domenica 31 maggio 2015

Cortina Dobbiaco Run (Tr) 31 Maggio 2015

Foto Cortina Dobbiaco run 2015
Classifica Cortina Dobbiaco run 2015
Sito Cortina Dobbiaco run

Domenica 31 Maggio 2015 dal racconto dell'OrcoJoak
Raggiungere Toblach sapevamo essere un viaggio lungo e poco agevole, sia per la distanza (oltre 500 km) sia per gli ultimi 50 km di strada statale molto frequentata da turisti e traffico commerciale. Non avevamo però messo in conto di trovare anche il “grande rientro” dei vacanzieri tedeschi che probabilmente avevano usufruito di una settimana anticipata di ferie e che hanno letteralmente otturato l’autostrada per il Brennero!
Nonostante i rallentamenti e le code, siamo comunque riusciti ad arrivare a Dobbiaco in tempo utile per espletare le formalità pre-gara già il sabato pomeriggio, e la domenica della gara eravamo pronti per dare battaglia ai 5400 partecipanti.
Organizzazione teutonica: decine di navette da Dobbiaco a Cortina con tempo di attesa nullo: si arriva, si sale, si parte.
Arrivati a Cortina si veniva inquadrati in scaglioni a seconda del colore del pettorale.
Trasferimento “coatto” dallo Stadio Olimpico alle gabbie di partenza per gruppi di pettorali scortati da auto civetta in testa al corteo….
Partenze “intelligenti” dalle 9:30 a intervalli regolari di 5 minuti.
Il percorso è veramente spettacolare. Quasi interamente sterrato, per velocisti, lungo una pista che era originariamente una vecchia linea ferroviaria ormai in disuso.
I primi 14 km in leggera salita e il restante percorso in leggera discesa: praticamente un dislivello quasi  nullo.
Passando tra pinete, malghe e prati fioriti di tarassaco, si ha modo di ammirare due laghi alpini e, alzando lo sguardo, un bellissimo scorcio delle Tre Cime di Lavaredo.
L’arrivo al Parco Grand Hotel di Dobbiaco conclude una gara veramente bella sotto tutti i punti di vista tanto che, se dovesse capitare l’occasione, rifarei sicuramente con grande piacere.

Lunedì 1 giugno 2015 dal racconto dell’OrcoCamola
Abbiamo ancora una giornata intera a disposizione e decidiamo di fare una camminata.
Le possibilità escursionistiche nella  Val Pusteria  sono infinite ed essendo in una zona presa d’assalto dai camminatori di mezzo mondo decidiamo di puntare diritti alle Tre Cime di Lavaredo. La stagione turistica non è ancora iniziata e, con i rifugi ancora chiusi, magari riusciamo a non trovare ‘coda’ sui sentieri.
Da Dobbiaco l’accesso più agevole in auto, un po’ meno a piedi  è dalla Valle di Rienza . Ieri durante la corsa ci siamo passati di fronte.
Colazione alle 7.30 e alle 8.15 già camminiamo.  A pochi minuti dal parcheggio si apre un bellissimo colpo d’occhio  sul Gruppo del Cristallo che a quest’ora  è in pieno sole.
Il vallone di Rienza è molto lungo e il dislivello di 1000 metri è concentrato nell’ultimo tratto.  La stanchezza della gara di ieri si fa sentire ma ci accorgiamo che muovere le gambe ci fa bene.
 Non c’è nessuno, l’aria è frizzante e salendo ci godiamo la meraviglia di una prospettiva unica sulle Cime Ovest e Centrale di Lavaredo.
Nel tratto finale il sentiero gira decisamente a destra ed immette sull’altipiano antistante il Rifugio Locatelli.  Siamo estasiati.  Ora capisco perché la zona è Patrimonio Unesco.  Da questo momento la parola ‘bello’ ha un significato in più.  La ciliegina sulla torta è vedere il luogo semi deserto.
Panino, foto,  un po’ di relax e nel primo pomeriggio siamo di rientro alla base.  Il pomeriggio lo dedichiamo all’acquisto di strudel, marmellate e vari souvenir da portare a parenti ed amici. Mario trova un negozio minerali super fornito dal quale, a stento, riusciamo a farlo uscire.  Paolo vuole trasferirsi in zona e cerca di farsi assumere dalla padrona dell’albergo, io mi commuovo di fronte alle vetrine delle pasticcerie. Insomma ci vogliono birra e patatine, seduti su una panchina,  per  allontanare il pensiero che domani si torna a casa.      
Martedì mattina partiamo abbastanza presto perché temiamo le code da ‘rientro ponte’.
Prima di lasciare la Val Pusteria però ci concediamo ancora una deviazione nella valle di Braies per visitare il lago omonimo. Che dire … un'altra meraviglia, un altro regalo per gli occhi che ci portiamo a casa da questa breve ma intensa vacanza nelle Dolomiti.

W le Dolomiti

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