Dal racconto dell'OrcoSherpaMazinga
Organizzato all’ultimo minuto, come al solito per mille impegni, ci ritroviamo in Rivoli con OrcoVic, OrcoSherpaMazinga e il sottoscritto per un trail mattutino sulle tracce del misterioso VDT 4 .
Non stiamo parlando di un qualche nuovo esopianeta di una improbabile costellazione, ma di un semplice sentiero in Val della Torre.
Parlare di Val della Torre potrebbe sembrare riduttivo, quasi un parco naturale a due passi da Torino, in realtà si tratta di un notevole bacino montano compreso tra la lunghissima cresta di spartiacque che partendo dallo Sbaron, e passando per il Rosselli, il monte Lera il Lunella , il colle Portia e l’Arpone, raggiunge Madonna della Bassa e le sue ultime propaggini meridionali con il nostro Musinè.
Ed al contrario di quanto si possa pensare tale bacino imbrifero da origine al torrente Casternone ed ad una decina di rii affluenti solo sul versante sinistro orografico.
Tanto ricco di acque il versante sinistro, quanto brullo e petroso il versante destro, almeno per la parte di competenza dell’Arpone.
Il nostro trail odierno si ripromette di percorrere buona parte della parte alta della valle, su sentieri conosciuti ed altri totalmente selvaggi.
Ritrovo in località Il mulino,in prossimità del ponte del Casternone, si inizia a percorrere il VDT 2 che con ampio percorso raggiunge la traversata mediana della Maratona Alpina, fino al Bivio principale che individua i due sentieri per il colle Lunella e il colle Portia.
Correttezza vorrebbe di percorrere l’intero anello ma visto il percorso ancora lungo da affrontare, puntiamo direttamente verso il Colle Portia alla quota 1328 m che raggiungiamo in circa 1,30’.
A questo punto inizia la nostra traversata nel deserto, ovvero il misterioso VDT 4 che praticamente costeggiando l’Arpone su una livelletta costante sulla quota 1300 dovrebbe portarci alla Madonna della Bassa. Già la indicazione su palina è inquietante, tempo richiesto 2 h 10’.
La prima parte è completamente sommersa dal fogliame e talvolta da estese chiazze di neve, e quasi pianeggiante; non si riesce a correre data la scivolosità del percorso. Si tratta decisamente di un sentiero tecnico scarsamente tracciato, ma fortunatamente con evidente segnaletica con bolli di vernice su alberi e pietre, che ci permette di tenere un passo veloce anche se necessita forte concentrazione per evitare brutte cadute o scivolamenti.
Iniziano a susseguirsi dei rapidi Sali scendi su zone molto brulle e pietrose dove non sempre la traccia è evidente; occorre attraversare numerose vallette laterali tra sassi e arbusti senza traccia di acqua. Ma incredibilmente nel nostro zigzagare incontriamo due cascine praticamente abbandonate posti su due balconi sulla valle. Evidentemente l’antico sentiero doveva costituire un rapido accesso alla Madonna della Bassa dal versante val della Torre per motivi religiosi al servizio delle borgate poste sul Portia e Lunella. Comunque in circa 1h 20’ raggiungiamo il santuario, partendo da un deserto totale fino ai tavoli da pic-nic posti intorno alla chiesa con il suo vociare di gitanti.
A questo punto raggiunta la civiltà, ci aspetta una rapida discesa per il VDT5 fino a Pian Muffito ed a seguire un lungo single track infinito che raggiunge le prime borgate e la ripida strada asfaltata fino a fondo valle.
Sono trascorse in tutto 3h 30’ ma rimane nella nostra mente il ricordo di un trail avventura su tracce quasi sconosciute e selvagge a due passi dalla città.
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