mercoledì 10 novembre 2010

Trail di Portofino 7 Novembre 2010


Racconto e Foto Edizione 2009

Dal Racconto dell'Orco Mauro.

Riflessioni di un maturo trailer a Portofino

Andare sul promontorio di Portofino è come percorrere la nostra vita , a ritroso.
Mi ritrovo sull’autostrada al mattino presto, una mattina uggiosa, lascio Genova con tutti i suoi contrasti e soprattutto con le sue assurdità. Abbarbicata , non già sul mare ma sulla collina.
Genova e tutta la Liguria in fondo sono così, un continuo saliscendi sulla montagna, Appennini, montagne brulle, selvagge e inospitali., chiuse come noi Liguri.
Il mare è dei ricchi, gli altri sono tutti arroccati su una striscia di collina, una strada assurda cementificata dagli anni di un incredibile Sviluppo Economico.
Quasi come la Cina oggi, tutti films già visti.
Oltrepasso Nervi, arrivo a Rapallo, regno della Speculazione Edilizia anni ’60. Ma Rapallo non la ricordavo. Mi trovo in un condotto di cemento armato lungo il torrente, case da una parte, un argine dall’altra, angosciante! E questa sarebbe la nostra bella Liguria, devo ricredermi!
Finalmente ne esco e incomincio a salire verso Santa, sopra la costa frastagliata e con una serie impressionante di Ville fine Ottocento.
San Michele di Pagana mi appare all’improvviso, incomincia il Promontorio di Portofino e Santa Margherita, ci sono! Entro nel Trail.

Incomincia a piovere, una pioggerellina autunnale, alzo lo sguardo verso il Monte, avvolto nelle nubi e sentenzio: in alto sarà molto peggio!!
Come al solito, in questi posti la logistica è decisamente complessa, ma se non fosse così non saremmo in terra Ligure, parcheggio in alto sulla valletta,palestra e spogliatoi nel mezzo, Auditorium per le operazioni di iscrizione in Centro.
Finalmente partiamo, 500 Trailers con tanto di Chip e pure molto presi nella parte.Se non sei convinto profondamente non ti metti a correre in un giorno così brutto.
Eppure parte la corsa e parte il film della mia vita, un continuo saliscendi per le scale Altrui.
Nozarego lo raggiungi in un battibaleno, come la mia infanzia, al riparo della famiglia, e senza difficoltà.
Lasciamo l’asfalto su per le vecchie crose Liguri, Crose da ricchi non come a Genova, ma noi corriamo sempre e ti ritrovi alle Pietre Strette su una pista completamente ristrutturata. Sono passati quasi 45minuti , ma mi ritrovo in un ambiente ostile, nebbia e scarsa visibilità mentre incomincia il nostro percorso da persone adulte.
Ma in un attimo cominci a scendere, ecco San Rocco a rotta di collo, bellissimo, si apre la visibilità verso il mare e verso il passato.

Mi vedo adolescente quando dovevo andare con i genitori proprio a San Rocco, per forza! La gita fuori porta, peccato che non coincideva con le mie aspettative!
Percorriamo il sentiero balcone a mezzo costa e prima del bivio per Punta Chiappa, cominciamo a salire. Rivedo Camogli e la gioventù con tutti i suoi pruriti…
Ma il sentiero sale, non so se piove, ma la cosa non mi interessa affatto. All’improvviso, quota 480, ricomincia la discesa.
Dapprima buia, triste in mezzo alla fitta macchia Mediterranea ma corribile.
Dopo si dirada il bosco e comincia il selciato. Terribile, scivoloso ma correndo verso il baratro mi ritrovo con un amico a parlare di famiglia e matrimonio, e futuri figli, suoi! L’abbazia dei Doria e San Fruttuoso, le scale di ardesia e gli archi in pietra, finalmente la spiaggia, voglio toccare il mare! Sono circa 2 ore di corsa. A proposito ricordo il Cristo degli Abissi a piazza De Ferrari un po’ di anni fa.
Riprendiamo a salire su un sentiero molto acclive, sempre nella fitta macchia e nel bosco. Quota 280, comincia il lungo traverso sul Promontorio, a mezzo costa.
La vista si apre sul Golfo, il mare si infrange sulle scogliere sottostanti, predomina incontrastato il corbezzolo. Riprendiamo le Crose, questa volta con scalinate, su e giù. Vorrei ritornare a casa, alla mia Gioventù, ma finiscono le Crose ed incomincia l’asfalto: Aiuto, bisogna correre sul serio, Santa ci aspetta laggiu! Dimenticavo il cronometro, ma questo lo lasciamo ai duri ed agli atleti.

Nessun commento:

Posta un commento