mercoledì 18 aprile 2012
Trail dei Gorrei 15 Aprile 2012
Classifica Trail dei Gorrei 2012 - 45km
Dal racconto dell'Orco Raffaella
Trail dei Gorrei… Acquiterme 15 aprile 2012… una bella lezione…
Questa volta mi ero preparata per benino.. la sera prima avevo messo in carica la macchina fotografica e mi ero ripromessa di fare un bel po’ di foto.. come il nostro presidente mi chiede sempre… per poi lasciarla in camper la mattina della partenza. La prossima gara cercherò anche di ricordarmi di riporla nello zaino!! Promesso!!!
Sabato pomeriggio io, Stefano e Patrizia arriviamo a Moretti sotto la pioggia che con la sua melodia ci terrà compagnia per tutta la notte. Ad accoglierci parte degli organizzatori, gentili, sorridenti e davvero tanto disponibili a spiegarci il tracciato ed a consegnarci il pacco gara.
Domenica mattina appena svegliati ci affacciamo fuori ed una nebbiolina fa capolino alla partenza insieme a noi, infreddoliti ma sorridenti di incontrarci con volti amici. Ci sono Davide e Bortolo (i miei amici genovesi con cui mi alleno in terra ligure) Gino, Fabio e tanti altri volti familiari. Ma bando alle ciancie.. è il momento della partenza!!!
Il trail dei Gorrei lo considero davvero un gran bel trail. Nonostante la pesantezza del terreno dovuta al fango, I boschi, i passaggi in cresta e l’ultima salita al Berton lo rendono una gara davvero incredibile. Parliamo di km, di dislivello ma poi ogni gara fa storia a se.
Davvero una bella organizzazione, molti volontari sul percorso ed una buonissima pasta e fagioli all’arrivo!!!!!
Personalmente domenica ho nuovamente imparato qualcosa.. Stefano dice che sono più cocciuta di un mulo (non me ne vogliano tutti i muli sulla faccia della terra…). Avevo deciso ancora prima di vestirmi come dovevo fare la gara.. già la gara.. forse l’errore è stato tutto qui.. considerare un trail solo una gara a tempo. E’ stato come perdersi già a priori tutto il piacere di passare qualche ora sui monti. E’ vero, abbiamo un pettorale, siamo lì per metterci a confronto soprattutto con noi stessi. Però, come in tutte le cose, probabilmente la verità sta nella giusta misura. Sono partita cercando di rispettare una mia immaginaria tabella di marcia. Correndo in discesa, verso il 20 km, ho sbagliato strada (peraltro perfettamente segnalata) e ,solo dopo 700-800 metri, io ed un gruppetto ci siamo accorti che non era quello il giusto percorso. Risalgo con l’ansia di aver sbagliato. Volevo recuperare il terreno perso e non mi sono accorta di aver accelerato troppo fino a quando poi è stato il mio fisico a ricordarmelo.
Così ho rallentato il passo ma ormai la frittata l’avevo fatta… ho incontrato Steu che mi è sembrato un angelo (come se già non lo pensassi!!!) e con lui e con Patrizia, che era poco più avanti, ho finito poi la gara. Dopo un po’ di km (e soprattutto dopo aver recuperato le forze…) ritrovo il gusto ed il piacere di assaporare ciò che ci sta intorno..
il profumo dei boschi,
il colore delle pietre..
le nuvole ed il sole
che in certi sparuti
momenti ci viene a salutare.
Insomma noi siamo fatti di testa, cuore, muscoli ed articolazioni.. sta a noi capire la melodia di ogni nostra parte altrimenti ne viene fuori davvero solo una bella cacofonia. Grazie ad un orco che per me incarna davvero tutta l’essenza di questo sport domenica mi sono ricordata il perché passiamo così tanto tempo sui monti con uno zaino sulla schiena..e mi è tornato il sorriso alla prossima..
Orco Raffa
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