giovedì 25 agosto 2011

Sur les Traces des Ducs des Savoie TDS UTMB 25 agosto 2011


Dal Racconto di Mario Vioni compagno di viaggio dell'OrcoPino alla RUSM

STORIA di “UNA GIORNATA in MONTAGNA” - La mia TDS 2011
L’Avventura parte ufficialmente mercoledì 24 agosto, con il solito Trio di “pianurotti padani” (il sottoscritto, il Doc Alfredo, e l’ex “Assaltatore” Beppe) diretti verso la Capitale, credo di poter dire Internazionale, della corsa estiva in montagna, Chamonix appunto, nella regione della Savoia francese.
Tralascio volutamente la cronaca della giornata pre Gara per iniziare dal mattino di Giovedì’ 25 agosto, prima della partenza, in cui arriviamo di buon’ora sotto lo striscione dello Start a Courmayeur, in piazza Brocherel, giusto per avere tutto il tempo di gustare ogni momento di una Manifestazione con questa popolarità.
La vigilia di gara era trascorsa con un’emozione crescente di mettersi alla prova, ed è proprio questo il sentimento che anima ognuno di noi quando ci salutiamo per l’ultima volta appena qualche attimo prima del via.
Ed eccoci, finalmente la partenza; I primi km scorrono via veloci, galvanizzati come siamo dagli applausi che il folto pubblico non manca fornire durante il doppio passaggio nel centro paese, sino ad iniziare l’attraversamento di Courmayeur verso il Centro sportivo, in salita verso il colle dello Youlaz – direzione La Thuile.
Giunge la prima vera salita sul Col Youlaz, dove si rende necessario fermarci causa un passaggio in quota su tratto esposto (vedi foto) , e quindi si forma il classico “collo di bottiglia”, con ancora tutto il Gruppo di atleti praticamente intatto, obbligandoci ad una pausa di almeno 10 minuti prima di riprendere nuovamente il via …

Si scende quindi verso La Thuile (circa 21 km percorsi), dove ci aspetta il primo Punto di controllo con Ristoro, abbondante e ben fornito come solito, ottimamente diretto dall’Organizzazione locale, che credo sia la medesima presente all’Ultra Trail Valdigne 100km disputato ad inizio luglio.
Comincia quindi il “riportarci in quota” verso Cretaz, salendo dapprima leggermente per alcuni km, e poi il percorso si impenna nuovamente verso il Passo del Piccolo San Bernardo (30° km), a quota 2188 mt, dove ci attende un nuovo e per me provvidenziale ristoro, che mi aiuta a recuperare forze preziose e utili nel seguito di Gara.

La visuale si apre verso il Versante francese; da qui in 10 - 12 km si scende notevolmente di quota (1400 di dislivello negativo), verso le prime località d’oltralpe; dapprima il ridente borgo di Seez e quindi la ben più nota località di Bourg St. Maurice, stupenda cittadina nel fondo valle a circa 800 mt. D’altezza. Raggiungendo il Punto di controllo / Ristoro posto in pieno centro città, riprendo l’amico Ludi, con il quale condividerò alcune piacevoli ore di corsa, utili a rinfrancarmi e a ricevere gli stimoli necessari a proseguire al meglio la Gara……
Quella di Bourg St. Maurice è una Tappa fondamentale della Gara, dove troviamo il necessario per recuperare forze in previsione della parte centrale del Percorso (siamo al 44° Km); ognuno di Noi da qui in avanti comincerà a misurarsi con le proprie effettive possibilità, in vista della Notte in Corsa. Prima di ripartire dal Cancello orario c’è l’obbligo di aprire gli zaini, per assicurarsi che l’eventuale cattivo tempo in quota , col buio, non possa portare problemi gravi agli atleti impegnati in gara.

Ed ecco quindi che si risale verso Fort du Truc, da dove poi il percorso verrà deviato, causa previsioni meteo confermate che annunciano un deciso peggioramento del tempo in quota; eviteremo quindi il Passeur de Pralognan, togliendo qualche centinaio di mt dislivello, ma aggiungendo circa 10 km al percorso totale, che diventerà alla fine di 120 km totali per 6900 mt di dislivello)
Da Fort du Truc pertanto risaliremo la strada (asfalto) per circa 10 km sino al Cormet de Roselend, con breve tappa nel paesino in cui troveremo il tempo di bere qualcosa e di equipaggiarci a dovere per la notte (Torcia frontale e Giacca a vento – visto che ormai è buio pesto e le previsioni meteo sono di peggioramento, con forti raffiche di vento anche sui tratti esposti ……), prima della salita verso il Cormet , a circa 2000 mt., dove ci aspetta il prossimo Punto di controllo, che darà inizio a quel tratto centrale di Gara dove si dovrà dar dimostrazione di Tenuta fisica e concentrazione mentale.

D’ora in avanti è un susseguirsi di salite e discese in quota, non ben memorizzati a causa della mancanza di riferimenti visivi precisi dovuti al buio, ma forse, proprio per questo più accettabili dal punto di vista dello sforzo fisico, in funzione del detto (di cui forzo un po’ il senso) “occhio non vede, cuore non duole …”.
Iniziamo con la salita al Col de la Sauce (64° km) a 2300 mt circa, per poi scendere rapidamente verso La Gitte (650 mt di dislivello negativo in circa 5 km) e di nuovo risalire subito dopo (altri 650 mt positivi in 4 km) al Col Est de la Gitte, e quindi ancora un alternarsi di discesa – salita verso il Col du Joly - 80° Km (a circa 2000 mt di altezza – con Punto di controllo e Ristoro) che raggiungo indicativamente alle 4.10 di notte.

Ormai la mia Corsa la svolgo in solitario, affiancato di tanto in tanto da occasionali compagni di viaggio che trovo sul Percorso; il momento però è piacevole x me, riesco a trovare il mio vero Ritmo di Gara, piuttosto rilassato, e anche per
così dire accompagnato dallo spirito vero della montagna, di notte, in quota, col sibilo del vento che ti fischia nelle orecchie, oppure immerso nel silenzio notturno del bosco … con il Tuo respiro ritmato a farti da compagnia ….
Si scende quindi ai 1200 mt di Notre Dame de la Gorge, per poi proseguire in leggero falsopiano sino a Les Contamines, ormai giunti in prossimità dei primi 90 km percorsi.
Sono le 6.30 circa; approfittiamo di un Bel ristoro per rifocillarci con qualcosa di caldo e “ricaricare le pile”, giusto il tempo per iniziare a prender coscienza che sono ancora pieno di entusiasmo, e quindi inizia dentro di me a farsi palpabile una certa sicurezza sul margine di tempo che ho iniziato ad accumulare rispetto al limite dei cancelli orari rimasti, con la sensazione sempre più concreta di poter veramente giungere al Traguardo finale ……..
Pronti .. Via, .. e con rinnovata fiducia si risale in modo deciso (e impegnativo) verso lo Chalet du Truc – circa 550 mt in 3 km - per poi ridiscendere allo Chalet de Miage e ancora risalire, stavolta brutalmente (circa 600 mt in 2 km !!), verso il Col de Tricot, che ci guarda imponente dal suo punto ottimale di osservazione … (udiamo in lontananza l’eco delle voci dei Volontari di gara addetti al controllo dei concorrenti ….).

Con il cambio percorso abbiamo oramai superato il centinaio di km, e penso dentro di me di aver affrontato l’ultima delle salite impegnative, ma ……. non ho ancora fatto i conti con la dura realtà di questo Tracciato di gara, dove una serie di salitelle / discese di qualche centinaio di metri, pur restando sul livello altimetrico di circa 1800 mt, obbligano il fisico ad un’ulteriore, massacrante e decisivo impegno prima del fondovalle, facendo ora una vera selezione dei concorrenti in Gara.
Raggiungiamo quindi località Bellevue (dove saremo circa al 107° km), e da qui in circa 5 km scendiamo decisamente di quota, sino a portarci verso il paese di Les Houches , dove arrivo poco prima delle 11 di mattina, dopo aver fatto gli ultimi km di “galoppata leggera” , aiutato da un tratto corribile (caduta a “volo d’angelo” a parte), che mi fa sentire ancora in buono stato fisico, anche rispetto ad un numero considerevole di concorrenti che “recupero”, in quanto a corto di energie.

Ed eccoci finalmente giunti all’ultimo ristoro di Les Houches, dove riprendo una collega italiana (sarà poi 6a di Categoria al Traguardo) già incontrata il mese prima durante la 100 km di Valdigne; parlottiamo per qualche minuto sorseggiando un po’ di thè e mangiucchiando alcuni biscotti, oltre ad un generoso “Pieno” dell’immancabile acqua, vero ed insostituibile integratore naturale, senza controindicazioni.
Ormai intravedo la possibilità di terminare la Corsa con un discreto margine sul tempo limite delle 31 ore; dentro di me si fa strada un rinnovato desiderio di correre….., ormai i km finali , mi dovrebbero consentire di concludere con … un  certo Brio, …. e voglio decisamente provarci ….. ; cambio di maglietta tecnica con una più leggera e soprattutto fresca, (visto che ormai il sole è decisamente caldo), adatta per portare a termine nel miglior modo la Gara – correndo gli ultimi km come mi propongo, anche se sono in falso piano.
Ed in effetti è così, fiancheggiamo il Corso d’acqua che scorre sul fondovalle, e che ci porterà sino a Chamonix, immersi in un bel parco verde animato dai turisti; il percorso riserva ancora dei continui saliscendi, che pur non essendo più ormai rilevanti come misura, sono però particolarmente impegnativi dopo oltre 110 km, tanto più che sto affrontando questo ultimo tratto in corsa quasi continua, spronato per la verità da un po’ di competizione con alcuni concorrenti con cui ho condiviso l’ultima parte di Gara.

Giungo quindi alle porte di Chamonix, carico di adrenalina per i continui incitamenti dei Passanti, che non mancano di incoraggiarci al nostro passaggio, e anche motivato da questa sorta di piccola sfida personale che ingaggio con un atleta straniero, che ora mi appresto a superare, motivato dal fatto che ormai il confronto si basa solo sulle forze residue che ognuno di Noi può avere, e mentre Lui riesce a sostenere solo alcuni tratti di corsa intervallati, io capisco di poter dare qualcosa di più, anche se ormai pure io al limite dopo tante ore di corsa ….
Siamo in ingresso alla città, e interpreto che ormai i km rimasti non dovrebbero esser poi molti, …. sia pur provato ormai per me è un continuo “macinare” atleti che per un motivo o per l’ altro non sono più in grado di correre, questo mi rinnova gli stimoli per tenere duro, e trovare nuove energie, almeno a livello mentale, per continuare su quel ritmo di “piccolo trotto” …….. ma ecco……….., finalmente…….., l’ingresso in Centro, nella Via principale di Chamonix ………!!
…… Ormai la gente è letteralmente affollata lungo il Corso principale, che ci porterà al Traguardo ……….., chissà dove….,là avanti.
Sto per superare l’ennesimo gruppo di atleti, tra le ali della Folla, quando questi partono pure loro al piccolo trotto, ormai consapevoli della vicinanza del traguardo, desiderosi come me di raccogliere gli ultimi applausi passando in
“Pompa Magna” sotto lo striscione ….
Sarebbe finita lì, ma ………. Non avevo ancora fatto i conti con la mia …… “scatola cranica” …… che a questo punto, vista la situazione, chiude temporaneamente il flusso sanguigno alla corteccia cerebrale (letteralmente “mi si chiude la vena” !!) ed io ricevo l’ennesima scarica di adrenalina ……… e di conseguenza ….. alzo il ritmo ed “accelero”, allungando la falcata, incurante ormai di ogni altro avvenimento intorno a me, li supero di slancio e continuo con questa cadenza ……
!!! ……. Avanti così per … 200 – 300 – 400 mt e guardo avanti a me, ….. ormai la Folla mi si scansa dinanzi, vista la velocità con cui arrivo, e i turisti entusiasmati mi spronano con applausi a scena aperta …. per un attimo realizzo che quel ritmo è troppo impegnativo ……e non so se dovrò rallentare prima del traguardo, …. che ancora non scorgo …..


Ma ecco, davanti a me intravedo uno slargo transennato, che è sicuramente quello del rettilineo d’arrivo, la folla ora è tutta assiepata ai lati della dirittura finale; davanti a me un’ atleta in difficoltà che riesce a malapena a trascinarsi sulle gambe …. Nuovo sorpasso in curva, ed eccolo il Traguardo …… circa 200 mt, … sono solo …… ormai la mia mente è completamente presa dall’euforia e dagli applausi incalzanti degli spettatori che vedendomi arrivare in velocità mi spingono ad alzare ulteriormente il ritmo ….. in un’incredibile Volatone finale da 400 in pista, che strappa gli ultimi applausi …..,
E’ FINITA !!!!!!!Tra i commenti dello Speaker mi par di sentire voci familiari, e scorgo tra la gente alcuni miei amici, entusiasti, che si complimentano.
Impagabile !! E’ mezzogiorno in punto, e dopo 27 Ore di corsa questo Arrivo emozionante mi ha trasmesso uno carica incredibile, che mi fa sentire appagato di tutti gli sforzi compiuti.
Qualcuno grida “BRAVO’ !! “ (alla francese) ……., mi faccio i complimenti e penso subito che …
“Sono pronto UTMB 2012 !! ” (giro del Monte Bianco – 166 Km con 9100 mt di dislivello +)A’ la prochaine .. !!!
Per la Cronaca: 120 Km percorsi con circa 7000 mt di dislivello positivo - 381° Finisher su circa 1200 partecipanti
(58° di categoria) - TDS 2011 Arrivati 781 - Ritirati 401 (circa 34%) 55 Italiani in Gara

2 commenti:

  1. Ciao,

    emozionante il tuo report!

    Tecnicamente com'è il percorso rapportandolo alla Valdigne 100?? (se non mi prendono al CCC ci faccio un grande pensiero...)

    Grazie in anticipo,

    Alberto

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  2. @Albertozan

    leggermente più complesso... ma se hai fatti il Valdigne 100km, non avrai problemi , in bocca al lupo

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