
Gulliver ormai impone gli itinerari e noi 4 andiamo come le pecore dietro alle indicazioni riportate dai precedenti frequentatori delle gite.
Pertanto appuntamento a Demonte, primo importante paese della Val Stura, storico paese con tanto di fortificazioni militari degli scorsi secoli ed un nucleo storico praticamente intatto. Unico neo, la strada che transita nel centro urbano, tra due file di portici. Decisamente problematico in quanto quivi transita tutto il traffico stradale pesante verso la Francia dal Piemonte centrale.
Comunque il nostro itinerario odierno è il vallone dell’Arma, che da Demonte risale per almeno 20 km verso la Cima Fauniera ed il sottostante colle, per poi scendere nel vallone delle Marmore in Maira. Strada decisamente impervia ma mitica per gli appassionati di ciclismo; i nostri cacciatori di colli dovranno attendere lo scioglimento delle nevi ai 2400 mt del colle per mettere a dura prova muscoli e biciclette.
Ma a noi terragni pedestri basta calzare sci e pelli per divertirsi e infatti raggiunto San Giacomo si apre a ventaglio una serie di cime praticamente sconosciute alla massa degli sci alpinisti non cuneesi, tipo Monte Viridio, monte Borel, Punta dell’Olmo, monte Bram, monte Grum ed altri. Dalla cresta spartiacque basta scendere verso Nord per raggiungere velocemente Castelmagno.
Oggi si punta verso il Monte Gorfi, questo sconosciuto, con un dislivello di 900 mt e probabilmente una buona neve. Con il fratello Roberto, Ugo e Gaspare , lasciato il parcheggio della frazione, pieno di sci alpinisti Gulliveriani, risaliamo un vallone laterale per circa 1 ora su stradina fortunatamente innevata dalla recente nevicata notturna.
Finalmente si comincia a salire, abbandoniamo le tracce più battute verso le altre cime e puntiamo sul gioiello della zona, monte Gorfi. La prima parte sul versante sud presenta uno strato sottile di neve, decisamente preoccupante in quanto non sciabile. Si abbandona velocemente il Sud, per infilarsi nel vallone secondario con esposizione Est, dove la neve è decisamente abbondante e fresca. Ambiente assolutamente selvaggio da grandi montagne già tracciato da precedenti sciatori, si transita tra guglie e monti sconosciuti per raggiungere il colle e con una bella e ripida risalita su cresta, la cima del Gorfi a 2203 mt.
Breve consulto con gli altri gitanti in loco e si scende sulla grande dorsale direzione Est, leggermente rigata ma in condizioni splendide, circa 20 cm di neve fresca notturna su un fondo ghiacciato. Con pendenze sostenute raggiungiamo rapidamente il fondo valle ed il paese.
Gita meravigliosa per appassionati alla ricerca di veri itinerari sci alpinistici.
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