Foto Alpe Marathon dello Zerbion di Andrea
Classifica Alpe Marathon dello Zerbion 2012
Sito Alpe Marathon dello Zerbion
Dal racconto dell'OrcoCamola
Chatillon 8 luglio 2012 – Alpemarathon dello Zerbion .
L’Alpemarathon è una gara bellissima. E’ una maratona competitiva inserita in una
manifestazione podistica non competitiva più grande intitolata BALCONATA DEL MONTE ZERBION. I percorsi a
disposizione sono di km 6 - 12 - 14 - 20 – 30 - 42. Insomma ce
ne per tutti.
Decido di unirmi al gruppo di amici del negozio di Roberto con i
quali qualche volta mi alleno. Alcuni
fanno la 20 km mentre io e Mario decidiamo di cimentarci sulla 42.
La maratona parte alle 7.30, ci tocca quindi una bella levataccia
con partenza da Rivoli 5.30.
Giunti a Chatillon la meteo non promette niente di bello. Infatti, scesi dall’auto, cominciano a cadere
le prime gocce. Al colpo di pistola
piove; sappiamo che i temporali ‘residui’ dovranno esaurirsi in mattinata ma
partire bagnati per una maratona del genere ci preoccupa un po’. Il percorso è veloce e, a mio avviso, adatto
agli stradisti. Più o meno sono 8 km di sentiero, 15 km di strada sterrata e 18
km asfalto. Nei primi 20 km si sviluppa
quasi tutto Il dislivello ( 1300 D+); nella seconda parte di gara si scende e il
percorso è veramente tosto. Si corre su discese asfaltate ripidissime interrotte da rampe improvvise e tratti di
sentiero. Le gambe sono continuamente in tensione. Non mancano lunghi tratti di sali scendi su strada
statale.
Partiamo e usciti da Chatillon il percorso si fa bello e molto
vario. Dico a Mario che se non fosse per la corsa certi posti non li avrei mai
visti. Personalmente tutte le volte che sono stato in Valle d’Aosta ho sempre
puntato dritto alle montagne senza mai considerare le borgate e i sentieri di
bassa quota; oggi abbiamo l’occasione di vedere questo bell’angolo di valle
centrale.
Poco prima del km 10 comincia a diluviare. Facciamo finta di
niente e ci chiediamo se il resto del gruppo è partito per la 20 km. Alla
partenza non ci siamo incontrati e ingiustamente ce la prendiamo con loro: “Secondo
me non sono neanche partiti da casa … vedrai. Hanno visto il tempo e ci hanno mollati qui a
faticare da soli”. Per fortuna
inforchiamo un bel sentiero sul quale siamo più riparati e anche l’umore ne
trae beneficio. Saliamo in un bosco molto bello dove, segnalato, vediamo un larice secolare. La sensazione è quella di essere a buon punto
della salita. Ha smesso di piovere e mi sento bene. Ho
allungato il passo e velocemente arrivo al primo ristoro di Promiod. Faccio
qualche foto alla borgata e riparto. Sul sentiero più in basso vedo arrivare
Mario. Sta salendo veloce e con un cenno ci salutiamo.
Si continua su strada sterrata in leggera salita che agilmente porta
al km 20 dove termina la salita e per così dire si ‘scollina’. Siamo a Chenez,
un paio di baite a quota 1745, il punto più alto. Finalmente le nuvole si dissolvono ed un bel sole
riscalda l’aria e asciuga le maglie bagnate. Cavoli che posto! E’ stupendo,
sembra di correre sospesi, il panorama è fantastico.
La discesa su
strada sterrata ci porta alla borgata di Nissod che, come si vede dalla ‘batteria
di griglie’, sta preparando la sua festa. Un lungo tratto di asfalto ed ecco Perriere.
Da qui in poi ricordo un susseguirsi di discese ripidissime, svolte improvvise
su sentiero, attraversamenti vari di strade e borgate. Mi rendo conto che siamo
giunti a Saint Vincent quando una ragazza al ristoro dice: “Dopo la gara venite
alle Terme?”. Terme? Siamo così provati? Non so cosa dire e nascondo la faccia
nella fetta di anguria che sto ‘mangiando’.
Il caldo comincia a farsi sentire.Riparto e a malincuore mi rendo conto che il percorso non va in direzione di Chatillon.
Un lungo giro ci porta a fuori alla frazione Cillian per poi farci rientrare a Saint Vincent lungo la strada statale. Da morire! Nel centro storico c’è tanta gente e cerco di darmi un contegno nascondendo caldo e fatica. Il cartello dell’ultimo chilometro mi dice che è quasi fatta. “Guarda sta arrivando Camola!” all’arrivo incontro gli amici che hanno corso la 20 km. Roberto, Patrizia, Daniele, Paolo e Gabriella stanno attrezzando il pic-nic e mi offrono subito cibo e bevande. Siamo felici di aver corso in un posto così impegnativo e bello. Arriva Mario anche lui visibilmente soddisfatto. E’ la prima maratona in montagna e per l’occasione ci vuole proprio una birra.
Sono circa le tre di pomeriggio e sul bel prato dell’arrivo si mangia, si ride, si sonnecchia... insomma si sta bene. Ciao. Andrea
fantastico, sempre complimenti per la costanza, io in questo periodo mi sono dato a qualche garebbe breve per riprendere un po' di fluidità di corsa però, la voglia di trail mi è già ritornata..... per ora sono iscritto solo all'arrancabirra, ma quella fa' storia a se...
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