sabato 2 febbraio 2013

Bici MTB Morenica Trail Rivoli 2 Febbraio 2013

Foto bici MTB Morenica Rivoli (to)

Dal racconto dell'OrcoPinoR
In memoria di Gian Piero Cupia mancato a soli 33 anni il 25 aprile 1970, qui un estratto del suo libro "ALPIGNANO COM'ERA" stampato post mortem.


Circa 230 mila anni fa' il clima cominciò a  cambiare.
A tutta prima non parve essere nulla di catastrofico.
Il limite delle nevi persistenti scese a 1000-1200 s.l.m.: la temperatura media estiva diminuì di qualche grado; le precipitazioni annue aumentarono; gli esseri viventi dovettero avvertire il cambiamento, ma senza soffrirne troppo.
Poi il meccanismo climatico così messo in moto, parve non potersi più arrestare a causa del suo stesso procedere: le condizioni ambientali negative richiamarono altre precipitazioni che condensarono in neve finchè nevati e valanghe rovinarono tuonando nei circhi sottostanti e lungo i pendii delle montagne ad ammucchiarsi a valle e qui, continuamente alimentati si consolidarono in ghiaccio che cominciò ad avanzare.
L'avanzata durò 45 mila anni.
Era ormai la terza volta, dall'inizio di quel periodo della storia della terra che i Geologi avrebbero chiamato Pleistocene.
In cima alla nostra Valle scaldandosi fra loro vari rami, un solo fiume di ghiaccio sboccò per la stretta di Chiomonte a Susa; qui si fuse con quello che scendeva dal Cenisio e raddoppiata la mole si gettò alla conquista della pianura sottostante.
Rupi e creste dei contrafforti laterali scomparvero sotto la plumbea coltre; anche la vetta del Pirchiriano che avrebbe ospitato -molti millenni più tardi- l'Abbazia di S.Michele, ne venne coperta.
Le rocce erose, sbriciolate, striate, levigate, segnarono per sempre il cammino.
Infine, allo sbocco della vallata il ghiacciaio non più sostenuto sui lati dalle montagne, s'accascio dilagando nella pianure ed allargando la sua fronte in un amplissimo semicerchio.
Soltanto con il mutar delle condizioni ambientali, un clima più temperato provocò la lenta ritirata dei ghiacci, che tornarono ad annidarsi tra le vette ed i dirupi lasciando a segnare il limite estremo cui erano giunti, colline di detriti trasportate a valle nel millenario procedere; sabbia, ghiaia, ciottoli, massi immani.
Le morene. In qualche caso, esse crearono veri anfiteatri collinari (così detti per la loro disposizione a semicerchi), ed in tal modo nacque l'anfiteatro di Rivoli.

Ed è su questo splendido anfiteatro che oggi si svolge il nostro trip.
Ritrovo al castello di Rivoli con gli Orchi : Fiorenzo, PinoP, PinoR, Antonio, PieroNipote
A fare strada il Piero nipote dell'Orco PinoP.
La vendetta è un piatto che va consumato freddo. Così si dice,  e così è stato a parere mio.
Neofiti dei single track  che la collina morenica offre, sia io che l'OrcoAntonio e l'OrcoFiorenzo.
Addirittura l'OrcoFiorenzo credo che sia alla prima uscita in MTB.
Nessun problema sino al lago Pessina, ma una volta inforcati i single track, le difficoltà iniziano a palesarsi e il mezzo diventa un cavallo imbizzarrito che decide di fare ciò che gli pare.
Ripide salite su pietre viscide affioranti, ripide discese con massi disposti a piacere ... ci vincono e spesso e volentieri finiamo a terra.

L'OrcoFiorenzo con poca dimestichezza delle bici scopre l'esistenza delle marce, ma con un coraggio da leone le discese le aggredisce e le salite le vola.
Piero si prende la sua rivincita dopo il trip dell'autunno passato a cui rimando ;
Gita MTB al Collombardo
Abbiamo solo da imparare da questi ripidi e tecnici sentieri ma al fine arriviamo al Monte Cuneo (Moncuni) quasi sani e salvi.
Per la discesa Piero sceglie l'ormai famoso il sentiero delle radici, non propriamente facile e da fare a tutta velocità. Poi sempre su bei sentieri veloci chiudiamo il trip ritornando al castello.
Mi regalo una foratura che definitivamente mi farà decidere di cambiare una camera d'aria più volte riparata.

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