venerdì 28 giugno 2013

Gran Paradiso Trail & Granta Parey Tour Rhêmes-Notre-Dame (Ao) 22 Giugno 2013

Foto Gran Paradiso Trail
Sito Gran Paradiso Trail

Dal racconto dell'OgreDoctor
La valle di Rhemes è una splendida vallata dal fondo pianeggiante, tipicamente glaciale, che si rispecchia totalmente nel tipico paesaggio alpino. Nel comune di Rhêmes-Notre-Dame, in frazione Chanavey, si trova il centro visitatori dedicato al mondo degli uccelli ed in particolare al gipeto, l’avvoltoio scomparso sul nostro territorio a inizio secolo e reintrodotto in alcuni parchi alpini attraverso un progetto europeo.
L'alta valle si apre in uno scenario di morene e ghiacciai che scendono dalla Granta Parey e dalle altre vette della zona: il bianco dei seracchi dei ghiacciai di Lavassey, Fond e Tsantelèina contrasta con il verde dei vastissimi boschi sottostanti di abete rosso e larice. La zona è particolarmente interessante per la fauna, dalle marmotte, sempre all'erta verso ogni possibile pericolo, a stambecchi e camosci al pascolo sui prati di alta quota e ai numerosissimi uccelli dei boschi del fondovalle.

In questa splendida cornice sabato 22 giugno si sono disputate due gare, che per la situazione della neve in quota, nonostante l'aumento delle temperature degli ultimi giorni, non hanno potuto varcare il colle dell'Entrelor e scendere nella Valsavarenche: Il GranParadisoTrail: 47 km D+ 3200 e Il Granta Parey Tour che coincide per la prima parte con il Gran Paradiso trail di km 34 e D+2000.

La nostra avventura di Orchi (OgreDoctor e OrcoGiovanni) inizia la sera prima della partenza. Raggiungiamo la valle di Rhemes, dopo una frugale cena in famiglia, verso le 21.00 e qui incontriamo l'OrcoRobertoA che ci ragguaglia sulle ultime notizie dell'organizzazione. E' tardi e rimandiamo alla mattina successiva il ritiro del pacco gara (non troppo ricco, per la verità, considerando il prezzo dell'iscrizione: una maglietta, qualche gel e una borraccia in plastica)...sigh!
L'albergo scelto è il GrantaParey Hotel, scovato su internet con Booking.com che soddisfa in pieno le nostre aspettative. Una breve passeggiata verso il centro del paese per una birra e una chiaccherata con altri corridori e poi, dopo una rapida occhiata al materiale, si va a dormire.

L'indomani sarà una gara diversa dalle altre, in totale relax, senza l'ansia di dover fare a tutti i costi il tempo. Ho promesso al mio amico Giovanni, che mi ha iniziato al mondo del trail, di correre insieme e così abbiamo fatto dall'inizio alla fine, condividendo anche la decisione di ritirarci al 27 km a soli 4 km dal traguardo.

L'ultima salita sino alla stazione di arrivo dell'impianto sciistico di Chanavey, per ritornare a Rhemes era, in effetti, un po' indigesta, soprattutto per la scelta, infelice, di far transitare gli atleti nei pressi del traguardo per poi allontanarsi nuovamente per l'ultima parte. Una vera mazzata psicologica per molti, a giudicare dall'elevato numero di ritirati in entrambe le formule di gara.

La prima parte, è stata davvero bella, come solo i percorsi in alta montagna possono essere: due salite ripide, ma non lunghissime, inframezzate da traversi in parte su mulattiera e in parte su sentiero, che ci hanno condotto senza un minimo di noia fino al rifugio Benevolo, incorniciato dalle montagne del fondo valle, ancora in una veste invernale; la discesa dal rifugio, lunga e divertente. Siamo in quota (2400 mt) e la mancanza di allenamenti in altura un po' si fa sentire.

Un occhio al dislivello: un migliaio di metri! Non siamo che a metà della fatica! Presto il falso piano lascia il posto ad un'altra salita di almeno 500 D+ su un bel sentiero nel bosco.

La gara ora è un po' anonima, si percepisce, che il tracciato è stato un po' recuperato all'ultimo momento per cause di forza maggiore.
Discesa verso Chanavey e passaggio nei pressi del traguardo. Durante la discesa, buttiamo l'occhio alla salita lungo la pista di sci, un autentico muro, ma ormai non ci sono più le motivazioni per continuare... Sarà per un altra volta. E' stata comunque una bellissima giornata di trail.

Per essere una prima, bisogna ammettere che è stata organizzata con molta cura e attenzione per i particolari. Alla partenza era presente anche un big del mezzo fondo italiano, Gennaro Di Napoli, come ambasciatore della Puma, main sponsor della competizione.

Unico neo, la scelta del mese di giugno, un po' a rischio come stagione per le condizioni della neve in alta montagna, ma il calendario è talmente ricco di proposte che probabilmente è stata una scelta quasi obbligata per non entrare in conflitto con le altre manifestazioni del panorama valdostano.

Sul percorso lungo (47 km per 3200 metri positivi) miglior tempo per Franco Collè in 5h 31'  44" nonostante un errore di percorso sotto il vallone dell'Entrelor che gli è costato circa mezz'ora. Davide Cheraz è giunto secondo a 13', e Loris Vuillen terzo a quasi 20' da Collè. Raffella Miravalle ha vinto tra le donne in 6h 23' 47".  A 1h 03' Alessandra Perona, e ad altri 5' Carmela Vergura.

Per il percorso corto vittoria di Dennis Brunod in 3h 10' 43", quasi 24' in più per Luigi Cocito secondo classificato, altri 7' 30" per Marco Bethaz al terzo posto. Tra le donne del corto ha vinto Gessica Giusto in 4h 38' 22", tallonata a 2' 30" da Doore Anouk. Ad altri 10' 30" Alice Naudin.

W gli Orchi
 

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