lunedì 31 dicembre 2012

Trail autogestito Monte Pietraborga 23 Dicembre 2012


Dal racconto dell'OrcoIng (foto Vittorio Duregon)
La Domenica dopo  la serata del 21  degli Orchi in punta al  Musinè, viene dedicata ad una attività di scoperta o ricerca di nuovi itinerari.
Le vallate Torinesi sono ricche di percorsi naturalistici ed è dunque il momento di individuare nuovi itinerari o meglio aprire i nostri orizzonti  su nuovi percorsi locali di allenamento, oltre il già consunto Musinè, Aquila, Sacra di San Michele  o Val della Torre.
Vittorio Durengon con fiuto e preventiva conoscenza  di alcune zone limitrofe, propone pertanto il trail al Pietraborga ( Quota 926 slm)
Il Pietraborga costituisce l’ultima propaggine della costiera che partendo  dal Monte Sangiorgio sopra Piossasco  si  dipana fin contro la cava di Trana, costituendo un baluardo naturale della Val Sangone. Esso fronteggia in tutta la sua lunghezza  la ben più lunga dorsale che parte dai Tre Denti di Cumiana e  che attraverso il Freidour, , arriva fino alla Punta dell’Aquila ed al Col della Russa, per poi qui innestarsi nel gruppo Orsiera Rocciavre.’
Il trail autogestito parte da Sangano, quota  348 ml, lasciando l’auto  circa 500 mt dopo l’intersezione della strada statale di Sangano, nei pressi della sbarra che da accesso alla polveriera ed alla casa soggiorno..
Le indicazioni sono la frazione Le prese ed il cippo dei partigiani. Infatti dopo circa 1 km di ottima strada sterrata  completamente ricostruita, si giunge al famoso cippo , testimonianza della morte di circa 10 partigiani  avvenuto in seguito ad uno scontro armato contro una colonna tedesca per la conquista della locale polveriera. Qui comincia il sentiero per le frazioni Le Prese, ma noi si prosegue per circa 100 mt fino al termine della sterrata e iniziare il sentiero che prosegue sulla dorsale che domina Sangano e che  in circa 40’ ci porterà sulla sommità del Pietraborga. Sentiero corribile per 2/3 del suo sviluppo e che nella parte terminale diventa  leggermente più ostico ma comunque sempre ben tracciato. La cima del monte è un punto panoramica eccezionale con vista dal Monviso a tutta  la catena alpina. Discesa di circa 80 mt fino a raggiungere la sottostante strada sterrata che sale da Pratovigero e che percorreremo per circa 2 km sul filo del grande crestone del Monte Sangiorgio, fino a toccare il Sito Celtico. Grande sorpresa nel  vedere questo fantastico agglomerato di Menhir locali che rivelano una antica storia databile  al 4° millennio a.C. e sicuramente  offrono tracce di un primitivo insediamento, per la cui descrizione rimandiamo al seguente estratto del cartello  presente in loco:

 “Tra le testimonianze del megalitico torinese, rientra a pieno titolo l’area del monte PietraBorga nei comuni di Trana e Sangano. La valle si svilupa alla sinistra  dell’omonimo fiume, restringendosi ad imbuto nella zona di Trana, dove lo sperone del monte citato divide  la alta valle dai comuni sottostanti di Sangano, Reano e la pianura Torinese. La posizione dell’area fu scelta nell’antichità  come luogo defilato e soprattutto per l’ottima visibilità, oltre che per la ricchezza di sorgenti  e l’esposizione solare. In sito sono conservate le vestigia  di una area culturale megalitica, presentandosi come raggruppamento di grossi Menhir di notevoli dimensioni., databili intorno al Neolitico finale-prima età del rame, 4000 – 2800 a.C.
Si nota una evidente frequentazione posteriore intorno all’età del Ferro (VII –I sec a.C.) testimoniata da  alcune coppelle incise su roccia, mentre sono rintracciabili cruciformi medioevali in funzione esorcizzante del più antico culto pagano, che trova riscontro nelle leggende locali che collegano il pianoro alle streghe, (Masche) e agli  spiriti del bosco. Le stesse incisioni si ritrovano anche nella zona del rifugio del Gravio, datate intorno al 1300 d.C.
Tale area è in contatto visivo con  altre testimonianza megalitiche  del Monte Ciabergia a  Sant’Antonino di Susa. Si nota anche  un raffronto con  il sito francese del Monte Lohere nel Massiccio Centrale nella Languadoc settentrionale, del tutto simili per la disposizione e tipologia dei Megalti, ovvero realizzati  con pietre trovate in sito.”

    Proseguendo nella nostra corsa  in piano si raggiunge in breve le antenne dei ripetitori e infine si lascia la sterrata per proseguire in cresta ed in discesa su un malagevole sentiero fino alla Montagnazza (892 slm) ed al colle di Pre (836 slm). Qui incrociamo la strada sterrata che porta alla frazione Le prese e che percorreremo in leggera salita appunto fino alla fraz Le prese inferiore. La strada prosegue, ma a questo punto conviene innestarsi su un bel tracciato naturale da Mountanbike che a rotta di collo  in mezzo al bosco in circa 20’ ci permette di ritrovare la polveriera e la strada asfaltata.
Sono circa 14 km di percorso con un Dislivello positivo e negativo di circa 700 mt e un tempo di percorrenza di circa 2h 15’
Ma questo è solo il principio. Dal Colle di Pre comincia un altro sentiero che in circa ½ ora ci porterà sul Monte San Giorgio ed un altro itinerario da studiare e trovare per poi ritornare a Sangano. Altra storia.

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