domenica 3 febbraio 2013

Racchette punta dell'Aquila Val Sangone 3 febbraio 2013

foto Racchette Punta dell'Aquila Val Sangone (To)

Dal racconto dell'OrcoIng

Beh, il nome di per se stesso è già altisonante.
Seggiovie Dell’Aquila  srl – Villaggio Alpe Colimbino (non Colombino) n° 1, Giaveno, Torino -Tel 011- etc    Si capisce benissimo che esiste solo  il n° 1 e poi il nulla.
Il sito ufficiale ci accompagna con Google maps e l’Omino di Street View- Con la telecamera  si vede l’ultimo tornante giusto in prossimità dello stacco segnalato dal  nostro onnipresente CAI per la Rocca Parei, la Villa adiacente ed un tratto di strada. Poi più nulla- Anche Google si è vergognato del nostro scempio! La famosa Alpe Colombino, come meglio ce la ricordiamo, è li davanti,  a circa 1250 m di quota , su un brullo piazzale in terra battuta, tra la pista del ghiaccio e la  ambiziosa casetta prefabbricata della scuola di Sci. Peccato che a corollario ci sia anche il famigerato Condominio anni 70. Sorto ad immagine ma non somiglianza  dello Ski total  delle stazioni Francesi  tipo Avoriaz o Tignes in formato petit,  riesce a condensare in una unica realtà, una pizzeria, bar, ristorante, mini condominio ed albergo. Pretesa invero eccessiva che infatti deve scontare la nostra megalomania degli anni del nostro boom, senza averne avuto gli investimenti e soprattutto la lungimiranza  di insediamento sul territorio in una valle povera che tutto aveva bisogno tranne che orrendi insediamenti  ricettivi di squallida presenza ed ancor peggio di  impianti di risalita meccanizzati per recuperare frotte di turismo domenicale che risalivano faticosamente la grande strada  Romana  che da Ponte Pietra, attraverso la Maddalena e Pra Fieul  adduce sull’Alte Vette.
Ma finita la ubriacatura del  Boom economico e  dello sci domenicale, il Condominio resta immutato a ricordarci le nostre passate velleità e  la nostra piccola Grandeur,  e  pur  continuando  a somministrare un pessimo caffe’ a € 1,10 , si percepisce chiaramente che moltissimo è cambiato.
 In circa 23 anni di dismissione dei famigerati impianti,  1 seggiovia e 3 skylift, lentamente il turismo eco-sostenibile  si sta riappropriando della montagna. Un turismo quasi a km 0  che in poco spazio-tempo ci proietta  nel cuore dell’Orsiera, giusto in faccia al Rocciavre’.
Scialpinisti, camminatori, racchettari, corridori,  Orchi –trailers, giovani ed un po’ meno giovani, anzi vecchi, donne per nulla alpiniste,  diventano  per un giorno i veri attori non protagonisti della montagna. La risalita della brutta pista che ancora ferisce il primo tratto della montagna fino al primo skilift,  è un tripudio della democrazia  alpestre, la vera democrazia del Pedestre Umanoide, che vede risalire per l’ acclive  pendio uno folto stuolo di  ansanti camminatori.
Ed ecco che 6 Orchi 6, Pino R, Pino Car, Marcello, Antonio, Praturlon ed il Mauro sottoscritto, dopo il caffè di cui sopra(sig!), decidono di affrontare la Lotta con L’Alpe (Colombino).
Beh le intenzioni invero erano smodate ma il caldo ed il Foehn ci rappresentano una risalita piuttosto spelacchiata.  Lasciate sci, pelli e qualche ciaspola , ci si incammina per la strada. La giornata meravigliosa in assenza totale di vento, incredibile, ci fa gustare la bellissima gita.

Finalmente troviamo tracce di neve verso la intermedia della seggiovia che presto si trasforma in una pista di neve dura. Le pedule permettono una veloce risalita, qualcuno calza le Ciaspole.
La crestina dopo l’arrivo del grande impianto è alquanto dura e occorre prestare attenzione all’appoggio. La facilità dei passaggi non deve far dimenticare  che una scivolata può essere  fatale su questi pendii. Comunque finalmente si arriva in cima. Vista eccelsa con tanto di fotografia panoramica e anche piccolo studio per una prossima gita esplorativa  per collegamento dalla punta fino ai Tre denti di Cumiana, passando per il Colle Esperina.
Unica nota dolente, che in punta, il duo Praturlon- Mauro, 133 anni tot,  deve aspettare lungamente la retrostante ed ansante schiera degli Orchi!



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