Foto Utmb 2010
Edizione 2009
Dal racconto dell'OrcoPinoR
10 il voto al residence di Chamonix che ci ha ospitato , Balcon du Savoy
9 colli da attraverare
8 lunghissimi mesi a prepararla..
7 anni fa l'ultimo giro intorno al Bianco in 4 giorni
6 scemo a partecipare ad una gara cosi' massacrante...non esplorerai l'estremo...se ti va bene una corsia d'ospedale.
5 gli Orchi iscritti all'Utmb a Gennaio 2010
4 gli Orchi partiti
3 i paesi coinvolti
2 volta che partecipo alla settimana UTMB
1 nessuno centomila....2300 partecipanti
0 Inizio
questo breve racconto sull'UTMB con un velo di malinconia causa il cattivo tempo che ha funestato e fatto interrompere anzitempo questa Ottava edizione del'Ultra Trail del Monte Bianco.
La preparazione per poter partecipare ad una gara di 166km e 9600D+ e' stata programmata dal sottoscritto in modo del tutto autonomo, seguendo alcune indicazioni del MahatmaSilver e tabelle prese qua e la sul WEB.
In sostanza il carico maggiore di kilometraggio lo ho fatto concatenando diverse gare del 2010:
..Gennaio prove percorso www.morenicatrail.it
7 febbraio 2010 Sentieri di santa cristina 30km
14 Marzo 2010 Winter Trail Valle del Cervino 15km
18 Aprile 2010 Maratona Alpina di Valle della Torre 42km 2500D+
24 Maggio 2010 Trail dei due Parchi 35km 2000D+
30 Maggio 2010 Trail del Monte Soglio 60km 2400D+
13 Giugno 2010 Morenica Trail Rivoli 30km
18 luglio 2010 Tre Rifugi Transfrontaliera SkyMarathon t 44km 3800D+
01 Agosto 2010 Chaberton Marathon 42km 3300D+
Nel mese di Agosto durante la vacanza in Irlanda, con la famiglia, brevi corse di mantenimento al :
- Trinity College di Dublino
- Nel bellissimo parco del Castello di Kilkenny
- sul lungomare di Galway
Insomma penso di essermi preparato al meglio con un'ultima uscita domenica 25 Agosto 2010 al Rifugio Daviso con il Capitano.
Penso anche di aver preparato al meglio tutta la fureria e cioe' il contenuto per lo zaino da Chamonix a Courmayeur con un cambio al 40km al Rifugio Col du Bonhomme e pacco da utilizzare da Courmayeur a Chamonix con un cambio per Champex-Lac.
Una settimana prima della gara controllo le previsioni a lungo termine....cattivo tempo.... e si riveleranno vere il giorno dello start.
Viste le previsioni controllo il poncho che gia' avevo utilizzato nel 2003 per il Tour Mont Blanc, un giallo canarino che mi aveva fatto dare, da alcuni francesi di Argentiere, il nome di Pica-chu il famoso Pokemon.
Lo peso e i suoi 500 grammi si fanno sentire, mi precipito ad acquistarne uno piu' leggero , peso 250 grammi cosi' va meglio , ma con la previsione di pioggia lo zaino acquista peso e non va bene.
Partenza da casa Venerdi 27 Agosto 2010 , il giorno stesso della gara.
Due macchine... in una moglie,figlia e suoceri che saranno di stanza a Chamonix, nell'altra io e Andrea che ci fermeremo a Courmayeur per il ritiro pettorale di Andrea.
Previsioni meteo viste Giovedi 26 agosto 2010, per il 27 agosto su Chamonix cielo in apertura dal pomeriggio, per il 28-29 sereno con piovaschi..perfetto.
Arrivati a Courma cielo coperto con pioggia, alle 10.30 sentiemo lo speaker che esegue il count down per la CCC e alle 10.30 s scatena un piccolo temporale...piovera' sulla CCC per 14ore di seguito.
Ritirato il pettorale nel bellissimo centro sportivo di Dolonne ci appoprinquiamo per superare il traforo in circa 1ora di coda e arrivati a Chamonix ritiriamo anche il mio pettorale.
Il programma prima della gara prevede il pranzo nell'alloggio del Balcon du Savoy a base di carboidrati:
- pasta con olio e parmiggiano
- patate (gia' preparate da Andrea a casa)
- pane
- prosciutto cotto
- banane
La preparazione della pasta si rivelera' difficile quanto l'UMTB , i fuochi della cucina sono a piastra e i comandi per utilizzarli quanto mai complicati e sembrano quelli di un Boeing 747...alla fine abbiamo vinto noi con l'aiuto di mia moglie.
Poi una passeggiatina in centro a Chamonix per vedere che aria tira, costeggiamo l'Arve il torrente che scendendo dalla Mer de Glace attraversa prima Argentiere e poi Chamonix.
Dal grande mare di ghiaccio
Scende impetuoso l'Arve
E nell'aria nebulizza
Gocce di nevi eterne
Naso,bocca,occhi,cuore
Tutti i sensi centuplicati
Pronti ad assaporare l'estremo
Vinti o vincitori
L'aria a Chamonix e festosa ed elettrica, sembra una cittadina pronta ad un evento speciale qual'e' la partenza dell'UTMB.
Trailer con le famiglie, turisti arrivati a godersi la gara , volontari, commercianti.
Chamonix oggi e' la capitale mondiale del TRAIL ma su tutto e tutti ecco i ghiacci perenni che ci spiano e davanti a loro non siamo che formichine.
Oggi Chamonix e' una antenna viva come la punta del Musine' dove sulla stele posta in cima e' scritta la seguente frase :
QUI E' L'UNA ANTENNA DEI 7 PUNTI ELETTRODINAMICI
CHE DAL PROPRIO NUCLEO INCANDESCENTE
VIVO LA TERRA TUTTA RESPIRA EMETTE VITA.
QUI OPERANO LE ASTRALI ENTITA' CHE FURONO
HATSHEPUT
ECHNATON
GESU' IL CRISTO
MAOMETTO
CONFUCIO
ABRAMO
IL BUDDHA
GANDHI IL MAHATMA
MARTIN LUTER KING
FRANCESCO D'ASSISI
E ANCHE TU SE VUOI ALLA FRATELLANZA COSTRUTTIVA TRA TUTTI I POPOLI.
PENSACI INTENSAMENTE 3 MINUTI. PENSIERO E' COSTRUZIONE
Ci portiamo sulla zona di partenza per assaporare l'ambiente , nel bar adiacente all'Hotel de Ville sento una voce femminile che mi chiama....chi sara' mai?
E' Federica moglie di Francesco dal Cuore da Sportivo.
Francesco e Federica ci invitano a sederci con loro nel tavolino del bar.
Sono le 13.30 e Francesco che fara' la gara, e' gia' vestito e il suo zaino e' gia' pronto, sta consumando l'altra meta' della sua CarbonCake una sorta di nuovo modo di imbottirsi di Carboidrati.
Francesco potrebbe fare un'ottima gara e pensiamo possa chiuderla tra i primi 10/20 atleti, noi sia pensa solo per il momento a passare i primi cancelli, quelli di Contamines e quello di Le Chapier.
Ritorniamo in alloggio per prendere l'ultimo the' e per vestirci ,riempirci di creme antisfregamento a base di Lobocaina, nastrare con cerottoni tutte le zone del corpo soggette a sfregamento :dita, contatto zaino ect..... ci attendono 166km.
La preparazione , questa volta, assomiglia a quelle che i NavySeal eseguono prima di una missione dall'esito incerto.
Ci incontriamo al Salone dell'Ultra con Livio e Greg.... foto di rito fatte da Giacomo , dopodiche' ci spostiamo alla partenza sono le 17.00 manca 1ora e 30min alla partenza.
Arrivati alla Place dell'Eglise ci sediamo a terra e aspettiamo che gli eventi si evolvano....il piu' e' fatto , un'anno di attesa e allenamenti i timori le tensioni le speranze sono finite e come dicono i francesi le jeux sont fait.
Cinquantasei paesi rappresentati, tutte le nazionalita' e' bellissimo , il Trail unisce tutti in un solo Spirito.
NoWar BeTrail
NoViolence BeTrail
NoLogo BeTrail
HumanRight BeTrail
Love BeTrail
Peace BeTrail
FreEdom BeTrail
Durante l'attesa i giudici di gara controllano a campione i trailer , per verificare che lo zaino pesi piu di due chili e che nello zaino ci sia il materiale obbligatorio: giacca a vento, pantaloni lunghi, fischietto, telo astronautico, riserva d'acqua e di cibo, telefonino, frontale di ricambio e pile di ricambio.
Nella folla dei partenti intravedo Steu....eehiii STEU...DAI CHE LA FACCIAMO INSIEME.....
Lo Speaker ci imbottisce di parole e circa ogni 10min ci chiede di scandire il nome della gara UTMB in francese naturalmente :
Uuuuuuuu
Teeeeeee
Emmmmmmm
Beeeeeee
Beati loro che si divertono , le facce dei nostri vicini sono tese, io da parte mi mi stendo sullo zaino e quasi quasi schiaccio un pisolino....
A 20 minuti dalla partenza gli inni nazionali e dunque tutti in piedi , prima quello italiano che cantiamo tutti , Livio ci ricorda che lui 'Siamo pronti alla morte' non lo dira' per scaramanzia.
Poi l'inno nazionale Francese e per finire quello Svizzero.
A seguire i respondabili dei percorsi Francese,Italiano e svizzero ci ricordano che quest'anno sara' particolarmente dura per la pioggia e il freddo.....meno male che ci hanno dato questa notizia perche' noi si pensava di andare a fare un gita a Portofino.
Il cielo e' ormai coperto e qualche gocciolina ci bagna, alcuni tirano fuori gli antipioggia, altri sacchi dell'immondizia....dopo tutti i discorsi sul materiale obbligatorio, difficile capire cosa c'e' dentro il cranio di alcune persone, veramente difficile.
Il Megaschermo mostra le immagini delle prime file, tutti gli atleti piu' veloci li davanti.
Partono per primi i diversamenti abili sulle portantine guidate da gruppi di trailer....non ho parole, incredibili faranno il percorso con queste portantine a 3ruote per 166km.
Tre Due uno....partiti alla musica 'The Conquest of Paradise' dei Vangelis....ho le lacrime agli occhi, l'emozione e' tanta e per le strade di Chamonix ali di folla ci accompagnano.
Tutti ci salutano e tutti ci incitano momenti che rimarrano indelebili.
Il sorriso stampato in faccia Andrea,Livio,Greg,Pino dopo l'imbottigliamento iniziale corriamo verso les Ouches su strada per poi arrivati alla palestra di arrampicata sportiva, immetterci, con la fiumana di trailer, nei sentieri.
Sesto chilometro inizia a piovere e il cielo e' di un colore plumbeo....non penso altro che a correre e la pioggia non esiste, solo dopo mezz'ora decidiamo di fermarci tutti insieme e tirare fuori le mantelline....nei pochi minuti di sosta ci superano almeno 200/300 atleti....incredibile.
Attraversiamo L'Arve per portarci nell'abitato di Les Houches , il tifo delle persone assiepate ai bordi della strada ci da' una carica ed una scossa potente
anche se al momento cosi carichi di adrenalina non ne avremmo bisogno.
Passato Les Ouches inizia la salita al Col de Vouza , che non e' impossibile ma tutti la fanno a mille e anche noi ci adeguiamo, mentre sotto la mantellina siamo ormai bagnati di pioggia e sudore.
Con quello che abbiamo ingerito a pranzo di fame neanche a parlarne ma consumo volentiere i confetti di cui e' imbottito il mio marsupio, con la pioggia pero' , i confetti, si stanno sciogliendo e dunque cerco di consumarne il piu' possibile....che buoni...gnammmmm.
Guardo il serpentone dei trailer con i loro respiri ansimanti, frammisto al sommesso calpestio prodotto dalla corsa sul sentiero ormai diventato fangoso.
Dopo questa percezione un dubbio mi attanaglia, sara' possibile proseguire con questo tempaccio fino a Courmayeur? Conosco la zona del Col du Bonhome, e' cosparsa da rocce montonate che se non rammento male alcune di esse sono annerite da fulmini.
Distolgo questi pensieri e mi concentro nella salita inseguendo i 3 dell'Apolicasse Greg,Livio e Andrea.
Termina la salita al Col de Vouza e un leggero falso piano corribile ci porta alla discesa verso St.Gervais.
Discesa ripidissima,fangosa su cui mi tengo in piedi grazie ai bastoncini.
Intanto e' gia' notte, piove e accendiamo le luminarie...Andrea no... vuole risparmiare le pile, nel suo DNA qualche cromosoma ligure.
Il Dubbio mi ricompare e comincia a solidificarsi, con questo tempaccio potro' arrivare al massimo alle Contamines, di piu' non andro' avanti, ritirarmi al Col du Bonhomme non se ne parla, rientro complicatissimo.... dunque decisione presa abbandonero' la gara alle Contamines, mi cambiero' e potro usufruire di un lauto pasto con comodo rientro a Chamonix.
Dopo pochi minuti intorno alle 21.30 ecco arrivare nel gruppo con cui viaggiamo, i primi Sms di trailer ; dicono che sono stati fermati alle Contamines e la gara e' stata interrotta.
Alcuni sono increduli e vorrebbero non fosse vero....loro... proseguirebbero comunque....Il Mercantour a loro non dice nulla ahime'.
Comunque Fiuuuuuu....l'onore e' salvo.
La delusione e' tanta, ma a mio parere non c'era altra soluzione dopo aver fatto partire la gara.
Decelleriamo la discesa verso San Gervais , dove arriviamo alle 10.00.
Lo speaker ribadisce che la gara e' ormai sospesa, al 21km.
Incontriamo una signora che dichiara essere la moglie di un responsabile dell'assicurazione UFO, gli chiediamo il motivo dello stop, lei ci dice che l'organizzazione insieme all'UFO ha deciso di sospendere la gara causa frane al colle della Seigne e cattivo tempo per le prossime 24 ore.
A questo punto , dopo aver fatto precisamente una mezza, ci precipitiamo ai ristori e da parte mia azzanno due grossi pomodori, banane gia' pelate , arance, e grosse fette di pane al miele, dopo la tensione la fame arriva nheeeeeeee.
Ci cambiamo gli indumenti zuppi d'acqua nel centro sportivo e dopodiche' propongo una grassa bevuta..... tanto ormai....e cosi' ci precipitiamo in birreria in attesa della navetta per Chamonix.
Le navette ci riportano a Chamonix dove arriviamo alle 2.00 a.m. , ci consigliano di andare a prendere i pacchi che dovevano andare a Courmayeur.... dunque non si sono mai mossi da Chamonix !!!!!!!. Atroce dubbio , dunque gli organizzatori sapevano ??!?!?!?.
Sulle rive dell'Arve vediamo arrivare io primi finischer della CCC (400) che non sono stati bloccati, e si' perche' l'organizzazione ha bloccato anche la CCC, alcuni atleti a Trient e alcuni a Vallorcine.
Sono contento per i finischer CCC che applaudiamo e incitiamo con fervore.
Visto che la mensa e' aperta ne approfittiamo per mangiare una minestra calda , poi intorno alle 3.30 ritorniamo in albergo con Andrea mntre con Livio e Greg ci diamo un arrivederci al mattino seguente.
Andrea quella stessa notte e' ritornato a casa.
Il mattino successivo ,con Livio e Greg espletiamo la consegna del Chip e ritiro pacco.
Incontro Steu arrabbiatissimo e mi riferisce che l'organizzazione nella notte ha mandato un SMS dove proponeva ,ai partecipanti dell'UTMB, di ripartire il 28 agosto 2010 Sabato alle 10.15 a.m. da Courmayeur con navetta da Chamonix alle 6.15 a.m.
Mi dolgo di questa notizia perche' io non ho ricevuto alcun SMS e come me anche altri Trailer....ma non sarei comunque partito.....
Visto l'evolversi degli eventi decido di godermi la vacanza a Chamonix , gli arrivi dei Finisher CCC,TDS,UTMB sempre da brivido e per finire il giorno successivo una meravigliosa gita, con trenino da Chamonix-->Montenvers, alla Mer de Glace e alle grotte nel Ghiacciaio.
Ciao sono Andrea,
RispondiEliminaL’UTMB è un evento unico, bellisimo ricco di pathos.
L’organizzazione è colossale e stupenda : i volontari sono 1700, a tutte le ore c’è qualcuno sul percorso che ti sostiene.
L’UTMB è, come tante altre, una gare dove migliaia di pseudo atleti si cimentano in uno sforzo inaudito; gli stessi che dopo tanti mesi di preparazione si ritrovano spaesati sotto un dilivio universale. Mah come, alla partenza mi sono addirittura commosso e adesso piove?
Dovete sapere che Pino è un mito a rendere epico ogni racconto.
Inoltre se deve prendere in giro qualcuno o ha bisogno di lamentarsi durante una gara, io sono il suo capro espiatorio (che fortuna !).
Nei 21 km percorsi ci siamo mossi come per farne 160. Immaginate le paranoie mentali; se ci penso adesso mi viene da ridere Racconto qualche evento comico anche perché Pino nel suo racconto mi ha stuzzicato; ovviamente il tutto è volutamente esagerato.
La mantellina:
è stato l’incubo di Pino per settimane. La porto, non la porto, pesa, non pesa, mi farà sudare….comunque è meglio comprarne una più leggera. Così è stato
La pila:
quando è scesa la notte, Pino è andato a scrocco della luce altrui per un bel po’ e dopo aver cacciato un piede in una pozza l’ho sentito imprecare. Fermi tutti!, prendiamo la pila!, io già ce l’avevo in testa……inutili sono stati i tentativi di dissuaderlo nel folle tentativo di convincere due giapponesi.
Arrivati lungo le strade illuminate di St. Gervais io l’ho spenta; anche con le pile di ricambio avevamo comunque due notti da affrontare. E’ un retaggio che mi porto dietro dall’alpinismo. La pila se non serve si spegne. La cosa ha scatenato in Pino una certa ilarità: felice della fatica scampata ha smesso di lamentarsi dei suoi pantaloni bagnati (ovviamente solo lui li aveva bagnati) e ha cominciato a ridere della mia pila spenta dandomi del tirchio. Ho addirittura cercato di giustificarmi poi ho compreso: ognuno ha il proprio passato; io vengo dall’alpinismo lui da Trapani.
Il ristoro:
Giunti al ristoro ho puntato la minestrina con la pastina scotta, non potevo tornare senza assaggiarla,
Pino si è avventato sui pomodori e sulle banane come se arrivassimo dal Sahara.
Mi chiedo sempre come faccia a parlare così tanto, correre, fare delle belle foto, lamentarsi ed esaltarsi a distanza di poco tempo. Inoltre si ricorda i nomi di tutti anche delle persone conosciute ad un ristoro e mai più incontrate.
Never stop exploring: lo slogan calza perfettamente. Non si finisce mai di esplorare i propri limiti come non si finisce mai di esplorare l’infinito mondo dell’amicizia. Che bello. Grazie