sabato 16 gennaio 2016

Snow Night Trail Bardonecchia (To) 16 Gennaio 2016

Foto Snow Night Trail Bardoneccchia 2016
Video Snow Night Trail 2016
Classifica Snow Night Trail 2016
Sito Snow Night Trail

Edizione 2014
Edizione 2013 Pian del Frais

Dal racconto dell'OrcoVale
Prima gara da orco, prima corsa sulla neve, prima corsa di notte: premessa ideale per caricare mente e cuore.
La partenza è visivamente emozionante: luci che ballano, trailers che saltellano e dal microfono inizia il conto alla rovescia "siete tanti ( 150 ndr), siete belli : 5,4,3,2,1" si parte.
Come ogni partenza che si rispetti l'emozione è palpabile, si respira voglia di trovare il proprio ritmo e la danza delle luci annuncia alla valle stretta che stiamo arrivando.
La salita non si fa attendere e con l'aria pulita che ci accarezza il viso si comincia a far circolare il sangue fino alle estremità.
La pista da sci in breve tempo diventa un sentiero in mezzo alla neve fresca, tracciato dalle ciaspole, stretto come la valle che attraversa, che mette a dura prova l'equilibrio di una trailer senza catene né ramponi...le gambe faticano ad avere una parvenza di ritmo, lo scopo è rimanere in piedi tra un affondo e una scivolata.

Il paesaggio è ovattato ed illuminato da uno spicchio di luna che è abbastanza per vedere l'ombra dei pini sulla neve...e la fotografia nella mente non se ne va più. Si aggiunga la costante  visibilità di Orione, la mia costellazione preferita, che ha accompagnato questa bellissima corsa.
Le discese sono brevi, ma abbastanza per riprendere il fiato e lasciar andare le gambe dopo i numerosi affondi; dopo una breve salita ecco le luci colorate che circondano la struttura del Rifugio che non possono far altro che trasmetterti il senso di accoglienza e calore che ogni rifugio dona.

Lungo il percorso ben tracciato dalle balise ( termine che ho imparato stasera) non manca l'incitamento dei volontari che, nonostante i -9 gradi della serata, sono felici di contribuire a realizzare una gara che presentava più difficoltà dei classici trail e un grazie di cuore lo riservo a loro ed agli organizzatori.
L'accoglienza all'arrivo non si fa mancare e, felice dell'impresa compiuta, ringrazio i miei nuovi amici orchi, perché da sola, forse, non avrei mai deciso di fare questa bellissima ed emozionante gara.
Sono le 00,19 del 17 Gennaio e vado a dormire con la mente appagata ed il cuore che sorride.


lunedì 4 gennaio 2016

Escursione Gran Bosco di Salbertrand (To) 2 Gennaio 2016

Foto escursione Gran Bosco di Salbertrand(to) 2016

Dalla relazione dell'OrcoMami
Le  previsioni  annunciavano forti possibilità di nevicata sulle nostre montagne del Nord-Ovest D'Italia. Detto  fatto!
Otto tra i più puri e temerari ORCHI, alle nove in punto  del 2 gennaio 2016 sono già li’ sul posto pronti  a riceverla, calpestarla, batterla, guardarla. LA NEVE!
Salbertrand imbronciata ed ovattata dalla  debole  precipitazione ci accoglie e noi come una mandria scatenata non aspettiamo altro  di inoltrarci nel bosco.
Partiamo da un ponticello con un piccolo strato bianco che copre a stento il sentiero. Saliamo nel Gran Bosco in direzione  rifugio Daniele Arlaud.
I tornanti sono regolari, qualche tratto più ripido e si sale con calma lasciandoci inondare da chiacchere di ogni tematica .
La  nevicata in realtà è veramente  esigua: in molti tratti riesce a malapena a coprire i colori dell’autunno ancora ben presenti  nel sottobosco ma  comunque ci da' un‘aria di novità .
Finalmente! Sembra  strano ma il  sentire le mani gelate,  doversi  riparare  dai  fiocchi,  sentire lo scricchiolare  delle scarpette sulla neve farinosa  appena caduta sono sensazioni  che proprio  ci mancavano e li’, su quel sentiero, le assaporiamo  come  non mai.
A volte  anche il percorso  più  semplice può regalare emozioni.

Quante volte durante  una  delle  nostre uscite sia di allenamento che in gara, ci sara’ successo di “sentire un qualcosa”  in un bosco. L’improvviso intenso profumo che annuncia l’arrivo della primavera. In una pietraia,  l’odore inconfondibile della pioggia estiva che  sta arrivando. Nella  nebbia fitta che tutto  ovatta, quel senso di disorientamento che a stento lascia intuire  il tornante  a valle. Nella  notte stellata, quando sei solo con la tua frontale ed il tuo cervello  capta i più  impercettibili  dei rumori.

Ebbene  anche oggi nel piu’ banale dei sentieri, la montagna ci ha fatto ” sentire”  qualcosa: il piacere e la necessità  della neve
Non solo la  natura  ha  bisogno di  lei per il corretto ciclo estate-autunno-inverno  ma  anche noi. Non tanto per un utilizzo sportivo  quanto per una  sorta  di equilibrio interno, per un senso  di riferimento sicuro  del susseguirsi delle stagioni, per un senso cromatico di vedere in due vesti distinte  le montagne tra estate ed inverno.
Sta  di fatto che tra sensazioni, chiacchere e programmi per i trails 2016,  eccoci  alle  grange Montagne  Seu  ed al rif. ARLAUD .
Un cambio di indumenti, un thè e poi via  sulla bella mulattiera  che  lentamente  si inneva.
Ora  corricchiamo un po’ in falsopiano, ora in una  ripida discesa  nel bosco nell' illusione che il manto aumenti.
Non è una  nevicata “seria”  ma  è la  prima!
E  come tale ci rende appagati e felici  di scorrazzare per quei sentieri conosciuti scrollandoci  di dosso, per incanto, 30 anni di  età, liberando in noi il fanciullino che corre, scivola e si inzuppa nella neve.
Il giro sta per terminare  quando improvvisamente ci imbattiamo in tre escursionisti che salgono  nella parte ripida del sentiero. Due richieste di informazioni a noi rivolte e capiamo subito che sono assolutamente allo scuro di dove si trovino e su quale sentiero siano ... ma tant’è.
Ci raccontano  di un fantomatico loro amico che li segue a poca  distanza e che apostrofano come ” UNO DI QUELLI CHE  E’ CAPACE  DI CORRERE  ANCHE 50 KM..!!  PENSATE!...
I nostri sguardi  di ORCHI si incrociano, complici ed intensi.
Non battiamo ciglio.
Manteniamo il nostro anonimato, tutti veri  gentleman.
Diamo loro le indicazioni sulla meta che cercano di raggiungere e li salutiamo.
Scendiamo gli ultimi tornantini del sentiero, sereni.
Finisce cosi’ la nostra breve scorribanda  mattutina  di poco più di 1000 mt  di disl+ nella prima neve,  sempre  più felici  di avere avuto dalla vita l’opportunità di  essere
“ UNO  DI QUELLI CAPACE  DI CORRERE ANCHE 50 KM..”, ma  forse , ancora maggiore è la fortuna  di  “SENTIRE  QUALCOSA”  quando passiamo  in un bosco che si imbianca.