venerdì 28 agosto 2009

UTMB CCC 28 Agosto 2009



Foto Utmb CCC start 2009
Foto Utmb CCC Race 2009


Dal racconto dell'OrcoPinoR

Tutto ha inizio nell'Anno del Signore 2003 mese di Agosto giorno 27.

Perchè vi chiederete inizi il racconto dell'UltraTrail del Monte Bianco CCC (Courmayeur, Champez, Chamonix)  parlando del 2003?.
I motivi sono presto detti, nel 2003 con Mario, una vecchia roccia del Musine', abbiamo deciso di fare il TourMontBlanc  in stile trekking. Un mio vecchio sogno, e penso non solo mio ma di tutti i Trekker del mondo.
Girare intorno al Massiccio del Bianco ammirando questo enorme blocco di granito in tutte le sue sfaccettature ed emulare De Sassure nelle sue escursioni. Il classico sogno nel cassetto che stavamo nel 2003 per realizzare.
Trek organizzato alla perfezione quattro giorni e mezzo di tempo. Prenoto personalmente Alberghi e Rifugi via web a :
-La Fouly
-Trient
-Les Houches
-Rifugio Croix du Bonhome.

La partenza e' da Planpincieux in Val Ferret e prevede la prima tappa a la Fouly in Svizzera, dove arrivati troviamo un volantino dove si parla di una gara di 150km. Inconsapevole di ciò che stava accadendo intorno al massiccio, leggo il volantino notando il notevole dislivello e il percorso che è' lo stesso del trek che stiamo seguendo.

A Chamonix venerdi 29 agosto 2003 (sotto la pioggia) troviamo un fermento mai visto, proseguiamo verso Les Houches....notiamo il percorso segnato...Poi... la notte.... intorno alle 2-3 dopo la mezzanotte, li sentiamo transitare proprio sotto l'albergo dove eravamo alloggiati.
Li vedevo... li sentivo... li pensavo e li credo questi atleti, come gli eroi dell'antica Grecia, gli stessi che partecipavano alle prime Olimpiadi. Semidei, esseri mitologici figli del Dio Albios e della Dea Minerva.

Il Trek lo chiudiamo egregiamente nel tempo previsto inconsapevoli di aver scelto l'anno in cui si svolgeva la 1°'edizione della gara podistica in Montagna più importante al mondo, quell'anno sul podio sale il nepalese Dawa Sherpa. Namaste' Dawa Sherpa Namaste'.

Ed eccoci catapultati dopo questo breve flash indietro nel tempo, nel 2009.
A Gennaio mi lascio trasportare da Andrea ed Enrico all'iscrizione della UTMB CCC con quell'agosto 2003 nel cuore.

Le pianificazioni dei trail e gli allenamenti per arrivare preparati alla CCC sono stati una vero piacere e affatto pesanti;
Trail della Merla, Trail dei Gorrei, Maratona Alpina di Valdellatorre, Porte/finestre di Pietra,Via dei Lupi, Skyrace 3Rifugi Valpellice, Chaberton Marathon....tutte tremendamente divertenti e speciali. Un sentito grazie a tutti gli Organizzatori.

Agosto 2009 e' arrivato, il nostro Orco Filippo in arte Napo per gli amici Phil. Si aggrega con noi alla CCC cambiando iscrizione dalla UTMB alla UTMB CCC. Bene, un orco in più tra le nostre file.
Fausto che non si è iscritto intende seguirci su tutto il percorso della CCC, sara' dura per lui perchè non potrà utilizzare i rifornimenti messi a disposizione dall'impeccabile organizzazione.

Due giorni prima della gara Andrea ed Enrico decidono di trascorrere il pre-gara al rifugio M.Bianco all'imbocco della Val Veny a 5 km da Courmayeur, le ragioni sono acclimatarsi alla quota ed arrivare riposati ala gara. Io da parte mia per non pensare alla gara decido di lavorare fino all'ultimo giorno, partendo da casa il giorno stesso della gara.

Con me a Courmayeur tutta la famiglia suoceri compresi, loro hanno un albergo in centro a Chamonix già prenotato a Primavera.

Non sto a raccontare la preparazione degli zainetti da parte degli orchi non basterebbe questo spot, ricordo solo che negli zainetti non mancherà il Pan di Via... come farne senza?!!

Il giorno della gara e' arrivato, ci troviamo tutti alla partenza ed e' festa grande. Un po' di tensione ma in generale siamo al settimo cielo per il solo fatto di esserci, e non e' poco. Incontriamo alla partenza Livio e altri Trailers piemontesi. Che spasso, ricordo a tutti che "Se ci incontriamo nei Campi Elisi è perchè siamo già morti." una frase scaramantica presa in prestito dal film "Il Gladiatore".

Prima della partenza ci propongono i due inni nazionali di Francia e Italia, quello italiano lo cantiamo tutto e le frasi :
Siam pronti alla sorte ...siam pronti alla morte sono per me di buon auspicio.

Partiti in 2100, una fiumana incredibile di Trailers si impadronisce delle strette vie di Courmayeur è bellissimo, il paradiso del trailers.
Appena fuori Courmayeur, l'emozione, i primi movimenti fan si che i primi bisogni fisiologi costringono molti a fermarsi ed espletare nei posti più impensati.
Iniziano dopo la Palud le prime code sugli stretti sentieri, tutto previsto e raccontato da esperienze precedenti, quindi di buon grado attendiamo che le code si smaltiscano, penso che queste ci abbiano rallentato di circa 1 ora, che non e' poco visti gli orari ai diversi cancelli posti dall'organizzazione.

Arrivati al Rifugio Bertone primo ristoro di liquidi, riesco a bere un bicchiere di caffè mischiato con la Coca-Cola, come ho fatto a berlo non saprei...bhè la caffeina aiuta di certo.
Siamo insieme, Andrea Enrico Fausto , Napo segue a distanza.

Iniziano le prime rampe, ma contemporaneamente sul nostro lato sinistro lo spettacolo del Monte Bianco ed il ghiacciaio delle Grand Jorasses ci tiene compagnia e la fatica non esiste.
Procediamo chiaccherando con trailers spagnoli, francesi, giapponesi. Sono ben 51 paesi rappresentati le differenze di colore, religione e di fede politica qui non esistono...il Trail e' terra di nessuno e di tutti.
Il sole batte forte, la disidratazione e il conseguente deperimento fisico ci spinge a bere litri di acqua e ad inziare le piccole alimentazioni con cio' che si ha, datteri, confetti che trovo eccezionali perche' trattasi di frutta secca ricoperta di zucchero. I Gel li conserviamo per i momenti difficili.
Al Rifugio Bonatti ci propinano un brodo caldo con minestrina, scotta.  Ne prendo una scodella non molto convinto ma che buono dopo averla ingollata. Con il suo carico di sali e' un toccasana. Ebbene si anche gli Orchi si sono nutriti di minestrina ma vi prego non ditelo in giro ne va della nostra reputazione.
Siamo quasi ad Arnuva, da lontano scorgo il pulman che porta gli accompagnatori a vedere la Gara, arriviamo al cancello con 1.45 di anticipo, ci alimentiamo di liquidi e cibo e si riparte alla volta del Rifugio Elena e del Colle del Grand Ferret.
Il caldo di questo pomeriggio di Agosto si fa sentire la preidratazione dei giorni precedenti ci aiuta notevolmente. Appena partiti da Arnuva uno spettatore ci incita per nome leggendoli sul pettorale ...e' Lui Silvano un trailer con cui abbiamo condiviso lo scorso anno la Via dei Lupi che ci incita alla battaglia, anche lui lo scorso anno ha chiuso con successo la CCC. Evviva.

A questo punto Livio, decide di fare gruppo con noi e con lui anche Mirko. Le file degli Orchi aumentano siamo in 7; Andrea, Enrico, Livio, Mirko, Fausto, Pino, Napo. Come si dice l'unione fa la forza.
Il punto di controllo alle 17.00 del colle du Grand Ferret è solo una formalità poi giù a capofitto in Svizzera alla volta di La Fouly. La discesa la corriamo tutta fino al punto di controllo di dove ci alimentiamo con ulteriore banane, arance minestrina in brodo. Come diceva la bisnonna di mia figlia "la m'nestra a le' la biada dl'om" .

Siamo al 42 km e ripartiamo alla volta di Champex Lac dove ci attende il punto di ristoro più ricco e dove prevediamo di prepararci per affrontare la notte. Il tragitto lo facciamo al trotto leggero, i cancelli non ci lasciano tregua, guai a rilassarsi, da parte mia incomincio ad accusare un po' di stanchezza al mio punto debole, le ginocchia.

Pensavamo di arrivare a Champex senza dover accendere le lampade frontali ma cosi non è, Arriviamo al ridente paesino con il bel laghetto alle 21.45 al 55km. Il cancello e' per le 23.30.
I campanacci dei ragazzi del luogo ci accolgono e tanti tifosi ci incitano e questo ci da' una carica incredibile.
I tendoni sono pieni di Trailers, la fame che abbiamo e' incredibile ci mettiamo in coda per prendere le nostre razioni.
Inizio con arance e banane e non mi vergogno a dirlo mangio con tutta le buccia. Poi prendo tocchi di formaggio e parecchio salame e al fine un piatto ricco di pastasciutta con ragù di carne ed uno yougurt.

Ci sediamo e simulo una cena che prevede :
- antipasto: salame formaggio con pane
- primo:pastasciutta
- secondo:formaggio e salame con pane
- dolce:yougurt.
Dopo Cena andiamo nel tendone dove ci si cambia ed in questo troviamo diversi trailers distesi su materassini abbandonati a se stessi, tra tutti un trailer francese che si rivolge a me nella sua lingua madre chiedendomi cose che non comprendo, capisco solo ...mal ... medico. Cerco un trailer francese che possa capire le sue esigenze. CHAMPEX LAC ha voluto il suo tributo.

Mi cambio per la notte, perche' quello che ho addosso e' fradicio: pantaloni lunghi, maglia con maniche lunghe, cambio di calze, cappellino. Siamo pronti per affrontare la notte e scopro una vescica da sfregamento sulla coscia. Per fortuna che ho portato i mitici cerotti da mezzo metro dell'OrcoPiccione, mi salvano.

Ci troviamo all'interno della mensa per riunirci e ripartire. Nel frattempo ecco arrivare l'Orco Napo, occhi spiritati quasi avesse visto da pochi metri l'Occhio di Sauron. Lamenta che le sue pile frontali sono fulminate entrambi e chiede se qualche orco può dargliene una. Mi offro volontario e gli spiego il funzionamento, nel mentre gli consigliamo di cenare per bene e riposarsi una mezz'oretta. Noi si riparte, ci siamo fermati a Champex-Lac 45 minuti. Il tempo e' volato.
In seguito NapoOrsoCapo mi racconta che dopo aver mangiato la minestrina ha vomitato tutto ciò che le viscere contenevano ma da buon Orco di caverna dopo un attimo di smarrimento e una considerazione di un trailer che gli dice "ti vedo un po' pallido", ecco che si riprende mangia una pasta in bianco e riparte alla volta di Bovine.

Trovo difficoltà a ripartire da Champex-Lac e chiedo alla compagnia dell'anello di rallentare, mi assecondano e non saprei oggi come ringraziarli tutti, senza la compagnia l'impresa non sarebbe stata portata a termine.
Il prossimo obbiettivo e'  Bovine. La notte sara' lunga. Prima della salita vediamo delle luci di Trailer che hanno sbagliato strada, in pratica, cosi come ci racconta una signora con problemi al ginocchio, si sono fatti circa 500 metri di dislivello in piu'....Gulp

Il freddo della notte sul massiccio del Bianco si fa sentire ed una fitta nebbia inizia ad avvolgere tutto. la compagnia dei 7 procede pero' a spron battuto. Nulla ci può fermare. Arriviamo al controllo di Bovine (un alpeggio) brillanti, ci idratiamo. Prossima tappa colle della Forclaz e Trient.
In piena notte , durante la discesa lunga non c'e' tempo per pensare occorre verificare dove si mettono i piedi. Le insidie sono ad ogni passo: radici sporgenti, roccette, ruscelli scivolosi.
No il sonno non c'e' e non arriverà. Troppa l'eccitazione. Il cuore e' a mille non e' possibile addormentarsi.
Al colle della Forclaz alle 2.00 dopo la mezzanotte sono presenti tifosi con videocamere e macchine fotografiche. Sono loro una delle anime di questa gara.

A Trient ore 2.30 dopo la mezzanotte troviamo ancora Silvano che ci incita. Ma come fa?. Al ristoro Musica latina sparata ad altissimo volume con ragazze e ragazzi del luogo che ballano un'improbabile "Baciata". Noi li a mangiare l'ennesima minestrina.

Ci dicono che prima di Chamonix mancano 2 salite una da 600 D+ e una'altra da 900D+ le piu' fetenti. A questo punto non penso più e mi "Concentro a correre senza piu' pensare".
La salita per Catogne e' dura il gruppo dei 7 si spacca. In uno Livio, Fausto, Mirko, Enrico l'altro Pino,Andrea mentre Napo e' indietro di circa un'ora. A Catogne Livio decide di proseguire da solo per paura di non poter stare nei cancelli, al controllo hanno acceso un falò, la nebbia tutto avvolge e viene giù una galaverna che ad Agosto non avevo mai visto.

Siamo a Vallorcine, sono cotto, nessuno ha il coraggio di dire qualcosa. Sono le 5 del mattino, nessuno pensa perchè anche pensare e' fatica e potrebbe innescare processi mentali che Link dopo Link portano al ritiro.
Simuliamo una colazione con thè e fette di torta, quasi non si trova posto a sedere. I bastoncini sempre vicini dopo che a Champex Lac mi hanno depredato del bicchiere di ferro.
All'arrivo mancano 18km ed una salita 900D+ molto ripida. Incontriamo il mitico Pavan che ci tira su il morale, facciamo con lui un breve tratto di strada, poi non riesco più a tenere il ritmo di Andrea, Enrico, Mirko e Fausto perdo distanza e al fine mi trovo da solo. Mi prende una leggera crisi che provo a scacciare con un GEL.Adesso va un po' meglio ma la fatica e' tanta. Il cuore va in leggera tachicardia, rallento e aspetto che la crisi passi.

Mi ritrovo da solo e per superare la crisi e siccome non conosco i mantra buddisti faccio appello al nostro modo di pregare e cosi eccomi a recitare il rosario. Ogni dieci AveMaria un PadreNostro..e cosi via . Al termine della salita, sono l'uomo più felice di questo mondo. Consumo l'ultima parte di Gel e mi getto alla rincorsa di Andrea, Enrico, Mirko, Fausto. Li ritrovo al controllo della Flegier a 10 km da Chamonix. Propongo di dare un'accelerata alla lunga discesa verso Chamonix, e cosi facciamo. Enrico parte a razzo ed io dietro, superiamo almeno un centinaio di Trailers.
Sulle ultime discese perdo Enrico, troppo veloce per me. Mi ritrovo solo e cosi proseguo fino all'arrivo. tra ali di folla accompagnato dalla colonna sonora "The Conquest of Paradise" di Vangelis.
Non penso più a niente, cos'e' questo il Paradiso?

domenica 2 agosto 2009

Chaberton Marathon Cesana(To) 2 Agosto 2009

Foto Chaberton Marathon 2009
Classifica Chaberton Marathon 2009

Dal racconto dell'OrcoPinoR

Edizione funestata dal maltempo questa del 2009.
Le previsioni da siti meteo più accreditati prevedevano temporali in alta montagna già per la tarda mattinata.
Da Orchi previdenti abbiamo inserito nel nostro zainetto tutta l'attrezzatura per resistere a temperature anche sotto lo zero.
Alla partenza i fortissimi top runners si sono presentati in canottiera e pantaloncini ma pagheranno caro il loro ardire e lo sprezzo per le previsioni meteo. Personaggi del calibro d Marco Olmo, ed altri, hanno gettato la spugna ancor prima di arrivare al Colle Chaberton, Con la coda tra le gambe si sono ritirati causa il freddo pungente e le raffiche di neve ghiacciata.
Invano alcuni hanno cercato di inventarsi con i sacchi neri dell'immondizia delle giacche. Questa volta la mise da uomo spazzatura non ha funzionato.
Le prime ore della corsa trascorrono calde e con una temperatura perfetta. Poi a pochi chilometri dal Colle Chaberton, ancor prima dell'ultimo ristoro, madre natura ha scatenato l'inferno. Per chi non era attrezzato non è rimasto altro da fare che ritirarsi e ritornare a Cesana.
La gara è stata fermata a Claviere(To), ma noi Orchi si era pronti a continuare e terminare i 42 km del percorso.
Arrivati fradici all'arrivo ma felici di non esserci ritirati.
Ci rifaremo il prossimo anno sperando in una situazione metereologica più favorevole.