lunedì 30 maggio 2016

AUT Asinara Ultra Trail (Ss) 28 Maggio 2016

Classifica Asinara Ultra Trail 2016
Sito Asinara Ultra Trail

Dal racconto dell'OrcoYogini

Asinara Ultra Trail 80km 2500 m d+.
Era il modo migliore per coniugare le vacanze con una gara in un luogo incantevole e decisamente selvaggio.
Dopo aver dormito a Stintino, alle 4 prendiamo il traghetto con gli organizzatori e gli altri partecipanti della gara più lunga (solo in 19, di cui 7 donne, mentre il numero maggiore si distribuiva per le distanze più corte). Partenza prevista alle 5 da quello che era il carcere di massima sicurezza di Fornelli, ma posticipata alle 6 per poter usufruire solo delle luci dell'alba, evitando così l'utilizzo della frontale.
I primi chilometri sono molto veloci, già immersi nella fauna locale: asini, cavalli, capre, mufloni, persino due cinghiali.
Dopo 10 km circa i sentieri diventano un poco più complicati, ricavati in mezzo alla natura, tra rocce, cespugli e vegetazione folta.

Dopo 20 km ecco i primi dislivelli, ma fino al 50° km circa, al Faro di Punta dello Scorno, il punto più a nord dell'isola, il percorso è ancora scorrevole, non troppo complicato, su carrarecce che lambiscono calette meravigliose. Di qui si sale verso la vetta dell'isola.
Punta della Scomunica, a 408 metri di altitudine. Sembra nulla, invece da là sopra ecco che inizia un tratto da vera skyrace, con percorso

 da inventarsi tra le rocce di granito di varie dimensioni, erose dalle intemperie, con la difficoltà di trovare le fettucce in mezzo alla vegetazione sempre folta.
Questo terreno prosegue quasi fino alla fine, a parte un breve tratto di raccordo nell'unica strada percorribile da mezzi motorizzati, compreso un vero muro verticale affacciato sul mare, a prova di vertigini.
Fortunatamente la giornata è stata non troppo soleggiata e calda, mitigando in questo modo le già tante difficoltà. La felicità del mio arrivo, dopo oltre 13 ore di fatiche, è stata completata dal mio 3° posto, unito alla vittoria di Stefano.

100 km del Passatore Firenze(Fi) 29 Maggio 2016

Classifica 100km del Passatore 2016
Sito 100km del Passatore

Edizione 2015
Edizione 2014
Edizione 2012

dl racconto dell'OrcoLuci

Faenza Piazza del Popolo Bar dietro l’arrivo:
Un bel signore sui 65 anni, che mi ricorda un po’ Gasman padre, dice ad un uomo più giovane seduto in un altro tavolino:
“È così ne hai fatte venti?!” 
E l’altro gli risponde:
” Tu non ti ricordi nemmeno più la tua ventesima, quante sono adesso?” 
Al che una signora,forse la figlia, di fianco al primo interviene:
“Ne ha sempre trentadue perché oggi ha avuto il coraggio di smettere!”
Ho realmente assistito a questo dialogo degno di teatro di Ionesco (Teatro dell'assurdo ndr) io con le mie modeste due, dico due partecipazioni al Passatore: buona la prima è lì mi sarei dovuto fermare!
Il Passatore non c'entra nulla con le gare e con lo sport in generale, o meglio all’interno della gara se togliamo i primi 300 che sono VERI ATLETI e hanno in Calcaterra il loro re, gli altri sono spinti a compiere questa impresa per tutt’altri motivi:
Perchè fino a 40 anni non hanno fatto sport.
Perchè pesavano 120 kg.
Perché sono diventati vegani.
Perchè provano a farlo anche se continuano a bere fumare mangiare
Ect ...ect ...

Come se non ci fosse un domani, perchè tutto é iniziato con una scommessa, perché...al Passatore ieri ci saranno stati 2700 perchè diversi. E questi sono gli ATLETI VERI che tentano imprese al di là delle proprie normali capacitá!
Penso che il Passatore, come tutte le ultra, non faccia bene al fisico:
Il Passatore é come una droga: ieri pensavo basta non ci verrò mai più e oggi proverei a rifarla!





Trail del Monte Soglio Forno Canavese(To) 28 Maggio 2016

Classifica Trail Monte Soglio 2016
Sito Trail del Monte Soglio

Edizione 2015
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010

Dal racconto dell'OrcoNauta


Partenza ore 6 in una mattinata dal cielo velato e temperature che fanno presumere una giornata caldo/umida.
Al via i circa 200 concorrenti pronti ad affrontare la lunga fatica, ognuno con le proprie aspettative.
Personalmente, oltre un po’di normale tensione, mi sento bene e 3,2,1 e si parte.
La prima parte, salita verso il Mulino val poi Santuario del Milani al 10 km e primo rifornimento tutti abbastanza corribili.
Verso il tredicesimo chilometro la prima vera salita impegnativa Al monte Canauta’. Passato il monte si scende, e fino al trentesimo chilometro, si  attraversano dei bellissimi boschi di faggio in un percorso decisamente veloce e chi più ne ha più ne metta.
Fino a qui tutto bene, ma la parte più impegnativa deve ancora cominciare e in effetti e da qui che comincia la prima salita “vera” che porta in località Nero di Alpette dove si trova il terzo e sempre ben fornito punto di ristoro.
Dopo il breve stop subito un bel ”muro” di circa 200 metri di dislivello ed è anche la parte che introduce alla salita che porterà alla vetta del Monte Soglio.
Purtroppo su questa salita sono entrato in una profonda crisi psico/fisica (immagino che qualcuno sappia di cosa si tratta) che mi ha accompagnato fino alla vetta del Soglio.
Ho dovuto stringere i denti e scacciare diversi cattivi pensieri, ma fa parte del gioco, non è vero?
Dopo la vetta, dove il tempo è cambiato, con nuvoloni che annunciavano l’arrivo di una perturbazione, fresco e qualche goccia di pioggia, si cominciava un tratto decisamente tecnico che si sviluppava su un sentiero tra erba rocce rododendri e saliscendi a volte discretamente esposti.
Dopo questo passaggio ho cominciato a superare un po la crisi ed ecco che comincia la lunga discesa verso piano Audi, inizialmente molto tecnica e via via più corribile.
Arrivati a Piano Audi sono passati 54 km ci attende un ultimo ristoro per riorganizzare le energie rimaste per gli ultimi 12 km con un’ultima salita impegnativa e la discesa finale che porta nel centro del paese e finalmente al sospirato arrivo.
E’ fatta.
Il percorso è molto vario tra boschi splendidi boschi di faggio, pascoli, torrenti prati tempestati di narcisi e paesaggi di alta montagna.
L’organizzazione l’ho trovata impeccabile e il percorso molto ben segnalato e assistito ed io sono stracontento di avere concluso questa gara EVVIVA.
E bravi tutti dai primi agli ultimi.

dal racconto dell'OrcoMami
Sentieri – musica – birra!!  Questo  era   la promessa   che  si  leggeva  sulla  pagina  del  sito  della  gara e  quindi non potevano mancare  cinque degni  rappresentanti  degli  Orchi!
Orcomami, OrcoSherpamazzinga, OrcoFabry, OrcoRiccardo e OrcoNauta chi per la musica, chi per la birra e chi per i sentieri… si son presentati  al  cancello  di partenza.
Corposo  il GIR  LUNG”   con i  suoi 66 km  e  3600mt  di disl ma  non   meno interessante  il “Gir  Curt”,
ci hanno  visto impegnati  a difendere ,si fa per dire, i colori  sociali.
Come  già in altre edizioni, l'organizzazione  assolutamente  all’altezza  ha  gestito bene le  varie  gare in programma  con oltre 700 concorrenti  partecipanti.
Una  partenza  decisamente antelucana (  6 del mattino) ci ha  costretti  ad una bella  levataccia  per essere presenti  alle 5,30 al briefing.
Il meteo  come  da  previsioni  ha  tenuto per la  durata  della gara. Ha iniziato  a piovere  solo   sul  finire  delle 15,30. Un caldo  anomalo ci  ha  accolti  al momento della partenza con una  umidità degna  di  una  estate torrida.
Bellissimi  i  sentieri,ottima la  tracciatura  e balisage.
Che  dire : io non ho  concluso la gara perché  fermato  al  cancelletto  dei 32 km per  essere giunto 20 minuti in ritardo. Il rammarico  c’è sempre  ma  questa  volta direi   ugualmente contento perché operato  al  ginocchio l’8 marzo 2016 ero  gia’ li a  cercar  battaglia  e  a testare il povero ginocchio che  ha  dato ottimi risultati  in termini di ripresa.Certo  ho perso la forma  a la velocita’ ma complice  anche l’eta. A va' bin  li stes !
OrcoRiccardo giovane  e veloce  chiudeva  con largo  anticipo  sul tempo massimo.
OrcoSherpaMazzinga concludeva invece  brillantemente il Gir  curt” e  orgoglioso  con la medaglia  al petto si aggirava  nella palestra  alla ricerca  delle  docce.
OrcoNauta e OrcoFabry incredibilmente sotto le 11h.
In  questo  caso  pochi  ma  buoni ,ma  gli  orchi  ci son sempre !!
Dal racconto dell'OrcoSherpaMazinga

Trail da grandi numeri questo del 2016, con un parterre di circa 700 atleti abbastanza equamente divisi tra i tre percorsi  ufficiali.
Ormai si tratta di un fenomeno decisamente molto atteso nel panorama dei trail nazionali, con una folta partecipazione di atleti da svariate regioni Italiane e   anche forestieri.
Non a caso il vincitore del percorso principale  risulta un tedesco dal nome  abbastanza difficile, Hugensmith che  chiude in 6 h e 46’, lasciando a secco. i pur bravi atleti italiani, non ultimo Fornoni ritirato.
Anche la nostra grande Miravalle  non riesce a vincere  con un tempo invero ottimo di  8h 31’ dietro una scatenata Follador  accreditata  al traguardo in 8h 16’.
Certo bastava vedere passare  questa  ragazza al controllo di  Pian Audi, 13 km prima dell’arrivo, per comprendere la grinta e la voglia di vincere impressa  sul suo viso.
Quest’anno  troviamo  tre percorsi  abbastanza bilanciati, con un gir lung da 66 km e 3600 m D+ che finalmente riesce ad arrivare  alla punta del Soglio, anche se il maltempo fino all’ultimo momento ha fatto sospirare. Tutto il soccorso Alpino era schierato sulla traccia  di cresta che dalla cima del Soglio per circa 6 km  porta fino al rif Peretti Griva. Circa 200 atleti alla partenza antelucana delle 6 del mattino.

Il Gir Curt, solo di nome, ci accompagna invece su un percorso abbastanza inedito,  di una lunghezza dichiarata di 35 km ed un D+ di circa 2000. In questo caso troviamo circa 280 atleti schierati alle 9,0 del mattino sotto il gonfiabile della partenza.
Novità invece il Gir Vulei di circa 17 km per  i neofiti  e per coloro che voglio avvicinarsi al trail, molto veloce e con dislivello ridotto a  900 m, con partenza pomeridiana alle ore 16,0 in odore di pioggia.
Comunque per tutti, i primi 11 km fino la santuario dei Milani, classico punto di ristoro,  sono un calvario  per la forte umidità del bosco.
In sordina la partecipazione dei compagni Orchi trailers, quasi passata sotto silenzio, ma la classifica  non mente:
3 Orchi sul gir Curt, Brunatto con 4h e 50’, Mazzino con 5h e 46’ e Dionisi con 6h 58’.
Sul gir Lung troviamo alla chetichella 4 Orchi: Roggero Luca ottimo 60° con 10h, 36’   Tasso con 12h e 55’ e Stola , grande architetto Canavesano, con 13h e 53’. Si arrende per  problematiche fisiche il nostro  Mamini in preparazione al Tor.
Penso comunque che la gara più azzeccata sia stata certamente il gir Curt, in quanto riesce a concentrare su una distanza ormai classica  per un trail di circa 35 km, una traversata di bassa valle tra  i boschi e le borgate della zona, con un entusiasmante  cavalcata sotto le pendici del Soglio verso  Canauta .
Difatti, lasciato il santuario dei Milani in 1,30’ si prosegue  in piano su una lunga sterrata  fino alla Grance Ves, perfettamente corribile  dove finalmente  si comincia salire sul serio su un sentiero tecnico, decisamente più adatto ai muntagnin. L’ambiente a questo punto è prettamente alpino, con grandi pendii  erbosi sotto il Soglio, passando per Canauta  e fino a raggiungere il 2° ristoro dell’Alp del Cunt a 1550 m. Si riprende fiato perché occorre ancora raggiungere la cresta spartiacque  al pian dei Bensi a 1680 m, tetto del nostro giro.
Una lunghissima discesa per il sentiero  di Mort ci accompagna velocemente  800 metri più in basso fino a raggiungere le prime borgate di Pian Audi ed il bivio di paese dove è posto il 3° ristoro.
Siamo al 22° km. Si rifiata ma soprattutto mi devo imporre  un momento di Streching per allungare la muscolatura delle gambe ancora  imballata dopo il trail della scorsa settimana al Viso; due trail a distanza di una settimana  sono decisamente impegnativi per un vecchietto e conviene   fare  ginnastica onde evitare pericolose  contratture muscolari!

Comunque la salita al Colle del Bandito è decisamente lunga, perché a differenza di anni passati, si procede con un lungo traverso in falso piano  fino alla località Trinità per poi finalmente salire  ai 1000 metri esatti del colle, dopo 27 km.
Vedo passare la Miravalle ed ecco la strada sterrata  della Madonna della Neve e velocemente a seguire di nuovo il Mulino Val, in vista dell’arrivo su Forno, dopo 35 km.
Gli arrivi tra Gir Lung e Gir Curt si susseguono  rapidamente al centro sportivo.

Una grande organizzazione sorregge praticamente tutta una giornata febbrile, iniziata alle 6,0 del mattino per chiudere con gli ultimi arrivi  verso le 20,00. E a ritmo continuo anche la cucina ci prepara degli ottimi agnolotti!

martedì 24 maggio 2016

46° Granfondo Bici Bdc NoveColli Cesenatico(Fc) 22 Maggio 2016


Foto Granfondo NoveColli 2016
Video Granfondo NoveColli 2016
Classifica Granfondo NoveColli 2016 lungo 205km
Classifica Granfondo NoveColli 2016 corto 130km
Sito NoveColli

Dal racconto dell'OrcoPinoR
46° Edizione della Granfondo NoveColli organizzata già dal 1971 dal G.C. Fausto Coppi.

I mesi pre-gara
Numeri degli iscritti da far tremare le gambe. Ben 12.000 ciclisti alla partenza.
E' alla G.C. Fausto Coppi che il "Pirata" Marco Pantani ha iniziato a dare i suoi primi colpi di pedale. Cesenatico ha visto nascere un fenomeno delle salite e delle discese, e questa Granfondo lo rappresenta in modo encomiabile.
Le iscrizioni aperte a Novembre 2015, sono state bruciate in pochi minuti. Ben nove gli Orchi iscritti ma per vicissitudini varie, quattro Orchi decidono di rimandare l'iscrizione al prossimo 2017.
Alla partenza OrcoPinoR, OgreDoctor, OrcoCiccillo, OrcoCamola e OrcoSilver. C'e' chi ha più ore in bicicletta, chi meno, ma la fatica non spaventa nessuno.
La preparazione di base del Trail running permette agli Orchi di affrontare queste Granfondo con una buona consapevolezza di chiuderle dignitosamente.

Sabato 21 Maggio 2016
Arrivo a Cesenatico Sabato 21 Maggio 2016 alle ore 12.00 mentre parte la Nove Colli Running. Questa variante della Nove Colli si svolge dal 1998. Li vedo
corricchiare ad andature già in riserva. Non li invidio per nulla, penso tra me e me. Fa molto caldo ed alcuni runners hanno il cappello da MDS. Ognuno ha i suoi buoni motivi per mettersi sulla linea di partenza di questa UltraMaratona. Spero, che ogni partente, possa trovare le risposte in queste 30 ore di corsa. Termine massimo le 18.00 di domani 22 Maggio 2016.
Dopo avere ritirato, per tutti, pettorali e pacchi gara, sabato lo dedico alla vacanza. Siamo alloggiati con OrcoSilver in una sottospecie di Club Vacanze Promenade a basso costo.
Pensione completa, spiaggia, bevande nella formula AllInclusive. Prezzo modico. I gestori ci permettono di tenere la specialissima in camera. E' la prima volta che dormo con una bicicletta.
Una passeggiata sulla spiaggia, poi mollemente ci spostiamo verso il centro di Cesenatico per prendere confidenza con il luogo. Bello il porto canale di Cesenatico. La cittadina è orgogliosa del passaggio di Garibaldi con la moglie Anita. Era il 1848 ed entrambi in fuga dall'esercito austriaco che li braccava come cospiratori. Pile di libri e chilometri di pellicole sono state spese per questa pezzo di storia nazionale.
Suggestive le barche antiche nel porto canale ed emozionante la statua di Garibaldi, in piazza Pisacane, che ha ben 130 anni. Siamo nel cuore passionario dell'Italia.
E la passione è il leit motiv dell'Emilia Romagna. I motori, il cibo, la politica, il ballo, il canto e la bicicletta. La Nove Colli ha avuto in Romagna terreno fertile.
Ci troviamo, insieme tutti gli Orchi nel tardo pomeriggio di Sabato. Nessuno è eccessivamente preoccupato per il giorno della Granfondo.

Domenica 22 Maggio 2016
Si partirà insieme nelle penultima Griglia. La Nera di Mordor. ritrovo in zona partenza alle ore 5.45 a.m.
Colazione alle ore 4.30. Complimenti alla disponibilità dell'Hotel che a richiesta preparava, per gli stomaci forti, anche la pasta.
alle 5.45 siamo in Griglia Nera. Ben otto le griglie. Dopo di noi ancora l'arancione. Sette minuti di differenza tra una griglia e l'altra. Partiremo con un gap di 45 minuti circa rispetto ai primi.
L'attribuzione della griglia in base al ranking di ogni singolo ciclista ed in base ai tempi e al numero di volte che si è partecipato alla Nove Colli.Temperatura piacevole. Bastano un paio di manicotti.
L'obiettivo principale della partenza, ed i primi trenta chilometri di avvicinamento alla prima salita è "NON FINIRE PER TERRA".
Io e OrcoSilver insieme alla partenza. Gli altri Orchi inghiottiti dalla marea di ruote e telai. Da WhatsApp sapremo che erano davanti a noi qualche metro.

1 Colle Polenta al 37°km
Nei 30km di avvicinamento al primo colle perdo L'OrcoSilver. Le ambulanze e i meccanici lavorano già a pieno ritmo.
I "veci" (quelli che hanno già partecipato alla 9Colli) alla partenza ci avvertono; " Al Polenta tutti con la bici per le orecchie". Non ci posso credere è proprio cosi. Uno strappetto finale, credo al 16%, crea l'imbuto. Migliaia di ciclisti a piedi.
Chi si lamenta, chi si siede per terra, chi mangia, chi ne approfitta per cambiarsi. Da parte mia approfitto della sosta forzata per espletare i bisogni
fisiologici. L'imbuto dura poco circa 15 minuti. Risulterà l'unico intasamento di una gara organizzata in modo teutonico. Complimenti.
Per terra, visto che la salita inizia a far scaldare cuore e muscoli, di tutto. Manicotti, mantelline, cappellini. Si potrebbe aprire un negozio dell'usato sicuro.

2 Colle Pieve di Rivoschio 
Un colle affrontato in difesa, controllo la frequenza cardiaca affinchè non salga oltre i 150 Bpm. Mi fermo al primo ristoro per riempire le tasche di panini al prosciutto già incelofanati. Leggero inconveniente, dopo essermi riempito le tasche della maglia come un criceto, non trovo la bici. Sono tutte uguali accidenti.

3 Colle Ciola
Anche questo colle lo GRIMPO in difesa. Non so ciò che mi aspetta meglio non avere strane idee per la testa. Mi diverte osservare la variegata fauna dei ciclisti di tutte e nazionalità. Ci sono i solitari, i gruppi sportivi che si aspettano, le coppie, i tandem e le VenusBike cui stare a ruota è sempre un piacere.

4 Colle Il Barbotto
All'attacco della salita trovo L'OrcoCamola che mi riferisce che gli Orchi OgreDoctor e OrcoCicillo, con foga agonistica, sono in fuga.
Al ristoro abusivo del FAVA sono costretto a fermarmi. Sono troppo curioso. Fanno bella mostra le damigiane di vino e il forte odore di salsiccia. Ma accidenti
l'acqua è finita. Ripartire un problema viste le pendenze e le migliaia di ciclisti sulla strada.
Centinaia di bikers a piedi prima dei due chilometri finali che segnano il Gran premio della montagna. Il caldo fa le sue prime vittime.
Dalla fine del colle Barbotto occorre fare attenzione, nel senso di marcia contrario le macchine possono circolare.

Sogliano al Rubicone bivio tra la corta 130km e la lunga 205km.
E' "il nero cancello". sul regolamento sta scritto che per fare la lunga occorre arrivare per le 12.15.
Primo obiettivo raggiunto sono le 11.45 circa.


5 Colle Monte Tiffi
A pochi chilometri prima della salita, il percorso lungo si incrocia con la direzione proveniente da Cesenatico. Vediamo i semi-professionisti che sfrecciano a velocità folle, complice la leggera discesa.

6 Colle Perticara
I BPM sempre sotto controllo. il dislivello da percorrere ancora tanto. Con il caldo "il bumbardin" fatica. Continuo ad alimentarmi ogni 50min alternando; panini, barrette, gel, fette di torta. Mi idrato con due borraccie. Una contenente sali l'altra solo acqua per accompagnare il cibo. Le cotte da cibo in bici sono esperienze che nessuno vuole ripetere. Il convegno sulla nutrizione a Como, organizzato dalla Fidal, mi è servito per solidificare comportamenti alimentari di endurance che già conoscevo.

7 Colle Monte Pugliana
La salita più lunga. Non finisce mai. Bravi gli organizzatori a mettere il ristori nei punti strategici. L'esperienza di 46 edizioni la dice lunga.
Arriviamo a 800slm. La vegetazione è tipica della montagna. Il fresco dell'altura e l'ombra rincuora tutti.

8 Colle delle Siepi
Solo 4km di salita, il sole picchia. Dentro i caschi temperature da altoforno. Degli Orchi; OgreDoctor e OrcoCicillo, neanche l'odore.

9 Colle Gorolo
Prima dell'attacco l'ultimo gel di maltodestrine, pendenze massime anche al 15%. Inizia la caccia ai due orchi in fuga. Mancano 30km all'arrivo. Dai ... me lo posso permettere.
Discese da brivido viste anche le condizioni non bellissime del fondo stradale.

Arrivo a Cesenatico
Dalle alture vedo il mare Adriatico. Miro la cittadina di Cesenatico che come una vecchia signora prende il sole sulla spiaggia.
Sono in pianura. L'idea è di fare un bel trenino con qualche ciclista e suddividere la fatica. Non trovo nessuno. Dalle code del colle Polenta, all'arrivo quasi in solitaria a Cesenatico. Solo gli ultimi 4km riesco ad infilarmi in un bel gruppetto. Si viaggia a 35-37km all'ora.

A due chilometri dall'arrivo sulla strada incontro gli ultimi runner della NoveColliRun.
Viale Carducci pavesato a festa. Eccolo l'OgreDoctor a quattro metri da me che taglia il traguardo pochi secondi prima. Caccia e Granfondo finita.
Mi dice l'OgreDoctor che OrcoCiccillo lo ha perso in salita al colle nr.?

Post gara Domenica
In bici mi dirigo in albergo. In sequenza: Bagno in mare per raffreddare i muscoli indollenziti (CrioTerapia). Aperitivo bordo piscina in attesa della cena.

Post gara Lunedi 23 Maggio 2016
Troppo stanco per partire la Domenica. Mattinata dedicata ai bagagli, una ristoratrice passeggiata sulla spiaggia e un pranzo presso l'Osteria dei Golosi con una frittura dell'Adriatico da premio Oscar. Nota stonata una multa da 28euro e 4punti sulla patente, presa in autostrada. Motivo: "in presenza delle 4 corsie non occupavo quella più libera".
Ma questo inconveniente non mi ha fatto perdere ne la pazienza ne il retrogusto che mi ha lasciato questa piccola vacanza.


lunedì 23 maggio 2016

Trail Vis a Viso Paesana(Cn) 22 Maggio 2016

Foto Trail Vis a Viso 2016
Classifica Vis a Viso 2016
Sito Vis a Viso

Dal racconto dell'OrcoGianni

Domenica 22 maggio sveglio alle 4 del mattino .... Accidenti che sonno, colazione mi lavo e mi vesto ma la mia pancia non mi aiuta .... passerà,  in tanto mi vesto già in tenuta Orco scarpe borsone e si parte con il mio furgone. Punto di incontro con gli Orchi posta vecchia il mio amico Emy è arrivato e anche tutti gli altri.
Via si parte per Paesana e tra un rettilineo una curva e qualche tornante arriviamo. Ritiriamo il pacco gara e ci prepariamo. La giornata è  abbastanza bella sono  quasi le 8.00 e io e altri orchi ci prepariamo per affrontare il lungo di 32 km. Pronti via, io sono già stanco e le gambe non vanno come dovrebbero sento che non sono in gran forma ma vado avanti senza paura l'importante è finire.
Tutto procede abbastanza bene anche se con fatica ma dal ventesimo chilometro mi superano i due orchi e ricominciano i dolori alla pancia ...,(scusate arrivo subito). Ora va meglio ... poi più avanti avverto i primi sintomi di crampi ed eccoli arrivare , vai di magnesio ma dopo 30 minuti un altro crampo. Sono un po' demoralizzato e visto che non ci facciamo mancare nulla una bella vescica sotto il tallone sinistro completa il tutto. Forza e coraggio faccio questi ultimi chilometri. Uscendo dallo sterrato e percorrendo la statale mi avvicino all'ultimo bivio che mi porta all'arrivo.
Siamo agli ultimi metri e cominciò a vedere il gonfiabile, dai un ultimo sforzo e sono arrivato.
 Con la voce del mio amico Emy e tutti voi che mi dite bravo mi riempie di gioia. Contento di essere arrivato. Grazie a tutti siamo una grande società.

Dal racconto dell'OrcoSherpaMazinga
Sottotitolo: Trail Paesano in ambiente montano.
Qui la valle Po incontra la pianura ed il  suo territorio si integra perfettamente in questa zona di mezzo a cavallo della parte pedemontana, tra una  pianura ormai solamente  abbozzata, e  rilievi  montuosi  ancora in  fase di  maturazione  orogenetica, praticamente  colline ed elevazioni tipiche delle prealpi cuneesi.
È questa una zona di forti contrasti tra l’architettura di pianura con i suoi  condomini e il villaggio  di montagna con i tetti in lose.  Siamo in terra Occitana, dove tra breve e  solo a qualche chilometro da qui, nel bellissimo borgo di Ostana si terrà il premio letterario “ Scritture in lingua Madre 2016”,  mostra  delle diversità linguistiche e culturale all’insegna della condivisione  dei valori rappresentati dalle varie lingue e culture.
In particolare  il tema  dominante sarà  l’ambiente alpino con  la cultura Occitana che qui  trova il suo terreno più fertile, al di là della vastità immensa del territorio in cui essa si è sviluppata nel corso della storia.
Infatti il territorio della bassa valle Po pullula di tracce della cultura Occitana, in particolar modo nelle sue numerosissime borgate disseminate quasi ovunque sulle alture che fanno da corona a questa  capitale valliva, e che noi oggi scopriremo lentamente nel nostro girovagare.
Narra una triste  leggenda Occitana  che :
“Le fertili terre che lambivano il cratere delle terre alte erano ambiti pascoli per gli abitanti delle combe sottostanti ma, se sorpresi al pascolo dal gigante, era morte certa e sterminio di mandrie.
Fu così che nel corso delle lune le popolazioni furono costrette a patti con il brutale abitante del vulcano. Allora questi per scaldarsi il giaciglio nelle lunghe notti invernali pretese la consegna di una giovane donna a turno per ogni villaggio e solo in tal caso avrebbe concesso libertà di pascolo su tutte le praterie dei versanti fertili della montagna senza più trucidare genti ed animal ... i pascoli coperti da mille fiori e da buona erba rendevano belle le bestie che fornivano buon latte e formaggi e vitelli … ma nella luna d’autunno sul villaggio designato calava la disperazione, per la consegna della ragazza che non sarebbe mai più tornata.”

Il gigante però rimane lì a monito del buio e dei misteri di tempi lontani, a noi oggi però piace pensare  che il Gigante sia  in realtà il Re di Pietra  che rimane a vegliare su tutta la valle e sulle nostre piccole  velleità  di trailers che vengono dalla pianura in cerca di emozioni corsaiole  tra  queste  ambiziose  pendici dal sapore quasi alpino.
                                   
Oggi la  Alpineside di Eleonora e Fabio ci ha proposto un delizioso trail  a carattere familiare con l’avvertimento di” Lasciare la tua impronta da seguire”, nel bel mezzo del circuito internazionale  dei Trails Occitani Discovery Monviso.
Tre percorsi, di cui uno ambizioso di 34  K e 2400 m D+ disegnato per i più fanatici, il mediano da 23 K con 1200 m D+  e una non competitiva collinare da 7,5 km e 350 m D+.
Ma oggi nonostante il beneaugurante  manifesto letterario della corsa e le previsioni da anticiclone, il binomio Vis e Viso si è rivelato un perfetto sillogismo  di per se non sufficiente per arrivare alla verità, ovvero alla rivelazione  del Monviso, che sappiamo esistere ma non vedere.
Già la partenza alle 8 del mattino sotto un cielo nuvoloso ha rivelato la sua profonda tristezza per la morte  del giovane alpinista di appena 20 anni travolto da una slavina nel Canalone Coolidge, sulla faccia Nord del Viso,  quasi di fronte a noi.
Sono 63 uomini e 10 donne sul percorso lungo, mentre 70 uomini e 10 donne corrono sul giro corto
Numeri invero limitati da  corsa di paese, ma destinati certamente a crescere nel tempo, vista la volontà e l’impegno profuso dall’organizzazione e certamente meritevole di partecipazione più folta.
La partenza avviene al limitare del paese nel grande prato attrezzato per attività sportive, quasi un parco montano, dove trascorrere la giornata in famiglia e tra amici, sulle rive del torrente, pardon del Po’!
70 persone su un percorso di 34 km garantiscono una corsa praticamente in solitaria, e infatti dopo i primi km  su strade asfaltate e bianche che risalgono le pendici sulla sinistra orografica della valle, mi ritrovo  praticamente da solo. Sono  9 gli Orchi presenti  su questa distanza, con un totale di 16  presenti nelle due gare, il trail Vis a Viso si configura alla stregua di una gara Societaria degli Orchi, e tale da meritare infine  il premio per la più folta  partecipazione a livello di squadra.
Ed invero direi meritato  visto l’impegno atletico profuso da tutti gli atleti Orchi.
Il lungo risalire delle pendici  ci porta sulle mulattiere fino alla frazione Agliasco( 950 m) e verso il Bric Castelletto (1360), a seguire il Bric Arcet ed infine  su un terribile  pendio  erboso da percorrere a 4 mani  su scarse tracce di sentiero fino alla cima Coppi,  Punta Selassa (mt 2036).
Facile confonderla con la vicina Punta Ostaneta che si intravede alle nostre spalle. Il  panettone sommitale si presenta arricchito da gonfaloni che si gonfiano nel vento e  sembra un miraggio dopo circa 1500 metri di salita continua.
Il Monviso avrebbe dovuto  qui manifestarsi in tutta la sua regalità dalla  sua faccia più arcigna, ma oggi è tempo di schermaglie  e decide di appartarsi tra le nuvole. La discesa, al contrario della salita, avviene su un lunghissimo pendio  perfettamente tracciato e balisato  tra pascoli e borgate di tutte le taglie e misure, qui chiamate Maire.


Di Maire c’è né per tutti i gusti e per tutte le più sfrenate fantasie, un nome  che ricorre sempre in abbinamento con altri nomi propri, per distinzione e  per ambizione degli abitanti.
La discesa termina , finalmente!, a Calcinere ( 800 mt) proprio sul Po’ che a questo punto è ancora un impetuoso e velleitario torrente di montagna. Certo sul misero ponticello di legno non ti accorgi di attraversare il grande Po’, madre di tutta la Padania!
Ma a Calcinere, dopo 19 km, comincia un altro trail;  un lungo tratto di single Track tipo Fartlek  sulle rive del fiume,  ed infine si risale lungamente la valle trasversale di Oncino, che si nota  proprio di fronte. Si risale pertanto  a una antica mulattiera che doveva costituire la via di accesso alle frazioni alte di questo versante, per raggiungere una bellissima chiesetta e risalire sui contrafforti di Serra La Boule fino ad Erasco. Di qui in poi un ampio giro sulle pendici ci riporta velocemente, ma non troppo a Paesana.
In mancanza di Paolo Bert, vince alla grande  Garnier Massimo in 3, 36’, ma incredibilmente al terzo posto assoluto un  grande Orco, Zekay in 4,02’!



venerdì 20 maggio 2016

8° Stravaudese Vauda Canavese(To) 18 Maggio 2016

Foto Stravaudese 2016
Classifica Stravudese 2016

Dal racconto dell'OrcoMile

Sento un leggero fastidio alla bocca dello stomaco …. Sarà ‘ansia da prestazione’?
Tra poco affronterò la mia prima gara di società: la Stravaudese e oltre all’esordio sono preoccupata del fatto che è una corsa di 8 km, dove incontrerò runners molto veloci.
Il ritrovo della competizione è previsto alle ore 19:00 in piazza Aldo Moro a Vauda Canavese(To)
Con me ci sono i compagni di squadra OrcoZoppo, Orco730, OrcoCamola, OrcoRusso e OrcoSherpaMazzinga.
Siamo un ‘pugno di orchi’ circondati dagli agguerriti e bravissimi runners del Circuito Canavesano. Nonostante questo i miei compagni di squadra non sembrano affatto spaventati!
Le corse di paese sono più ‘familiari’ e, forse proprio perché le persone si conoscono, il senso di competizione è ancora più alto. Appena arrivati ci iscriviamo e ci prepariamo alla gara con un po’ di riscaldamento.
Indosso le mie scarpe da trail, in fondo penso si tratti di un percorso misto, asfalto e sterrato… errore.
Qui per ‘misto’ si intendono tratti di salita e discesa. Va beh … affronterò questi 8 km di asfalto con le mie fantastiche scarpe da trail e il mio meraviglioso cappello da tennista! Questo assetto fa dubitare l’Orco730 riguardo le mie capacità podistiche. Va beh!
Il riscaldamento passa velocemente tra risate e ‘rincuoramenti’, ed eccoci pronti allo start.
Si parte, il gruppo di testa si stacca velocemente e con loro perdo i miei compagni; li vedo in lontananza riconoscendoli dalla maglia che non passa certo inosservata.
Cerco di concentrarmi sui passi, di moderare il ritmo e di controllare il respiro.
Faccio gran parte della gara con due podisti dell’Avis, li ho poco dietro di me; sento che si fanno forza a vicenda dicendo: ‘Vedrai che la prendiamo…’.  Giammai! Presa da un senso di orgoglio allungo e li distacco ancora di un po’. Sono ormai al km 7, ne manca ancora uno, non devo mollare!
Mentre il cielo si tinge dei colori della notte vedo correre verso di me un Orco; lo riconosco dalla maglia.  ‘Nessuno fu più felice di me nel vedere la Bianca Mano di Saruman venirle incontro! ’. E’ OrcoCamola, che mi incoraggia e fa con me l’ultimo km.
Penso che è bello avere una squadra … ad aspettarmi all’arrivo trovo OrcoZoppo, che mi accoglie con un sorriso ed un applauso; sorrido anch’io felice di avere dei compagni con i quali condividere il traguardo.
L’arrivo si stringe in un corridoio che porta al punto ristoro ben fornito di cibo e bevande; rifocillata raggiungo i miei amici e andiamo a cambiarci mentre aspettiamo i risultati;
Terza di categoria! Che gioia!
E come mi disse OrcoZoppo : ‘Dall’ansia al podio’.

lunedì 16 maggio 2016

Le Porte di pietra Ultra Trail Cantalupo Ligure(AL) 14 Maggio 2016

Foto Porte di Pietra 2016
Classifica Porte di Pietra 2016
Sito Porte di Pietra

Edizione 2015
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011 (solo classifica)
Edizione 2010 (solo classifica)
Edizione 2009
Edizione 2008 (solo classifica)
Edizione 2007 (solo classifica)

Undicesima edizione per il trail di Cantalupo Ligure in Val Borbera (Al), in cinque differenti distanze.
Tre Orchi alla partenza:
OrcoRiccardo scopa alla 100 di Pietra, OrcoMirco e OrcoLivio alle Porte di Pietra.

le altre distanze: 

La Val Borbera Marathon 
Il Castello di Pietra 
La Diagonale di Pietra 


venerdì 13 maggio 2016

Valle Varaita Trail Brossasco(Cn) 8 Maggio 2016

Classifica Valle Varaita Trail 2016
Sito Valle Varaita Trail

Edizione 2015

Dall'intervista all'OrcoPablito

D: Quarta edizione dell Valle Varaita Trail  32km 1750D+, facente parte del circuito dei Trail occitani. Cosa ti ha spinto a partecipare.
R: Lo splendido percorso.

D: Il sito gara, a Brossasco,  è piuttosto distante da Torino, come hai gestito il viaggio.
R: Sono andato in auto.

D: Come giudichi la logistica ed il tracciato della manifestazione. 
R: Ottima.

D: Il percorso veloce ti ha messo in difficoltà. 
R: Veloce? comunque no, non mi ha messo in difficoltà.

D: Il fondo del tracciato come si presentava. 
R: splendido ideale per i miei piedi rotti.

D: Quale personaggio tra i partenti ti ha colpito particolarmente.
R: Una bella signorina!!

D: Raccontaci  di qualche peripezia che hai dovuto affrontare durante la gara o le difficoltà che hai dovuto superare.
R: Non mi aspettavo la terza salita.

D: Soddisfatto della tua prestazione.
R: Direi di si.

D: Cosa ne pensi del terzo tempo... cioè ristoro finale , docce, premi...ect.
R: Ristoro grandioso docce pessime.

D: Quali sono i tuoi prossimi programmi sportivi da qui a fine anno.
R: Per ora Trail di Paesana(Cn) il 22 Maggio 2016, poi si vedrà.

domenica 8 maggio 2016

Pallavolo con la comunità Arcobaleno alla casa circondariale Lorusso e Cutugno(To) 6 Maggio 2016


Sito Comunità Arcobaleno

Dal racconto dell'OrcoCamola

Da circa 9 anni un gruppo di volontari porta avanti all'interno del carcere delle Vallette (*), l'attività sportiva della pallavolo.
Durante l'anno i detenuti si allenano una volta alla settimana sotto la guida di due istruttori. All'interno del carcere, oltre la pallavolo, si praticano calcio, rugby e pesistica. Con il tempo si sono formate due squadre e una volta all'anno viene organizzato un mini torneo con squadre che vengono da fuori.
Nelle ultime due edizioni hanno partecipato al torneo anche due Orchi: il sottoscritto e l'OrcoPinoR e, sempre negli ultimi due anni, l'OrcoPinoR e il sottoscritto hanno giocato a pallavolo due volte (...)
Come avrete capito si tratta di un torneo molto 'alla buona' anche se, rispetto lo scorso anno, il livello delle squadre interne è notevolmente migliorato.
Le squadre che vengono da fuori si formano per l'occasione e sul momento.

Questa iniziativa ha sicuramente una finalità sportiva ma lo scopo principale è quello di creare per i detenuti un'incontro con persone esterne la struttura.
Tra una partita e l'altra ho parlato con diverse persone e facendo il tifo per l'una o per l'altra squadra mi sono proprio divertito.
Tutti i 'falli di invasione' si sono trasformati in 'falli di evasione' per non parlare del tabellone umano segnapunti che in più occasioni ha dato segni di malfunzionamento.
Per l'ennesima volta ho avuto la conferma che lo sport crea i presupposti per potersi 'incontrare'.
Al termine sono state premiate le squadre vincenti e ci è stato offerto un ristoro a base di tè e ottimi biscotti preparati dai detenuti per l'occasione.
Brevi discorsi di saluto sono stati il riassunto di un sentito grazie per aver passato un pomeriggio diverso.
Io e Pino abbiamo parlato volentieri con un uomo che ci ha raccontato un pezzo della sua storia.
Nessun giudizio, nessun senso di pena, la consapevolezza di aver sbagliato e l'augurio di poter ricominciare. Tutto qui.
All'uscita leggiamo un cartello che il settore ospita i reati da dipendenza; ci rattrista pensare che la vita di un uomo possa essere distrutta da droga, alcool e gioco.
Mi prende un po' di malinconia e per sdrammatizzare si scherza sul fatto che, dipendenti da qualcosa, lo siamo tutti.
Penso a quante volte divento insofferente se non posso correre o non posso andare in montagna.
Per farla breve non si finisce mai di crescere e se la vita mi permette di correre in spazi 'aperti' non posso che esserne grato.
Se volete date un'occhiata al sito http://www.carceretorino.it/progetti/arcobaleno
Molto bello è il cortometraggio 'Try Freedom' sulla squadra di rugby nata all'interno del carcere ed interamente composta da detenuti http://www.carceretorino.it/video/try-freedom-documentario-rugby.

giovedì 5 maggio 2016

Bici bdc Giro del Sestriere Valle Chisone e Valle Susa (To) 5 Maggio 2016

Foto Giro del Sestriere 2016

Edizione 2014 OrcoPolare e OrcoNevruz
Edizione 2013 OrcoPinoR e OgreDoctor

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta.... ("Il cinque maggio" ode alla morte di Napoleone di Alessandro Manzoni)

dal racconto dell'OrcoPinoR
Il cinque Maggio, 195° anniversario della morte di Napoleone Bonaparte, Gli Orchi decidono per questa ciloturistica classica del mondo bike piemontese.
Ma il condottiero-tiranno, dipende dai punti di vista, nulla sapeva del velocipede poichè l'invenzione del mezzo a due ruote risale al 1860 circa.
Le vallate che percorreremo, però, sono state solcate in lungo e in largo dal Bonaparte per via delle sue conosciutissime "Campagne D'Italia".

Tre Gli Orchi presenti oggi ; OrcoCiccilo, OrcoBee ed il sottoscritto.
Il percorso scelto il più agevole. Si inizia con la Pinerolo e la Val Chisone per poi chiudere l'anello da Cesana e la Valle di Susa. Cima Coppi il colle del Sestriere. Per 180km e 2100D+ circa.

Freddi venti orientali hanno fatto abbassare le temperature di questo Maggio. Nello zainetto il vestiario per affrontare le discese dell'alta Valle Susa a +5° gradi.

Il salitone di 80km che porta al colle del Sestriere ci permette di sopportare bene il freddaccio. Il Colle è deserto, spelacchiato ed orribile più che mai dopo la stagione sciistica.
Ci fermiamo per una bevanda calda in un raro bar aperto. Fa eccezione l'Orcociccilo che decide di scolarsi una birra, lamentando, pochi chilometri più a valle, qualche dolorino agli intestini. Fuggiamo dal colle come colti da idiosincrasia-turistico-massiva, per rifocillarci nella più ospitale Susa, non prima di esserci sorbiti i famosi venti freddi orientali che da Cesana a Salbertrand ci hanno fatto compagnia facendoci faticare pù del dovuto.

Gli ultimi 50km chiusi con un bel "trenino" alla media dei 30km/h