martedì 30 maggio 2017

Trail del Monte Soglio Forno Canavese(To) 27 Maggio 2017

Classifica Trail del Monte Soglio 2017
Sito Trail del Monte Soglio

Edizione 2016
Edizione 2015
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010
Edizione 2009

Dal racconto dell'OrcoSherpaMazinga

Ma perché circa 650 persone, mediamente  di sano intelletto  trattandosi di trailers  e  quindi di  persone dotate di buona cultura ed educazione  sociale, dovrebbero iscriversi al Trail Monte Soglio?
Ci troviamo in una zona pedemontana  e lontana dalle belle montagne, fuori dalle vallate, al limitare della collina, in un paese dedito principalmente allo stampaggio di parti meccaniche nelle centinaia di Boite che popolano Forno ed il suo Hinterland, tutto sommato neanche troppo bello. Un paese come tanti ma che ha saputo valorizzare il suoi Monte per eccellenza con una tradizione di corse in montagna.
Per molti anni è stato il tempio delle gare di corsa in montagna su tutte le pendici possibili del Soglio, con percorsi abbastanza brutti,  decisamente brulli, ma tutti rivolti  verso la croce ai 2000  metri, il Cervino del canavese. Perché il Soglio lo vediamo da tutti i punti della pianura,  ogni giorno che transiti per le strade di fondo valle Lui è sempre   in Bella Vista, quasi mai coperto da nebbie, raramente dalla neve che comunque  rimane una presenza effimera nel breve inverno Canavesano.
Poi un bel giorno  i nostri amici  di Forno si sono inventati il Trail del Soglio, anche in tempi non sospetti di puro dilettantismo e quando il Trail era uno sport per  veri matti. Fare 60 km sulle pendici del Soglio sembrava una  pazzia  totale, 60 km di strade sterrate, di sottobosco e  piste di vario genere, tutte comunque con un unico scopo:  allungare il percorso per raggiungere il punteggio UTMB. Arrivati al  50° km  con  notevole sadismo vedevi Forno, sentivi le voci e ti toccava  allontanarti, su e giù per le colline per dire di aver fatto Bingo, pardon, 60!
Modificato interamente il percorso, naturalmente allungandolo sempre più sull’onda crescente della pazzia collettiva, siamo arrivati ai 66 Km del Gir Lung ed ai 35 del Gir Curt, e di cui non si capisce l’etimologia se non la parte dialettale, in quanto 35 Km con 2000 m di dislivello, insomma  non mi sembra molto Curt.

Ma allora cosa sta succedendo? I circa 650 iscritti mediamente hanno  una buona preparazione culturale ed una  base scolastica  di livello medio alto come nella norma dei trailers, un lavoro  anch’esso di pari dignità pur in tempi difficili come il nostro,  ma anche con un percorso non certamente attraente, noioso, monotono, a basse quote e con un clima generalmente pessimo per la grande umidità di queste pendici, ebbene ogni anno ritornano…
Sappiamo che il masochismo è sempre più parte  preponderante del Trailer medio maschile, lo dimostrano i numeri alle gare sempre più lunghe, e sempre sold out parecchi giorni prima.
Ma adesso anche le donne diventano una comunità numerosa e soprattutto con una età media decisamente minore. Ieri poi una  partecipante  di  57 anni ha fatto la gara con il braccio al collo reduce da una frattura recentissima  e soprattutto reduce dal Mezzalama! Beh, non rimane che inchinarsi a tale dimostrazione di volontà e di grinta!
A questo punto, scartato il fenomeno dell’isterismo collettivo,  visto  il percorso non eccezionale, visto il costo sempre di un misero Euro al km, vista la grande umidità ed il caldo delle basse quote collinari di un bel giorno di Maggio,  non rimane  che  realizzare che il nostro trailer  cerca percorsi facilmente raggiungibili in auto in giornata, con spostamenti  possibilmente brevi, raggiungibile dal Piemonte e dalla parte di ponente Lombarda  ma soprattutto in un contesto organizzativo molto collaudato e possibilmente senza sorprese.
Ovvero e riassumendo: Percorsi collinari e molto veloci su fondo sterrato e sentieri comunque e ovunque, notevoli dislivelli totali, lunghezze sensibili, sia per gli ultra runner , in vista  e come preparazione per le grandi sfide estive, sia per i medio trailer desiderosi di cimentarsi su lunghezze sensibili quali i 35 km, foriere anch’esse  di un prossimo salto di qualità.
In ultimo ma non per ultimo ha fatto gioco la grande macchina organizzatrice, sia sul percorso con  una ottima assistenza  dei volontari e del soccorso alpino, sia disponendo di una location eccezionale quale il Centro sportivo di Forno, tra la palestra, i servizi, la mensa il bar, gli spogliatoi e … la birra.
Il Gir Curt ha visto tre Orchi, Ughetto, Mazzino e Dionisi, mentre il gir Lung  ha visto 6 Orchi, a partire da  una fantastica Zunfolino ( 5° donna)  e 35° assoluta, a Pullara, Borione, Garassino, Scanu e la nostra Raffaella!
Non ho visto Orchi sul Gir Vulei, ma partire alle 16 di un afoso pomeriggio per fare 18 km,  oltrepassa anche  la vasta reputazione di  noi Orchi!

Nessun commento:

Posta un commento