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Intervista all'OrcoRoccia e alle sue trenta Turin Marathon
D- 1987 (4 a.W.) 1° ediz della Turin Marathon vinta da Luigi Chiampo in 2H17min. Inizio della tua avventura, ricordi il percorso e il clima di allora.
R-La prima maratona era la Susa-Avigliana. Si percorreva scendendo sulla sinistra orografica della Valle di Susa, per poi passare alla destra con l’arrivo al campo di atletica di Avigliana(To). Per me una delle prime esperienze di maratona ed un buon risultato intorno alle 3 ore.
D-Nonostante tu sia uno sportivo che predilige la montagna hai scelto di correre le maratone su asfalto. Perchè.
R-Ho scelto di correre anche la Maratona perché per me è la più bella corsa su strada; per il contatto con il pubblico e per la sua epica storia che stimola la voglia di misurarsi con se stessi.
D-Quale tra tutte e 30 le maratone hai trovato più bella.
R-La Maratona più bella è stata per me la Avigliana-Torino del 1995 nonostante la pioggia battente, ho stabilito il miglior crono in 2 ore 49’18’’ classificandomi terzo per la categoria SM50.
D-Raccontaci della ediz nr.10 e nr.20
R-La 10° non la ricordo mentre della ventesima edizione mi ricordo la premiazione fattami dall'ex patron Chiabrera con la nomina a “Senatore” e con l’opportunità di essere portavoce delle future Maratone partecipandovi gratuitamente.
D-Cosa ti ha portato a correrle tutte.
R Ho corso tutte le maratone per il piacere di correre vicino a casa mia con l’incitamento delle persone che mi conoscevano e mi incoraggiavano.
D-Ricordi i nomi degli altri atleti che come te le hanno corse tutte le Turin Marathon
R-Mi ricordo particolarmente di Nerio Soncin e di Marinella Satta.
R-Nel 2009, dopo 6 mesi dall’intervento di protesi all’anca, corsi la maratona nonostante il parere contrario dei medici e la conclusi con grande forza di volontà.
D-Come sei cambiato tu e come è come vedi cambiato il podismo piemontese.
R-Ho cambiato il mio approccio alle competizioni perché non essendo più competitivo punto sopratutto al piacere di concludere la prova. Ora la maggior parte dei podisti si sottopone ad allenamenti mirati con tutti i supporti tecnologici.
D-Questa trentesima edizione, 1500 atleti, ha visto il cambio di società al timone dell'organizzazione. Dalla società Turin Marathon di Chiabrera al Team Marathon. Tu che le hai fatte tutte come la giudichi: percorso, ristoro, servizi...
R-Non posso giudicare il cambio di gestione ma il percorso mi sembra più fluido e veloce. Mi sono regalato la prima posizione per la categoria SM70 con il tempo di 4h13min
D-La maratona di Torino non ha un grande seguito in Italia a parte i festeggiamenti del 2011 Pet i 150 anni d'Italia. Cosa consiglieresti agli organizzatori per renderla più conosciuta.
R-La Maratona di Torino non ha un gran seguito perché gli atleti piemontesi preferiscono le maratone di gran prestigio fuori regione o all’estero, ma sbagliano. Si consiglia agli organizzatori una maggiore "attenzione" verso i Senior più che agli atleti di fama.
D-Più della metà della tua vita sportiva trascorsa ed ogni anno una maratona di Torino. Quale il bilancio sportivo.
R-Il mio bilancio della vita sportiva da senior è molto positivo perché ho sempre concluso ogni gara ed ho fatto tutte le gare che mi piacevano: Corse in montagna, trails, ultra maratone, pista ed anche la marcia competitiva per 3 anni.
R13-Ricordi le società sportive che nel frattempo hai cambiato e quella che ti ha entusiasmato di più.
D-Ho cominciato con il GS Borgonuovo di Rivoli poi Odino-Valperga, Corona, GSPT Amici Pianezza e ora con gli Orchi Trailers ASD di cui sono molto soddisfatto.
R-Dopo 50 maratone corse preferisci il nero bitume o i sentieri di montagna
D-Preferisco senz'altro la montagna.
Grazie OrcoRoccia e ... 100 di queste maratone
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