domenica 13 giugno 2021

10° Trail Oasi Zegna VALDILANA LOC.TRIVERO(Bi) 13 Giugno 2021


 Classifica Trail Oasi Zegna 2021


dal racconto dell'OrcoRolfy

La mia conoscenza del territorio montano biellese fino a ieri era quasi inesistente. Solo una gita in bici fino al santuario di Oropa, ma le sue montagne circostanti non avevo ancora avuto modo di esplorarle. Quale miglior occasione del Trail Oasi Zegna per conoscerle meglio. La località di ritrovo e partenza è Trivero (Valdilana), un insieme di borgate sparse sulle colline non lontano da Biella che raccontano un passato oramai lontano di prosperità della valle che Ermenegildo Zegna il famoso fondatore della nota casa di moda di lusso aveva saputo dar loro , grazie alla costruzione di numerose fabbriche e lanifici e alcuni centri per i suoi dipendenti ora per lo più abbandonati o in disuso . 

Sicuramente il fiore all’occhiello è il “Centro Zegna” da dove partono ancora oggi numerosi sentieri e percorsi immersi in una natura florida e colorata con mille fiori e alberi rigogliosi tutti piantati a partire dagli anni ’30 per creare la famosa “Oasi Zegna”. Il Trail partirà dunque da questo centro con tre distanze disponibili 16 km 950 m d+ , 30 km 1700 m d+ e 60 km 3600 m d+ . Quattro Orchi alla partenza :  Orco Patty e Orco Drago sulla distanza di 16 km, Orco Smaug sulla 30 km e io sulla 60km. La prima gara a prendere il via è la mia, alle 6:30 del mattino. Il cielo è di un’azzurro intenso e come da previsioni si prevede una bella giornata bollente, la prima dell’anno a quanto pare. 
Partenza regolare senza strafare, primi chilometri su sentiero pianeggiante per poi addentrarsi sulle ripide rampe tra faggete fino al Monte Civetta (1198 M), proseguiamo sempre nel bosco fino alla Bocchetta delle Pontigge (1170M) e con saliscendi fino alla Bocchetta di Stavello (1205M) , da qui inizia la salita verso il santuario di San Bernardo (1408M) dalla quale si riesce ad ammirare il Monte Rosa in tutta la sua imponenza, è proprio lì davanti , che spettacolo !! Proseguo di buon passo per la discesa e altre due salitelle, sto bene e il sentiero per fortuna è ancora all’ombra. Arrivo al primo ristoro dopo 14 km e 1000 md+ all’ Alpe Moncerchio (1430mt) e i volontari mi riferiscono che sono in decima posizione , non male !!! forse sto tirando troppo il bello deve ancora venire e la vera gara vera deve ancora iniziare . Decido di rallentare un pochino ma sempre costante facendomi sorpassare da alcuni atleti . Dopo aver attraversato le piste da sci di Bielmonte saliamo su dorsale fino a cima Monticchio (1750 M), qui il panorama si apre sulla pianura piemontese e su facile cresta arriviamo fino a Cima del Bonom (1878M) e Bassa del Cugnolo(1844M) , da qui inizia una lunga discesa che mi porta a Tegge dell’Artignaga (1375M) dove raggiungo il secondo ristoro:  mangio dei cracker , una barretta, un’succo di frutta e riempio le mie borracce di Sali minerali e riparto. Il Sole comincia a scaldare e una piccola crisi mi prende appena dopo l’attacco alla salita verso la Colma del Balmello (1980 M). Attraversiamo i verdissimi pratoni tra le mucche al pascolo che ci muggiscono infastidite dal nostro passaggio. A metà salita vengo preso da altri due corridori, ormai la crisi mi rallenta parecchio, cerco di sforzarmi a mangiare ma lo stomaco è chiuso. Sembra tutto finito quando arrivato in cima, con l’aria più fresca mi riprendo magicamente e mi butto giù in discesa più veloce che posso fino al fondovalle. La temperatura qui sotto è molto alta e non c’è riparo dal sole cocente, ho finito l’acqua, il caldo mi sta prosciugando avrò già  bevuto 4 litri di liquidi;  per fortuna trovo una baita con una fontana, mi immergo letteralmente dentro e ritorno in vita. 
Rinfrescato continuo su bel sentiero in leggera discesa fino a un ponte dove sbaglio come un cretino e svolto a destra continuando per altri 500 metri prima di rendermi conto che ho sbagliato percorso, non importa, torno indietro e ritrovo la strada giusta nella direzione opposta. Finalmente il bosco mi dà un po’ di sollievo vengo superato da qualche corridore ma penso che tempo per recuperare ce ne sia ancora e non ci faccio caso. Raggiungo il punto acqua al rifugio Alpino Piana del Ponte insieme alla seconda donna, la quale mi dice che lei ama il caldo e che sta benissimo in queste condizioni , beata lei penso, io vorrei solo il freddo !! Proseguiamo in salita dove la ragazza mi stacca con passo deciso e giungo al terzo Ristoro di nuovo all’ Alpe Moncerchio dove cerco di mangiare abbondantemente un bel mix di dolce e salato accompagnato da Sali minerali e coca cola , una delizia  !!!  Mi faccio bagnare completamente da un volontario con la pompa e riprendo per le rampe finali che portano alla sommità del Monte Moncerchio (1600M). 
Un gran tifo ci attende in cima , raggiungo due ragazzi visibilmente in crisi, non riescono più a correre e mi dicono di passare pure, proseguo giù per ripida discesa che attraversa la Panoramica Zegna e si dirige su dorsale infuocata che dà verso la Pianura Padana fino alle piane di Camandona (1000 M) dove mi attende un ristoro idrico km 42 (sarà l’ultimo). Il caldo non accenna a smettere, non ne posso più, nella mia testa prendono forma strane idee che cerco di cancellare concentrandomi e respirando profondamente. Lungo il falsopiano che continua nel bosco trovo un bel torrente con una pozza poco profonda, mi immergo dentro, devo abbassare la temperatura corporea, sono troppo accaldato e rischio un colpo di calore. Questi bagni ormai sono la mia più grande soddisfazione di giornata, con il corpo che è tornato a una temperatura di funzionamento decente proseguo lungo i vari sali e scendi delle Piane di Camandona e giungo alla penultima salita che porta al Colle Craviolo (948M). 
Ho superato da un pezzo il cinquantesimo chilometro e di ristori e punti acqua non se ne vedono da più di 12 km , un grave errore da parte dell’organizzazione soprattutto con questo gran caldo. Senza acqua ormai da molti chilometri e senza cibo stringo i denti e continuo giù per l’ultima discesa che quest’anno ha subito una variazione: non si passerà per la conca dei rododendri (chiusa perché occupata da molte comitive di turisti) ma si allungherà il percorso fino all’abitato di Castagnea (753M) e per finire un’altra salita di 100 m d+ aggiuntivi fino al traguardo del Centro Zegna. Finalmente intravedo il traguardo e vengo accolto dagli altri Orchi che fanno il tifo per me e concludo in 26 esima posizione. Un’ottimo risultato che sicuramente poteva essere ancora migliorato in altre condizioni climatiche e con ristori più frequenti, ma correre in montagna è anche questo : gestire gli imprevisti , le crisi improvvise e le condizioni atmosferiche. Alla fine su poco più di 200 partiti, quasi 50 persone si sono ritirate, un numero decisamente alto per una 60 km non estrema come quella di oggi.  Gli Orchi però si sono fatti tutti valere brillantemente terminando tutte le gare con successo e con un buon piazzamento di Orco Smaug sulla 30 km (37esima donna). Soddisfatti reintegriamo le calorie e liquidi persi in gara con un bel piatto di pasta al ragù e una birra offerta dall’organizzazione e felici rientriamo a casa dopo una giornata veramente intensa tra le montagne biellesi , una vera giornata da Orchi !!!





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