giovedì 24 luglio 2014

Bici MTB anello alta Val Pellice Bobbio - Rif.Barbara - Colle Barant - Rif.Jervis (To) 23 Luglio 2014

Foto Bici mtb anello Alta Val Pellice

Dal racconto dell'OrcoPinoR

Sono passati solo dieci giorni dall'Ultra Trail Tre Rifugi Val Pellice che ha segnato la nostra ultima presenza qui in Val Pellice.
Ci ritroviamo oggi 23 Luglio 2014 in quattro Orchi; OgreDoctor, OrcoVic, OrcoCicillo e OrcoPinor.
Siamo pronti per goderci questo giro ad anello in Mountain bike dell'alta Val Pellice, ecco i caldissimi numeri;





- Ritrovo e partenza ore 6.30 a.m. Rivoli
- In macchina fino a Bobbio Pellice(To) 700 slm
- Salita dalla Comba dei Carbonieri al Rifugio Barbara Lowrie 1750 slm (asfalto), 10 km e 1000D+
- Salita dal rifugio Barbara Lowrie al colle Barant 2400 slm (strada bianca) 7km e 700 D+
- Discesa dal colle Barant al rifugio Jervis 1700 slm (sterrato rifatto 2010)
- Discesa dal rifugio Jervis a Villanova 1200 slm  e poi a Bobbio Pellice (strada bianca e asfalto)

Per un Totale di 38km 1700D+

Mancava questo bell'anello nelle salite degli Orchi Trailers Sezione Ciclismo sottosezione Cacciatori di colli.  L'idea di intraprenderlo è stata rafforzata dal rifacimento, di questi ultimi anni, dello sterrato che dal colle Barant porta al Rifugio Jervis.
Riusciamo a partire ed inforcare le mtb alle 8.00 a.m. da una silenziosa Bobbio Pellice. Che differenza con la mattinata del 13 Luglio 2014 quando la piazza brulicava di atleti, organizzatori e tifosi. La musica, i colori sgargianti dei trailers che ti mettono sempre allegria, i visi degli atleti; felici, speranzosi, dubbiosi, preoccupati...
Oggi una piazza triste, un caffè e via in discesa per andare ad infilarsi nella Vallone della Comba dei Carbonieri, terribile salita asfaltata di un buon manto che in 10km e 1000D+ porta al Rifugio Barbara Lowrie
E' il caso di ribadirlo non è una salita per tutti. Per i primi cinque chilometri nessun tornante, trattasi di rampe secche dove registriamo pendenze intorno al 20%, con media per tutta la salita di circa 12%.
OrcoVic e OrcoCicillo partono a manetta ma dopo il primo chilometro le pendenze li convincono a ritmi più blandi dei 4 - 5 km/h.
La difficoltà a volte accentuata da rare macchine che salgono a rif.Barbara e che ci vogliono superare. La strada stretta  costeggiante il torrente Ghiacciaro è un budello ed immaginate cari lettori, cosa possa significare salire nei fine settimana durante la stagione estiva.
I primi sei km i più duri, poi le pendenze più abbordabili e la gamba già calda permettono di godersi il catino montuoso della Comba dei Carbonieri.
Ecco lassù il Monte Manzol 2933 slm  e alla sua sinistra il colle omonimo 2700 slm che ha visto transitare la 39° edizione dell'Ultra Trail Tre Rifugi. A fianco il Monte Granero 3171 slm.
Il rifugio Barbara Lowrie inserito in questo piccolo altipiano è la nostra prima sosta, i mille metri di dislivello li sentiamo tutti e ci concediamo una seconda colazione, sono circa le 10.00 a.m.
Gruppi giovanile di Trekker si muovono mollemente per il rifugio, ottimo punto di riferimento per i trekking intorno e vicino al Monviso da qui i colli:
-  Colle Barant in comunicazione con il rif.Jervis
-  Colle Manzol in comunicazione con il rif.Granero
-  Colle della Gianna in comunicazione con il Pian del Re

Non abbiamo molto tempo poichè la finestra meteo accettabile ci concede solo la mattinata e cosi che rifocillati riprendiamo la nostra salita che ci porterà in 8km e 700D+ al Colle Barant 2400 slm.
Su una bella strada militare con ottimo fondo  le nostre bici da Cross Country ringraziano sentitamente.
I panorami adesso si fanno apprezzare, questi otto km sono parte del tracciato della gara Tre Rifugi, la pendenza tipica delle strade militare d'alta montagna; costante, sicura, con bei tornanti.
Nuvole da Ovest già avvolgono le vette, le previsioni precise di S.Nimbus si avverano...oggi pomeriggio non eviteremo gli acquazzoni.
La salita ci permette di respirare alla Conca delle Marmotte, prima dello strappo finale per il colle Barant.
Veniva chiamato colle dei Baracun per via, credo, della casermetta abbandonata al colle, trasformata in seguito in casa Cantoniera e successivamente, ad anni alterni,  in Rifugio Barant ben inserito nel circuito trekking della Val Pellice.
Vediamo scendere dal Rifugio Barant un gruppo giovanissimi di un Trekker parrocchiale, mi rivedo in loro...quando ragazzino con i preti, apprezzavo le prime fatiche della montagna, quando a 12 anni ti portavano da Gressoney St.Jean(Ao) al Rifugio Mezzalama 3036 slm.
Il rifugio Barant 2400 slm  oggi è aperto, entriamo per curiosare; i pavimenti rifatti, l'esterno in pietra...un bel punto di appoggio ma non saprei dirvi come sia la cucina o i dormitori.
Con un bel panorama sull'alta Val Pellice ci prendiamo la nostra sosta  prima di affrontare la discesa che ci porterà nella conca del Prà al Rifugio Willy Jervis.
Ottimo lo sterrato, sulla base della strada militare, rifatto nel 2010.
In venti minuti circa siamo alla conca del Prà, attraversiamo con le bici il Torrente Pellice che qui alla Conca è docile come un'agnellino.
la sosta al Rifugio Willy Jervis per il nostro pranzo. Già seduti ai tavoli esterni Orcocicillo e OgreDoctor che innaffiano i loro panini con una generosa bionda Poretti.
La vista sulla conca, il cibo e la birra ci rimettono in pace con il mondo in questo momento attraversato da notizie ferali; l'aereo abbattuto in Ucraina, l'ennesima Intifada in MedioOriente, lo spostamento della nave Concordia dopo il naufragio.
Il cielo sempre più carico di nubi ci fa decidere, nostro malgrado, di anticipare la partenza verso Bobbio Pellice per chiudere l'anello.
Ci aspettano mille metri di dislivello negativo prima su un ottimo sterrato fino alla frazione di Villanova 1200 slm e poi su asfalto fino a Bobbio dove prima di arrivare ci coglie l'acquazzone estivo.
Una pioggia calda che ci bagna tutti.
Arriviamo a Bobbio alle 14.00 umidi e felici.








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