Foto Trekking Tour Isole Lofoten
Dal racconto dell'OrcoMami
Agosto 2019, con un volo Malpensa - Oslo e poi con altro Oslo - Bodo, in poco piu di 4 ore siamo catapultati in terra norvegese.
Dai 35 gradi umidi di questa fastidiosa estate Alpignanese, siamo ora ai 10 gradi secchi di queste terre baciate dal mare di Norvegia.
Siamo in quattro e affittata l'auto iniziamo a viaggiare diretti sempre più' a nord. Meta le Isole Lofoten. Solo i pernottamenti sono già fissati, il resto avventura.
Raccontare questa vacanza in quelle terre, come mille racconti già pubblicati sui social e sui diari di viaggio, sarebbe noioso e riduttivo. Sarebbe una sequenza di denominazioni toponomastiche sovente impronunciabili vista la lingua norvegese,un susseguirsi di visite a luoghi più o meno famosi, uno snocciolare dati chilometrici e quant'altro.
Lascio invece spazio alle sensazioni ed alle immagini fotografiche.
ISOLE
La Norvegia la chiamano la terra dalle mille isole. Arrivando dall'aereo si percepisce subito la verità di questa affermazione: a volte piccolissime, a volte solo poco più che scogli, a volte estese e collegate con immani ponti ad arco. Una moltitudine di pezzi di terra residui di ghiacciai che ti lasciano un senso di infinito e di terribilmente fragile, esposte come sono alle mareggiate del mare freddo ed impetuoso.
LO SPAZIO INFINITO
Se c'è un ricordo che rimarrà indelebile è il senso di infinito che gli orizzonti ci hanno lasciato.
Abbiamo percorso in auto circa 2000 km, ma sovente per moltissimi km vedevamo solo brughiera, fiordi, spiagge bianche e pochissime case.
In occasione delle escursioni a piedi poi la dimensione acquistava ancora più profondità. Dalle modeste punte salite (non piu di 4/500mt D+) l'orizzonte spaziava da un lato verso vallate immense verdissime senza presenza umana e dall'altra verso il mare gelido.
LA LUCE ED IL SOLE
In agosto non si può vedere ahime' il sole di mezzanotte e l'alba boreale, ma la sensazione di luce è fortissima. In zona Lofoten fino alle 22,30 era chiaro e verso le 4 del mattino albeggiava di nuovo. Il sole tramontava tardi alle 21 e ci lasciava mozzafiato calando sull'orizzonte del mare.
Una palla rossa di fuoco che scompariva.
LA PIOGGIA E LE NUVOLE NERISSIME
Come prevedibile alcuni giorno son stati con perturbazione. Ma la velocità con cui cambia il meteo è impressionante. Improvvisi nuvoloni neri lambivano a meta' le montagne e scendevano fin sul mare. Rendevano subito tutto inospitale ma carico di fascino. Le spiagge bianche creavano un contrasto cromatico con il nero delle nuvole. e abbiamo “respirate “ a piu' non posso..
IL MARE
Nei giorni in cui eravamo alloggiati a Svolvaer, centro maggiore delle Lofoten, siamo usciti in mare -
Vestiti da alta montagna con tanto di piumino e sopra giacca di goretex. Ii vento in mare è terribile , non freddissimo ma penetrante.Le foto parlano da sole. Qui la fauna da' il massimo a noi poveri umani: gabbiani a migliaia quasi domestici, aquile di mare che volteggiano vicino alla barca, in lontananza, per chi è più fortunato, l'avvistamento di cetacei, forse balene.
LE RORBU
Le case dei pescatori sapientemente costruite su palafitte che sovente ospitano i turisti.
Coloratissime: o rosse,o gialle o bianche. Una tavolozza di colori sul blu del mare.
L'ODORE
La principale attività delle Lofoten è la pesca e il trattamento del merluzzo.
Ecco un'altra curiosa sensazione olfattiva: in molti luoghi dove avviene la lavorazione, c'è un inconfondibile odore di merluzzo : acro, forte a volte, ma troppo caratteristico .
Nell'epoca invernale quando i pesci vengono esposti per l' essiccazione deve essere ancora più evidente .
Insomma isole dalle svariate sensazioni che lasciano ricordi indelebili negli occhi e nella mente.
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