Emiliano.
230 km di sviluppo con circa 7000 D+. Pochissimi i punti di appoggio per dormire e mangiare.
Io ed il mio socio di tante avventure, TOR compreso, decidiamo di affrontarlo in 4 giorni.
I più virtuosi, riescono a chiuderlo in tre giorni ma visto a posteriori lo riteniamo proprio non alla nostra portata con bici belle cariche.
Eccoci quindi, tra il 17 ed il 20 ottobre, sul terreno di gioco in una finestra di bel tempo con ancora temperature accettabili. Siamo border line. poi l 'autunno con le giornate più corte e le temperature piu rigide renderà difficile il tour.
Pontremoli, Apella, Equi terme e Passo dei Casoni sono i punti di appoggio ove arrivare ogni sera senza possibilità di alternative
LA NATURA ANCORA SELVAGGIA.
Ogni giorno siamo in sella tra le 8 e le 12 ore e seguendo la traccia gpx attraversiamo fitti boschi, praterie, crinali assolati e solatii, vallette rigogliose e umidissime senza mai incontrare casolari o tanto meno borgate. La vegetazione fuori del nostro sentiero è fittissima e sovente impenetrabile. Di persone nemmeno l'ombra.
La sensazione di poter vivere ancora una piccola avventura di autosufficienza vera si fa strada dopo pochi km e man mano che procediamo ci rendiamo conto della diversità dalle nostre zone abituali. Per raggiungere una strada asfaltata od un paesino in caso di necessità, ci vorrebbero tantissime ore e questo ci “gasa” non poco.
LA FAUNA
Semplicemente stupevole.
Una mattina pedalo avanti io e sento nitrire all'orizzonte . In breve un magnifico cavallo galoppa verso di me e io, non abituato, mi spavento .Poi ne seguono altri che lasciati allo stato brado girovagano per questi appennini prima di essere ricoverati per l' inverno. Incredibile .
Non di rado un capriolo attraversa il sentiero veloce come una meteora.
E che dire poi dei cinghiali?
Si ahime'. Spinti dalle battute di caccia ci capita di vederli mooolto vicini alla nostra traccia e la paura ci fa fare delle accelerate deleterie per i muscoli!
FOGLIAGE
L'autunno alle porte ha già fatto cambiare i colori ai vari tipi di alberi dell' Appennino.
A tratti abbiamo potuto ammirare veri e propri quadri di impressionisti.
Boschi di betulle arancioni. Castagneti di color ramato. Crinali verde intenso con macchie di corbezzoli rossi. Gioia degli occhi.
L'ALTA VIA DEI MONTI LIGURI
La tappa Passo dei Casoni-Pontremoli ci fa scoprire per ore ed ore lo splendido tracciato della A.V.M.L. Uno sterrato ciclabilissimo che cavalca l'arco appenninico alle spalle di La Spezia. La vista spazia sul mare e riusciamo a distinguere nitidamente il golfo di Portovenere , l'isola della Palmaria e La Spezia.
Insomma bellissima esperienza. Tecnicamente assolutamente non banale per i single track che sovente si incontrano. Alcune salite causa il fondo molto rovinato dalle piogge, ci hanno costretti al portage. Tantissimi i chilometri a perdifiato su sterrati ciclabilissimi. Anche quel poco che abbiamo dovuto fare in notturna era serenamente ciclabile. D'obbligo la traccia gpx .
Noi al finale abbiam registrato su dispositivi Garmin, 217 km e 7300D+ .
La consiglio a chi ha voglia di bici e di avventura, tanta, e di autosufficienza.
Per gli Orchi che amano il “sentiero” qui si sazieranno di certo!
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