Classifica Trail Al Pino 2017
Pagina FB Trail Al Pino
Dal racconto dell'OrcoMilug
Un giorno decidi che vuoi iniziare a correre e, per avere più stimoli, a metà febbraio ti iscrivi agli Orchi Trailers, perché sono tosti, simpatici e storditi al punto giusto.
Fai al volo la visita medica per agonismo, vai a correre quattro volte, arrivi a 10 km in piano e sei già sciupà.
Ma cavoli, la domenica c’è un trail, vuoi non provarlo?!!
Piccolo particolare, sono 18,5 km e 700 mt di dislivello, dove voglio andare con il mio non allenamento? Una parte di me dice che è una follia, un’altra parte dice di lanciare il cuore oltre gli ostacoli.
Così chiedo un parere a OgreDoctor, che invece di dissuadermi, asseconda la mia parte incosciente.
D’altronde si sa che gli Orchi sono un po' matti.
Detto, fatto. Decido di provarci e sabato mi compro le mie prime scarpe da trail, ma prima mi faccio promettere da OgreDoctor che correrà con me.
Penso che se mai mi venisse uno sciopone lungo il tragitto, almeno ho il medico a fianco!
E’ il primo trail della mia vita, non ho mai percorso quella distanza, aggiungici il dislivello e, dulcis in fundo, piove da due giorni, così la prospettiva di gara, già azzardata, si fa alquanto fangosa.
In otto Orchi ci troviamo domenica mattina al via. O meglio, 7 orchi ufficiali e la sottoscritta aspirante orco al suo battesimo trail.
Pronti, via! Partono tutti come dei fulmini, insomma qui c’è gente seria che corre davvero, atleti in gara, che puntano al podio ed a tempi eccellenti.
In un battibaleno spariscono pure tutti gli Orchi, tranne OgreDoctor che, fedele alla parola data, resta con me.
Il mio obiettivo è finire la gara, arrivare intera e stare nei tempi massimi per qualificarmi.
E levarmi da dietro “la scopa”, che mi mette l’ansia!
Le gambe iniziano a girare, vado al mio ritmo, quello che mi permette di non farmi scoppiare il cuore, insomma. E qui si compie il primo evento miracoloso, incredibile, ma vero, perdiamo “la scopa”, perché dietro c’è qualcuno che va più lento di me!!!
In piano corricchio, in salita cammino il più veloce possibile, in discesa mi lancio, sperando di non finire distesa a pelle d’orso con gli incisivi piantati in un bel tronco.
In certi tratti il fango è talmente tanto che si fa fatica a stare in piedi.
OgreDoctor è sempre davanti a me, avere il suo riferimento mi rassicura e mi aiuta a non perdere il ritmo.
Così, insieme, maciniamo km dopo km, la fatica si fa sentire, ma la testa non vuole mollare.
E si compie il miracolo: finisco la gara, sono tutta intera, concludo con un buon margine dal tempo massimo per qualificarmi e “la scopa” chi la vede più!
Grazie OgreDoctor, grazie Orchi Trailers, le mie scarpe nuove non avrebbero potuto chiedere battesimo migliore.
Perché matti da soli è bello, in compagnia di più.
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