domenica 17 maggio 2015

Le Porte di pietra Ultra Trail Cantalupo Ligure(AL) 16 Maggio 2015

Foto Le Porte di Pietra 2015 (OrcoVic)
Classifica Porte di Pietra 2015
Sito Porte di Pietra

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Edizione 2009

Isolata e incontaminata, la Val Borbera si nasconde in uno spicchio di terra incastonato tra Piemonte, Emilia Romagna e Liguria. Difficile da raggiungere, ti sorprende e ti riserva sempre nuovi odori, paesaggi e sapori.

Dal racconto dell'OrcoGeantMamy


Le  100 PORTE  2015  EDIZIONE  UNICA
Quest’anno l’appuntamento delle Porte di Pietra, arrivata alla decima edizione, mi  aveva  interessato non poco.
L'organizzazione  aveva lanciato l’idea  di fare una EDIZIONE UNICA delle famose PdP, cioe’  ben 102 km  con 5500D+ ed in autonomia  alimentare.
Non male  come menù alla carta e vista l’annata della mia personale ammissione al Tor de Geants la decisione per me  era belle che presa già in quest'inverno.
Un bel gruppetto  di Orchi si è poi interessato a questo “ menu’. Eccoci quindi in quel  di Cantalupo Ligure tutti con la stessa  golosità di provare  questo “piatto forte” proposto dall'ottima organizzazione della società  "GLI ORSI” di Tortona(Al).
Niente male la  partenza alle 22.00 del venerdì sera. Tutte le frontali sono accese, i fumogeni colorati a fare da sfondo e poi il conto alla  rovescia con l’immancabile colonna sonora a tutto volume  e…viaaaaa.
Via mica tanto…calma  e gesso per molti  di noi: la strada è davvero lunga.
Il serpentone di luci scivola nel buio dei primi prati e giunti al famoso PONTE sul torrente Borbera e con gran sorpresa una grossa fotocellula illumina a giorno il ponte, il fiume e la prima pazza salita  quasi perpendicolare dove, aggrappandosi a corde metalliche fisse ed a volte agli alberelli,  i concorrenti iniziano ad assaporare l’antipasto di questo prelibato menu.
La notte entra nel vivo, si prende il ritmo. La prima vetta (Croce  degli Alpini) è in salita! Si inizia ora in cresta con un saliscendi che ci porterà a Roccaforte, poi a Costa Salata, alla cappella di San Fermo e così via.
In compagnia di OrcoRaffa, Stefano e di OrcoSilver facciamo il ritmo a turno e le ore passano serene..

Ahimè, Stefano per guai fisici decide  per l’abbandono. Ci salutiamo  a Costa Salata e… continuiamo nella notte oscura.
Fin qui, dicevo, per me, tutto bene, ma è a questo punto che il menù cambia improvvisamente.
Il vento che già prima non scherzava, aumenta  di intensità. Poi per condire meglio il tutto arriva  la pioggia.  Scrosci ora tenui ora forti iniziano ad aumentare  sempre più. Passiamo in tali condizioni il Monte Buio (chissà perché lo chiamano cosi’. Comunque era davvero buio!!) e poi  sulla vetta del Monte Antola dove la perturbazione  ha dato il meglio con vento a raffiche da non riuscire a stare in piedi.
E  quindi,  cosa fare  di meglio, se non… correre... per non cadere.

Siamo al 50° KM il punto sosta con borse inviate. Lasciamo per pochi minuti fuori la buriana del meteo e in un locale scaldato ci alimentiamo e cambiamo.
Pochi minuti e si riparte …
Devo dire che i simpatici amici OrcoRaffa e OrcoSilver, non mi danno tanto tempo per darmi una "sistemata” ma…forse  hanno ragione loro.
Monte Ebro, Monte Giarolo e Piani di San Lorenzo scorrono sotto... i nostri piedi.
 E qui ha inizio la parte diciamo più succulenta del menu’. I famosi 30 e "pusa" km aggiunti per fare cifra tonda  ed arrivare ai sospirati 102 km.
L'ulteriore  salita  al Monte Cosfrone (impronunciabile) e’ davvero una mazzata.
I primi km partono da un paesino sperduto con rampe di salita  da ribaltamento! Poi un infinito traverso ed infine, chicca  delle chicche, una dorsale ripida ed un crestone. Poi una discesa tortuosa,  davvero poco logica.
Va bene, pensiamo, ma siamo verso la fine.

Ed invece arrivati a Cabella, ultimo punto di controllo chip, ci aspetta  ancora una salita  di 800 mt  D+ su strade interpoderali (tipo Monte S.Giorgio a Piossasco Torinese) dove però la cultura del tornante non è mai arrivata e la strada, se deve prender quota, procede perpendicolarmente.
Ormai ho lasciato andare i due amici Orchi più snelli di me nello scendere e concludo felicemente  a Cantalupo, dopo aver acceso ancora  per una mezz’oretta la lampada frontale.
Per me il crono è di 23h52min e son finisher.
Questa 100 PORTE è stata una gara dura sia per il meteo che per l'autonomia alimentare. Il chilometraggio corposo ma ben distribuito è stato di ottimo allenamento per me, in vista delTor De Geants a settembre 2015.
Sinceramente gli ultimi trenta chilometri mi sono sembrati proprio una forzatura per rendere questo famoso menù più succulento.
Nulla  da dire sul balisage che nonostante il vento forte ha sempre tenuto.
Buona  l'organizzazione  degli Orsi, ma forse è bene che resti una UNICA EDIZIONE, lasciando invece il vecchio tracciato da 70 o 71 km  come menù fisso, con acqua, rigorosamente naturale, compresa !



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