martedì 17 giugno 2025

Hero Dolomites Uci Marathon mtb - Selva di Val Gardena(Bz) 14 Giugno 2025

 

Sito Hero Dolomites

Dalle note dell'OrcoPinor

Erano dieci anni che sognavo questa gara. L’avevo vista su YouTube: quei ciclisti che affrontavano le pendenze impossibili delle Dolomiti, con i paesaggi mozzafiato e quell’atmosfera da leggenda. Ogni volta mi dicevo: Un giorno la farò anch’io.” Ma quel giorno sembrava sempre lontano… finché nell’autunno del 2024 ho deciso: ora o mai più.
Mi sono iscritto alla versione lunga della Hero Dolomites, 86 chilometri con 4.500 metri di dislivello positivo. Un mostro da domare. Sapevo che per affrontarla non bastava la passione: ci voleva preparazione, tecnica e testa.



La preparazione
Ho iniziato gli allenamenti seriamente da settembre 2024, grazie all’aiuto dell’instancabile OrcoPinoP. Ci siamo concentrati sulla collina morenica di Rivoli e sui sentieri del Monte Musinè. Le uscite diventavano sempre più intense, e io sempre più consapevole: forse ce la posso fare davvero.
In inverno ho continuato a lavorare grazie allo smart trainer, il mio prezioso alleato nelle giornate fredde. L’obiettivo era arrivare a giugno con almeno 6.000 km nelle gambe e 100.000 metri di dislivello. Ho studiato i video del percorso, analizzato ogni curva, ogni single track. Ho perfino cambiato la corona anteriore da 34 a 32 denti (ma forse ci sarebbe voluto anche il 30, con quelle pendenze al 30%…).



La partenza
Partiamo da Alpignano. Otto ore di viaggio, rallentati da incidenti in autostrada. Arriviamo a Selva di Val Gardena un po’ stanchi, ma l’hotel Acadia, un 4 stelle da favola, ci accoglie benissimo. Selva è splendida, un gioiello incastonato tra le montagne.
La sera prima della gara si dorme poco: tensione, emozione, un misto difficile da gestire. A cena ci carichiamo di carboidrati alla Pizzeria Bellavara: pasta in bianco, strudel e tanta voglia di dare tutto.



Gara
Ore 7:00, griglia 6. Sono con Simone, pronti a partire. Alle 7:35 spaccate, si parte.
Prima salita: la mitica Dantercepies. Muro. Un vero muro di 7 km fino a 2.200 metri. Alcuni tratti li facciamo a piedi, le pendenze sono folli. Poi giù in discesa tecnica verso Corvara. Si risale verso Plönjia e al primo cancello ci arriviamo con un’ora e mezza di anticipo. Ottimo.
Seconda salita: Passo Campolongo, facile da ricordare ma non da affrontare. Discesa verso Arabba, ristoro, e via sulla salita più dura: l’Ornella. Due chilometri a piedi, perché lì non si pedala. Stop alla Saurasas per liquidi e poi giù… dove succede l’imprevisto: cado.
Escoriazioni, dolore, sangue. Ma la bici è ok. Mi pulisco come posso su un cumulo di neve. Il sole picchia forte, ma oggi siamo eroi e si va avanti.
Temporale al Duron e imprevisto finale
Arriva il Passo Pordoi, bellissimo. L’ho già fatto in bici da corsa nel 2021, poi a piedi nella Lavaredo Ultra Trail nel 2022. Oggi in MTB. Emozione pura.
Scendiamo su tratti di bike park fino a Canazei. Da lì si risale la Val Duron e qui il cielo cambia: temporale violento, pioggia e grandine grosse come noci. La temperatura crolla, i sentieri diventano torrenti. Sembra impossibile proseguire.
Arrivati al Passo Duron, troviamo il camion del soccorso alpino. Ci dicono che la gara è interrotta.
Interrotta? Dopo tutto questo? Dopo mesi di allenamento? No, non può finire così. Con altri biker decidiamo di proseguire su un percorso alternativo per rientrare sul tracciato gara.
E ci riusciamo. Eccolo lì il cartello dell’ultimo chilometro. E poi l’arrivo.



L’arrivo
Medaglia al collo. Sotto la pioggia. Fradici, stanchi, feriti, ma felici. Anzi, felicissimi. 86 km e 4.500 metri di dislivello. Siamo Eroi, nel cuore e nelle gambe.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato a realizzare questo sogno. La Hero Dolomites è una delle gare più belle, più dure, più emozionanti che si possano vivere su due ruote.
Ci vediamo alla prossima. Sempre più forti. Sempre più eroi.

Sono un finisher della HERO. E sì, sono un vero mountain biker. 💪🚵‍♂️🔥