domenica 27 dicembre 2009

Nasce la MORENICA TRAIL 27 dicembre 2009



Nel Mese di Dicembre 2009 , gli Orchi in collaborazione con il GS Murialdo di Rivoli danno vita alla MorenicaTrail di Rivoli.
E' la naturale evoluzione della gara podisitica 'Rivoli Correndo nei boschi'.
Lo scopo della MORENICA TRAIL sito www.morenicatrail.it , e' quello di divulgare al territorio della provincia di Torino , la conoscenza della bellissima morenica glaciale alle porte di una citta' Olimpica.
In Bocca al lupo a tutti gli organizzatori.
Il Trail ha gia' un suo sito www.morenicatrail.it.

lunedì 21 dicembre 2009

ViaLatteaTrail 19 dicembre 2009

Foto Race Via Lattea Trail 2009
Foto Prova Via Lattea Trail 2009
Classifica Via Lattea Trail 2009

Dal racconto dell'OrcoPinoR
Come si fa a non partecipare alle gare organizzate dietro la porta di casa.
Impossibile rinunciarvi se poi a organizzarle sono personaggi del calibro di Maurizio Scilla e Nico Valsesia.
Appena proposta la gara a fine Estate 2009, gli Orchi si iscrivono immantinente senza chiedersi quali saranno le condizioni climatiche per quel periodo. Non importa, sia quel che sia. Partire si deve con qualsiasi tempo. Poi si vedrà prenderemo quello che il dio Albios ci riserverà.
Con il passare dei mesi cerco di dare delle spiegazioni alla partecipazione a questa gara unica, come dice MAU, nel suo genere.
Ebbene potrebbe essere tante le le opportunità che mi si offrono. Assaporare le terribili sensazioni di freddo che mio padre ha subito durante la prigionia nei lager tedeschi in Polonia nella seconda guerra Mondiale. Oppure avvicinarmi alle condizioni in cui si trovavano i cercatori d'oro nel Klondike in Alaska. O  perche' no, sentire in parte il freddo pungente degli himalaysti in alta quota.
Tutte queste sensazioni alla portata di mano, a due passi da casa a prezzi modici. Come rinunciare.
Arrivati a dicembre, Mirko propone una ricognizione del percorso per verificare e toccare con mano cosa ci attende.
Riusciamo a provare il percorso il mattino presto del 7 Dicembre 2009 con Marcello, Mirko, Greg, Andrea e Umberto ... prova percorso e materiali ok, arriviamo fino al Col Basset.
Il giorno della gara si avvicina e con essa una perturbazione Siberiana che lenta e inesorabile arriverà con il suo culmine di freddo proprio il 19 Dic 2009. Le condizioni sono perfette ... freddo intenso e assenza di precipitazioni temperature previste al Col Basset e Fraiteve tra -23° e -25°.
Gli Orchi decidono di muoversi in ordine sparso, chi dormira' nella palestra chi dopo la gara farà ritorno a casa.

Cerco di coinvolgere la famiglia con l'aperitivo offerto dalla casa prima della partenza, la possibilità di cenare in qualche locale di Salice D'Oulx. E ancora, il trasferimento da Salice al Sestriere per vedere gli atleti... la festa all'arrivo...tutto inutile nessuno vuole venire a Salice a fare il merluzzo congelato.
Partiamo alla volta di Salice D'Oulx con una splendida giornata di sole e arriviamo al ritiro dei pettorali in perfetto orario, unico inconveniente non riusciamo ad impossessarci della palestra prima della partenza della gara prevista per le 18.00, causa una partita di calcetto. Pazienza ci si cambia all'ATL senza problemi.
Prima della partenza foto di rito con un mostro del Trail qual'e' Corinne Favre.
Alla partenza più che ad una gara di trail mi sembra una riunione di palombari. Tutti vestiti di nero con indosso mute subacquee. Qualcuno da un bar grida << SIETE PAZZI ....>>.
Tra gara corta e lunga siamo 450 partenti. Il freddo è pungente e ai primi passi senti che vorresti avere le narici di un uomo di Neanderthal, narici che preriscaldavano l'aria prima di immetterla nei polmoni. Forse OrcoGreg con il suo nasone e' avvantaggiato ... ecco spiegato il tempo di 3h e 53min.
Noto sul percorso una signora ed una ragazza, madre e figlia?...non so.. si tengono per mano e proseguono di buon passo. Presumo facciano la Vialatterun di 10km, Le sento scambiarsi delle frasi in francese. che bel quadretto.
Scatto qualche foto, ma la mia camera fa quello che puo'. Perdo il contatto con Enrico e Andrea. Ognuno farà la gara a sensazione questa sera. Saremo soli nella notte nella neve con una stellata da urlo.
Al rifornimento di Sportinia, al bar attrezzato a ristoro, troviamo ogni ben di dio. Ma non c'e' fame siamo appena partiti. Si beve abbondante thè dopo avere ricoperto la lingua con vari strati di amianto.
Si riparte alla volta del muro pressoil  Col Basset. Incontro Mauro in arte Dott.Ing.Cav. cosi che decidiamo di fare un pezzo di percorso insieme.
L'ultima salita di 100 metri sopra al Col Basset è segnata da un vento che porta all'abbassamento della temperatura. Tant'e' che i miei guantini sudati da neri diventano bianchi. Non sento più le dita.

Ecco il punto di ristoro sopra il Col Basset. Dentro trovo persone non in grado di proseguire, il personale dell'organizzazione ha il suo da fare. Fuori i cingolati della Taurinense.
Da parte mia, elimino una maglia e cambio la giacchetta leggera con la giacca a vento in piuma d'oca, cambio i guantini con un paio di muffole, bevo un thè e riparto, prossima tappa Sestriere.
Eccola laggiù Sestiere per arrivarci ci vorrà almeno un'ora di corsa. Giu rotta di collo.
Iniziando la discesa vedo trailers che già risalgono, il vento dal versante Sud è ridotto e si sta molto meglio.
Non ricordo di aver visto una stellata cosi bella da anni. Tutto il cielo di Dicembre e' sopra di noi. Il grande Carro si staglia perfetto e la stella Polare è superba. Le sensazioni si solidificano in queste poche righe:
Stelle del cielo
tetto della terra
madre dei trailers
custodi dei sensi


Riusciamo di buona lena con Mauro ad arrivare al Sestriere e vedere l'enorme albero di Natale sulla piazza. In giro nessuno, ma dove sono tutti mi domando. Per quale oscuro motivo alcuni uomini decidono di passare i giorni più freddi dell'anno al colle dove le temperature sono glaciali.
Al controllo del Sestriere, beviamo l'ultimo the' ed in previsione della risalita al col Basset butto giù un gel con un thè' caldo corroborante.

A metà salita del Col Basset incontriamo Giovanni Sortidel famoso trio comico, piuttosto affaticato. Gli offriamo di aggregarsi a noi. E pero' troppo lento, sapremo all'arrivo che si e' ritirato al Col Basset.
La discesa dal Col Basset è uno spasso, corsa a rotta di collo verso Salice con le motoslitte che ci sfrecciano ai lati.
All'arrivo ci riferiscono che il primo arrivato è stato squalificato per mancanza del materiale obbligatorio, che Matteo Ghezzi e Corinne Favre hanno sbagliato percorso e sono stati dirottati alla 10km invece che alla 30km. Cosi vuole il mondo del Trail.

mercoledì 18 novembre 2009

Trail di Portofino 15 Novembre 2009


Foto Trail di Portofino 2009

Dal racconto dell'OrcoPinor
Mi ricordo ragazzo in quei lugli assolati trascorsi nella colonia su a monte di S.Margherita Ligure, Delle discese nella spiaggia antistante, e noi che si imparava a nuotare da vecchi bagnini ormai stanchi.

Ricordo le vie, il giardino della colonia, le urla degli educatori che a fatica tenevano a bada un centinaio di ragazzaci.Pochi flash niente di particolarmente felice.

Ritorno adesso dopo tanti anni ed il borgo parmi sempre lo stesso, le stesse vie gli stessi viali, niente di particolarmente attraente forse per via di questa giornata ostinatamente uggiosa.

Speriamo che la levataccia del mattino (ore 4.30 a.m.) per venire sin qui ne valga la pena. Il percorso previsto è da urlo; S.Margherita, Camogli, S.fruttuoso, Monte di Portofino e ritorno.
Il ritrovo è al parcheggio del negozio Dechatlon a Moncalieri(To), antistante il centro contabile della banca S.Paolo, da noi informatici chiamato Cernobil per via degli edifici color cemento e dalle lunghe ciminiere che sbuffano Dio solo sa che cosa....sembra l'oscura Isengard......

Siamo in quattro Orchi Mirko, Enrico, Marcello e il sottoscritto.
Marcello (OrcoCicillo) è la newEntry ma l'affiatamento è presto fatto.
Lasciamo il palazzo di Saruman e facciamo un viaggio perfetto. Scesi dalla macchina ci fiondiamo in una panetteria ad acquistare abbondanti fette di focaccia ligure da portare a casa. C'è sempre da capire per quale motivo in Piemonte i nostri fornai non riescono a replicarla.

Ci cambiamo al Palazzetto dello sport dove le tribune sono state adibite a spogliatoio. La scelta degli indumenti non e' delle più immediate: novembre, al mare, pioggia, temperatura 16° gradi. Ci sono trailer vestiti da Himalaya ma alcuni da gita marina.
Gli altri Orchi li incontriamo al Palazzetto; Fausto, Anna, Giancarlo..
Ci portiamo alla partenza senza nessuna fretta. Dopo una foto di gruppo, la partenza è tranquilla e procediamo al trotto senza nessunissima ansia da risultato. Il trail e' tranquillità e certezza che stai entrando in natura e vivere in essa ore in assoluta libertà.

Il primo tratto lo facciamo intruppati, stiamo salendo sulle alture antistanti S.Margherita per portarci all'interno della penisola. Piove una pioggia autunnale, a tratti leggera e insistente.
I sentieri fatti di lunghi gradoni di legno, di pietre di terra e di fango. Mai troppo ripidi, dolci e leggeri.
Ai lati alberi tipici della macchia dell'entroterra ligure; castagni, ulivi, corbezzoli, noccioli, pini marittimi e sorbi.
Uno spesso strato di foglie copre il terreno che con esse si impasta e crea l'humus ideale per dare vita, ed e' da questo impasto che nascono gli Orchi. Dalla dea madre terra.

Enrico, Mirko e Marcello li perdo. Troppa la voglia di godermi lentamente questi luoghi.

Si arriva a S.Rocco dall'alto e la vista di Camogli con il suo Golfo è celestiale.
Le case colorate dai pescatori per essere riconosciute durante la pesca, creano una tavolozza di colori unica.
L'insenatura e' stupenda, una veloce foto e inforchiamo il sentiero che da S.Rocco porta a Punta Chiappa chiamato anche il sentiero dell'Amore.
Punta chiappa è l'estremo Lembo del Golfo Paradiso, che lentamente da Monte di Portofino degrada verso il mare e poi ancora verso abissi marini utilizzati nella 2° Guerra Mondiale dai micidiali U-BOOT tedeschi. Ne sono la riprova i moli di attracco presso la punta.

Venivo in gita ragazzo da Nervi portato da Padre Fontana (lo zio dell'OrcoSilver) si pescava sui costoni antistanti l'abisso blu cobalto, piccoli polipi. Si catturavano stelle marine rosse, stelle ragno nere e ci si tuffava dagli scogli. Che emozioni.

Venivo in gita da giovanotto a trascorrere fine settimana selvaggi, a dormire con le cicale e le zanzare, a sentire motori di gozzi e vedere le lampare per i calamari, a meditare, a sognare amori a venire, e chissà che altro.

Adesso ritorno con un altro spirito, ma sono sempre io e rivedere Punta Chiappa mi emoziona tanto.

La via dell'amore è dolce, sinuosa e robusta come solo le passeggiate liguri a strapiombo sul mare sanno essere.
Biondi gli alberi che la adornano e maturi i frutti che le ornano il cammino. PARADISIACO sentiero.
Porto Pidocchio antistante Punta Chiappa è il piccolo porticciolo che serve da fermata ai battelli che da Camogli portano a S.Fruttuoso e al suo Cristo degli Abissi. Questo piccolo luogo dal monte di  Portofino appare, per poi sparire tra limonaie e uliveti e vecchie piante di caki.

Si continua a scendere e nel mentre faccio amicizia con il presidente dei Trailers del Monte Bianco. Due battute sulle gare fatte, sulla sicurezza. Gli rammento della richiesta fatta da Alfredo per il punto UTMB qualificante per la Maratona Alpina di Val della torre. Speriamo bene.

Non si arriva a Punta Chiappa, risaliamo per portarci in alto e poi scendere per un sentiero nervoso verso S.Fruttuoso.
Il sentiero è costeggiato da uliveti in fase di raccolta.
Lunghi teli rosa stesi a raccogliere il ricco frutto e le  anziane signore prone alla raccolta. Siamo in pieno Parco del Monte di Portofino.
Il sentiero con un fondo a buccia d'aranca e viscido causa a diversi trailers traumi alle caviglie e qualche brutta caduta, un vero dispiacere.
Non riusciamo a scendere al monastero di S.Fruttuoso e alla spiaggetta attigua per via di una frana, l'organizzazione ci fa risalire un sentiero escursionistico che ci riporterà a S.Margherita.

Mancano solo 7 km all'arrivo, è ora di darsi da fare. Butto giù l'ultima parte dell'unico gel che avevo in tasca e innesto la quarta. Chiudo i 23 km in 3h e 12min a soli 10min da Mr.Magoo e Company.

Bella corsetta domenicale.

MINITRAIL DI ERICE 1 NOVEMBRE 2009


Foto MiniTrail di Erice (Tp)
Approfondisci la cultura del Trapanese con relazione di Valeria Salone

Erice Porta Spada..so che a molti non puo' dire nulla, ma personalmente si risvegliano ricordi infantili di estati coloniali trascorsi a Erice, giorni spensierati dove si dormiva in brandine di recupero , ci si lavava alla fontana antistante il castello di Venere e si giocava a 'ciappedde' o a 'sciusciarre'....
Porta spada nel cuore per via di una foto fatta con il mio fratellone che pare un giovane padre.

In questo novembre.mi ritrovo qui in Sicilia, per ritrovare una sorella che non pensavo perduta, ma che sicuramente al momento non se la passa proprio bene...il marito con problemi di salute, mia nipote con i problemi di sempre e lei che ad aprile di quest'anno e' incorsa in un brutto incidente casalingo...cosi decido di venirla a trovare e verificare di persona la situazione.

Il volo prenotato con una compagnia low-cost ha un prezzo irrisorio e da Torino ci sbarca sul rinnovato aeroporto di Birgi, affittiamo una macchina e ci dirigiamo per il monte.. e si perche' decidiamo di alloggiare proprio ad Erice , un luogo da sogno, ma la sera , a notte fonda , a malapena riusciamo a capire....
Il mattino usciti dalla camera d'albergo , lo spettacolo che ci si presenta di fronte e' incantevole....sembra di essere sul pennone di un grande veliero.
Davanti a noi mare isole e sole...le parole mi mancano ma.... eccole venire da sole :

Vorrei raccontare della mia
piccola vita trascorsa
in quel di Trapani un posto da sogno
Abitavo alle pendici del monte Erice
E dal balcone di casa...davanti a me
il blu del mare e i tre sassi gettati
dai Ciclopi che compongono le isole Egadi
Levanzo, Favignana e Marettimo.
Luoghi incantevoli dove Vi porterei a
trascorrere momenti indimenticabili...
Insieme andremo alle Saline di Trapani
e le visiteremo fino a farci bruciare
la pelle dal sole siciliano,
E ancora Vi porterò negli uliveti
di mio zio TOTO' e lo sentiremo parlare
nella sua lingua Arabo Fenice
e....poi... a sera nella frescura dei
Pini Marittimi del Monte Erice passeggeremo
all'odore del rosmarino e delle carrube……
e ci cullera' il canto dei grilli.



Questa breve vacanza siciliana e' piena di sorelle vere ed acquisite, di lunghisimmi pranzi e cene , di baci e abbracci, di pianti e di sorrisi.
Trovo il tempo per scoprire i sentieri che da Erice portano a Trapani sul filo della funivia ripristinata da poco tempo , dopo anni che era rimasta in disuso per incuria e abbandono.
L'occasione arriva parlando con Pietro , marito di una delle mie sorelle acquisite.
Pietro e' una persona speciale , margaro di professione conosce bene la terra dove vive e con essa gli animali che la abitano, di conseguenza e un amante dei cavalli ,ne possiede quattro ed e' inoltre il trascinatore di un gruppo amatoriale di Trekker cavallerizzi.
Decidiamo domenica 1 Nov 2009 di trovarci a mezzacosta tra il Monte Erice e Trapani....io partiro' da Erice mentre lui con i sui trekker a cavallo partira' da Paceco...l'idea e' geniale ... trailer e trekker cavallerizzi in un'unica cavalcata al Monte Erice.
L'appuntamento a mezzacosta e' per le 9.00 .
Il mattino del 1 nov 2009 non sto nella pelle , gli occhi sono gia' vispi alle 6.00 ... troppo presto, dall'albergo all'appuntamento, tutta in discesa ci saranno piu' o meno 30 minuti.
Parto egualmente alle 7.00, mi munisco di bastone perche' ahime' in questi luoghi il randagismo dei cani e' ancora una piccola piaga e...non si sa mai....
Imbocco la strada sterrata che viaggia proprio sotto la funivia, magnifico il panorama che mi si presta davanti.
Prati fioriti.. ma ciò che più colpisce sono i forti odori della terra, delle erbe mediterranee, degli ovili delle folate fredde che arrivano dal mare.
Chiudo gli occhi e godo di questi momenti.
Pietro e' in ritardo...ma che ecco che li vedo arrivare.. sono 4 trekker con altrettanti cavalli.
Veloci e decisi i cavalli addestrati alla fatica in montagna... ma non mi vedono... stanno prendendo un'altro sentiero.
Rapido li inseguo tagliando tra ginestre ed erbe per me sconosciute...li raggiungo facilmente.
Pietro e' con suo figlio Bartolo e altri due amici dell'associazione, le bestie che cavalcano sono sudate e le grandi froge lavorano a pieno ritmo, dopo brevi saluti attaccano la salita con il piglio di chi pugna all'arme.
Li seguo senza forzare e con ritmo sostenuto arriviamo a Erice.... legati i cavalli ci infiliamo nel BarPasticceria... e tutto finisce con Genovesi alla ricotta calde ed un bicchiere di Montenegro.

lunedì 19 ottobre 2009

PREPARARSI AL LETARGO


L'inverno e' alle porte , lasciamo dietro di noi una lunga , caldissima e specialissima estate fatta di corse a perdifiato su e giu per i monti.
Gare in montagna,skyrace,Trail tutto per poter viver appieno questa nostra breve ed effimera esistenza , magari coinvolgendo le famiglie e trascinandola in luoghi e posti piu' impensati....ed e' bello condividere il tutto con chi ha la stessa tua passione.

Certo l'inverno sarebbe da trascorrere in letargo in qualche antro forestoso o essere ospiti a GranBurrone...ma....non si puo' l'Orco corre e se in compagnia ancora di piu'.....

venerdì 9 ottobre 2009

Trail Autunno Invernali 2009


Ad unanime decisione Gli Orchi parteciperanno ai trail Autunno Invernali del 2009
eccoli:

- Trail di Portofino 15 novembre 2009 di 15km , e se l'estate di S.Martino ci assiste bagno in mare sito : http://www.marciarcobaleno.it/km23.html

C'e' chi andra' a dormire a S.Margherita Ligure, c'e' chi partira' in macchina il mattino della Gara che parte alle ore 9.00


- ViaLatteaTrail a Salice D'Oulx 19 Dicembre 2009 di 30km tutto su piste innevate , dopo la gara doccia e via a fare baldoria nei locali di Salice fino al mattino se ne avremo la forza , oppure a nanna nella palestra messa a disposizione dall'Organizzazione
sito : http://www.vialatteatrail.com/

domenica 20 settembre 2009

Corso di Roccia Set-Ott-Nov 2009


Dal racconto dell'OrcoPinoR
Sempre in me presente l'attrazione per il vuoto già in tenera età, quando con mio padre con la vespa 50 si saliva al monte Erice ad ammirare il meraviglioso spettacolo che offriva la vista da lassù. Guardando a Ovest le Egadi, isole bellissime formatesi, dice la leggenda, dai massi che i Ciclopi gettarono in mare. Guardando a Sud, le Saline e più in lontananza la valle di templi. Mirando ad est, la ricca e coltivata pianura del Trapanese, a nord il monte Cofano scoglio perfetto a picco sul mare.

Da Erice la sensazione di essere in montagna è netta. E da li che l'attrazione per il vuoto mi arriva.
Tanti anni fa'(1978/79) quando il Palavela di Torino era stato attrezzato a luogo multidisciplinare dello sport tra cui una palestra di arrampicata, mi ero cimentato in un piccolo corso indoor su appoggi in vetroresina. Poi più niente.

Adesso L'OrcoFilippo, istruttore INA, mi offre su un piatto d'argento un corso di arrampicata su roccia .... come rifiutare.
L'OrcoPinoPic non se lo fa dire due volte, ed eccoci cosi iscritti al corso di Roccia del Cai di Valdellatorre.

Le corse a perdifiato per gli antri forestosi e per i fitti boschi non sono finiti. Ci prepariamo con questo corso a balzare piu' in alto e Orchi piu' che mai.
All'iscrizione troviamo ,piacevolmente, le persone che organizzano la Maratona Alpina di Valdellatorre; Luigi, Alfredo ed altri.

La prima fase teorica e' stata molto interessante; scopo del corso, spiegazione materiali da usare, tecnica di arrampicata del romano Paolo Caruso. Tutto molto interessante.
Nella seconda fase teorica si entra nel vivo con dettagli sulla tecnica di arrampicata. Il primo nodo da imparare,dove a dire la verità a memorizzarlo ci si mette un po'.

La prima uscita alle falesie Roche Baron di Briancon, 7 ore a provare le tecniche base dell'arrampicata. Tutto molto divertente ma su terreno non proprio confacenti agli Orchi anche se dopotutto alle miniere di Moria siamo di casa.
Nessuna paura del vuoto...la sicurezza dei materiali e la capacita' degli istruttori ci fa trascorrere una bella giornata.

L'ultima parete per me è troppo, la interrompo a un 1/4, al momento tropo complessa. Attrattivamente so' che la salita e' solo rimandata alla prossima uscita. Il corso terminerà a Novembre e per quel tempo noi Orchi ci faremo crescere gli artigli di mani e piedi e allora potremmo arrampicare a piedi nudi e senza corde.

domenica 13 settembre 2009

Trail del Monte Soglio Forno Canavese(To) 13 Settembre 2009

Classifica Trail del Monte Soglio 2009

Dal racconto dell'OrcoSilver

Organizzazione da grande trail, percorso bello, atmosfera "famigliare", meteo favorevole.
Gli ingredienti per una buona riuscita c''erano tutti e così è stato.
Percorso molto corribile ( per chi ne ha ...), in buona parte in bosco e quindi ombreggiato, con un bel tratto alpino allo scoperto, con vista sulla pianura (peccato per la foschia).
I Volontari dei controlli, dell''assistenza e dei rifornimenti sono stati magnifici. Un esempio tra i tanti :
alla mia uscita dall''ultimo ristoro, al Mulino Val, quando ho salutato e ringraziato, mi sono sentito rispondere "Siamo noi che vi ringraziamo perchè ci permette di fare queste cose !".
Persone con animo semplici e genuino.
Noi trailer.... permettiamo a loro di ... "aiutarci" !?
Mi spiace di aver trascorso poco tempo con gli altri "Spiriti" :
Globetrotter, con cui ho condiviso quasi tutta la gara e che poi ho "abbandonato" in discesa ( scusami!)
Trailmaker, che quando vede le discese si rianima
Simone, che se non era per problemi muscolari, non avrei nemmeno visto
Fluido, sempre in formissima
Giancarla, concentratissima alla partenza
Marco Negro, il fratello di sempre
Mau, grande "Spirito"
Rob, grande organizzatore (stupenda la "medaglia" di finisher)
e tutti quelli che non ho conosciuto.
Grazie Rob per la bella realtà che hai creato : come altri hanno già detto, questo trail .... ne farà di strada !

24° ediz Corsa del Musinè Caselette(To) 13 Settembre 2009




Iron Trail Oulx (To) 13 Settembre 2009


Classifica Iron Trail Oulx 2009
Articolo de LA STAMPA Iron Trail Oulx 2009

venerdì 28 agosto 2009

UTMB CCC 28 Agosto 2009



Foto Utmb CCC start 2009
Foto Utmb CCC Race 2009


Dal racconto dell'OrcoPinoR

Tutto ha inizio nell'Anno del Signore 2003 mese di Agosto giorno 27.

Perchè vi chiederete inizi il racconto dell'UltraTrail del Monte Bianco CCC (Courmayeur, Champez, Chamonix)  parlando del 2003?.
I motivi sono presto detti, nel 2003 con Mario, una vecchia roccia del Musine', abbiamo deciso di fare il TourMontBlanc  in stile trekking. Un mio vecchio sogno, e penso non solo mio ma di tutti i Trekker del mondo.
Girare intorno al Massiccio del Bianco ammirando questo enorme blocco di granito in tutte le sue sfaccettature ed emulare De Sassure nelle sue escursioni. Il classico sogno nel cassetto che stavamo nel 2003 per realizzare.
Trek organizzato alla perfezione quattro giorni e mezzo di tempo. Prenoto personalmente Alberghi e Rifugi via web a :
-La Fouly
-Trient
-Les Houches
-Rifugio Croix du Bonhome.

La partenza e' da Planpincieux in Val Ferret e prevede la prima tappa a la Fouly in Svizzera, dove arrivati troviamo un volantino dove si parla di una gara di 150km. Inconsapevole di ciò che stava accadendo intorno al massiccio, leggo il volantino notando il notevole dislivello e il percorso che è' lo stesso del trek che stiamo seguendo.

A Chamonix venerdi 29 agosto 2003 (sotto la pioggia) troviamo un fermento mai visto, proseguiamo verso Les Houches....notiamo il percorso segnato...Poi... la notte.... intorno alle 2-3 dopo la mezzanotte, li sentiamo transitare proprio sotto l'albergo dove eravamo alloggiati.
Li vedevo... li sentivo... li pensavo e li credo questi atleti, come gli eroi dell'antica Grecia, gli stessi che partecipavano alle prime Olimpiadi. Semidei, esseri mitologici figli del Dio Albios e della Dea Minerva.

Il Trek lo chiudiamo egregiamente nel tempo previsto inconsapevoli di aver scelto l'anno in cui si svolgeva la 1°'edizione della gara podistica in Montagna più importante al mondo, quell'anno sul podio sale il nepalese Dawa Sherpa. Namaste' Dawa Sherpa Namaste'.

Ed eccoci catapultati dopo questo breve flash indietro nel tempo, nel 2009.
A Gennaio mi lascio trasportare da Andrea ed Enrico all'iscrizione della UTMB CCC con quell'agosto 2003 nel cuore.

Le pianificazioni dei trail e gli allenamenti per arrivare preparati alla CCC sono stati una vero piacere e affatto pesanti;
Trail della Merla, Trail dei Gorrei, Maratona Alpina di Valdellatorre, Porte/finestre di Pietra,Via dei Lupi, Skyrace 3Rifugi Valpellice, Chaberton Marathon....tutte tremendamente divertenti e speciali. Un sentito grazie a tutti gli Organizzatori.

Agosto 2009 e' arrivato, il nostro Orco Filippo in arte Napo per gli amici Phil. Si aggrega con noi alla CCC cambiando iscrizione dalla UTMB alla UTMB CCC. Bene, un orco in più tra le nostre file.
Fausto che non si è iscritto intende seguirci su tutto il percorso della CCC, sara' dura per lui perchè non potrà utilizzare i rifornimenti messi a disposizione dall'impeccabile organizzazione.

Due giorni prima della gara Andrea ed Enrico decidono di trascorrere il pre-gara al rifugio M.Bianco all'imbocco della Val Veny a 5 km da Courmayeur, le ragioni sono acclimatarsi alla quota ed arrivare riposati ala gara. Io da parte mia per non pensare alla gara decido di lavorare fino all'ultimo giorno, partendo da casa il giorno stesso della gara.

Con me a Courmayeur tutta la famiglia suoceri compresi, loro hanno un albergo in centro a Chamonix già prenotato a Primavera.

Non sto a raccontare la preparazione degli zainetti da parte degli orchi non basterebbe questo spot, ricordo solo che negli zainetti non mancherà il Pan di Via... come farne senza?!!

Il giorno della gara e' arrivato, ci troviamo tutti alla partenza ed e' festa grande. Un po' di tensione ma in generale siamo al settimo cielo per il solo fatto di esserci, e non e' poco. Incontriamo alla partenza Livio e altri Trailers piemontesi. Che spasso, ricordo a tutti che "Se ci incontriamo nei Campi Elisi è perchè siamo già morti." una frase scaramantica presa in prestito dal film "Il Gladiatore".

Prima della partenza ci propongono i due inni nazionali di Francia e Italia, quello italiano lo cantiamo tutto e le frasi :
Siam pronti alla sorte ...siam pronti alla morte sono per me di buon auspicio.

Partiti in 2100, una fiumana incredibile di Trailers si impadronisce delle strette vie di Courmayeur è bellissimo, il paradiso del trailers.
Appena fuori Courmayeur, l'emozione, i primi movimenti fan si che i primi bisogni fisiologi costringono molti a fermarsi ed espletare nei posti più impensati.
Iniziano dopo la Palud le prime code sugli stretti sentieri, tutto previsto e raccontato da esperienze precedenti, quindi di buon grado attendiamo che le code si smaltiscano, penso che queste ci abbiano rallentato di circa 1 ora, che non e' poco visti gli orari ai diversi cancelli posti dall'organizzazione.

Arrivati al Rifugio Bertone primo ristoro di liquidi, riesco a bere un bicchiere di caffè mischiato con la Coca-Cola, come ho fatto a berlo non saprei...bhè la caffeina aiuta di certo.
Siamo insieme, Andrea Enrico Fausto , Napo segue a distanza.

Iniziano le prime rampe, ma contemporaneamente sul nostro lato sinistro lo spettacolo del Monte Bianco ed il ghiacciaio delle Grand Jorasses ci tiene compagnia e la fatica non esiste.
Procediamo chiaccherando con trailers spagnoli, francesi, giapponesi. Sono ben 51 paesi rappresentati le differenze di colore, religione e di fede politica qui non esistono...il Trail e' terra di nessuno e di tutti.
Il sole batte forte, la disidratazione e il conseguente deperimento fisico ci spinge a bere litri di acqua e ad inziare le piccole alimentazioni con cio' che si ha, datteri, confetti che trovo eccezionali perche' trattasi di frutta secca ricoperta di zucchero. I Gel li conserviamo per i momenti difficili.
Al Rifugio Bonatti ci propinano un brodo caldo con minestrina, scotta.  Ne prendo una scodella non molto convinto ma che buono dopo averla ingollata. Con il suo carico di sali e' un toccasana. Ebbene si anche gli Orchi si sono nutriti di minestrina ma vi prego non ditelo in giro ne va della nostra reputazione.
Siamo quasi ad Arnuva, da lontano scorgo il pulman che porta gli accompagnatori a vedere la Gara, arriviamo al cancello con 1.45 di anticipo, ci alimentiamo di liquidi e cibo e si riparte alla volta del Rifugio Elena e del Colle del Grand Ferret.
Il caldo di questo pomeriggio di Agosto si fa sentire la preidratazione dei giorni precedenti ci aiuta notevolmente. Appena partiti da Arnuva uno spettatore ci incita per nome leggendoli sul pettorale ...e' Lui Silvano un trailer con cui abbiamo condiviso lo scorso anno la Via dei Lupi che ci incita alla battaglia, anche lui lo scorso anno ha chiuso con successo la CCC. Evviva.

A questo punto Livio, decide di fare gruppo con noi e con lui anche Mirko. Le file degli Orchi aumentano siamo in 7; Andrea, Enrico, Livio, Mirko, Fausto, Pino, Napo. Come si dice l'unione fa la forza.
Il punto di controllo alle 17.00 del colle du Grand Ferret è solo una formalità poi giù a capofitto in Svizzera alla volta di La Fouly. La discesa la corriamo tutta fino al punto di controllo di dove ci alimentiamo con ulteriore banane, arance minestrina in brodo. Come diceva la bisnonna di mia figlia "la m'nestra a le' la biada dl'om" .

Siamo al 42 km e ripartiamo alla volta di Champex Lac dove ci attende il punto di ristoro più ricco e dove prevediamo di prepararci per affrontare la notte. Il tragitto lo facciamo al trotto leggero, i cancelli non ci lasciano tregua, guai a rilassarsi, da parte mia incomincio ad accusare un po' di stanchezza al mio punto debole, le ginocchia.

Pensavamo di arrivare a Champex senza dover accendere le lampade frontali ma cosi non è, Arriviamo al ridente paesino con il bel laghetto alle 21.45 al 55km. Il cancello e' per le 23.30.
I campanacci dei ragazzi del luogo ci accolgono e tanti tifosi ci incitano e questo ci da' una carica incredibile.
I tendoni sono pieni di Trailers, la fame che abbiamo e' incredibile ci mettiamo in coda per prendere le nostre razioni.
Inizio con arance e banane e non mi vergogno a dirlo mangio con tutta le buccia. Poi prendo tocchi di formaggio e parecchio salame e al fine un piatto ricco di pastasciutta con ragù di carne ed uno yougurt.

Ci sediamo e simulo una cena che prevede :
- antipasto: salame formaggio con pane
- primo:pastasciutta
- secondo:formaggio e salame con pane
- dolce:yougurt.
Dopo Cena andiamo nel tendone dove ci si cambia ed in questo troviamo diversi trailers distesi su materassini abbandonati a se stessi, tra tutti un trailer francese che si rivolge a me nella sua lingua madre chiedendomi cose che non comprendo, capisco solo ...mal ... medico. Cerco un trailer francese che possa capire le sue esigenze. CHAMPEX LAC ha voluto il suo tributo.

Mi cambio per la notte, perche' quello che ho addosso e' fradicio: pantaloni lunghi, maglia con maniche lunghe, cambio di calze, cappellino. Siamo pronti per affrontare la notte e scopro una vescica da sfregamento sulla coscia. Per fortuna che ho portato i mitici cerotti da mezzo metro dell'OrcoPiccione, mi salvano.

Ci troviamo all'interno della mensa per riunirci e ripartire. Nel frattempo ecco arrivare l'Orco Napo, occhi spiritati quasi avesse visto da pochi metri l'Occhio di Sauron. Lamenta che le sue pile frontali sono fulminate entrambi e chiede se qualche orco può dargliene una. Mi offro volontario e gli spiego il funzionamento, nel mentre gli consigliamo di cenare per bene e riposarsi una mezz'oretta. Noi si riparte, ci siamo fermati a Champex-Lac 45 minuti. Il tempo e' volato.
In seguito NapoOrsoCapo mi racconta che dopo aver mangiato la minestrina ha vomitato tutto ciò che le viscere contenevano ma da buon Orco di caverna dopo un attimo di smarrimento e una considerazione di un trailer che gli dice "ti vedo un po' pallido", ecco che si riprende mangia una pasta in bianco e riparte alla volta di Bovine.

Trovo difficoltà a ripartire da Champex-Lac e chiedo alla compagnia dell'anello di rallentare, mi assecondano e non saprei oggi come ringraziarli tutti, senza la compagnia l'impresa non sarebbe stata portata a termine.
Il prossimo obbiettivo e'  Bovine. La notte sara' lunga. Prima della salita vediamo delle luci di Trailer che hanno sbagliato strada, in pratica, cosi come ci racconta una signora con problemi al ginocchio, si sono fatti circa 500 metri di dislivello in piu'....Gulp

Il freddo della notte sul massiccio del Bianco si fa sentire ed una fitta nebbia inizia ad avvolgere tutto. la compagnia dei 7 procede pero' a spron battuto. Nulla ci può fermare. Arriviamo al controllo di Bovine (un alpeggio) brillanti, ci idratiamo. Prossima tappa colle della Forclaz e Trient.
In piena notte , durante la discesa lunga non c'e' tempo per pensare occorre verificare dove si mettono i piedi. Le insidie sono ad ogni passo: radici sporgenti, roccette, ruscelli scivolosi.
No il sonno non c'e' e non arriverà. Troppa l'eccitazione. Il cuore e' a mille non e' possibile addormentarsi.
Al colle della Forclaz alle 2.00 dopo la mezzanotte sono presenti tifosi con videocamere e macchine fotografiche. Sono loro una delle anime di questa gara.

A Trient ore 2.30 dopo la mezzanotte troviamo ancora Silvano che ci incita. Ma come fa?. Al ristoro Musica latina sparata ad altissimo volume con ragazze e ragazzi del luogo che ballano un'improbabile "Baciata". Noi li a mangiare l'ennesima minestrina.

Ci dicono che prima di Chamonix mancano 2 salite una da 600 D+ e una'altra da 900D+ le piu' fetenti. A questo punto non penso più e mi "Concentro a correre senza piu' pensare".
La salita per Catogne e' dura il gruppo dei 7 si spacca. In uno Livio, Fausto, Mirko, Enrico l'altro Pino,Andrea mentre Napo e' indietro di circa un'ora. A Catogne Livio decide di proseguire da solo per paura di non poter stare nei cancelli, al controllo hanno acceso un falò, la nebbia tutto avvolge e viene giù una galaverna che ad Agosto non avevo mai visto.

Siamo a Vallorcine, sono cotto, nessuno ha il coraggio di dire qualcosa. Sono le 5 del mattino, nessuno pensa perchè anche pensare e' fatica e potrebbe innescare processi mentali che Link dopo Link portano al ritiro.
Simuliamo una colazione con thè e fette di torta, quasi non si trova posto a sedere. I bastoncini sempre vicini dopo che a Champex Lac mi hanno depredato del bicchiere di ferro.
All'arrivo mancano 18km ed una salita 900D+ molto ripida. Incontriamo il mitico Pavan che ci tira su il morale, facciamo con lui un breve tratto di strada, poi non riesco più a tenere il ritmo di Andrea, Enrico, Mirko e Fausto perdo distanza e al fine mi trovo da solo. Mi prende una leggera crisi che provo a scacciare con un GEL.Adesso va un po' meglio ma la fatica e' tanta. Il cuore va in leggera tachicardia, rallento e aspetto che la crisi passi.

Mi ritrovo da solo e per superare la crisi e siccome non conosco i mantra buddisti faccio appello al nostro modo di pregare e cosi eccomi a recitare il rosario. Ogni dieci AveMaria un PadreNostro..e cosi via . Al termine della salita, sono l'uomo più felice di questo mondo. Consumo l'ultima parte di Gel e mi getto alla rincorsa di Andrea, Enrico, Mirko, Fausto. Li ritrovo al controllo della Flegier a 10 km da Chamonix. Propongo di dare un'accelerata alla lunga discesa verso Chamonix, e cosi facciamo. Enrico parte a razzo ed io dietro, superiamo almeno un centinaio di Trailers.
Sulle ultime discese perdo Enrico, troppo veloce per me. Mi ritrovo solo e cosi proseguo fino all'arrivo. tra ali di folla accompagnato dalla colonna sonora "The Conquest of Paradise" di Vangelis.
Non penso più a niente, cos'e' questo il Paradiso?

domenica 2 agosto 2009

Chaberton Marathon Cesana(To) 2 Agosto 2009

Foto Chaberton Marathon 2009
Classifica Chaberton Marathon 2009

Dal racconto dell'OrcoPinoR

Edizione funestata dal maltempo questa del 2009.
Le previsioni da siti meteo più accreditati prevedevano temporali in alta montagna già per la tarda mattinata.
Da Orchi previdenti abbiamo inserito nel nostro zainetto tutta l'attrezzatura per resistere a temperature anche sotto lo zero.
Alla partenza i fortissimi top runners si sono presentati in canottiera e pantaloncini ma pagheranno caro il loro ardire e lo sprezzo per le previsioni meteo. Personaggi del calibro d Marco Olmo, ed altri, hanno gettato la spugna ancor prima di arrivare al Colle Chaberton, Con la coda tra le gambe si sono ritirati causa il freddo pungente e le raffiche di neve ghiacciata.
Invano alcuni hanno cercato di inventarsi con i sacchi neri dell'immondizia delle giacche. Questa volta la mise da uomo spazzatura non ha funzionato.
Le prime ore della corsa trascorrono calde e con una temperatura perfetta. Poi a pochi chilometri dal Colle Chaberton, ancor prima dell'ultimo ristoro, madre natura ha scatenato l'inferno. Per chi non era attrezzato non è rimasto altro da fare che ritirarsi e ritornare a Cesana.
La gara è stata fermata a Claviere(To), ma noi Orchi si era pronti a continuare e terminare i 42 km del percorso.
Arrivati fradici all'arrivo ma felici di non esserci ritirati.
Ci rifaremo il prossimo anno sperando in una situazione metereologica più favorevole.


sabato 25 luglio 2009

Royal Ultra Sky Marathon Ceresole Reale(To) 25 Luglio 2009

Dal racconto dell'OrcoGreg

“Royal Ultra SkyMarathon” è una competizione di corsa in alta quota su media distanza, in una sola tappa.
Ubicazione:
Parco Nazionale del Gran Paradiso – versante piemontese
Comunità Montana Valli Orco e Soana
Comuni di Locana, Noasca, Ceresole Reale

Descrizione generale del percorso: il percorso segue la rete di sentieri che percorrono ad alta quota il versante sud del Massiccio del Gran Paradiso. Caratteristica di grande valore, unica e distintiva a livello internazionale, è rappresentata dal fatto che il percorso segue in gran parte la rete delle Strade Reali di Caccia.
Il percorso valica 4 colli (Colle dei Becchi, Bocchetta del Ges, Colle della Porta e Colle della Terra).
È previsto un percorso ridotto in caso di cattivo tempo, con partenza da Noasca (1058 m) e salita sino alla Casa di Caccia del Gran Piano (2222 m) dove si riprende il percorso completo.

Punto di partenza: Lago di Teleccio (1917 m - comune di Locana)
Punto di arrivo: Lago di Ceresole Reale (1592 m - comune di Ceresole Reale)
Lunghezza totale: 46 km
Dislivello in salita: 3250 m
Dislivello in discesa: 3575 m

Ora Partenza: h 7.00
Ora massima cancelli:
Colle dei Becchi (2990 m): h 9.15
Alpe La Bruna (2473 m): h. 10.30
Casa di Caccia del Gran Piano (2222 m): h. 12.30
presso Alpe di Breuil (2380 m): h. 13.30
Casa di Guardiacaccia Bastalon (2423 m): h. 16.00

Il sito della gara è www.4026.it, cliccando sul menù a dx delle manifestazioni e a fondo pagina su www.pantacolor.com, nei prossimi giorni saranno visionabili le foto.

Provo a raccontarmi: sono partito da casa sabato verso le 17.00 da solo e sono andato a dormire nel vallone del Piantonetto nel parcheggio a fianco della diga del lago di Teleccio.
Da Rosone la salita in macchina è ardua, strada stretta, piena di tornanti, gli ultimi talmente ripidi da richiedere la prima marcia.
Anziché montare la tendina, mia moglie mi aveva preparato un comodo letto sulla Fiat Multipla. Ho fatto cena all'aperto, mi sono fatto anche una bevanda calda, sono andato a salutare i due addetti Iride che gestiscono la diga e ho fatto amicizia con due muli e un agnellino che scorazzavano liberi nel parcheggio.
Ho letto un paio di capitoli dell'ultimo libro di Bonatti alla luce della frontale e sotto un mare di stelle ho cercato di prendere sonno.
Non ho dormito molto, anche se il letto era comodo; patisco la vigilia di ogni gara, anche se non c'è ne motivo.
Al mattino, dalle 5 in poi sono cominciati gli arrivi dei partecipanti (non più di una quarantina di persone) e degli  organizzatori. Briefing alle 6,30 e partenza alle 7,15 circa. Tutto sereno, temperatura intorno ai 11/12 gradi. Perfetto.
Ho capito subito che una decina di concorrenti erano locali, alcune giovani guardie del parco e skyrunner di lunga esperienza (tutti riconoscibili dalle corna come gli stambecchi del luogo). Poi noi, comuni mortali, ma determinati.
Che sarebbe stata dura, l'ho capito subito quando siamo partiti. La velocità  di 3/4 dei partecipanti era da gara su strada di 5 km.

Salita al rifugio Pontese 300 m di volata, poi un piccolo tratto pianeggiante e primo 3000 al colle dei Becchi, salita su cenge erbose, poi pietraie e infine su tre ripidi pendi innevati, scalinati dagli organizzatori.
Il Rifugio Pontese sullo sfondo il Becco della Tribolazione e il colle dei Becchi
Poi un tratto corribile, ma con traversi su numerosi nevai, passando presso il bivacco Ivrea, l'Alpe La Motta e l'Alpe la Bruna rimanendo intorno ai 2500m.
Breve salita alla Bocchetta del Ges e discesa presso l'Alpe di Breuil. Salita di 700m, di nuovo a quota 3000m, al Colle della Porta. Eterna e molto faticosa, per il misto di roccia e neve.
Discesa da camosci su sfasciumi di piccole dimensioni al Lago Lillet, qui mi sono gasato, perché a fianco a me, sul sentiero, saliva una comitiva di ragazzi con istruttori, circa 40 persone, che vedendomi scendere sul ripido, con i bastoncini, mi urlava di dargli dentro.
Sosta di un minuto al ristoro del lago, dove mi comunicano che sono 16° (stesso numero di pettorale).

Davanti a me l'altro concorrente è passato da 8 minuti, irraggiungibile, dietro ci sono due concorrenti a 2 minuti.
Pagherei per tenere questa posizione fino alla fine. Dal lago altra salitona ripida, ma breve al Colle della Terra di nuovo verso i 3000m.
Poi da lì inizia, prima graduale poi più marcata la discesa, toccando la Casa di guardiacaccia Bastalon, il ponte Torrente Carro, i rifugi Guido Muzio e Massimo Mila. Vedo la diga del Lago Serrù, attraverso la strada asfaltata e percorro un tratto lunghissimo in piano nel bosco a fianco del torrente Orco.
Cavolo, ma non si arriva più e questo tratto tutta erba e pietre, devo fare attenzione a non cadere. Sono tanto stanco, ma non devo mollare proprio adesso.
Non incontro nessuno, ne davanti ne dietro di me non ci sono concorrenti. Solo bagnanti che prendono il sole sulle pietre del torrente, che mi guardano, provando pena.
Entro sulla strada asfaltata, molta gente qui fa il tifo e mi incoraggia. Il lago è a 3km, mi dicono. In realtà scoprirò poi che di km né mancavano ancora 8 all'arrivo.
Mentre corro sull'asfalto, vedo davanti a me un concorrente, lo raggiungo senza aumentare la mia andatura, corro un paio di km con lui, che è ormai alla frutta.
Non mi oso, dopo tanta strada, superarlo; finché è lui stesso a dirmi di andare via che non ne ha più.

Così arrivo al lago, scortato dalla macchina dei vigili urbani del luogo e mi immetto nella lunga passeggiata piena di gente.
Ancora 2/3 km è il 15° posto è mio. Accidenti, che soddisfazione!!
In questa gara, non ho provato come in altre gare ad un certo punto, la certezza che l'avrei finita.
Troppe variabili, muscoli tirati, qualche scontro con le pietre con ginocchia e mani sanguinanti, la paura dei crampi.
Ho chiuso in 7 ore e 48 minuti e rotti. La vincitrice è una donna, un guardia parco, che è arrivata in 6 ore e 3 minuti, un altro pianeta, come tutti quelli prima di me.
Tutti dal primo all'ultimo arrivato, vengono accolti con ovazioni, suoni di campanacci ed un caloroso abbraccio dal principale artefice di questa gara: Stefano Roletti, una persona simpatica e piena di vitalità.
Greg  con altri  Trailer della RUSM e i campanacci come Premio ai vincitori
Doccia fredda, ma è relativo e poi un meritato boccale di birra alla spina. Mangio parte del pranzo offerto dall'organizzazione, ma solo dopo circa tre ore dall'arrivo.
Assisto alla premiazione, in attesa delle navetta che porterà me e altri concorrenti a prendere l'auto al lago di Teleccio. Arrivo a casa verso le 22.30.

Per la cronaca, i premi per i primi erano una serie di nuovi campanacci giganteschi delle vacche usati nelle transumanze.
Io per estrazione e fortuna ho vinto un paiolo in rame per la polenta.
Sicuramente vi sembrerò un gasato, ma la sensazione di potenza e di soddisfazione che queste gare ti lasciano non ha eguali e si trascina anche nei giorni successivi.


Lo spirito trail, che penso vivano tutti gli amanti di queste corse è veramente unico.

martedì 14 luglio 2009

VIA DEI LUPI 5 Luglio 2009


Foto Via dei Lupi 2009

Edizione 2008

Dal racconto dell'OrcoPinoR

La seconda puntata della Via dei Lupi, parte per noi Orchi sotto cattivi auspici.
Non me ne vogliano gli organizzatori di Italia Triathlon che ci mettono l'anima in tutto ciò che fanno, ma tant'e' si vorrebbe arrivare alle gare tutti numerosi e caricatissimi ma cosi alle volte non e'.
Gli auspici come dicevo non sono stati dei migliori, anche se da parte nostra abbiamo fatto di tutto per renderla, al solito,un evento unico.
Ci siamo iscritti alla gara gia a febbraio 2009 e il gruppo composto era numeroso.
All'appello fortissimi Orchi: Greg, Franco,PinoP, PinoR, Enrico, Andrea.
Ma purtroppo per motivi famigliari e fisici alla gara mancano Franco e PinoP due pezzi da novanta....che danno al gruppo tecnica, tenacia e coraggio.
E poi..... poche settimana prima della gara la triste notizia dei tre Trailer Francesi deceduti all'UltraTrail del Mercantour. Ogni commento e' superfluo...possano le loro anime correre
libere e trovare la pace dopo aver tanto sofferto in quella maledettissima notte che tutto ha avvolto e inghiottito....possano avere in dono la luce di ELENDIL che gli illumini per sempre la strada.

Gli Orchi rimasti si dividono in due gruppi, Greg ed Enrico decidono di fare l'IronTrail e cioè i due giorni di gara Sabato e Domenica, 70km da urlo, partendo in Treno da Torino per Limone Piemonte e decidendo di dormire in sacco a pelo. Veri Orchi.
Io e Andrea invece, optiamo per la sola giornata di Domenica, in vista degli impegni futuri e utilizzando la gara come allenamento.
Preventivamente si pensava di dormire in tenda a S.Bartolomeo di Chiusa Pesio ma poi, viste le condizioni metereologiche avverse (continui temporali serali) si decide di dormire alla locanda Alpina decisamente più comoda e asciutta.
Mai scelta e' stata più azzeccata, la sera del Sabato pioggia a catinelle su tutta la Valle Pesio.
Arrivati a S.BArtolomeo di Chiusa Pesio e sistemati i bagagli alla Locanda del Puledro Impennato, scusate ..la locanda Alpina andiamo a trovare Greg ed Enrico reduci dalla prima giornata di gara che li ha portati da Limone Pimonte in Val Vermenagna a S.Bartolomeo in Valle Pesio .Sono 'ALLOGGIATI' nel locale deposito nel centro di Sci di fondo Marguarais.
Li salutiamo affettuosamente e notiamo che sono piuttosto in forma, il che ci fa ben sperare per il giorno dopo.
Con loro Daniela Bonnet fortissima Trailer di Angrogna con cui hanno fatto amicizia e Marco altro potente trailer, persone simpaticissime a cui ci aggreghiamo per una bella bevuta di birra e per la cena.
Insieme a noi ARNALDO un trailer dell'ultima ora di Vinovo che si autodefinisce il 'Il lupo dell'Aspromonte', lo definirei con questi aggettivi: simpatico, invadente, temerario e non sfigurerebbe come Orco.
Arnaldo è seguitissimo dall'Organizzazione difatti il primo giorno Sabato 4 Luglio 2009 e' arrivato in bici con il treno da Torino, ma causa ritardo non e' riuscito a prendere parte alla gara, cosi che gli è stato concesso la partenza differita la Domenica 5 luglio 2009, con sua somma soddisfazione.
La preoccupazione degli organizzatori è lecita presentandosi Arnaldo con attrezzatura inadeguata, ma ciò non lo spaventa la tenacia è nel suo DNA e ciò gli darà ragione.

Ci spostiamo a cena nel tendone di Vigna di Chiusa Pesio e nel viaggio che ci porta da S.BArtolomeo a Vigna apprendiamo che nel massiccio del Marguarais nel tardo pomeriggio un gruppo di Trekker, circa 30, in gita sociale CAI sono stati investiti da un fulmine provocando la morte di uno di loro e il ferimento di altri 8 componenti il gruppo.
Decisamente la gara nasce sotto una cattiva stella ... non siamo superstiziosi ma ...
La cena si rivela un bel momento di convivialita' e di aggregazione. Incontriamo volti conosciuti;
Pavan, Ulrico, Giuseppe, Mauro, Michele. In bocca lupo a tutti.
Questa umanita' di Trailer nella maggior parte in età da 'Nel Mezzo del cammin di nostra vita...'
che convoglia tutte queste energie in gare da veri Fachiri mi fa pensare. E già da tempo che mi chiedo cosa li spinge verso queste fatiche.
E' certo che le motivazioni sono le piu' disparate e c'e' tutto un PANTHEON di spiegazioni. Mi piace pero' credere che arrivati ad un certo punto della propria vita o si diventa aridi di sentimenti oppure il tuo cuore ne trabocca e occorre che queste energie positive siano convogliate verso qualcosa. Ecco la mia spiegazione. Chi vuol dire la sua puo' farlo aggiungendo un commento a questo Post.

Ottima cena anche se sotto un diluvio tropicale, ottima compagnia con Arnaldo sovreccitato per quello che lo attende domani e anche per la buona dose di dolcetto che gli abbiamo iniettato.
La cena si dilunga con i racconti di gare fatte o da fare , aneddoti, battute. Un vero spasso, potremmo rimanere li tutta la notte a contarcela...
Il mattino e' ormai arrivato, abbandoniamo la locanda e ci portiamo al luogo della partenza dove insieme a Greg ed Enrico facciamo un'abbondante colazione, poi ritiro pettorali e via foto di rito e alle 8.00 spaccate si parte.
La giornata e' splendida , nessuna nuvola in vista si prevede una giornata con cielo MEDITERRANEO.
I più forti atlet partono come schegge e presto non li vediamo più.
Noi della terra di mezzo formando un lungo serpentone arranchiamo alle prime scalinate e ci portiamo corricchiando alla Certosa di Chiusa Pesio .
Il terreno e' splendido i larici hanno rilasciato in autunno i loro aghi che compongono uno strato morbidissimo. Correre in natura in questo modo e' sublime, sopratutto per chi non ha fatto la gara il giorno precedente,. Per gli altri il muscolo duole, un vero calvario, ed inizia solo adesso a scaldarsi.
Il serpentone si sgrana e ci troviamo a gruppetti di quattro cinque persone, Andrea e Greg sono gia' uccel di Bosco e sono ormai irraggiungibili.
Mi accompagna in questa prima parte del percorso Enrico, passiamo sotto un gruppo di maggiociondoli a me molto cari ed in loro onore queste breve poesiola;

Maggiociondoli
E' bello il maggiociondolo.
Il nome stesso ne dichiara
la sua bellezza.
Signorile come il frassino,
ma tanto più elegante.
Il suo nome ricorda il
maggio odoroso.
Giallo è il colore dei suoi fiori.
Che un po' assomigliano ai
fiori delle acacie nostrane.
Un maggiociondolo mi regalò
anni fa mio padre.
L'ho piantato nel giardino di casa
in un punto che io pensavo fresco,
lontano dalla portata di mia figlia
perche' le foglie di questo albero sono velenose
se ingerite, e le MASCHE (streghe)
ne facevano pozioni per i loro riti magici.
Purtroppo il maggiociondolo non ha
resistito alla calura estiva e
ci abbandonati prima del tempo.
Passati i maggiociondoli la montagna si più fa severa e ci imbattiamo nei primi nevai residui di copiose nevicate invernali.
La fatica inizia a farsi sentire, siamo partiti da S.Bartolomeo a 700 slm e stiamo raggiungendo il Colle del Duca quasi a quota 2000 slm.
Al colle presidiato dal Soccorso Alpino locale, transitiamo Enrico ed io insieme .
Enrico decide di fermarsi a mangiare un boccone mentre io da parte mia non ho portato alimenti solidi e utilizzo due piccoli GEL per tenermi in carica.
Il Gias delle Ortiche è li a portata di mano e successivamente in men che non si dica siamo al Rifugio Morgantini 2300 slm con abbondanti beveraggi e cibo solido.
Chiazze cospicue di neve segnano il sentiero e rendono tutto molto suggestivo e inebriante, tra questi un nevaio blocca il sentiero ma lo aggiriamo a monte cosi come indicato da Alberto al briefing mattutino alla partenza.
La giornata e' splendida, ci attendono Il colle della Boaria ed un'altro piccolo colle prima di fiondarci a manetta sulle seggiovia di Baite 2000 e poi da li a rotta di collo giù a Limone Piemonte.
Al termine della flora alpina che prelude i lariceti e le conifere, ecco apparire un bellissimo laghetto alpino immerso in un mare di rododendri a cui ho dedicato queste quattro righe:

Un Laghetto.
Di ghiaccio alpino
e' composto il laghetto
che vidi l'altro dì.
In mente il lungo scorrere del tempo,
la sua essenza limpida e chiara
come le sue acque.
Nessun difetto. 
Naturale come la neve che l'alimenta.
Passato il laghetto ci inoltriamo nel bosco ed eccoci arrivati a Limone.
Alle premiazioni con nostra grande soddisfazione Enrico risulta in classifica come secondo di categoria. Viene premiato niente di meno che da Marco Olmo in persona.
E Arnaldo che fine avrà fatto?. Ebbene anche lui conclude la gara in ultima posizione in circa 7h e 45mi, arrivando proprio durante la premiazione del 1° assoluto. Per lui grandi festeggiamenti. Cosi vuole il mondo dei trailer.


giovedì 21 maggio 2009

FINESTRE DI PIETRA 16-05-2009


Foto Finestre di Pietra 2009
Foto Porte di Pietra 2009
Classifica Porte di Pietra 2009

Dal racconto dell'OrcoPinoR

Letteralmente Reduce dalla Maratona Alpina di Valdellatorre del 19 aprile 2009 e ancora con la lingua pensolante dopo essermi leccato le ferite ci accingiamo a partire per affrontare la nuova sfida che la Val Borbera ci pone.
Gli Orchi questa volta non fanno fronte unico....arrivati a meta' stagione ....e si perche' per noi i trail sono iniziati gia' in quel di Gennaio con il Trail dela Merla ....ebbene gli Orchi sono un po' smarriti e leggermente acciaccati.
In primis perche'due di loro Enrico e Filippo iscrittisi alla CRO hanno ricevuto la triste notizia che il grande Trail del CRO-MAGNON e' annullato.Mai come quest'anno la neve la fa da padrone e si e' ripresa le montagne , tant'e' che solo Il Neanderthal vi e' sopravvissuto ....lui si che era attrezzato alla glaciazione.
In secundis perche' da Gennaio ad oggi non ci si e' certo risparmiati e alcuni acciacchi fisici hanno fatto capolino.
Dicevo che una parte ha scelto le Porte di Pietra e altri le Finestre.
Solo Filippo si e' gia' cimentato con una distanza cosi lunga al Rensen dello scorso hanno , gli altri Enrico,Greg,Andre,Livio mai in un sol giorno. Io da parte mia ho preferito concedermi una vacanza e godermi ,per me sconosciuta, ValBorbera.
L'organizzazione che mi permetto e' da vero turista.
Partenza alla 10.00 da casa Transito da Valenza Po' per raccattare Cognata e il mio simpaticissimo cognato e poi via verso Serravalle e Cantalupo dove il Borba si getta nello Scrivia.
Gli altri da veri Orchi sono gia' partiti Venerdi 15 Maggio 2009 e dormiranno nella palestra d Cantalupo messa a disposizione dalla perfetta organizzazione degli Orsi di Tortona a cui vanno le condoglianze per la morte del loro colonnello.
La partenza della 70 e' prevista per le 8.00 ed e' quindi sensato farsi trovare gia' pronti il mattino presto senza avere sul groppone 2ore di macchina con levataccia annessa.
Arrivo a Cantalupo alle 13.00 perche' lo start delle Finestre e' alle 14.00....penso a chi e' partito questa mattina , il cronometro e lo speaker mi ricordano che sono in ballo gia' da 5ore...5ore...Gulp.Mi sento un po' FdiP ma va be' ci sta anche questo.
Prelevo il pettorale mentre la moglie mi aspetta...insieme al pacco gara regalano un buono sconto per L'outlet di Serravalle meta prestabilita dei miei durante la gara, dopo lauto Pasto alla trattoria di Cantalupo.
Mi cambio sotto lo sguardo curioso del cognato romano , lui Cinemaker per hobby e per passione...a breve presenterà un cortometraggio a Cannes ...e Cannes mi riporta al mare e il mare a Cap D'ail e Cap D'ail alla Cro ormai sfumata...sig...l'idea era quella di fare da supporto per i primi 30km a Enrico e Napo...si dormiva la sera prima in tenda.....ect.ect..
Alla partenza trovo Michelino di Caselle Torinese, si era lasciato convincere mentre si salottava su e giu' per il Musine a partecipare a questo Trail ... ed eccolo..tosato come si deve...muscoli tirati a lucido e come sempre la frase classica --Sono poco allenato andro' piano-- vabbe' se lo dici tu....
Trovo altresi anche Raffaele..vero BigBear, pimpante tesissimo , oggi presumo voglia fare una grande prestazione.

Mi racconta che nei giorni passati ha dato una mano a verificare il tracciato ed a segnarlo.
Gli chiedo di riasumere la RoadBook delle Finestre ed eccolo che attacca....--Si fa il greto ,poi si passano le porte di Pietra , si lascia il Borba per ferrata ,
attenzione e' il pezzo piu' rognoso i tuoi bastoncini ti saranno utili, poi su in cresta fino alla croce, discesone poi tutto un sali e scendi fino ad imboccare un canalone fangoso che ci porta a meta' gara, da li discese e salitine fino a riprendere il grande rettifilo per Cantalupo, in culo alla balena OrcoPino-- Auguro a te Raffaele e ogni bene...
Mizzica , per non essere da meno rispetto agli Orchi della 70 dovro' aprire il gas per tutta la Gara.
La Tensione sale, Breafing ...conto alla rovescia ..L'orsoChecco che da' la partenza lanciata.
Si e' in gara.
Il Serpentone dei Trailer sul Greto e' una visione paradisiaca...vi amo trailers..

  voi che con noncuranza della fatica e ..incuranti del tempo e delle avversioni meteo affrontate queste pazze corse...ebbene ... fatti non foste a vivere come bruti ma per seguir la traccia e acquisire canoscenza....
Mi lascio andare in citazioni..ehm..riprendo il racconto...dunque dicevo il sepentone corre ma arrivati alle Porte siam tutti in coda come al SuperMarket perche' il passaggio per il ponte e' stretto e quasi 200 trailer si appropinquano ad attraversalo.
Supero il ponte e le ferrate ci aspettano ,salita ripidissima a cui occorre prestare attenzione mentre gli angeli del soccorso alpino e speleologico di Cantalupo ci osservano.
Michele mi supera e lo perdo quasi subito... mi godo la salita e scatto foto a profusione fino alla croce accompagnato dal profumo e dai fiori del Timo Sorbillo...odore che preludono alla macchia mediterranea.
Dalla croce discesone e immersione nei boschi...incontro compagnoni quasi tutti del vigevanese o di Busto..la ValSusa e' lontana...ad 1/3 di gara mi ritrovo davanti Michele e giu' a far caciara battute e tirarsela l'uno con l'altro ...il tempo scorre veloce ...recuperiamo trotterelando una 20 di posizione stiamo andando forte.
Intorno al 20km mi compare un dolorino al ginocchio... postumi delle gare in Apnea di corsa in Montagna Cafasse e Giro2Monti, poco male proseguo senza problemi , Michele accelera e mi stacca. Il bOsco si fa' piu' rado e la frescura del secondo pomeriggio ci rinvigorisce (o forse il Gel). Rientro nel greto del Fiume....ultima tirata ed eccomi a Cantalupo.
Bellissima corsetta primaverile.
All'arrivo trovo ...GREG...ma e' propio lui..GREG... che mi incita ...come puo' essere gia' arrivato? (sono le 19.00).
E' stato una saetta..vado subito a salutarlo...e' stanchissimo ...gli chiedo di fare una foto insieme e lui si riprende lo zainetto lo indossa...lo aggancia quasi volesse partire.....
Docciato e birrato .....attendo gli altri Orchi all'arrivo ....ma di loro neanche l'ombra .. dopo mezz'oretta vedo arrivare i denti di Livio...e gli altri....che fine hanno fatto...sono prigionieri della foresta di FANGORN...si staranno cucinando un'HOBBIT...sono alle fucine di MORDOR...
Tolgo le tende da Cantalupo , saluto Raffaele che felicissimo con la sua bimba e' arrivato secondo dietro a Vipiana.

martedì 21 aprile 2009

MARATONA ALPINA DI VALDELLATORRE 19-4-2009

Foto Maratona Alpina 2009

Dal racconto dell'OrcoPinoR
Tutto ha inizio dal Musine'....ma preferisco partire da piu' lontano e bensi' da 2000 km di distanza.
Giovane figlio della civiltà dei consumi, alla tenera età di 9 anni (struggente vero ?), mi sono trovato ad attraversare l'italica penisola in tutta la sua lunghezza, proiettato dal blu cobalto del mare di Sicilia perlato dalle Egadi in quel di Torino (sono stato praticamente deportato).
Sembrava tutto perduto, la bellezza struggente del paesaggio che intravedevo da Erice rispetto al fumoso quartiere S.Salvario era li che lo confermava.
Avevo, pero', a pochi km di distanza un paradiso terrestre che nulla ha da invidiare ai luoghi natii.
Scogli, insenature, balzi tutto era stato riprodotto a pochi passi dalla metropoli.
La sorte per mia somma gioia mi ha portato a vivere in quel di Alpignano e fatto diventare dopo varie peripezie sportive un "UOMO DA MUSINE" come ve ne sono con piacere tanti e ne cito a mucchi:
Pino, Mario, Vito, Salvatore, Andrea, Enrico, Giancarlo, Marco, Rocco, Andrea ....e tanti altri.
Ma quando lo scorso anno 2008, il nostro amico Ciabattin di Rivoli (Umberto), ci ha consegnato un volantino che parlava di maratona di Val della torre non ci è parso vero.
Tutti erano stra felici di poter partecipare alla bellissima massacrante maratona sulle montagne di casa. Oltretutto si era pianificato nel 2008 Trails da sballo:Via dei Lupi e Chaberton Marathon.
La maratona di Val della torre del 30 maggio 2008 e' stata memorabile.
La 1' in questi casi e' la migliore.
E anche se lo scorso anno mi sono ritirato al colle della Portia cio' non ha tolto nulla alla fantastica festa.
Quest'anno 2009 non vi erano dubbi sul fatto di farla, la chicca è arrivata quando nel dicembre del 2008 ho saputo da un collega di lavoro che un suo vicino di casa stava cercando di iscriversi alla UtraTrail del Monte Bianco. Scorticando la memoria e facendomi descrivere il personaggio riesco a carpire dal collega chi fosse mai questo pazzo trailer...dopo recuperi di nome e numeri pettorali scopro che trattasi di Filippo Ciquera in arte per tutti 'Napo Orsocapo'.
Un vero Orco, più vicino a un Trol di caverna, e come tutti gli orchi è fatto a strati come le cipolle.
Bhe accidenti, il mio preambolo pregara si sta dilungando ma non riesco a farne a meno, vorrei introdurvi spiritualmente nel simbolismo, nello spirito, nella psicologia, nella filosofia della Maratona Alpina.
Gli orchi erano fatti per conoscere Filippo e lui stesso non poteva che non ritrovarsi negli ORCHI, una simbiosi al momento perfetta. Il connubio natura, sofferenza, sudore ci unisce all'unisono.
Gli allenamenti fatti per impadronirci del territorio legato al percorso di gara sono stati mitici sopratutto la salita la Mont Curt con la neve. Ricordo Enrico che con la neve fino alla pancia ci chiedeva --E adesso ?....--, oppure la discesa dal Mont Curt un tratto più che da orchi da YETI Himalayani. O ancora la partenza da Brione e il passaggio alla Portia con abbondanti 3 metri di neve con Filippo che da vero istruttore di Alpinismo batteva la traccia come un vecchio SHERPA.
Ebbene gli allenamenti sono parte integrante e scopo finale della Maratona stessa....ma forse occorrerebbe fare le cose come dicevano i samurai giapponesi 'MUSHUTUKU' ovvero senza scopo.....bho
Conoscendo Filippo siamo venuti in contatto con Alfredo Bianchi "anima e core" della Maratona Alpina. Filippo e Alfredo organizzano in quel di Vadellatorre corsi di arrampicata per Sportinsieme dove Alfredo è il dirigente mentre Filippo e' L'istruttore.
Abbiamo partecipato come ascoltatori e molto umilmente come consiglieri a due riunioni per l'organizzazione della Maratona.
Alfredo ha fatto un lavoro immane ed e' possibile fare ciò solo se si e' spinti da una grande passione....
Per dare una mano all'organizzazione ci siamo fatti in quattro per pubblicizzare la gara interessando i siti che si occupano di Trail : GliAMiciDelMombarone, GliOrsi, ItaliaTriathlon, SpiritoTrail, MauScilla....
Notevole e' stato l'interessamento di Maurizio Scilla alla Maratona e il contatto con Alfredo a cui Maurizio non ha lesinato consigli tutti di notevole caratura che Alfredo ha fatto suoi,vedi la vernice BLU biologica per segnare il tracciato.
E poi abbiamo fatto proselitismo al Musinè e dintorni cercando di interessare quanta più gente possibile ...in parte riusciti e in parte no.
Alla gara invito anche Raffaele collega della mia Sister in Law. Raffaele corre con gli Orsi di Tortona e vive a Venza, conoscerlo sara' un vero piacere....lui e' fortissimo... al Trail della Merla e' arrivato 3'assoluto nei 2 giorni di gara.
Il giorno della gara e' arrivato, le ultime rifiniture sono state fatte....solo Enrico in vista della CRO Sabato 18 Aprile 2009 decide di farsi un lungo: Palestra U.Barrera di Brione , MontBaron,Rosselli,Montelera,FontanaBruna,Bivio del Casternone, Cianie, Valdellatorre, Brione....complimenti....
Come al solito la notte prima della gara quasi insonne. Un dormiveglia fatto di elefanti rosa con tutu' che ballano in cerchio....ripasso mentale delle altimetrie ....cosa mi metto addosso domani ect...ect...I veri orchi questi problemi non se li pongono...

Il tempo non promette nulla di buono, pioggia e neve previsti per domenica 19 aprile 2009.
Arriviamo tutti alla spicciolata alla partenza e ci scopriamo ben più di 60 iscritti.
Con enorme piacere incontro MauScilla un vero luminare dei trail ancora fortissimo anche se mio coscritto, trovo con somma soddisfazione Silvio il nipote di padre Fontana , Giuliano PAVAN UltraTrailer di vecchia data al suo attivo ben 3 diconsi 3 CroMagnon concluse e tanti altri trailer.
La conoscenza di Raffaele mi ha fatto un enorme piacere.. tenuto conto che arriva da Valenza e la bimba piccola in questi giorni gli ha dato non pochi problemi.....non lo direi proprio un Orso egli ha le sembianze più da Elfo ...ecco con le orecchie a punta sarebbe perfetto...
Insomma la gara si presenta con atleti fortissimi che vogliono ben figurare...e anche noi del GS Murialdo sezione Orchi ci presentiamo in forze: Pino R, Pino P, Andrea,Enrico, Giancarlo, Fausto, Anna.
Briefing di Alfredo che spiega che quest'anno si saltano per ragioni di sicurezza, Colle Lunella, Colle della Portia,Colle del Lys e Monte Aprone...peccato perche' sono posti stupendi....la neve era troppa e la sicurezza dei Trailers e' la cosa piu' importante.
Nel mio zaino di tutto:banana,datteri,Pan di via (dolce di Siena),Acqua con coca,gel ,vestiti di ricambio: pantaloni e 3 magliette... e tutti mi si rileverà molto prezioso. Pensare che Maurizio e Raffaele non hanno nulla.... ma loro sono altra storia..
La partenza è cosa fatta e i gentilissimi Mountain biker ci indicano la strada fino al cimitero di Valdellatorre dove parte Il sentiero a mezza costa che ci porta al Mont Baron..
Perdo subito il contatto con tutti e rimango solo con PAVAN con cui scambio qualche chiacchera sulla CRO ...raggiungiamo addirittura Renzo Bello un runner di vecchia data sulla settantina ...un vero mito delle corse su lunga distanza basti dire che ha vinto circa 30 anni fa la Torino-St.Vincent. Di lui la StampaSera diceva --Il mangiatore di polpette ha vinto la TO-St.Vincent--...mangiatore di polpette perchè si faceva preparare dalla moglie nr.20 polpette di carne che consumava durante la gara con cospicue dosi di birra... altro che diete vegetariane o vediche.
All'attacco del Rosselli mi sparo la banana e faccio assolutamente bene, ho il terrore di entrare in crisi... in cima al Rosselli grandina e il vento ci sferza mani e faccia...bagnato e molto freddo.
La discesa alla bassa delle sette è dura....quella che ci porta alla FontanaBruna molto tecnica ..mi aiuto notevolmente con i bastoncini... il tempo per fare delle foto non lo trovo, sono troppo preso nel tirare fuori energie psicofisiche.....e siamo solo al km 12.
Il freddo la fa da padrone, il ragazzo che sta con me è iscritto alla mezza e si fermerà alla Madonna della Bassa....mi sta attaccato come a cercare calore...io da parte mia sono un pezzo di ghiaccio.

A FontanaBruna prendo del Pan di Via ...mi rigenera. Evito di guardare dalla parte opposta della vallata so che il Mont Curt è ad una distanza siderale...ci arriverò mai ?
I torrentelli che scendono dal Montelera e dal Roselli sono in piena , il sentiero se pur pulito e' zuppo d'acqua ma le Trabucco della Asiscs sono super, smaltirebbero anche tutta l'acqua della diga di Assuan.
Al guado del Casternone raggiungo AnnaMaria Racca, mi dice --sono depressa e assiderata penso mi ritererò alla Madonna della Bassa--..rimango sconcertato lei è una maratoneta fortissima noi la si considerare una donna quasi bionica...
La supero sul sentiero che ormai è un torrente a tutti gli effetti, cadere e farsi male è un attimo...
Finalmente a Ciaine the' caldo .... ne faccio 3 bicchieri e nel mentre in lontananza l'OrcoPinoP appare...passo deciso si avvicina anche lui al rifornimento. Lo attendo e insieme si parte all'attacco della salita alla Madonna della bassa ci attendono 600m D+... sono rinfrancato e ricaricato ottimo umore... pensiamo...arrivati alla Madonna della bassa vediamo come stiamo e decidiamo se partire o ritirarci...magari dopo aver mangiato qualcosa le cose andranno meglio.
La salita alla Madonna della Bassa la conduce tutta OrcoPonoP, e' stata la parte meno dura, tutta sottovento non avevamo freddo.. e' stata godevole.
Arrivati alla Madonna della Bassa troviamo il punto di ristoro dove subito mi preparano un panino con il salame di cinghiale e immediatamente mi infilo nell'ala che funge da refettorio. Trovo ogni ben di DIO...la tavola e' apparecchiata e il putagè acceso.
Devo fare due cose ...cambiarmi e mangiare il panino .. due cose che si riveleranno operazioni lunghe. Per la prima ho dovuto attendere qualche minuto perchè non avevo ancora ripreso la sensibilità motoria delle dite delle mani, la seconda più lunga perchè non riuscivo a deglutire il panino secco secco...nel mentre nel refettorio servono gli antipasti alle persone dell'organizzazione ...chiedo se posso approfittare del prosciutto e non mi vergogno a dirlo mi ingozzo come leone davanti alla sua preda.
Trailer stanchissimi entrano nella stanza, AnnaMaria che si ritirerà, Giuliano Pavan anche lui ritirato. Un 'altro trailer era bianco come un cencio e gli infermieri della croce Rossa con le coperte si sono prodigati a riscaldarlo frizionandogli il corpo...il tempo ci ha decimati ma non finiti.
Entra nella Stanza del putage' lìOrcoPinoP, che mi sollecita a uscire e ripartire. Disbrigo le ultime faccende , consegno il sacchetto con la roba bagnata ad un trailer che ha fatto la Mezza ed esco dalla stanza del putage'...non l'avessi mai fatto...un freddo tremendo.
I denti cominciano battere l'uno con l'altro in modo incontrollato...poggio il sacchetto con i datteri su un tavolaccio e mi aggiusto lo zaino.. tempo zero e vedo l'OrcoPnoP che si appropria inesorabilmente delle mie cibarie. Riesco appena in tempo ad mangiare l'ultimo dattero. Mai lasciare del cibo incustodito con L'orco Pino P. nelle vicinanze.
Proviamo a ripartire ma anche Pino batte i denti da far paura. Provo a parlagli e sollecitarlo ma non risponde anche lui sta cercando dentro di se' energie parcheggiate chissà dove....lo risollecito ad andare piu' veloce perche' sto avendo una crisi di assideramento....niente... a quel punto parto a razzo e non posso fare altrimenti.....e mi dispiace oltremodo, si poteva finire la gara insieme.

Dopo circa 10 minuti sono caldo.. la salita al Mont Curt si rivela facile e deliziosa, trovo l'energia di fare le foto, arrivo al piazzale dove parte il sentiero Bruno Giorda in perfetta forma. Due ragazzi dell'AIB attendono con il motore acceso,,,bevo un the' ... solo il giorno dopo ho capito perche' i ragazzi avevano il motore della jeep acceso...dentro la jeep riposa Enrico che da mezz'oretta si era ritirato per il freddo e stanchezza ....presumo che l'allenamento del giorno prima non sia stato smaltito...
Il passaggio al colle della Basetta e La salita al Musine sono solo routine... ma la discesa dal Musine' a Casellette e' stata mistica.
Il gel alimentare preso a Caselette mi ha dato la carica per percorre i 5 km rimanenti all'arrivo e superare con mia grande soddisfazioni due trailer avviati anche loro alla conclusione.
L'ultima fatica è stata l'attraversamento del torrente laterale del Casternone ormai diventato un fiume in piena ..e l'arrivo alla palestra U.Barrera con mia moglie e mia figlia che mi aspettavano e' stato bellissimo.