domenica 9 novembre 2014

ValSusa Trail Chiusa s.Michele(To) 9 Novembre 2014

Foto Valsusa Trail 2014
Classifica ValSusa Trail 2014 Corto
Classifica Valsusa Trail 2014 Lungo
Sito Valsusa Trail

Edizione 2013

Dal racconto dell'OrcoLento ovvero 
LE AVVENTURE AGGHIACCIANTI DA FONDO CLASSIFICA

Salve a tutti, sono un neo-Orco.
Domenica durante il ValSusa Trail mi hanno battezzato OrcoLento, per la mia peculiarità. Ebbene si sono una chiavica, specializzata però, da anni corro trail, tutti conclusi sistematicamente in fondo alla classifica.
Il fondo classifica, un mondo a parte, per molti umiliante, per me invece un vero  e proprio tesoro d'elite, costituto da corridori / camminatori al limite della sanità mentale del quale non riesco a fare a meno.
Al gruppo degli Orchi, che tutti conoscono come preparati, arcigni e vincenti, mancava un tale esemplare,ed è per questo che oggi vi racconterò la mia avventura al VALSUSA TRAIL tra i corridori negli abissi del fondo classifica.
Bene parto con l’OrcoSmigol, anche lui neo acquisto, alla volta del Valsusa Trail.
Partenza  da Chiusa S. Michele. Come sempre il mio socio, molto più competitivo  e preparato di me, mi conforta e mi dice “ dai oggi corriamo insieme, tranquillo stammi vicino che ti porto su” .
Lo conosco da anni non ce la fa a seguire la mia andatura tranquillotta, infatti suona la sirena, parte la gara e dopo 4 secondi netti lui parte all'impazzata e mi dice “ dai minchione!!” con dito medio alzato, mentre io devo ancora capire da che parte è la direzione di corsa.
Ma non mi scoraggio, sono abituato e quindi inizio la mia avventura tra i reietti, mentre vedo che il serpentone si assottiglia sempre più.
Molti di voi non lo sanno, ma quelli che corrono nelle ultime posizioni hanno i loro punti fissi, uno di questi lo chiamiamo “ il profeta”, adesso vi racconto di lui, siamo sulla salita di S. AMBROGIO, 
Siamo sull' antica mulattiera che porta alla Sacra di S. Michele, tosta almeno per noi tranquillotti, ma non possiamo mollare perché sentiamo la voce del “profeta” un corridore sulla sessantina, preparato, veloce ma soprattutto motivatore. Per tutta la salita non smette di parlare, incitare, inveire e soprattutto divertire.
Alcuni esempi? Ad uno che di ferma per riprendere fiato, il profeta urla “Non devi pensare! non guardare avanti, non guardare indietro, guarda ad oggi!!! Testa bassa e insistisci!!!”. Ad uno che ansima dalla fatica, il profeta lo incita dicendo “ NO non mollare, respira con la testa, stammi vicino a me,  andiamo  a vincere!!!” e noi da sotto “ e vinceremo!!!”. Il profeta ci redarguisce  “ non fate i cretini li giù, che la salita è traditora!!”
Ad un altro al cellulare gli dice” concentrato pensa a correre!”, il corridore risponde “ ma è mia moglie” e il profeta con gli occhi di brace“ ma quale moglie e moglie, qui siamo in guerra, va avanti e guarda in basso!” il corridore divertito lo stuzzica “ ma così non vedo dove vado!”  e il profeta indispettito “ non fare lo spiritoso ritmo ! che alla moglie ci pensa l’idraulico!”.
La salita prosegue che neppure ci accorgiamo della strada, il profeta monopolizza la nostra attenzione, e poi accade il grande affronto, che segna il passo, un corridore supera di slancio il profeta e lui a noi” tranquilli, che adesso lo andiamo a prendere  a noi, quello scoppia e se non scoppia lui, lo facciamo scoppiare noi!”
Saliamo sulla Sacra, primo ristoro,  il profeta ha ormai preso il volo. Il gruppo delle ultime fila si assottiglia per capacità a e attitudine, prendiamo il sentiero del Principe ed ecco che si forma come in tutte le gare, il gruppetto con il quale arriverai dopo 4 ore al traguardo.
Siamo io, un ragazzo alla prima uscita trail e un fungaiolo sulla cinquantina, il passo è molto riflessivo, piove ma siamo talmente lenti che ci bagniamo meno degli altri.
S'incomincia la seconda salita verso frazione Basinatto, ci iniziamo a conoscere. E' bello sapere la motivazione che spinge ognuno di noi. Io faccio trail per fare foto, il ragazzo si è cimentato nel trail, solo perché la sua fidanzata è un'atleta da classifica e lui non voleva essere da meno  … anche se la corsa più lunga che abbia mai fatto è di 5 km al parco Ruffini ( cosa non si fa per una donna !) , e poi c’è il fungaiolo, che confessa , con quella antica sincerità degli uomini di montagna” sapete , sono venuto solo per non sentire mia moglie stamattina, preferisco avere i reumatismi da pioggia” … che compagnia.
Arriviamo ad una frazione Bennale, altro ristoro, qui incontriamo una gentile signora che nell’ordine ci offre mele del suo orto, biscotti fatti da lei, marmellate, pane , zollette di zucchero come se piovessero e ancora frutta,  quindi torta…..non ci molla…
Dopo 15 minuti di pausa, prima di ripartire ci prega “prendete almeno l’ultimo cako dell’orto” e così la compagnia dei 3 più il cako proseguono il viaggio. ( è bello vedere tanta generosità anche per noi reietti).
Continua a piovere ma noi ciarliamo con la tipica velocità di crociera da ipermercato, senza accorgerci arriviamo ad una bella chiesetta vicino al Folatone.  Qui due eventi cambiano la giornata, prima il ragazzo subisce uno stiramento, rallentiamo ulteriormente ( ma non si abbandona nessuno negli abissi della classifica, la fraternità e l’idiozia ci fanno da collante), poi incontriamo un vecchio, assistente di gara, il fungaiolo ci fa fermare 10 minuti a parlare di funghi con il vecchio , tipologie, zone, ricette tipiche…
Ripartiamo di buon passo , verso Presa Cattero, talmente buono che una signora di 70 anni ci supera, spronandoci “ forza siete giovani !” e noi  a lei “ siamo giovani dentro, ma fuori siamo da rottamare”.  Proseguiamo , su tutto il tragitto ci sono persone che ci incitano, ridono con noi, e intanto la pioggia si arresta un po. Paesaggi e colori splendidi!
Il passo ora è buono, anche il cako era buono, la strada nel bosco è corribile anche per noi , poi tutto ad un tratto un ammonimento netto e imperativo dal fungaiolo “ ATTENTI, FERMI !....UNA GARITULA ! “ Quindi passiamo i successivi 10 minuti a guardare il sottobosco alla ricerca dei funghi, mentre il nostro mentore fungaiolo ci enuncia i sistemi di essicazioni, ripartiamo rinvigoriti dalla immagine di un risotto ai funghi.
Non vediamo nessuno avanti,nessuno indietro, pensiamo: “ siamo primi!” Fino a che vediamo un cartello SALITA DELLA MORTE, la affrontiamo con un rosario in mano, denti stretti, il ragazzo non molla, nonostante il male ad una gamba, il fungaiolo invece ne molla una, io sono dietro….l’odore mi accompagnerà per tutto il trail.
Ribattezziamo la salita successiva “ della bestemmia” non ce la facciamo a tenere la velocità di crociera, sembriamo 3 vaporetti, la salite successiva in località Colle Braida diventa la “salita della vergogna” ebbene sì la facciamo in ginocchio.
Una signora sul tracciato, con le sue mucche, si gira dalla altra parte per non vedere un tal indecoroso  spettacolo.
Finalmente salite finite, un lungo rettilineo per chilometri, corriamo un pochino, ora piove pesantemente, il ragazzo con noi , vista una auto della assistenza,  inzuppato e dolorante accusa il colpo e ci dice “ voi andate, io mi fermo qui e mi ritiro”, il fungaiolo allora con antica saggezza afferma” scegli hai 3 possibilità o prosegui con noi, o ti abbattiamo o peggio ti mando mia moglie con la macchina”. Il ragazzo alla idea riprende il cammino al trotto.

La pioggia ora è talmente fitta che si pensava  di portare la prossima volta i boccagli per respirare, Dopo un po’,  un assistente ci dice “ DAI MUOVETEVI CHE E' ORA DI PRANZO ED IO STO ANCORA QUI AD ASPETTARE VOI ALTRI! LA PROSSIMA VOLTA PORTO IL FUCILE !”  Viste le velate minacce , decidiamo di saltare un ristoro, corriamo ancora sotto una pioggia battente, al ragazzo sono venute le branchie, io simulo uno stile libero per cercare il migliore assetto, il fungaiolo fa un pezzo di strada con noi e un pezzo di ricerca nel bosco… finora 5 garitule e 2 colombini.
Quindi dopo circa 4-5 ore noi del fondo classifica arriviamo in fondo alla gara, dove un gentile signore di origine calabrese, ci incita o meglio ci minaccia di andare veloci, non ho capito bene cosa ci ha detto, ma di sicuro non era la ricetta del capriolo con polenta, ci conforta solo l’ultimo cartello
DISCESA PERICOLOSA ATTENZIONE!,
Culate a ripetizione ma vediamo l’arrivo. Come di solito tanti applausi non tanto per le prestazioni, ma perché il nostro arrivo è un ”rompete le fila”, finalmente tutti possono andare nelle loro case.
Sul traguardo vediamo la fidanzata del ragazzo, arrivata 2 ore prima, in lacrime , felice di vedere il suo eroe che davano già per disperso.
Io e il fungaiolo ci andiamo a cambiare, comprendiamo ora come funziona la tortura della goccia, dopo 4-5 ore di “corsa” sotto la pioggia battente, non riusciamo più a sopportare il rumore delle gocce in testa. Ci cambiamo completamente e siamo pronti per raccontare le nostre vicissitudini ai posteri.
Il mio terzo tempo e il pranzo (gentilmente offerto dalla organizzazione della gara, sempre presente, attenta e disponibile) lo passo con i miei nuovi amici Orchi, brava gente, con la quale spero di passare ancora bei momenti insieme, racconto parte delle mie avventure, loro divertiti non credono ad un tale stato di insanità e soprattutto al tempo che ho messo per finire la gara, sinceramente non so quanto ci ho messo a finire la gara, ero troppo concentrato a godermi i paesaggi, la compagnia di coloro che ho incontrato e ad arrivare ultimo.



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