lunedì 10 maggio 2021

Trail del Mottarone (Vb) 9 Maggio 2021

 

Classifica Trail del Mottarone 2021
Sito Trail Mottarone

Dal racconto dell'OrcoRolfy

Il 2021 sembra riproporci una situazione analoga allo scorso anno, anche se si è tornato a sperare grazie ai vaccini, la strada sarà  ancora lunga soprattutto dopo l’estate.
Eventi annullati, nessuna o poche possibilità di vedere amici, parenti e calendario gare Trail inesistente.
Da decreti legislativi si è comunque potuto svolgere attività sportiva all’aria aperta all’interno del proprio Comune ma solo in forma individuale. Le gare non sono tutto ovviamente, e fare sport è bello anche solo per il gusto di stare all’aria aperta e rimanere in salute, ma devo ammettere che competere indossando un pettorale mi mancava parecchio e aver gare programmate in calendario mi ha sempre dato lo stimolo a prepararmi e migliorarmi sempre di più, la vedo come una sorta di “esame sia fisico che mentale”  ovviamente niente di ossessivo e forzato, lo faccio perché mi piace e nessuno mi obbliga. Lo scorso autunno sono stato vittima come tanti dell’ennesima quarantena forzata questa volta causa positività CoVid che non mi ha per fortuna provocato nessun sintomo o complicanza . Con il morale basso è stato difficile trovare lo stimolo e la voglia di continuare ad allenarsi , ma non mi sono perso d’animo e grazie al giardino gentilmente concesso per la quarantena da OrcoPinoR ho incominciato a correre come un criceto almeno un’ora al giorno, a volte anche di più , addirittura ho corso 26 km creando quasi una trincea a causa del mio passaggio ripetuto sull’erba , mi scuso in anticipo con Pino e lo ringrazio per la pazienza. 
Dopo questo bel periodo finalmente, ho traslocato insieme ad Orco Smaug in un’appartamento a Giaveno, un posto perfetto per correre, andare in bici e addirittura sciare soprattutto in un periodo in cui gli spostamenti sono vietati. Ed è così che nonostante l’incertezza del momento e l’assenza di gare ho macinato tanti chilometri settimanali nelle vallate del Giavenese scoprendo posti sempre nuovi e quando è arrivata la neve le immancabili “pellate” all’Aquila. Passa il tempo e finalmente a fine aprile ricevo una mail dagli Orchi con il calendario gare che probabilmente verranno organizzate a maggio e giugno,  noto subito il Trail del Mottarone , l’iconica montagna che sovrasta la valle tra lago d’Orta e lago Maggiore famosa per la sua bella vista, le piste da sci e per la dura salita amata dai ciclisti.  

Quale occasione migliore per capire se le ore passate tra sentieri , boschi,vette ,neve, pioggia spesso a fare “ravanage” siano servite a qualcosa oltre che ad avermi fatto scoprire posti bellissimi . La conferma arriva gli ultimi giorni di aprile. Quest’anno il Mottarone Trail si farà, dopo l’edizione saltata del 2020 , non saranno però disputate le gare da 90 km e la staffetta da 45+45 km ma ci saranno due possibilità : la gara da 12 km e 300m d+ e quella da 20 km con ben 2100 m d+. La mia scelta si proietta verso la 20 km.
Il percorso molto bello, parte dalla cittadina di Stresa perla del Lago Maggiore per poi spostarsi nelle varie borgate salendo fino al Monte Camoscio, a seguire passaggio al Monte Zughero e infine arrivo da sua maestà il Mottarone.
Due Orchi alla partenza : il sottoscritto (Orco Rolfy) e OrcoSmaug. 
Domenica 9 maggio arriviamo a Stresa di buon’ora, il cielo è azzurro, nessuna nuvola, temperatura ottimale per una giornata di grandi sudate. Ritiriamo i nostri pettorali seguendo i protocolli CoVid e consegniamo la sacca con “ il cambio” che ci verrà ridata all’arrivo dall’organizzazione e ci permetterà così di avere indumenti asciutti e non prendere freddo. Quest’anno il Trail è sponsorizzato dalla Vibram (nota azienda che produce suole per scarpe di tutti i tipi) e gli iscritti sono 650 , un bel numero da gestire soprattutto di sti tempi. Le partenze verranno scaglionate: 8:30 tutte le donne (circa 150 atlete) e a seguire tre batterie di uomini da 150 atleti ciascuna alle 9:00,9:15 e 9:30 in base ai punteggi  ITRA ( indice sulle performance). 
OrcoSmaug è la prima a partire, subito dopo alle 9 arriva il mio turno. Come al solito in queste gare “ corte “ il ritmo dei primi chilometri è troppo alto per me, così cerco di mantenermi intorno ai 4 e 15 al km senza strafare. Usciti dall’abitato di Stresa ci inerpichiamo nel sentiero “la pissarotta” un bel sentiero tra i boschi che ci porta a una bellissima cascata , dopo la quale sbuchiamo nel borgo di Someraro con i suoi vicoli caratteristici.  Continui saliscendi ci portano a una ripida discesa fino a Loira di Baveno. La temperatura si è alzata, fa già caldino e il mio consumo di acqua e gel aumenta. Imbocchiamo nuovamente un sentiero tra i fitti boschi che ci porta fino alla maestosa cava di granito rosa dove inizia la vera e propria salita all’alpe Camoscio (890m) su questa salita riesco a prendere OrcoSmaug che saluto dandogli appuntamento su in cima all’arrivo. Intanto una spettacolare vista sul lago mi attende e per un’attimo mi dimentico della fatica. 
Il sentiero da qui prosegue sulla panoramica dorsale, a tratti ripida, per poi scendere all’alpe Vedabia (799 mt), dove dopo un breve pianoro ed una larga strada imbocchiamo il sentiero del monte Zughero (1230 mt), una tortura. Riesco a sorpassare alcune persone che vedo letteralmente in crisi per quelle pendenze che non danno mai tregua e giungo al secondo ristoro presso la baita Cai aloe Nuovo. Sto bene, riempio solo la mia borraccia di acqua e riparto. Il mio Garmin segna 18,5 km manca poco quindi, penso. Continuo per il sentiero dorsale che sale lungo i canaloni che sovrastano Omegna e giungo sull’anello finale che mi porta in cima al Mottarone dove mi attende un tifo da stadio con campanacci e gente che fa il tifo a tutti i corridori che transitano. Infine discesa “spaccagambe” di 200 metri sulle piste che giunge all’arrivo nel quale chiudo in 2 ore e 50 min e in 81 esima posizione.
Soddisfatto aspetto OrcoSmaug che arriva poco dopo concludendo anche lei il percorso sana e salva e con un buon tempo. Peccato per le nuvole che hanno parzialmente coperto la vista sui laghi lasciando solo la cupa vetta del Mottarone martoriata dall’uomo con la costruzione di seggiovie, ski-lift e torri ricetrasmittenti che a parer mio hanno deturpato il paesaggio. Felice di aver partecipato a questa bella gara finalmente dopo tanto tempo lontano dagli eventi e dalla gente soprattutto. Un plauso va sicuramente all’organizzazione che diretta dal patron Max Valsesia ha saputo organizzarsi a meraviglia sia come logistica che come percorso in periodo così difficile regalando a tutti i concorrenti pure il rientro in cabinovia a Stresa .  


 







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